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Boris, tra Genova e Pavia, "produzioni" particolari

La testata del sito Genova Urban Lab, il cui dominio è della Boris e non del Comune di Genova dall'agosto 2007

Qualcuno voleva far credere che l'inchiesta sulla Tangentopoli genovese si fosse eclissata? Smentito! Le indagini vanno avanti lungo i nuovi filoni, a partire da quello sulla Sanità, e vanno a scavare anche nel Comune di Genova...


Il Secolo XIX annuncia che la Guardia di Finanza è entrata all'Ospedale San Martino (in quella gestione sanitaria piegata dalla lottizzazione politico-massonica come denunciato dall'inchiesta de Il Secolo XIX), dove il fatto che qualcosa non funzionava è divenuto talmente palese da lasciare sbigottito chiunque davanti ad una gestione che operava impunemente su gare e incarichi. Soffermandoci a guardare questa realtà, infatti, salta subito agli occhi, quanto sia monopolistico il mondo delle Coop anche qui. Infatti se l'appalto per la ristorazione era affidato alla "Serenissima" di Vicenza, chi faceva le consegne aveva una bella divisa marchiata "Coopservice", cioè la stessa che opera nella struttura ospedaliera per la pulizia e sanificazione oltre che per il lavaggio della biancheria ospedaliera e la sterilizzazione dello strumentario (proprio come avviene anche all'Ospedale Galliera - guidato dalla Curia - e senza contare gli altri incarichi per enti e società pubbliche locali). Ma questa è un'altra storia, su cui torneremo nei prossimi giorni.

La Guardia di Finanza, come annunciato questa mattina da Repubblica, è entrata negli uffici di quella società che tanto ha lavorato per il Comune di Genova ed il Comune di Pavia, o per meglio dire: che Stefano Francesca si è portato dietro a Pavia e nel suo ritorno a Genova.
Si tratta della società e degli affari di Stefano Iacconi. E' la Boris Videoproduzioni, impresa individuale con sede legale in Vico Valoria 10 a Genova ed unità locale in Piazza Dante 2, sino all'incorporazione (con numero di protocollo 15842/2008 del 30/04/2008 della CCIAA di Genova) nella Boris Production srl (con sede sempre a Genova in Piazza Valoria 10 e unità locale operativa in Piazza Dante 2) i cui amministratori sono i consorti Stefano Iaconi e Michela Francioni.
La Boris Videoproduzioni è stata incorporata nella Boris Production srl, come evidenziato dall'Atto Costitutivo di quest'ultima datato 16 aprile 2008 [vedere estratto atto].

L'attenzione sulla Boris posta dalla Procura di Genova rappresenta certamente il rafforzarsi dell'attività inquirente attorno a Stefano Francesca - il portavoce del Sindaco e responsabile della sua campagna elettorale - con cui la stessa società aveva già operato per il Festival dei Saperi di Pavia (oggetto di pesantissime contestazione ed un denuncia alla Procura di Elio Veltri, e su cui abbiamo già parlato) sino poi a Genova. Ma non solo. Infatti la Boris risulta non solo aver curato buona parte della campagna elettorale di Marta Vincenzi, ma ha anche lavorato per la "Notte Bianca" ed il "Genova Summer Festival". Ma non basta: la Boris è infatti la titolare sia del sito internet del blog di Marta Vincenzi (www.genovaperblog.it) [clicca qui], che viene presentato anche come sito dell'associazione "NovePolis" promossa da Stefano Francesca, Massimiliano Morettini e Massimo Casagrande (tutti indagati dalla Procura) e presieduta proprio da Stefano Francesca. (Il sito www.martavincenzi.it è invece di proprietà di Bruno Marchese, consorte de "la" Sindaco). Ed ancora: la Boris, oltre alla proprietà del dominio del sito della "agorà" virtuale di Marta Vincenzi, ha anche la proprietà del dominio del "Genova Urban Lab" (www.genovaurbanlab.it), nonostante in fondo alle pagine del sito vi sia scritto "Comune di Genova. Genova Urban Lab. © 2008 Ufficio Marketing Urbano, Via Sottoripa, 5" [vedi pagina del sito].

Ma non basta ancora. Secondo una perizia giurata depositata il 9 aprile 2008 - atto necessario per il passaggio societario da Boris a Boris - il parco clienti nel 2007 corrisponde a 160.234,00 euro [vedere estratto perizia]. In questo compaiono molteplici società partecipate come la Fiera Internazionale di Genova o la Palazzo Ducale spa, ma anche privati come, ad esempio, Telecittà (rete televisiva di Coopsette, di cui Stefano Francesca è stato responsabile anni addietro) o Coop Liguria [vedere estratto perizia]. Non compaiono invece il Comitato Elettorale di Marta Vincenzi per cui sono stati redatti i video e gli spot della campagna elettorale del 2007, come dimostrano anche le pagine web [esempio 1 - esempio 2 - esempio 3 - esempio 4]. Non campiono nemmeno i partiti o la coalizione per cui la Vincenzi era candidata, che magari avrebbero potuto addossarsi loro quelle spese elettorali. Non compare nemmeno il Comune di Genova, e la Boris ha certamente operato per conto del Comune sia per la registrazione del dominio del sito di Genova Urban Lab (effettuata il 7 agosto 2007) [clicca qui], sia per il lavoro relativo alla "Notte Bianca" (sempre 2007), ma anche per la promozione del "Summer Festival" (costato una variazione di bilancio per coprire i 1.250.000,00 euro circa, di spesa, senza alcun dettaglio, e su cui abbiamo già parlato). Non compare nemmeno la società di Stefano Francesca la "WAM&co".
Non compaiono neppure le entrate (o i crediti) per i video della campagna "Io lavoro news" della Regione Liguria (Assessorato al Lavoro e Assessorato all'Istruzione e Formazione), anche questi realizzati nel 2007 (clicca qui).
Nulla tra i clienti, tra le entrate nel Bilancio 2007, non compare nulla di tutto questo eppure è proprio il Bilancio 2007 alla base della perizia giurata [estratto].

Davvero una "produzione" straordinaria, non c'è che dire! Ma anche qui... come qualcuno dei protagonisti ha già detto, ci rassicureranno che in fondo stavano solo scherzano!


PS
Sulla questione del dominio internet del Genova Urban Lab, la redazione giornalistica di Primocanale (che con le legittime domande sul "Summer Festival" si è guadagnata la cacciata dal Comune promossa direttamente dalla Vincenzi) ha rilanciato oggi: "A fine anno (2007 nrd) l'Stl, il Sistema Turistico Locale di cui è presidente l'ex assessore Anna Castellano (Giunta Pericu, ndr), commissiona per conto del Comune il sito Genova Urban Lab. Il costo? 20 mila euro, arrivati da fondi regionali per la promozione turistica". (Ma se il dominio è stato registrato ad agosto!?!?! [rivediamo]... scherzano, come sempre!)
Non c'è che dire: 20mila euro per registrare un dominio e realizzare un sito che con un OpenSource e le normali registrazione online sarebbe costato meno di 10 euro... davvero un'ottima prova di buona amministrazione dei fondi pubblici, anche considerando che per l'incarico alla Boris non è stata fatta alcuna gara d'appalto considerando la scarsa consistenza economica (20.000 euro), sic!
Ma dalla Boris, come se nulla fosse, rilanciano che insieme alla realizzazione del sito e la registrazione del dominio, la Stl, guidata da Anna Castellano - e di nuovo non il Comune di Genova - ha dato incarico alla Boris di realizzare lo spot del "Summer Festival". E' vero, hanno ragione... infatti ai 20.000 euro per "sito e dominio", bisogna aggiungere 11.000 euro per la realizzazione di quello spot. Naturalmente tutto, a quanto risulta dagli atti registrati alla Camera di Commercio, extrabilancio!

PS 2
Quello dell'assenza di gare per incarichi e assegnazioni, come sulla spesa dei soldi pubblici a soggetti che, per questo, hanno assunto una "posizione dominante" sul piazza genovese, torneremo nei prossimi giorni con nuove inchieste. Qui più si scava più si scopre m.... Non c'è niente da dire è davvero una città dove tra "nuove stagioni" e "maestrale" quello che conta sono solo gli interessi degli amici degli amici, spesso consorti, parenti e sodali.

 

 

Tags: genova, comune di genova, pavia, comune di pavia, coopsette, genova urban lab, tangentopoli genovese, stefano francesca, boris produzioni, boris, strefano iacconi, summer festival, festival del sapere, coop liguria, palazzo ducale, telecittà, notte bianca, wam&co

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