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Il 20 marzo 2010 a Torino NO TAV e NO MAFIA

20 marzo 2010 a TorinoLa lotta alle mafie, alla corruzione, così come alla devastazione ambientale, non può essere impegno fatto di retorica, di parate in cui, sempre più spesso, vittime e carnefici si confondono.
Una lotta seria non può cedere ad ipocrisie o "alleanze" di comodo che poi divengono abbracci fatali per l'indipendenza ed efficacia dell'impegno.
Deve essere impegno coerente e determinato, libero da ogni condizionamento di parte politica e partitica. Deve essere mobilitazione civile...

A Torino, sabato 20 marzo 2010, si terrà la manifestazione NO TAV - NO MAFIA, fatta da movimenti liberi che hanno rifiutato e rifiutano i tentativi di infiltrazione dei politici che da una parte votano per la TAV, sorreggendo le maggioranza politiche che perseguono quell'opera, e dall'altra scendono in piazza contro la TAV. Su tutto l'esempio eclatante di Antonio Bruno, a Genova è devastante perché da un lato ha sostenuto l'elezione del Sindaco Vincenzi (grande promoter del Terzo Valico ed il cui marito, con la società di famiglia, ha concorso alle progettazioni dell'opera) e dall'altro si presenta come movimento NO TAV e candidandosi, al contempo, anche alle elezioni regionali in Liguria nella coalizione di Claudio Burlando. Più in generale si potrebbe portare invece l'esempio dell'Italia dei Valori di quell'Antonio Di Pietro che quando era Ministro (Governo Prodi) confermò, nonostante la sentenza del Consiglio di Stato, tutti i progetti, gli incarichi ed i costi decisi da Lunardi (Governo Berlusconi), senza procedere ad alcuna gara pubblica!

La TAV è un opera non necessaria (ed anzi dannosa) che sta creando disastri, anche se qualcuno cerca di non curarsi della sentenza, ad esempio, di condanna per i lavori in Toscana. Inoltre con la procedura seguita è soggetta a pesantissime infiltrazioni mafiose, da sud a nord... anche grazie alle società e cooperative che nella pratica spregiudicata della ricerca di business hanno stretto l'abbraccio perverso con le cosche e quelle società di mafia che operano in subappalto (quando non direttamente con incarichi diretti).

I fatti si conoscono, come si conosce la trasversalità del partito degli affari che coinvolge tutti (tutti) i gruppi dirigenti dei partiti da destra a sinistra, di maggioranza e opposizione, al di là di ogni teatrino "pubblico" che ci vorrebbe far credere che sono "alternativi", quando invece i fatti (i FATTI) dimostrano che sono pienamente complementari (come abbiamo dimostrato con tutte le informazioni che abbiamo da sempre pubblicato e che abbiamo inserito, nel dettaglio, anche nel libro "Tra la via Emilia e il Clan - politica ed economia spregiudicate e quella mafia in casa che non si vuol vedere".

Se non si è liberi e coerenti non si può contrastare tutto questo. Se si cede ai partiti che in questo sistema di illegalità, collusioni e conflitti di interesse, fondano il loro potere, si sarebbe già perso in partenza. Se ci si tace la verità e non si guarda ai fatti, alla realtà, a 360 gradi, facendo sconti a qualcuno che, magari, si considera "meno peggio" o, quantomeno, un pochino diverso, si fa semplicemente il loro gioco!

La manifestazione di Torino è una manifestazione libera, senza partiti, fondata sui fatti! Non è una manifestazione retorica che dice semplicemente No alla Tav perché ci sono le infiltrazioni mafiose, e che fanno diventare la mafia un alibi. No, la mobilitazione di Torino dice che la TAV è inutile e dannosa, antieconomica oltre che devastante per l'ambiente e salute, ed è alcontempo una mobilitazione che denuncia anche le infiltrazioni mafiose che vi sono in questi cantieri, così come in altri, dai porti liguri alle autostrade, dalle Olimpiadi invernali, al prossimo Expò di Milano... ad ogni occasione che imprese, politica e pubbliche amministrazioni offrono, perchè gravemente permeabili e corrutibili, al grande riciclaggio della holding criminale e mafiosa.

Altro che "trattativa", in Italia vi sono le "trattative", sui territori. E' dai piccoli Comuni a salire che vi è l'infiltrazione nell'economia legale delle organizzazioni mafiose, sempre più spesso, grazie a colletti bianchi e professionisti. Ed è per questo che a questa rete criminale ed al partito trasversale degli affari occorre opporsi, fuori dal sistema, fuori dai partiti, partendo veramente dalla coscienza civile e dall'impegno sui territori, con una rete libera capace di rafforzare non solo i propri anticorpi, ma di diffonderli, passo dopo passo, a quelle coscienze che oggi sono indifferenti o anestetizzate.

Per questa ragione la Casa della Legalità e della Cultura - Onlus aderisce e parteciperà alla manifestazione di Torino, che partirà alle 14:30 dalla Stazione di Torino di Porta Nuova e terminerà a Piazza San Carlo.

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