Camorra, quattro arresti in Liguria
Fin dal 2003, alcuni affiliati al clan Ascione-Montella si sarebbero rifugiati nel Tigullio per sfuggire a una vera e propria faida innescata dagli omicidi di alcuni boss compiuti da una cosca rivale
Quattro persone, accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, sono state arrestate dai carabinieri a Sestri Levante e Casarza Ligure nell’ambito della maxi-operazione contro due clan camorristici portata termine ieri dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli...
In manette sono finiti Giuseppe D’Amato, 32 anni, la moglie Luciana Vivace, 28, entrambi originari di Torre del Greco (Napoli); Domenico Savio Montella, 31 di Ercolano (Napoli); e Angelo Malabruzzi, 37 anni, nato a Torre del Greco.
Secondo gli inquirenti, fin dal 2003, alcuni affiliati al clan Ascione-Montella si sarebbero rifugiati nel Tigullio per sfuggire a una vera e propria faida innescata dagli omicidi di alcuni boss compiuti da una cosca rivale.
Nella Riviera di Levante i quattro catturati nella notte, stando a quanto riferito dagli investigatori, avevano importato una colonia da Ercolano, impiantandovi le proprie attività criminali.
In pratica il denaro frutto del racket e dell’usura veniva investito nell’acquisto di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti poi vendute nel Tigullio e lo smercio avveniva grazie alla complicità di parenti e compaesani anche loro trapiantati in Liguria.
L’organizzazione era infatti caratterizzata da una spiccata «conduzione familiare». I quattro arrestati sono in carcere a Chiavari e nel penitenziario femminile di Pontedecimo, a Genova, a disposizione dei magistrati della Dda napoletana.