«Camorra e 'ndrangheta nel Lazio diventeranno più forti»
Un consiglio regionale sulla presenza della criminalità organizzata nel Lazio che, secondo gli esperti, sarebbe in crescita. È quanto ha auspicato l'assessore agli Affari istituzionali Daniele Fichera, per la seduta straordinaria del 22 gennaio sulla sicurezza.
L'invito è stato espresso nella commissione Sicurezza, presieduta da Luisa Laurelli (Pd), in occasione dell'audizione dell'Osservatorio tecnico scientifico per la sicurezza e la legalità. «Puntiamo all'approvazione unitaria di una mozione - ha dichiarato Laurelli, riferendosi al tema della grande criminalità - che dia indicazioni operative all'intera amministrazione regionale».
«Il Lazio non è una regione occupata dalla criminalità organizzata - ha osservato Vincenzo Ciconte, presidente dell'Osservatorio - ma è molto forte la presenza della camorra, in particolare i Casalesi, e della 'ndrangheta. Mi aspetto nel futuro uno sviluppo di questi fenomeni». Nella relazione del presidente Ciconte sono state riportate le attività realizzate nel 2008, tra le quali il supporto alla sottoscrizione di accordi tra la Regione e gli enti locali per l'acquisizione di beni confiscati alla criminalità organizzata. Per il 2009 sono state finanziate indagini sulla percezione della sicurezza nel Lazio, prostituzione a Roma, sfruttamento dei minori, commercio abusivo, usura, lavoro nero, degrado delle periferie e operatori di polizia locale.