O.C.C. sulla cricca del Porto di Imperia
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Il GUP sta per decidere sulle richieste delle rinvio a giudizio. Noi pubblichiamo l'Ordinanza di Custodia Cautelare integrale così che tutti possano conoscere i fatti. Ecco qui [in formato .pdf]
Quello che segue è il video della puntata di "Off the Report" con il servizio di Antonino Monteleone sul Porto di Imperia:
Lo avevo detto senza mezzi termini e senza i "condizionali": al PORTO DI IMPERIA vi era il marcio! Ci avevano anche insultati. Ora è evidente che il marcio c'era ed è stato colpito. Quantomeno in parte.
Arrestato Francesco Bellavista CALTAGIRONE e Carlo CONTI, uomo di fiducia di Claudio SCAJOLA che era stato posto alla direzione della PORTO DI IMPERIA SPA. Arresti (ai domiciliari) anche per Delia MERLONGHI, il legale rappresentante della società del Bellavista "ACQUAMARE SRL", e Andrea GOTTI LEGA, del cda della stessa società ed anche in quello della PORTO DI IMPERIA SPA. Tra gli indagati certamente anche Gianfranco CARLI, ex presidente della PORTO DI IMPERIA SPA ed il dirigente del settore Urbanistica del Comune di Imperia, Ilvio CALZIA. Le perquisizioni anche anche coinvolto Beatrice PARODI ved. COZZI (casa e uffici) che è nel cda della PORTO DI IMPERIA SPA e compagna del Bellavista; Paolo CALZIA ex direttore generale del COMUNE DI IMPERIA ed ora consulente dell'allora sindaco Luigi SAPPA, attuale presidente della Provincia; Gianfranco CARLI e Pietro ISNARDI già presidenti della società imperiese e, l'ultimo, legato e imparentato a Claudio SCAJOLA; Domenico GANDOLFO ex direttore della società ed il CALZIA. L'accusa per CALTAGIRONE è di truffa alla Stato! Da notare però che manca un "dettaglio". Mancano i politici ovvero quelli che dagli Enti Locali sino ad arrivare all'indiscusso capo della cricca, l'ex ministro Claudio SCAJOLA. Non vorremmo che prendesse campo la vecchia linea dell'ex Procuratore Bernardo Di Mattei, non aveva visto i reati che si consumavano, uno dopo l'altro nel grande affare del PORTO DI IMPERIA, sognato in un viaggio in elicottero dal trio FIORANI-CALTAGIRONE-SCAJOLA. Affari che hanno anche visto conclamati illeciti ambientali e società della 'ndrangheta all'opera (dai PELLEGRINO ai FOTIA sino a quelle facenti capo al D'AGOSTINO che da Torino, dopo Olimpiadi e Tav aveva scelto la riviera per i suoi affari). C'è un uomo, ben noto, che ancora, ad esempio è libero, oltre i politici ed era proprio il "collettore" tra politici-imprese coinvolti nella partita del PORTO DI IMPERIA (e non solo) ed 'ndrangheta.
Per il resto ci fermiamo qui perché di ciò che oggi è confermato dagli arresti noi l'avevamo già scritto... ad esempio vedi qui e qui. Così come ne avevano ampiamente scritto i giornalisti Ferruccio Sansa, Marco Preve, Marco Menduni... così come vi erano chiare indicazioni mai smentite ma cadute nel silenzio nel libro-inchiesta "Il Partito del Cemento" (vedi ad esempio qui). Qualcuno cercava invece di coprire il marcio con un poco di profumo, come, ad esempio, "La Stampa" che arrivò a pubblicare una "marchettona" al CALTAGIRONE (all'epoca il direttore del quotidiano era Anselmi). Ora speriamo solo che si vada avanti e che venga colpita tutta la rete che ha permesso, assecondato e sostenuto la truffa allo Stato!
Quando siamo andati proprio davanti a quel PORTO, nell'ottobre 2010 per contestare la marcia pro SCAJOLA-CALTAGIRONE ci hanno dato degli "infami"... [leggi qui ed invece qui sotto il video di sintesi di quella giornata] Ma alla fine li si è colpiti!!!
Le novità che giungono dal "fronte occidentale" sono sempre più pesanti e confermano quanto da tempo scriviamo e denunciamo. Dopo l'arresto dei due Macrì che, intercettati, evidenziavano che lì, nell'imperiese, ormai si "è in guerra" e stavano preparando un attentato per uccidere due Carabinieri come azione dimostrativa per convincere gli inquirenti a porre fine alle inchieste sulla 'ndrangheta, le novità non mancano. Dalla "partita" del Porto di Imperia con la decadenza della concessione e nuovi politici e amministratori indagati, all'inchiesta per corruzione in atti giudiziari che coinvolge il Presidente del Tribunale di Imperia (già presidente di quello di Sanremo) che avrebbe agevolato in diversi provvedimenti uomini delle cosche mafiose, per arrivare agli interessi gravitanti attorno alla Sanremese calcio ed alla situazione nei Palazzi di Questura e Prefettura, non mancano le novità che brevemente affrontiamo punto per punto...
Alla fine le questioni del Porto di Imperia vengono a galla, perché qualcuno il suo dovere lo fa ed è così che scatta, con tutta la sua aggressività, l'intimidazione di Francesco Bellavista Caltagirone contro chi osa mettere il naso sui conti, incarichi e forniture del Porto turistico di Porto Maurizio a Imperia.... quello innaugurato in pompa magna da lui con i fedeli alfieri suoi e della "Signora dei Porti" Cozzi Parodi, ovvero i due Claudio, Burlando e Scajola.
Noi, più volte abbiamo sottolineato che era (ed è) non soltanto inconcepibile ma gravissimo che non vi sia trasparenza alcuna sui fornitori e ditte incaricare (direttamente e in subconcessione) della PORTO DI IMPERIA SPA. E questo non solo perché la società ha la concessione pubblica per costruzione e gestione del mega Porticciolo, ma suprattutto perché quella società ha partecipazione e capitale pubblico, accanto ai privati. Infatti la PORTO DI IMPERIA spa è:
- al 33% della ACQUAMARE (a sua volta al 100% della ACQUA PIA ANTICA MARCIA, ovvero di Francesco Bellavista Caltagirone);
- al 33% della IMPERIA SVILUPPO (ovvero degli imprenditori locali: Carli, Isnardi, Guatelli, Parodi, Conti e fratelli Mancinelli);
- al 33% del COMUNE DI IMPERIA...
Una vasta Operazione antimafia ha colpito i tentacoli della 'ndrangheta nel nord Italia. Seguita dal Centro Operativo della DIA di Torino, con arresti e sequestri di società e beni patrimoniali dal Piemonte alla Calabria, per un valore di circa 6 milioni di euro, ha visto la collaborazione anche del Centro Opertivo DIA di Genova per quanto riguarda l'esecuzione dell'Ordinanza relativa alle attività sottoposte a sequestro nell'imperiese ed in particolare presso i cantieri del Porto di Imperia. Un'operazione significativa che va a colpire l'attività di riciclaggio e di infiltrazione mafiosa anche nel livello di complicità dei "colletti bianchi". Con gli arresti degli 'ndranghetisti D'AGOSTINO Ilario e CARDILLO Francesco, è stato eseguito anche l'arrestato del commercialista PONTORIERO Giuseppe, fiancheggiatore dei mafiosi. Il colpo assestato alla cosca con il sequestro preventivo della società immobiliare "EDILTAVA Sas" che rappresentava la "cassaforte immobiliare" del gruppo, sottrae all'organizzazione lo strumento di riciclaggio dei proventi derivanti dai pregressi traffici di droga della cosca della 'ndrangheta riconducibile a SPAGNOLO Antonio di Ciminà (RC).
La Casa della Legalità nell'esprimere soddisfazione per questo nuovo significativo risultato raggiunto dalla Direzione Investigativa Antimafia, rinnova il proprio ringraziamento agli agenti della DIA che dimostrano che le mafie possono essere colpite e sconfitte, anche nella loro "zona grigia" che gli garantisce interessi ed affari nel centro-nord Italia.
Osservatorio Antimafia
www.osservatorioantimafia.org
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Osservatorio sulla
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