CASA DELLA LEGALITA' E DELLA CULTURA - Onlus Osservatorio sulla criminalità e le mafie | Osservatorio sui reati ambientali | Osservatorio su trasparenza e correttezza della P.A.
PREMESSA - Torniamo su questo caso emblematico dei tempi e delle involuzioni che dietro alle parole d'ordine di "legalità" e "giustizia" si ritrovano. Lo facciamo ripartendo dal comunicato iniziale e con lo speciale di Led.it - DemocraziaLegalità. Documentiamo la vicenda che oppone Elio Veltri, gli editori Riuniti- Aringoli e marco Travaglio circa la riedizione aggiornata del libro 'L'odore dei soldi'. Pubblichiamo i documenti legali, gli articoli e alcuni scambi di lettere aperte tra i protagonisti perchè possiate farvi una opinione su quello che non è un mero caso editoriale nè una mera questione di quattrini, ma che ha evidentemente alla sua base scelte e comportamenti inconciliabili, e soprattutto una visione diversa del fare informazione.
Capita che un libro di successo, tradotto in altri paesi,condizioni in qualche modo i rapporti di forza e il risultato di una campagna elettorale aspra, scateni rancori e polemiche, convinca i presunti danneggiati a chiedere danni per milioni di Euro, faccia incassare miliardi di vecchie lire all'editore, dei quali uno degli autori, riceve solo qualche spicciolo dal momento che l'editore e il liquidatore del contratto sottoscritto ne fanno carta straccia...
Con contratto stipulato in data 09/11/2000, gli autori Elio Veltri e Marco Travaglio, cedono ("per tutto il periodo consentito dalla vigente legge sul diritto d'autore"(20 anni)) alla casa editrice "Editori Riuniti S.p.A." il diritto esclusivo di stampare anche in edizione economica distribuire e vendere in diversi circuiti commerciali in Italia e all'estero l'opera "L'Odore dei Soldi" (indicata in contratto con il titolo provvisorio: "Il signor B"...
scritto da Ufficio di Presidenza - Elio Veltri il .
"L'Odore dei Soldi" (2001) rieditato senza il consenso (e senza domanda) ad uno dei due autori, Elio Veltri. Anzi sino all'altro giorno si negava che quel libro sarebbe stato rieditato. Un libro corretto allora ma ormai superato, con documenti (come il Rapporto della Banca d'Italia dichiarato errato dallo stesso estensore in Aula o l'intervista a Paolo Borsellino nella versione non conforme a quanto dichiato dal giudice) che sono stati, negli ultimi anni, verificati come non corretti.
Oggi "Il Fatto", pubblicando un articolo con la firma di Elio Veltri m,a l'articolo non è di Elio Veltri. Poi dà l'annuncio della presentazione della nuova edizione del libro, di cui copertina a lato, il 4 dicembre a Roma con Marco Travaglio, Furio Colombo e Carlo Freccero... Ma Elio Veltri autore con Travaglio del libro non ne sa nulla e non ha autorizzato la riedizione del libro e del 4 dicembre non ha manco ricevuto un invito. Possiamo solo dire che tutto questo è scandaloso e vergognoso... un fatto gravissimo. Esprimiamo quindi piena solidarietà e sostegno ad Elio Veltri. Il Direttore de "Il Fatto" dichiara che non ne sapeva niente. E l'altro autore nemmeno? E gli altri invitati pure? E chi ha pubblicato l'articolo firmato "Elio Veltri" che però non ne è l'autore? E la casa editrice fa finta di nulla e non dice di chi sia la responsabilità? Non ha verificato come mai le integrazioni annununciate non erano degli autori, ma di un solo di un autore? Di seguito il suo comunicato in merito.
Di seguito il Comunicato di Elio Veltri e la replica vergognosa di Editori Riuniti che non solo afferma il falso, ma addirittura si lancia in insinuazioni pesanti su Elio Veltri, citando il ministro Alfano come se fosse il coautore dell'ultimo libro di Veltri ("Mafia pulita") quando invece questo libro è stato scritto da Veltri insieme ad un magistrato, Antonio Laudati, ed alla cui presentazione sono intervenute diverse cariche istituzionali, tra cui Alfano, il Procuratore Nazionale Antimafia Grasso ed altri...