Tra cosca e "professionisti", ecco il “Piano Cutro”
Per il “Piano Cutro” non c'era solo la 'ndrangheta, con la cosca dei GRANDE ARACRI. C'era anche una bella società fiduciaria tutta veneta, la “CONSULFIDUCIARIA SPA”, tanti professionisti ed il commerilista con i “canali preferenziali con la sede centrale della Banca CARIGE”.
Del “Piano Cutro” si è già occupata Alessia Candito sul Corriere della Calabria. E' uno dei tanti filoni dell'inchiesta "AEMILIA" che ci porta anche alla questione del business dell'energia (oltre che del mattone)... senza dimenticare che proprio il Luntrune Nicolino per la sua Cutro sognava anche un bel parco eolico.
Cerchiamo quindi di approfondire questa vicenda che ancora una volta mette in evidenza una rete di cointeressenze che circondano la rete del GRANDE (luntrune) ARACRI Nicolino (in foto a lato con la family)...
Iniziamo da una delle Informative dei Carabinieri che è alla base della maxi inchiesta “AEMILIA”:
«Già a partire dalla fine di agosto 2011, nell’ambito delle iniziative portate avanti dalla cosca cutrese e demandate a GUALTIERI Antonio spicca il cosiddetto “Piano Cutro”. Si tratta, nello specifico, del progetto di acquisto terreni e costruzione di un impianto, destinato alla produzione di materiale elettrico, nell’agro del comune di Cutro (KR), attraverso finanziamenti ed investimenti pubblici della Comunità Europea. Titolare e promotore dell’impianto risulta essere FOTINO Nicola, personaggio originario di Sellia Marina (CZ) ma residente a Milano, con il quale GUALTIERI Antonio si interfaccia nell’ambito di progetti e trattative economiche per l’area crotonese. E’ quindi ipotizzabile che FOTINO Nicola, nell’ambito dell’operazione sia appoggiato dalla famiglia di ‘ndrangheta operante sul territorio di Sellia Marina che si trova in pieno accordo con la cosca cutrese per portare a termine la predetta operazione. Il “Piano Cutro” è un progetto complicato dove è necessario curare la presentazione delle istanze e della documentazione nel minimo dettaglio, trattandosi di finanza pubblica. La locale madre di Cutro delega quindi all’esecuzione del progetto l’Architetto PALLONE Antonio [nato a Cutro nel 1966, residente a Cutro ndr] e per la parte tecnico-amministrativa il commercialista MINERVINO Salvatore [nato a Salerno nel 1957, residente a Cutro, ndr].
Per la presentazione del progetto viene individuata quale capofila, la società FAECASE Srl di Caorle (VE) [che meglio di vedrà di seguito, ndr], sul cui capitale sociale subentrerà il cutrese OPPIDO Raffaele [nato a Crotone nel 1977 e residente ad Arcole - VR]. Ciò per due fondamentali aspetti: il primo perché la FAECASE è un’azienda sana il cui amministratore è l’imprenditore veneto NIERO Giovanni [nato a Mirano (VE) nel 1968 e residente a Venezia, ndr]; il secondo perché lo stesso GRANDE ARACRI Nicolino sembra avere in maniera indiretta la titolarità di alcuni beni immobili della stessa società o di altra correlata a OPPIDO Raffaele («…siccome lui ha degli appartamenti dentro… ha degli appartamenti dentro…là a Soave...»).
Relativamente alla società FAECASE, è GUALTIERI Antonio a ricevere specifiche direttive da soggetto definito letteralmente il cugino di GRANDE ARACRI Nicolino, allo stato non identificato:
Omissis
TATTINI Roberta: questo è tra virgolette, un amico, una conoscenza del Capo no? È lui che ti ha detto di aiutarlo?
GUALTIERI Antonio:no lui! C’è il cugino! Il cugino del Capo! Mi ha detto, poi dopo mi sono trovato a casa sua che stavo mangiando, dice: “compare Tonì mi ha detto, potete mandare avanti sta situazione?”gli ho detto ma la persona è seria? C’era lui là davanti, ma la persona è seria? Io gli ho detto, dice “no è qua lo vedi? Questo è! Le cose le facciamo con serietà? Sto ragazzo a Raffaele, se le facciamo con serietà andiamo avanti… no non vi preoccupate”
TATTINI Roberta: no ma sul fatto che lui sia una persona seria….
GUALTIERI Antonio: allora il cugino, il cugino qua dice “no è una persona…” e la miseria mi sta facendo buttare le sette camicie
TATTINI Roberta: è solo un po’ disorganizzato, bisogna…
Omissis
Ma non solo. GUALTIERI Antonio nell’ambito del “Piano Cutro” viene incaricato di contattare società di fiducia del nord Italia alle quali devolvere specifiche forniture quali, acquisto e manutenzione macchinari, scavi, costruzioni edili, impianto fotovoltaico ed altro. Un preliminare incontro tra le parti interessate all’operazione viene registrato già in data 29.07.2011 in Assago (MI), dove presenziano oltre a GUALTIERI, anche BATTAGLIA Pasquale, FOTINO Nicola e DE PAOLI Livio [nato a Gerenzano (VA) nel 1956, residente a Gambara – BS, ndr], proprietario dell’impresa individuale “DELCA” di Gambara (BS) ed un altro soggetto sconosciuto. La presenza di BATTAGLIA Pasquale non è certamente occasionale. Quest’ultimo sostituisce e fa le veci di VILLIRILLO Romolo che, in quel periodo intravedeva il suo declino all’interno della cosca cutrese. La conoscenza della trattativa da parte di VILLIRILLO Romolo è innegabile e si evidenzia attraverso una chiamata che GUALTIERI Antonio effettua sull’utenza del predetto, nella quale conferma l’incontro di Assago (MI) e precisa che è sua intenzione avere udienza dal boss GRANDE ARACRI Nicolino, ancora una volta indicato con il termine di giovanotto: «….è andata bene si!.... no mi devo.... mi devo... incontrare un po'.... ehhh.... con il giovanotto... là sotto.... ummm di mettere alcuni palettini.... tranquilli....». Ma è ancora GUALTIERI Antonio a far trapelare la mancanza di fiducia nei confronti di VILLIRILLO Romolo quando, successivamente, contatta BATTAGLIA Pasquale chiedendogli se abbia sentito il suo referente e se gli ha riferito dell’incontro avvenuto in Assago: «…gliel'hai detto che oggi abbiamo avuto la conferenza stampa?...».
Nei giorni successivi, prima dell’ingresso in scena di OPPIDO Raffaele, avvengono degli importanti incontri in Calabria dove si evidenzia il forte interesse della cosca cutrese all’operazione fino ai suoi più alti vertici. Il primo di essi avviene il giorno 06.08.2011 in Cutro, al quale presenziano sicuramente GUALTIERI Antonio, VILLIRILLO Romolo e FOTINO Nicola. Il giorno 08.08.2011 è invece GUALTIERI Antonio a richiedere telefonicamente più volte, a BELFIORE Gaetano [nato a Guastalla (RE) nel 1992, residente a Brescello – RE, ndr] se riesce a passare a casa sua insieme a GRANDE ARACRI Nicolino: «….ascolta un attimo, il "giovane" è con tè… magari mi dai un colpo di telefono, quando venite, capito?... va bene, salutami il "Giovanotto", ciao….». Successivamente riceve, nello stesso giorno, delle comunicazioni da parte di FOTINO Nicola con il quale prende appuntamento per il mercoledì successivo (10.08.2011) per andare nel comune di Gizzeria (CZ) dove ha sede lo studio tecnico dell’Ing. Aldo CERRA [nato a Lamezia Terme (CZ) nel 1960, titolare ed amministratore unico dell’impresa CERRA S.r.l, codice fiscale 02758280792... avente sede a Gizzeria (CZ) in via delle Palme VI traversa 16, operante nel settore delle costruzioni edili, manutenzione impianti idro-termo-elettrici, discarica di materiale edilizio ed inerti, recupero e riciclaggio di materiali speciali, ndr] precisando allo stesso FOTINO che è sua intenzione giungere all’appuntamento in compagnia di ABRAMO Giovanni, genero di GRANDE ARACRI Nicolino che definisce testualmente: «…il genero del mio compare…». Il giorno 10.08.2011, GUALTIERI e FOTINO confermano l’appuntamento prefissato precedentemente per le ore 17.00, rimanendo d’accordo di incontrarsi presso l’Hotel “Garcea” di Sellia Marina e poi raggiungere lo studio dell’ingegnere CERRA. E’ quindi lo stesso GUALTIERI Antonio a richiedere sempre attraverso l’intermediazione telefonica di BELFIORE Gaetano, che ABRAMO Giovanni lo raggiunga presso l’abitazione dei suoi genitori nel primo pomeriggio al fine di essere a Sellia Marina per le 15.45.
Dopo questi preliminari incontri, si registrano ulteriori conversazioni tra GUALTIERI Antonio, che è ormai la persona che gestisce a tutti gli effetti l’operazione per la cosca cutrese e FOTINO Nicola. Di fatto, essendo necessario procedere alla preparazione della relativa pratica di presentazione del progetto agli organi competenti, GUALTIERI Antonio fornisce alla controparte il numero di telefono del commercialista MINERVINO Salvatore, affinchè lo stesso possa direttamente entrare in contatto con i commercialisti di FOTINO Nicola. Questo aspetto è particolarmente interessante perché le parti in causa dovranno entrare nello specifico sulla suddivisione delle quote dei costi o verosimilmente sulla quota da destinare, a prescindere, alla cosca cutrese per dare corso all’intera operazione (GUALTIERI: «….Minervino, dottor Minervino Salvatore …e allora ascoltate un attimo, io la prossima settimana, voi lo sapete gia, io non ci sono e voi vi incontrate con questo commerciale, che è il "nostro"…. e loro si mettono d'accordo per quanto riguarda il "tantum"…».
Dopo le ferie di agosto 2011 quindi, le operazioni delegate a GUALTIERI Antonio sono due: la prima quelle di reperire una serie di partners commerciali in grado di partecipare con forniture di specifici materiali all’operazione; la seconda quella di seguire in via diretta la società che è stata individuata quale capofila dell’intero investimento, ovvero la FAECASE ed il suo futuro amministratore OPPIDO Raffaele.
Per tali ragioni, in data 25.08.2011, in Reggio Emilia presso la sede della società “Ediltetti” di GUALTIERI Antonio, avviene una riunione alla quale presenziano, CRIVARO Antonio [nato a Cutro nel 1973, residente a Quattro Castella RE, ndr], TATTINI Roberta e MAFFIOLETTI Fabrizio. Proprio quest’ultimo, attraverso la società METALMA, della quale è amministratore, verrà incaricato di presentare un dettagliato preventivo per l’installazione di un impianto fotovoltaico sui terreni e sul capannone dove si intende far sorgere l’azienda nel comune di Cutro.
Va inoltre precisato che GUALTIERI Antonioaveva già individuato quale società specializzata nella produzione e manutenzione di macchinari per la fabbricazione di cavi elettrici l’impresa individuale DELCA[DELCA di DE PAOLI Livio, impresa individuale con sede a Gambara (BS), ndr] di Gambara (BS) e dopo aver preso diretti contatti con il titolare DE PAOLI Livio, trasmetterà al commercialista MINERVINO Salvatore i preventivi e la documentazione richiesti.
Durante tutte le fasi della trattazione del progetto, GUALTIERI Antonio è affiancato da TATTINI Roberta, alla quale delega il controllo, la verifica e la trasmissione di tutti i documenti necessari a MINERVINO Salvatore, con particolar riguardo ai documenti della FAECASE che, come precedentemente anticipato, è stata selezionata come società a capofila del progetto. Già in data 24.08.2011OPPIDO Raffaele trasmette via mail alcuni documenti della FAECASE a TATTINI Roberta. Nei giorni successivi, dopo l’intermediazione di GUALTIERI Antonio, la consulente finanziaria trasmetterà i documenti al commercialista MINERVINO Salvatore, sempre via mail.
L’ingresso in scena di OPPIDO Raffaele si registra il giorno 26.08.2011, quando quest’ultimo, su diretto invito di GUALTIERI Antonio si reca presso la società Ediltetti Group di Reggio Emilia dove, verosimilmente riceve le direttive necessarie per dare corso alle fasi preliminari dell’intera operazione. A questo incontro ne segue uno successivo in data 31.08.2011 alla presenza di TATTINI Roberta, ed un ulteriore il giorno 02.09.2011 in Soave (VR). Gli incontri sono sicuramente finalizzati ad ottenere da OPPIDO Raffaele documentazione relativa alla società FAECASE attraverso la quale presentare il progetto del “Piano Cutro”.
Durante l’intero mese di settembre ed ottobre del 2011, sarà registrato un intenso traffico telefonico relativo alla vicenda ed in particolare tra TATTINI Roberta, MINERVINO Salvatore e GUALTIERI Antonio. La principale problematica riscontrata verte prima sul certificato antimafia della FAECASE che OPPIDO Raffaele tarda a reperire e successivamente in relazione ad ulteriore documentazione prefettizia e bancaria. Di fatto, TATTINI Roberta si recherà nel comune di San Bonificio (VR) dove incontrerà OPPIDO Raffaele per la consegna del certificato antimafia e di ulteriori documenti, che dopo trasmetterà sempre via mail a MINERVINO Salvatore. Quest’ultimo peraltro confermerà di aver ricevuto il tutto. Un'altra problematica riscontrata invece sempre il 20.09.2011 è quella relativa al reale ingresso societario di OPPIDO Raffaele all’interno della FAECASE, cosa che peraltro quest’ultimo assicura a GUALTIERI di riuscire a compiere nell’arco di 15-20 giorni: «….no no perchè sono pronti tra altri 20 giorni più o meno, 15-20 giorni, una volta che ci sono i documenti, siamo già rimasti come dobbiamo chiudere, però ancora non siamo noi i proprietari!...».
Contemporaneamente è sempre FOTINO Nicola ad interessarsi attraverso GUALTIERI Antonio sia sull’andamento della pratica che sulla documentazione necessaria in virtù della già attiva collaborazione tra tecnici e consulenti della cosca cutrese e quelli dallo stesso incaricati. Spinto da queste richieste, GUALTIERI Antonio contatta nuovamente sia OPPIDO Raffaele, riferendogli di volerlo incontrare in quanto deve riferire a Cutro, sia MINERVINO Salvatore per prendere atto di quali documenti gli siano effettivamente pervenuti. L’incontro con OPPIDO viene di fatto programmato per la mattina del 29 settembre successivo.
Nell’ambito invece delle predette conversazioni registrate con il commercialista MINERVINO Salvatore il giorno 27.09.2011 spicca la seguente – riportata in forma parzialmente integrale - dove i due si confrontano sulle problematiche ancora irrisolte:
MINERVINO Salvatore: pronto, parlo con Antonio?
GUALTIERI Antonio: si!
MINERVINO Salvatore: sono Salvatore Minervino, ciao Antonio, tutto a posto?
GUALTIERI Antonio: ciao Salvatore, e niente io ti chiamavo, intanto ho chiamato anche l'altro giorno, e non ho avuto nessuna risposta per il merito dei documenti che credo ti siano arrivati tutti...
MINERVINO Salvatore: no! Qua l'unico documento che mi è arrivato, mi segui? non mi è arrivato niente qua!
GUALTIERI Antonio: come non ti è arrivato niente?
MINERVINO Salvatore: allora, e senti a me Antonio, ma secondo te quale interesse avrei a dirti il contrario, tant'è vero che io stamattina ti chiamavo per dirti che ormai il tempo stringe allora a me sono arrivati gli atti relativi alla "Delca"
GUALTIERI Antonio: si
MINERVINO Salvatore: mi spiego? poi mi sono arrivati gli atti relativi al modulo fotovoltaico
GUALTIERI Antonio: si
MINERVINO Salvatore: la proposta economica revisione credo "REV 1"
GUALTIERI Antonio: mh mh!
MINERVINO Salvatore: in più mi è arrivato, mi segui? Metalma s.r.l.
GUALTIERI Antonio: si!
MINERVINO Salvatore: realizzazione impianto fotovoltaico, e in più modulo fotovoltaico fino a 240...
GUALTIERI Antonio: ma il coso dell'antimafia non ti è arrivato?
MINERVINO Salvatore: no! No, allora che cosa mi manca, ascoltami, Antonio
GUALTIERI Antonio: si
MINERVINO Salvatore: se no davvero non ce la facciamo più, perchè tra l'altro questo è un investimento di una certa consistenza, mi segui? Perchè stiamo parlando di circa 20 milioni di €uro, chiaro?
GUALTIERI Antonio: si!si
MINERVINO Salvatore: allora, quindi diventerà il capo fila del contratto di sviluppo che stiamo presentando
GUALTIERI Antonio: eh!
MINERVINO Salvatore: questo che cosa significa? mi ha chiamato invece Fotino, mi ha chiamato un paio di volte
GUALTIERI Antonio: si!
MINERVINO Salvatore: Fotini, Fortini...non...
GUALTIERI Antonio: Fotino Fotino!
MINERVINO Salvatore: Fotino, mi ha chiamato lui, e lui mi ha detto che faceva fatica a mettersi in contatto con te e che l'avresti richiamato tu credo
GUALTIERI Antonio: si si si e l'ho chiamato!
MINERVINO Salvatore: allora che cosa mi servono a me, urgentemente, mi servono certificato antimafia...
GUALTIERI Antonio: si ma io ho parlato con la Roberta, dice che te lo ha inviato mercoledi scorso!
MINERVINO Salvatore: eh eh secondo te se me lo inviava, come ho preso questi documenti prendevo il resto, mi segui?
GUALTIERI Antonio: certo!
MINERVINO Salvatore: poi mi mancano gli ultimi tre bilanci del soggetto che deve presentare l'investimento!
GUALTIERI Antonio: mh mh!
MINERVINO Salvatore: mi segui?
GUALTIERI Antonio: gli ultimi tre bilanci?
MINERVINO Salvatore: gli ultimi tre bilanci depositati...depositati con la ricevuta...
GUALTIERI Antonio: della ditta però eh...
MINERVINO Salvatore: dell'impresa, dell'impresa
GUALTIERI Antonio: certo certo!
MINERVINO Salvatore: dell'impresa che dovrà presentare l'investimento! (si riferisce alla FAECASE Srl N.d.r.)
GUALTIERI Antonio: e ora ti richiamo io tra due minuti ok?
MINERVINO Salvatore: poi aspetta, non è che finiamo... un certificato di iscrizione alla camera di commercio con con di licenza con il nulla osta che questo glielo danno subito alla camera di commercio...
GUALTIERI Antonio: aspetta un attimo ti faccio chiamare dalla Roberta...
MINERVINO Salvatore: però lo dobbiamo fare, hai capito?
GUALTIERI Antonio: ah?
MINERVINO Salvatore: li dobbiamo fare subito se no davvero non ce la facciamo più!
GUALTIERI Antonio: ma ce li ha già i documenti lei, credimi ce li ha già, sono andato io su a Bergamo a prendermeli!
Omissis
Nei giorni successivi, viene parzialmente risolta la problematica della documentazione che non era pervenuta, ma sorge invece nelle parti interessate un dubbio sul costo eccessivo dell’operazione che è stato analizzato da MINERVINO Salvatore in quasi 60 milioni di €uro. Pertanto le parti valutano di escludere, almeno in fase iniziale, tutto l’impianto relativo al fotovoltaico. In tal senso è importante sottolineare anche il contributo tecnico fornito dall’architetto PALLONE Antonio, incaricato proprio di compiere tali stime, così come il contestuale interesse di FOTINO Nicola affinché l’impianto venga programmato su un costo pari a 17-18 milioni di euro.
Il giorno 01.10.2011, rilevato che i termini di scadenza per presentazione della pratica si stanno avvicinando, FOTINO Nicola richiede a GUALTIERI Antonio il permesso di sollecitare ulteriormente MINERVINO Salvatore che a suo dire, non ha un giusto approccio con le tempistiche di presentazione. La conversazione è particolarmente interessante sia perché spiega ulteriori dettagli relativi al piano industriale sia perché evidenzia il concreto interesse dello stesso FOTINO di recarsi in Calabria per cercare di accelerare le operazioni (FOTINO: «….poi abbiamo parlato anche un pò del terreno, gli ho detto, dottore guardate che nel terreno ci sia una cubatura metro cubo per metro quadro…. quindi quando mi ha detto che è tre ettari e qualcosa, gli ho detto allora non parliamo del capannone di quattordicimila metri che a livello di cubatura non ci sta…. ora o mi fai parlare con l'architetto e io obbligo l'architetto a muoversi che se no andiamo fuori termine!... E la solita, la solita come dire, come definirla, la solita burocrazia calabrese!... io adesso al dottore gli faccio, con il tuo permesso gli faccio una tiratina….. no scendo io, non posso, quell' amico per telefono non gli posso dire niente!... l'ho fatto parlare con l'ingegnere capo, gli ho dato il numero dell'ingegnere capo, gli ho detto a quest' ingegnere "guarda che ti chiama il dottore Minervino dagli delucidazioni, cosa ci vuole"…. detto che questo ingegnere è incaricato alla Regione per questo..». E’ chiaro quindi che l’interesse di FOTINO Nicola sia quello di presentare celermente la pratica alla Regione Calabria dove lo stesso ha già interessato un ingegnere capo, facendo verosimilmente riferimento all’ing. CERRA Aldo. Da parte sua, GUALTIERI Antonio, che già non nutre stima nei confronti di MINERVINO Salvatore, invita il suo interlocutore a recarsi in Calabria e denunciare queste inottemperanze allo stesso GRANDE ARACRI Nicolino (GUALTIERI: «…e se andate giù, giù, davanti al vostro amico e davanti al mio amico glielo dite, gli dite "Dottò, signori, qua il signor Gualtieri, il signor Gualtieri vi ha dato tutto subito, perchè c'ero io alle telefonate, allora...»), trovando peraltro il pieno riscontro del suo interlocutore (FOTINO: «…io scendo giù proprio per parlare pure con quella persona, vado di persona!...»).
Nel frattempo, essendo necessario garantire una copertura pari al 10% del costo definitivo dell’operazione che è pari a circa 30 milioni di €uro, il commercialista MINERVINO chiede a TATTINI Roberta di farsi consegnare da OPPIDO Raffaele, tra gli altri documenti mancanti, una lettera rilasciata dall’istituto di credito sul quale è acceso il c/c bancario intestato a FAECASE, dalla quale risulti una disponibilità economica pari a 2,9 milioni di €uro. Contemporaneamente, per rendere concreto tale aspetto, TATTINI Roberta si attiva con il commercialista FORNITO Enrico che possiede dei canali preferenziali con la sede centrale della Banca Carige e con un funzionario della Società EUROFIDI (GUALTIERI Antonio: «….gli ho detto "Enrico manda avanti anche la questione della FaeCase..... Con la banca che a limite magari non so, se la possiamo mandare avanti con la banca è meglio ancora insomma, hai capito?...»). Sempre il giorno 01.10.2011, MINERVINO Salvatore richiede a GUALTIERI Antonio copia del documento d’identità dell’amministratore della FAECASE. Per tutto il mese di ottobre 2011 quindi, le parti interessate si muovono su più fronti, ovvero la documentazione mancante e le modalità di finanziamento preliminare. In particolare tra i documenti mancanti e per i quali GUALTIERIAntonio continua ad attivarsi con OPPIDO Raffaele vi sono un documento ministeriale, il già citato documento bancario ed un documento d’identità dell’amministratore NIERO Giovanni. Le modalità di trasmissione dei documenti rimangono sempre le medesime, ovvero attraverso l’intermediazione della consulente bolognese TATTINI Roberta. In tal senso comincia a rilevarsi la scarsa affidabilità di OPPIDO Raffaele che ritarda a reperire i documenti ed alla data del 18.10.2011 non ha ancora trasmesso un documento dell’amministratore societario della FAECASE. GUALTIERI Antonio quindi viene nuovamente richiamato da MINERVINO Salvatore che gli rammenta l’importanza dell’operazione: «…ascolta un minuto Antonio, il problema quel'è? Io sto avendo pressioni da parte della società che deve presentare il progetto al Ministero, hai capito? Giustamente perchè, perchè ormai io la FaeCase abbiamo valutato l'ipotesi di metterla capo fila, mettendola capo fila che cosa significa? significa che se non passa la FaeCase restano bloccate altre sei pratiche, hai capito qual è il ragionamento?...».
In virtù di tale richiamo, nel più classico dei suoi atteggiamenti, GUALTIERI Antonio contatta nuovamente OPPIDO Raffaele, facendogli capire che il mancato inoltro dei documenti è un fatto grave e che merita di essere portato all’evidenza del boss GRANDE ARACRI Nicolino: «….ma ...oi Raffaele ascolta un pò, siccome a me mi stanno chiamando da, da"mia madre"va bene… io non so più cosa dirgli Raffaele, io sinceramente non so più cosa dirgli, io non so più cosa dirgli Raffaele, allora se mi dici la verità, è bene, io accetto le tue verità, se tu mi dici delle cose e poi dopo non le fai...Raffaele, a me lo devi dire lo stesso, "Tonino non l'ho fatto" punto che so come gestire la mia situazione, Raffaele!....» Quest’ultimo richiamo sembra avere presa su OPPIDO Raffaele che assicura, in giornata, di aver provveduto a trasmettere quanto richiesto a TATTINI Roberta. Il comportamento di OPPIDO non si rivela però essere quello di una persona seria in quanto trasmette copia di un documento d’identità scaduto, facendo nuovamente scatenare una lunga serie di telefonate tra le parti interessate.
Il giorno 19.10.2011, come da accordi precedentemente intercorsi, sulla base di un’altra trattativa, GUALTIERI Antonio e OPPIDO Raffaele si incontrano nella provincia di Padova. Anche in questa circostanza, GUALTIERI e OPPIDO contattano MINERVINO Salvatore il quale riferisce di aver necessità di un documento da presentare presso la Prefettura che serve a garanzia del certificato antimafia. Nel corso di questa settimana di ottobre si registrano una serie di conversazioni che concernono il rincorrere OPPIDO Raffaele al fine di ottenere la documentazione richiesta. Il giorno 21.10.2011 in particolare, GUALTIERI Antonio rammenta a OPPIDO Raffaele che GRANDE ARACRI Nicolino è piuttosto alterato in ragione della sua inoperosità: «…che la"mamma"cioè mio nipote è andato dalla mamma, da mia madre e si è incazzata nera, gli servono i documenti, Raffaele credimi secondo me tu questa situazione, non è che la stai sottovalutando, io te lo dico, a me cioè, non interessa nulla io sto mandando avanti l'operazione come mi hanno detto… Perchè non è che poi dopo mi devono chiamare sempre a mio nipote... e io a queste cose non ci sto! Raffaele io non è che dici ti conosco, so come lavori, perchè se sapevo tutto questo qui io gli dicevo, "Signori non faccio nulla" ma credimi Raffaele te lo dico da amico fraterno…perchè io così non sono abituato a lavorare, Raffaele! eh... mio nipote se ne è tornato sconquassato, stamattina dice che alle nove e mezza si deve presentare dal Dottore, da Minervino….».
Intorno al 24.10.2011, quando la pratica del “Piano Cutro” sembrerebbe essere pronta, il commercialista MINERVINO Salvatore riferisce a GUALTIERI che è necessario che l’amministratore della FAECASE si rechi a Cutro per provvedere alla firma dei documenti. Anche in questo caso OPPIDO Raffaele dimostra di non essere in grado di gestire l’amministratore della FAECASE e prende tempo, affermando che lo stesso nella settimana di fine ottobre deve recarsi in ferie per una settimana. Analogamente e per l’ennesima volta, OPPIDO Raffaele dimostra inaffidabilità quando gli viene richiesto di fornire a MINERVINO i numeri di telefono del suo commercialista, che di fatto sembrerebbero essere sbagliati.
Nonostante tutte le problematiche sopra riscontrate, il progetto relativo al “Piano Cutro” sembra giungere a compimento negli ultimi giorni di ottobre 2011. Il giorno 28.10.2011 infatti, MINERVINO Salvatore indica la necessità di provvedere all’apertura di un’unità locale della FAECASE Srl a Cutro e riferisce che sarà necessario, solo dopo l’approvazione del progetto al competente Ministero, provvedere al cambio dell’oggetto sociale della stessa società, al fine di consentirle di operare nel settore della produzione di materiale elettrico. Quindi il giorno 29 ottobre successivo, MINERVINO richiede a GUALTIERI di provvedere all’inoltro di tutta la documentazione in originale in quanto per il mercoledì successivo (02.11.2011) è sua intenzione presentare il progetto al Ministero. Anche in questo caso, GUALTIERI Antonio avrà non poche difficoltà a reperire il tutto in quanto OPPIDO Raffaele riferisce di essere in procinto di recarsi in Croazia, motivo per cui assicura al commercialista cutrese che provvederà alla trasmissione dei documenti entro il giorno 01.11.2011.
Il giorno 31.10.2011, GUALTIERI Antonio delega BRUGNANO Antonio [nato a Crotone nel 1976, residente a Reggio Emilia, ndr] a provvedere al ritiro di tutti i documenti tra i quali però, manca il timbro della FAECASE.
E’ quindi lo stesso GUALTIERI Antonio, dopo essersi fatto prenotare il volo aereo da TATTINI Roberta, a recarsi il giorno 01.11.2011 in Cutro presso lo studio del commercialista MINERVINO Salvatore, richiedendo inoltre la presenza dell’architetto PALLONE Antonio. E’ verosimilmente in questa data che il progetto relativo al “Piano Cutro” sembra essere portato a compimento. Il giorno 03 successivo infatti, MINERVINO Salvatore conferma a GUALTIERI di aver ricevuto anche la restante documentazione bancaria chiedendogli poi, in data 14.11.2011 di provvedere ad una modifica: «...quell'attestato che ha rilasciato la banca di 29 milioni e novecentosettantamila euro, si può trasformare in 30 milioni di euro giusti giusti giusti?...» e trovando successivamente l’assenso di GUALTIERI Antonio che assicura di provvedere entro il mercoledì successivo (23.11.2011). Ma non è così in quanto è lo stesso FOTINO a lamentare nuovamente l’incapacità di MINERVINO Salvatore, riferendo che quest’ultimo avrebbe suggerito di presentare la pratica direttamente a Roma e facendo altresì capire di avere degli agganci nella capitale: «….adesso che lui la porta a Roma... perchè lui mi diceva, siccome Cutro ha un piano speciale... e lui dice che secondo lui è meglio a Roma, o lui tiene agganci a Roma... di questo ne dobbiamo parlare, che io arrivo a Roma...».
Nel mese di dicembre 2011, la situazione relativa al piano cutro appare in stallo.MINERVINO Salvatore continua ad attendere documenti da OPPIDO Raffaele e contemporaneamente quest’ultimo intraprende una collaborazione con lo stesso GUALTIERI e TATTINI Roberta al fine di ottenere finanziamenti per la compravendita di immobili e terreni, che sarà successivamente ampiamente argomentata.
Ulteriori informazioni concernenti il “Piano Cutro” si acquisiscono alcuni mesi dopo. In data 26.01.2012, il commercialista MINERVINO Salvatore contatta GUALTIERI Antonio in ragione anche di ulteriori circostanze, asserendo che il progetto sul “Piano Cutro” attraverso la FAECASE sta proseguendo e che mancano solo alcuni documenti che OPPIDO Raffaele deve produrre. Dalla conversazione si evince chiaramente che TATTINI Roberta è stata tagliata fuori dall’operazione e che MINERVINO contatta direttamente OPPIDO Raffaele. Successivamente è GUALTIERI Antonio a ricevere delle richieste di informazioni dall’imprenditore DE PAOLI Livio sull’andamento del progetto. GUALTIERI nella circostanza informa il suo interlocutore che la pratica è stata presentata al Ministero e che tutto procede regolarmente anche se mancano alcuni documenti. E’ solo alla data del 06.03.2012 che dovendo acquisire notizie certe da fornire al predetto imprenditore che GUALTIERI viene a sapere direttamente dal commercialista MINERVINO cheè stato necessario presentare nuovamente il progetto (MINERVINO: «….c'è una fase dell'istruttoria,si deve superare la fase dell'istruttoria, poi si entra nel merito dell'esecutivo, quindi gli elaborati, le capacità dell'imprenditore, le capacità e le risorse dell'impresa, dopo di che servono le concessioni...»).
Un ultimo accenno alla società FAECASE avviene nei primi giorni di maggio 2012, allorquando sia TATTINI Roberta che GUALTIERI Antonio sono stati estromessi sia dall’operazione FAECASE che dal Fallimento Rizzi di Verona. Di fatto, GUALTIERI Antonio chiede a TATTINI Roberta se è a conoscenza di novità in relazione alla costituzione dell’azienda per la produzione del cablaggio dei cavi, ma la consulente afferma che OPPIDO Raffaele non risponde più al telefono neppure a MINERVINO Salvatore. Questa notizia lascia perplesso lo stesso GUALTIERI che contatta il giorno successivo MINERVINO Salvatore per conoscere aggiornamenti di rilievo (MINERVINO: «…che sta procedendo tutto, tant'è vero che ci siamo sentiti con il Ministero, e il Ministero ha chiesto alcuni piccoli chiarimenti e aspettiamo la lettera in questi giorni, appena arriva questa lettera, rispondiamo,…e poi come comincia così la fase dell'esecutività, capito? Quindi dobbiamo riprodurre correttamente, una volta che il progetto supera l'istruttoria dobbiamo subito partire con la progettazione, capito?....»).
Un conclusivo accenno al “Piano Cutro” si registra in data 12.07.2012 nell’ambito di una conversazione tra MINERVINO Salvatore e GUALTIERI Antonio. I due commentano negativamente, per l’ennesima volta, l’atteggiamento di OPPIDO Raffaele che continua a prendere tempo e non trasmette la documentazione richiestagli dal commercialista cutrese. Lo stesso OPPIDO che viene definito da GUALTIERI «uno sciacallo» per la sua inaffidabilità, non permetterà quindi a MINERVINO Salvatore di portare a compimento l’operazione: «…arriva, ora te la do, ho parlato con il direttore..." va bene ho capito ormai che si deve rinunciare alla cosa!...». Di pari passo inoltre GUALTIERI consiglia al commercialista di cercare di utilizzare la società FAECASE per ulteriori operazioni: «...quando vengo giù dobbiamo cercare un'altra strategia per infilare la società…».
In contemporaneità con le operazioni relative al “Piano Cutro” ed a partire dal mese di settembre 2011, OPPIDO Raffaelecerca di effettuare ulteriori operazioni finanziarie attraverso la consulenza di TATTINI Roberta ed il diretto controllo di GUALTIERI Antonio. Queste operazioni, che si incentrano nel campo della compravendita immobiliare e vengono svolte in concerto al locale di Cutro e seppure non portate a termine, riscontrano la vicinanza di OPPIDO Raffaele alla cosca emiliana e dimostrano che il suo raggio di azione non è unicamente circoscritto alla regione Veneto, ma ha dirette connessioni anche con il territorio mantovano, dove peraltro l’organizzazione gestisce in piena autonomia numerosi cantieri.
Già a partire dal 20.09.2011, durante un l’incontro avvenuto in San Bonifacio (VR), OPPIDO Raffaele cerca l’apporto di TATTINI Roberta, incaricata da GUALTIERI per provvedere al recupero della documentazione FAECASE da trasmettere successivamente a MINERVINO Salvatore, al fine di vagliare tecnicamente la fattibilità di alcune operazioni finanziarie. Nello specifico, OPPIDO riferisce alla consulente di aver individuato una società detentrice di svariati beni immobiliari da acquisire praticamente a costo zero: «...questa ha 18 anni, una SRL… ha dei lotti per 7600 metri cubi… ha 4 magazzini: 2 in affitto e 2 liberi…4 appartamenti 3 camere.. in un paesino qua vicino… 4 appartamenti a San Bonifacio.. 5 lotti a San Gregorio, che è un paesino qua vicino, di cui lei ha 800 mila euro di terra, però deve farci 300 mila euro di costruzione…». Nella circostanza, TATTINI Roberta sconsiglia a OPPIDO di utilizzare la FAECASE SRL per questo tipo di operazioni, asserendo che è meglio reperire una nuova società che possa essere eventualmente “bruciata”: «…cioè tu hai una società che tu dici che cazzo me ne frega questa una la mando a fanculo…», mentreOPPIDO ipotizza invece di acquisire la metà di un’ulteriore Società per Azioni (SPA) da rimodulare in SRL, detentrice di 50 appartamenti ma anche carica di debiti con una non meglio precisata Banca di Credito Cooperativo.
Quanto sopra quindi, evidenzia indiscutibilmente la figura di OPPIDO Raffaele nelle sue vesti di imprenditore in cerca di società in fase di fallimento o perfino all’asta, da acquisire attraverso transazioni bancarie e fidejussiorie alla ricerca di facili prospettive di guadagno.
Anche in data 18.10.2011, nell’ambito della concomitante collaborazione nell’ambito del “Piano Cutro”, il precedente ed analizzato aspetto si ripropone, quando OPPIDO Raffaele richiede a GUALTIERI Antonio di andare a visionare un’area residenziale nel comune di Pramaggiore (VE) dove si prospettano apparentemente delle facili prospettive di guadagno:
Omissis
OPPIDO Raffaele: allora praticamente ci sono 70 appartamenti
GUALTIERI Antonio: si
OPPIDO Raffaele: finiti, finiti, sono stati finiti nel 2002
GUALTIERI Antonio: si
OPPIDO Raffaele: dopo si sono incagliati, sono andati all'asta tutto quanto un macello...
GUALTIERI Antonio: e va bene va bene, insomma INC
OPPIDO Raffaele: bravo, è stato abbandonato, ecco è stato abbandonato, siccome adesso la banca quando lo ha mandato all'asta andava sempre più basso se l'è ricomprato la banca e ha fatto una società a posta
GUALTIERI Antonio: si
OPPIDO Raffaele: per questo immobile
GUALTIERI Antonio: si
OPPIDO Raffaele: e io conosco benissimo, ma benissimo l'amministratore
GUALTIERI Antonio: si
OPPIDO Raffaele: che loro vogliono vendere, allora siccome la ci saranno da spendere sette, ottocentomila euro per metterlo a posto
GUALTIERI Antonio: si!
OPPIDO Raffaele: un milione e mezzo lo portiamo via, più sette, ottocentomila euro da fare i lavori, e hai un valore, hai 70 appartamenti, io dico appartamenti però sono appartamenti e negozi
GUALTIERI Antonio: mh!
OPPIDO Raffaele: regalandoli, regalandoli, a centomila euro al pezzo
GUALTIERI Antonio: mh mh!
OPPIDO Raffaele: sono un milione, sono sette milioni di euro!
GUALTIERI Antonio: va bene!
OPPIDO Raffaele: regalandolo!
GUALTIERI Antonio: no, allora ascolta un attimo, questo qui lo valutiamo anche con attenzione, Raffaele mandami questi due documenti, per favore, per l'amor di Dio te lo dico, Omissis
Come già riferito, il giorno 19.10.2011, GUALTIERI Antonio incontra nel primo pomeriggio OPPIDO Raffaele presso il casello di Montecchio Maggiore (VI). Gli stessi quindi, in compagnia di GRANDE Domenico Giovanni[nato a Cutro (KR) nel 1963, e residente a Cutro, ndr] si recano nel comune di Pramaggiore (VE) al fine di visionare il complesso residenziale all’asta. Una volta completato il sopralluogo i tre commentano il fatto che per procedere all’acquisto dei beni, è necessario un esborso di un milione di euro mentre OPPIDO fa presente che ci sono almeno venti potenziali acquirenti disposti a richiedere un mutuo ad un istituto di credito. Al fine di evitare inutili tentativi, GUALTIERI chiede a OPPIDO se i potenziali acquirenti siano particolarmente referenziati e precisa altresì di voler incontrare l’amministratore con il quale lo stesso OPPIDO ha manifestato di essere in rapporti di amicizia. L’interesse di GUALTIERI per l’affare propostogli da OPPIDO Raffaele in relazione agli appartamenti di Pramaggiore (VE) sembra essere concreto così come quello di voler conoscere l’amministratore: «… quello di coso, di Pramaggiore è un bellissimo affare tesò!... un milione e due, ma anche un milione si porta via, perché la banca lo ha rilevato che ha fatto una società no…ma io voglio conoscere il tipo, questo tipo qua lo voglio conoscere..». Lo stesso GUALTIERI infatti, il giorno 20.10.2011, chiede esplicitamente a OPPIDO Raffaele di conoscere il nome della società titolare del complesso:
Omissis
GUALTIERI Antonio: però a me sai cosa mi serve di te, perchè io domani mattina mi incontro a Milano con quella gente li, mi serve l'altra, quell'azienda li di quegli appartamenti che abbiamo visto ieri
OPPIDO Raffaele:e ma di quello io...solamente una perizia con una foto, ti giro quello e basta, ti do quello che ho insomma!
GUALTIERI Antonio:per via e-mail a me?
OPPIDO Raffaele: eh!
GUALTIERI Antonio: o alla Tattini? giralo alla Tattini!
OPPIDO Raffaele: va bene!
Omissis
L’appuntamento del giorno successivo (21.10.2011) in Milano del quale fa riferimento GUALTIERI Antonio è quello con il dr. GOTTA Stefano [nato ad Alessandria nel 1959, residente a Genova, titolare dell’omonimo studio ragionieri commercialisti associati con sede in Genova, ndr] al quale attraverso la collaborazione del commercialista FORNITO Enrico, lo stesso GUALTIERI intende richiedere ingenti finanziamenti sia per le sue società che per ulteriori società con le quali ha intrapreso la propria collaborazione, anche a livello illecito quali la METALMA SRL di MAFFIOLETTI e la TIPTRONIK SPA di PRIOR Pierantonio (...). Sempre quel giorno infatti, GUALTIERI contatta OPPIDO Raffaele al fine di conoscere il nome dell’istituto di Credito che è proprietario della società che gestisce gli appartamenti di Pramaggiore, venendo a sapere che si tratta della Banca Medio Credito del Trentino, richiedendo inoltre di fissare un appuntamento con l’amministratore per il mercoledì o giovedì successivo a cena.
La vicenda relativa agli appartamenti di Pramaggiore (VE) rimane in stand-by per circa un mese e nel frattempo GUALTIERI Antonio continua a muoversi alla ricerca di un ente finanziatore, principalmente attraverso il Consorzio Eurofidi, vari istituti di credito tra i quali la Carige di Genova (attraverso il Dr. GOTTA Stefano) e la consulenza di CRIVARO Antonio nell’ambito delle fidejussioni anche su altre operazioni in corso.
Bisogna quindi attendere il 23.11.2011 per registrare un nuovo incontro tra le parti interessate. Quest’ultimo incontro, che avviene intorno alle ore 18.00 circa in Verona all’uscita del casello autostradale, è particolarmente interessante e dimostra che tra OPPIDO Raffaele e GUALTIERI Antonio sta concretamente nascendo una forte collaborazione nell’ambito di compravendite immobiliari che, come sarà dimostrato, hanno, tra l’altro, la finalità di coprire un ingente debito che lo stesso OPPIDO detiene nei confronti del capo bastone di Cutro. Ma l’aspetto che è maggiormente coinvolgente riguarda peraltro la comune volontà di procedere al liberare la società FAECASE Srl da vari gravami ipotecari pendenti presso le banche, attraverso la compravendita di parte di essi da parte di una società compiacente. Prima di entrare nel dettaglio della predetta trattativa bisogna però richiamare una conversazione telefonica intercorsa nella fase preliminare dell’incontro avvenuto tra TATTINI Roberta, GUALTIERI Antonio ed OPPIDO Raffaele. E’ infatti GUALTIERI Antonio a contattare CRIVARO Antonio, affiliato alla cosca emiliana ed attivo nel campo finanziario delle fidejussioni, chiedendogli se sia possibile fare un leasing per l’acquisto di un capannone da una società che non ha gravami e pendenze: «…cugì, c’è un capannone grosso qui no? L’azienda è pulitissima ma veramente.. di Verona.. si può fare un leasing su qualche capannone?... il capannone! Mi sta dicendo è vuoto…» e lasciando poi che sia OPPIDO Raffaele a spiegare telefonicamente i dettagli. CRIVARO quindi precisa che è necessario reperire una società acquirente altrimenti è possibile procedere con un lease-back[il lease-back, detto anche sale and lease-back è una particolare forma di finanziamento di un'azienda che consiste in un contratto di vendita di un bene stipulato tra il soggetto che lo possiede e l'istituzione finanziaria che contestualmente lo assegna in leasing finanziario al cedente; il cedente pertanto si trasforma da proprietario del bene ad utilizzatore, ndr]. OPPIDO Raffaele spiega quindi a CRIVARO che il valore del capannone è pari a 3.800.000 €uro e che esiste una società immobiliare che vuole acquisire il capannone in leasing ma che la stessa non ha un fatturato elevato ma sta operando all’interno di un cantiere, per tre milioni di euro e conta di vendere gli immobili finiti per complessivi 8 milioni di euro: «…praticamente la società lo deve vendere ad un'altra società che deve fare il leasing….è una immobiliare che ha un cantiere che finito vale otto milioni… però non fattura 10 milioni di euro….però deve finirlo e venderlo….». E’ chiaro quindi che OPPIDO Raffaele e GUALTIERI stanno acquisendo, attraverso la consulenza tecnica di CRIVARO Antonio, informazioni al fine di acquistare un capannone nella provincia di Verona. A questo punto occorre procedere ad una puntualizzazione: la società immobiliare al quale fa riferimento OPPIDO e che è intenzionata ad acquistare in leasing il capannone, come sarà di seguito dimostrato è certamente la FAECASE, che sebbene sia una SRL è di proprietà della Immobiliare GEMELLE[IMMOBILIARE GEMELLE Srl, codice fiscale 03919980239... avente sede a Arcole (VR) in via G. Mansoldo nr. 22/A, capitale sociale 10.000,00 €uro, il cui amministratore è PARRINELLI Rosa nata a Crotone (KR) l 24/02/1957 (madre di OPPIDO Raffaele) operante nel settore della compravendita, locazione, amministrazione, costruzione di immobili ed attività edili in genere, ndr].In seguito alla predetta telefonata ne segue un’ulteriore nella quale GUALTIERI Antonio chiede a CRIVARO Antonio il numero di telefono di un certa “Irene” n.m.i. che lavora all’interno del Consorzio Eurofidi di Verona.
Quanto sopra prospettato in relazione alla società FAECASE Srl si evince dal contenuto di una conversazione ambientale avvenuta all’interno del veicolo di TATTINI Roberta quello stesso giorno che non è altro che la naturale prosecuzione del discorso relativo alla telefonata effettuata sull’utenza di CRIVARO Antonio:
Omissis
TATTINI Roberta: e 15 villette restano libere
GUALTIERI Antonio: e le 15 villette rimangono libere, l'ipoteca
OPPIDO Raffaele: se comunque..
GUALTIERI Antonio: l'ipoteca.. l'ipoteca segue, va bene, il debito.. il milione e mezzo
TATTINI Roberta: quindi vanno in banca
GUALTIERI Antonio: e va di la
TATTINI Roberta: però viene fatta una restrizione ipotecaria giusto?
OPPIDO Raffaele: no, no viene cancellata sulla FAE
GUALTIERI Antonio: sulla FAE viene cancellata, per forza! perchè quell'altra lì il milione e mezzo se lo subisce tutto lei e l'ipoteca corre quei tre immobili, giusto?
TATTINI Roberta: esatto .... (ndr. parla al telefono) "ti richiamo, tutto bene ciao ciao"
GUALTIERI Antonio: i tre immobili.. i tre immobili che segue, va bene, se li assorbe questa qui.. gli altri rimangono tutti liberi
TATTINI Roberta: esatto
Omissis
OPPIDO Raffaele: e no, perchè se la FAECASE porta i libri in tribunale loro hanno un cantiere a zero e..
GUALTIERI Antonio: ma questo è il tuo pensiero però! non è quello della banca!
OPPIDO Raffaele: la banca lo perde!
GUALTIERI Antonio: ma.. si, senti.. Robè aiutami tu.. questo è un pensiero suo!
TATTINI Roberta: a che punto è il cantiere?
OPPIDO Raffaele: il cantiere è.. allora, il lotto 1 e il lotto 2 sono al 90%, il blocco 3 è al 45%, 50% con i tetti fatti, basta.. il resto è tutto quanto ai primi solai..
GUALTIERI Antonio: si però
OPPIDO Raffaele: quindi quello che resta è un 20% per me totale, mentre quelli là è più avanti.. però la banca ad oggi, se la FAECASE fallisce
TATTINI Roberta: no, con la revocatoria
OPPIDO Raffaele: loro non prendono niente!
TATTINI Roberta: no, ma c'è la revocatoria, è un casino
OPPIDO Raffaele: loro non prendono niente
GUALTIERI Antonio: eh! allora, ascolta un attimo.. ma sempre, noi dobbiamo, cercare di chiudere, non con il fatto del "se".. "se fallisce la FAECASE.. se fallisce".. però no, non si..
OPPIDO Raffaele: il discorso è che la FAECASE
Omissis
GUALTIERI Antonio: ohi Robè, dai su! parliamo di cose serie! noi dobbiamo parlare di cose serie ragazzi! cioè, io dico: "tu banca.." allora tu devi.. l'hai tastato questo qui? Raffaè.. che non andiamo a far... che lei si muove e costa! cioè, va davanti a questa persona qui, quell'altro pinco pallino prima che si muove con i documenti dice: "ma io voglio avere già qualcosa in mano" va bene? cioè.. tu l'hai tastato che questa banca ti può fare un'operazione di questo genere con un'altra azienda?
OPPIDO Raffaele: siamo rimasti che va avanti così.. dove deliberano il milione e mezzo alla SMERALDO, delibera la SMERALDO
GUALTIERI Antonio: una carta scritta te la puoi far fare?
OPPIDO Raffaele: eh! sto aspettando.. sto aspettando quella là da 3 mesi!
GUALTIERI Antonio: ah, da tre mesi.. e come mai non ti arriva te lo sei spiegato?
OPPIDO Raffaele: perchè fino adesso finanziavano la FAE invece adesso non vogliono finanziarla più
GUALTIERI Antonio: benissimo, e finanziano la SMERALDO
OPPIDO Raffaele: bene, però ancora per iscritto non c'è niente!
TATTINI Roberta: quindi è tutto..
OPPIDO Raffaele: noi, per iscritt..verbalmente ci hanno detto..
GUALTIERI Antonio: e tutta un'enfasi! è tutta una..
OPPIDO Raffaele: l'avvocato dice.. bravo! l'avvocato dice: "non fare niente perchè più tempo passa e meglio è"
Omissis
GUALTIERI Antonio: ...allora, c'è un altro, un altro coso: posso venire io in questa banca e dico.. ascoltami, scusami eh, che noi possiamo fare anche..pure il giro delle tre carte, vengo io con te, va bene?, "questo è il nuovo amministratore della nuova.. della nuova azienda" della?
OPPIDO Raffaele: FAECASE
GUALTIERI Antonio: non FAECASE, quell'altra
TATTINI Roberta: SMERALDO
OPPIDO Raffaele: no, quell'altra è già
GUALTIERI Antonio: è già andata
OPPIDO Raffaele: si dai
GUALTIERI Antonio: va bene? "questo è l'amministratore" io gli dico: "sentite voi mi fate tutta l'operazione affiancata dalla.. dalla.. dalla EUROFIDI?"
OPPIDO Raffaele: ma quell'altra ditta?
GUALTIERI Antonio: si.... eh.. così bisogna parlare eh! se vuoi che.. prendere il toro dalle corna
TATTINI Roberta: si
GUALTIERI Antonio: che con il "se" non facciamo una mazza, ve lo dico... eh! tu non vedi che con i soldi fanno fatica a darteli
Omissis
GUALTIERI Antonio: non ho capito tesò
TATTINI Roberta: la INC della parte che resterebbe libera ad oggi è un milione
GUALTIERI Antonio: .........cioè, praticamente l'EUROFIDI entrerebbe
OPPIDO Raffaele: al 60%
GUALTIERI Antonio: al 60% su un milione e mezzo
OPPIDO Raffaele: no, entrerebbe al 60% su 3 milioni di euro.. io quando ho detto: "allora è finito"
TATTINI Roberta: finito.. si, poi a stato avanzamento lavori
GUALTIERI Antonio: si Robè, ma quello lì a stato avanzamento lavori bisognerebbe.. non lo so se l'EIUROFIDI tiene
TATTINI Roberta: no, bisogna vedere sopratutto perchè
GUALTIERI Antonio: tiene..
TATTINI Roberta: bisogna vedere il rapporto con la garanzia
GUALTIERI Antonio: INC che non ti entra con questa.. con questa tesi.. l'EUROFIDI ti dice: "io ti finanzio adesso, va bene, magari il debito della banca.. quant'è 1 milione e mezzo? io ti finanzio un milione e mezzo"
TATTINI Roberta: fa fatica a finanziare un debito già.. già fatto
GUALTIERI Antonio: eh, allora facciamo un milione
Omissis
GUALTIERI Antonio: sono 600 mila euro.. "se a te banca ti porto 600 mila euro dall'EUROFIDI, ti sta bene e mi svincoli gli altri lotti?" eh, bisogna fare un discorso di questo genere
TATTINI Roberta: e la banca gli ha già detto che li svincola passandoli alla SMERALDO...
OPPIDO Raffaele: la banca delibera!
TATTINI Roberta: hai capito? è questo che.... gliel'avrebbe proposto la banca a lui questa cosa!
GUALTIERI Antonio: ho capito, però.... ma io, ragazzi, scusatemi eh, o sono tonto o intontito! se vi sto dicendo: ho panettoni così! e ne devo mangiare uno così! cioè, ma.. ma..
OPPIDO Raffaele: no no fermati, quello così.. tu lo hai con un altra società
Omissis
OPPIDO Raffaele: no, lo devono finanziare 3 milioni e mezzo.. loro non finanziano più 3 milioni e mezzo
GUALTIERI Antonio: bene
OPPIDO Raffaele: così ne finanziano 2 milioni ad un cliente nuovo
GUALTIERI Antonio: si
OPPIDO Raffaele: che è un loro cliente da anni.. allora dice: io gli do 2 milioni e quindi abbatto 1 milione e mezzo, la FAECASE mi libero le proprietà e si arrangia.. fine
GUALTIERI Antonio: uh
OPPIDO Raffaele: loro hanno risparmiato 1 milione e mezzo
GUALTIERI Antonio: uh
OPPIDO Raffaele: sbaglio? e hanno una società più..per loro più garantita della FAE.. fine, che poi alla fine siamo sotto, ci sono sempre io, loro non lo sanno... loro, la faccia la vedono che la SMERALDO è migliore della FAE, facendo questa operazione non vengono attaccati da FAE e hanno il loro piccolo panettone... ma è sicuro che lo portano a casa..per loro
GUALTIERI Antonio: uh... e poi dopo gli devono fare anche lo stato avanzamento lavori?
OPPIDO Raffaele: ma arrivano a 2 milioni a disposizione, no a 3 milioni e mezzo più! quindi abbassano il rischio, abbassano tutto..
GUALTIERI Antonio: se loro ti chiedono un business plan li sopra?
OPPIDO Raffaele: ce lo hanno già
GUALTIERI Antonio: ecco, sui 3 lotti, va bene, 1 milione e mezzo già te lo hanno finanziato
OPPIDO Raffaele: si
GUALTIERI Antonio: un milione e mezzo a te azienda ti hanno finanziato un milione e mezzo
OPPIDO Raffaele: si
GUALTIERI Antonio: per finire questi lotti quanto ci vogliono?
OPPIDO Raffaele: altri 600 mila euro..700
GUALTIERI Antonio: un 600 o 700 li finisci?
OPPIDO Raffaele: 700 mila euro si finiscono e ti danno l'80% di 700... sono già fatti i loro conti, arriva a 2 milioni
GUALTIERI Antonio: uh
OPPIDO Raffaele: con l'esposizione totale ad oggi...
GUALTIERI Antonio: e il resto rimangono liberi per tutte le..
OPPIDO Raffaele: il resto rimangono liberi
GUALTIERI Antonio: che non c'è costruito un cavolo ancora
OPPIDO Raffaele: no, c'è costruito che ha un primo piano, hanno le scale, hanno un solaio...
GUALTIERI Antonio: .........questo amministratore qua già ci lavora con questa banca? questa azienda qua..
OPPIDO Raffaele: ..questo qua noi siamo rimasti che lui mi fa il piacere di prendersi questa roba qua, ha detto "però dopo 2 mesi mi devi comprare la società, perchè non voglio 1 milione e mezzo di debiti"
GUALTIERI Antonio: e certo
TATTINI Roberta: uh
OPPIDO Raffaele: ok? "fammi la cortesia, fai un bel regalo al Veneziano" eh.. quindi mi fa l'operazione, gli finiamo i lavori
GUALTIERI Antonio: uh
OPPIDO Raffaele: lui, quando abbiamo finito i lavori e abbiamo preso tutti i soldi dalla banca, smonta e montiamo uno dei nostri
GUALTIERI Antonio: certo, no, deve montare uno dei nostri!
OPPIDO Raffaele: uno dei nostri.. basta
TATTINI Roberta: ...............anche perchè sono operazioni che lui comunque ha anche un costo dal punto di vista anche fiscale e quant'altro
GUALTIERI Antonio: appunto io dico! no? non c'è un.. una..
OPPIDO Raffaele: 10% di IVA
GUALTIERI Antonio: ah...
OPPIDO Raffaele: tutto a regime IVA
TATTINI Roberta: regime IVA e rispetto al valore che hai...
GUALTIERI Antonio: che tu hai comprato e che tu vendi sei in perdita?
OPPIDO Raffaele: ... no, lo rogitiamo..perchè va rogitato per 1 milione e mezzo più 1 milion.. 2 milioni e mezzo.... rogitato
GUALTIERI Antonio: e quanto lo hai pagato tu quando lo hai pagato?
OPPIDO Raffaele: eh.... 900 mila euro .....solo il terreno però
TATTINI Roberta: più il valore di costruito
OPPIDO Raffaele: più andava ricostituita la cosa..
TATTINI Roberta: stai a bilancio
GUALTIERI Antonio: si
OPPIDO Raffaele: uh
TATTINI Roberta: ..hai una plusvalenza
GUALTIERI Antonio: ....secondo me si
OPPIDO Raffaele: si.. la plusvalenza di 500 mila euro
Omissis
TATTINI Roberta: perchè bisogna fare anche due conti.. si perchè poi alla fine arrivano eh!
OPPIDO Raffaele: eh si......... boh, la mia cosa era: se loro mi danno l'ok che accettano la SMERALDO
TATTINI Roberta: però ci vuole l'ok
OPPIDO Raffaele: io vendo la FAE, vendo gli immobili e la FAE farà causa al Veneziano
TATTINI Roberta: bene.. però prima la devi vendere
OPPIDO Raffaele: e parto..perchè andrà avanti due anni... ha detto l'avvocato che i soldi li prendo in due anni, ma li prendo.... però non devo avere casini, perchè se loro ti fanno istanza di fallimento, tu poi fallisci prima che finisce la causa
GUALTIERI Antonio: eh!
OPPIDO Raffaele: ecco, quindi mi tiri via il debito, mi devi dare i soldi e poi finisco la causa
TATTINI Roberta: esattamente così
GUALTIERI Antonio: allora così che si può fare
OPPIDO Raffaele: ......però è una cosa strana! che se la banca non voleva avere realmente la FAECASE
GUALTIERI Antonio: uh
OPPIDO Raffaele: lo diceva un mese fa, due mesi fa, tre mesi fa o..
TATTINI Roberta: si, boh è una cosa che..
OPPIDO Raffaele: mi mandava una lettera, invece non sta mandando niente.. o è in difetto ..non riesco a capire il motivo perchè...
GUALTIERI Antonio: uh
OPPIDO Raffaele: o cerca di portare a casa ed incastrare quell'altro.. non lo so
GUALTIERI Antonio: chi è quell'altro?
OPPIDO Raffaele: la SMERALDO
GUALTIERI Antonio: ma la SMERALDO ha delle cose INC?
OPPIDO Raffaele: allora, la SMERALDO è l'ex proprietario della FAECASE, ok?
GUALTIERI Antonio: si
OPPIDO Raffaele: ecco qua.. questo qua praticamente sei mesi fa gli hanno chiesto un rientro di 350 mila euro personale ed è rientrato.. capito?
GUALTIERI Antonio: uh
OPPIDO Raffaele: o ce l'hanno con lui, quindi vogliono dargli il mutuo sulla SMERALDO e dopo chiamarla a rientro.... incastrare lui..non so come vogliono fare .... o perchè se no a questo punto l'avrebbero già detto a noi no? sono dieci volte che gli stiamo scrivendo, non una volta sola.. dieci volte!abbiamo fatto scrivere anche dal Prefetto.. solo che il Prefetto nel 2009 ha perso il potere, non ha più.. non ha più coso, capito?
TATTINI Roberta: si, ha solo il potere di controllo e basta
OPPIDO Raffaele: e loro hanno scritto al Prefetto che stanno valutando la ..stanno valutando la ..il rinnovo
OPPIDO Raffaele quindi, vaglia alcune ipotesi che consentano di ottenere un finanziamento finalizzato al completamento dei lavori di un grosso cantiere della FAECASE Srl, i cui lavori sono fermi per verosimile mancanza di fondi: «…il cantiere è.. allora, il lotto 1 e il lotto 2 sono al 90%, il blocco 3 è al 45%, 50% con i tetti fatti, basta.. il resto è tutto quanto ai primi solai…». L’ipotesi principale, che OPPIDO sembra aver già vagliato con i funzionari della banca, è quella di finanziare per un importo pari ad un milione e mezzo di euro la società “SMERALDO SRL” [SMERALDO Srl, partita Iva 03590040279, capitale sociale 30.000 €uro, avente sede legale a Caorle (VE) in via Panama nr. 25, il cui amministratore risulta essere CASELLA Claudio nato a Lumezzane (BS) nel 1966, residente a Caorle, società operante nel settore manutenzione, costruzione e ristrutturazioni edili, commercio di materiali edili in genere e compravendita di beni immobili , ndr] il cui amministratore si è reso disponibile a collaborare: «…questo qua noi siamo rimasti che lui mi fa il piacere di prendersi questa roba qua, ha detto però dopo 2 mesi mi devi comprare la società, perché non voglio 1 milione e mezzo di debiti…allora , la SMERALDO è l’ex proprietario della FAECASE, ok?...». Nell’arco del discorso è invece GUALTIERI Antonio a proporre ad OPPIDO Raffaele un finanziamento attraverso il consorzio Eurofidi con la finalità di riuscire a svincolare dei lotti in costruzione che sono sotto il controllo dell’istituto di credito inizialmente erogante. Ma è ancora OPPIDO Raffaele a chiarire senza alcun indugio il meccanismo che lo stesso intende adottare al fine di raggirare l’istituto di credito che detiene i lotti in costruzione: «….loro non finanziano più di 3 milioni e mezzo…così ne finanziano 2 milioni ad un cliente nuovo….che è un loro cliente da anni.. allora dice: io gli do 2 milioni e quindi abbatto 1 milione e mezzo, la FAECASE mi libero le proprietà e si arrangia.. fine….e hanno una società più..per loro più garantita della FAE.. fine, che poi alla fine siamo sotto, ci sono sempre io, loro non lo sanno... loro, la faccia la vedono che la SMERALDO è migliore della FAE…».
E’ ancora il giorno 29.11.2011 che GUALTIERI Antonio dimostra il suo interessamento per le operazioni in argomento ed in particolare per il cantiere di Pramaggiore (VE), riferendo ad OPPIDO Raffaele di essersi attivato attraverso il Consorzio Eurofidi di Udine (competente per territorio) e di aver inoltre già interpellato alcuni finanziatori che però richiedono un tasso di interesse troppo alto e che è quindi necessario attendere eventuali sviluppi.
Nel mese di dicembre 2011 quindi, GUALTIERI Antonio sollecita OPPIDO Raffaele al quale ha dato incarico di andare a conferire con un direttore di istituto di credito, aggiungendo che la relativa pratica di finanziamento presso il Consorzio Eurofidi sta procedendo.
Il giorno 13.12.2011 infatti, OPPIDO Raffaele riferisce a GUALTIERI Antonio di aver preso un appuntamento per il giorno successivo con il capo area dell’istituto di credito, precisando che il cantiere della FAECASE (in riferimento all’operazione di compravendita con la società SMERALDO Srl) è ubicato a Latisana (UD). GUALTIERI inoltre raccomanda al suo interlocutore di proporre al funzionario bancario un eventuale copertura finanziaria attraverso il consorzio Eurofidi. Effettivamente il giorno 14.12.2011, è OPPIDO Raffaele a comunicare a GUALTIERI di aver parlato con il capo area e che la sua proposta dovrebbe essere accettata ed approvata entro il 22 successivo: «….niente io sono stato li e loro mi hanno detto che per il 22, dovrebbero, dovrebbero accettare la proposta!....faranno la commissione il 22….che noi vendiamo il milione, e dopo ci erogano un altro milione e mezzo per finire, e ogni vendita ci rinnovano il fido!....e stanno con l'esposizione massima di due milioni!....».
La disponibilità indicata da OPPIDO Raffaele si smaterializza facilmente. Ancora una volta, lo stesso dimostra la sua scarsa affidabilità e serietà quando, al fine di discutere in maniera ampia sulle posizioni bancarie della FAECASE e sulla possibilità di ulteriori finanziamenti, prende un appuntamento con GUALTIERI Antonio a Verona per il 19 dicembre 2011, e verosimilmente non si presenta allo stesso appuntamento (non vengono individuate sulle utenze intercettate di GUALTIERI Antonio chiamate di OPPIDO Raffaele in quella data). Ne è conferma una conversazione avvenuta il 22 dicembre successivo con TATTINI Roberta, nella quale GUALTIERI Antonio si lamenta del comportamento del suo compaesano, precisando che lo stesso ha sicuramente mentito anche a GRANDE ARACRI Nicolino, indicato con l’usuale termine criptico di “mamma” o “madre”: «….quante volte noi a Raffaele gli abbiamo detto che vogliamo un appuntamento con il direttore della banca?... questo qui non gli ha mai detto la verità a chi gli da...a mi madre mai!.... ma ti rendi conto che stronzo e figlio di puttana!...io quello che io gli ho detto a mia madre gli ho detto "guarda senti fammi il cazzo del favore, che io con tuo figlio non ci voglio parlare più, punto!...».
Un’ulteriore conferma del comportamento insubordinato ed indisponente di OPPIDO Raffaele si registra in data 10.01.2012, attraverso la seguente conversazione ambientale registrata all’interno del veicolo Audi Q7 di GUALTIERI Antonio. La conversazione, che viene riportata in forma parzialmente integrale, non ha neppure necessità di commenti:
Omissis
TATTINI: ....Quell'altro coglione su di Raffaele? (ndr.OPPIDO Raffaele)
GUALTIERI:a quello li hanno fatto un cazziatone!!
TATTINI:quello è un cretino..
GUALTIERI: ma quello gli ha fatto un cazziatone di quelli brutti eh! io gliel'ho detto (ndr. riferito a GRANDE ARACRI Nicolino): "questo è sparito.. boh.. andate voi e ve lo cercate voi... io dietro ai pincopallini non ci vado.. se mi date delle persone serie è bene.. se no altrimenti se no va a finire di nuovo così"
TATTINI: uh..no.. ma perchè lui è ingestibile.. ma non è, come hai detto tu, non è lui.. c'è qualcun'altro..
GUALTIERI: ma no! c'è qualcun'altro lì sotto! dai su..
TATTINI: ......tu hai incontrato giù Raffaele?
GUALTIERI: no
TATTINI: era giù? era..
GUALTIERI: no ma non ci va.. non ci va..
TATTINI: no so che ha la famiglia no? i perenti
GUALTIERI: si, però la ha più qua la famiglia..
TATTINI: ah..
Omissis
Ma la collaborazione, che sembrava terminata, ha un nuovo sussulto il giorno successivo quando TATTINI Roberta riferisce a GUALTIERI Antonio di essere stata contattata da OPPIDO Raffaele il quale le avrebbe riferito di aver risolto la problematica preesistente con la Banca di Credito Cooperativo del Veneziano. In accordo quindi con GUALTIERI Antonio, la consulente bolognese fissa un nuovo appuntamento con OPPIDO Raffaele per il giorno 13 gennaio successivo.
Effettivamente il giorno 13.01.2012, GUALTIERI Antonio e TATTINI Roberta partono alla volta di Verona, per concomitanti impegni, dove danno appuntamento ad OPPIDO Raffaele per le ore 10.30, al casello autostradale di Verona Nord. Nel corso del viaggio, che avviene mediante l’autovettura Audi Q7 di GUALTIERI Antonio, vengono monitorate delle importanti conversazioni il cui contenuto spiega, in maniera equivocabile il nesso esistente tra OPPIDO Raffaele e lacasa madre di Cutro nonché la sua appartenenza al sodalizio emiliano, dal quale viene di fatto gestito. Prima dell’incontro infatti, GUALTIERI Antonio confida a TATTINI Roberta di essere stanco di dover gestire OPPIDO Raffaele così come gli viene richiesto dal boss GRANDE ARACRI Nicolino e che per tale motivo, questa mattina lo inviterà a scendere a Cutro per discutere personalmente della sua posizione. Ma inoltre GUALTIERI precisa che è sua intenzione dire ad OPPIDO che se lui non sarà il primo ad applicarsi ed interessarsi della sua problematica di restituzione del debito, sostanzialmente è sua intenzione abbandonarlo. Sebbene l’incontro tra i due sodali e la consulente all’uscita del casello di Verona Nord, non venga di fatto monitorato attraverso un riscontro ambientale, una successiva conversazione tra presenti all’interno dello stesso veicolo, evidenzia le predette intenzioni di GUALTIERI Antonio:
Omissis
GUALTIERI Antonio: se lunedi Raffaele (ndr. OPPIDO Raffaele) non ti chiama però cortesemente fammi... cioè chiamami Robè..
TATTINI Roberta: va bene... va bene... mi deve chiamare oggi.. per darmi la conferma
GUALTIERI Antonio: si appunto.. se non ti chiama mi chiami.. che così gli faccio disdire l'appuntamento.. allora dico: "no..no.. vattene giù.. e fatti quel cazzo che dovevi fare"
TATTINI Roberta: eh si perchè se no non ne arriviamo più a capo...
Omissis
Nel corso dell’incontro quindi, è stata rinsaldata la precedente collaborazione finalizzata alla risoluzione delle problematiche finanziarie della società FAECASE, attraverso un nuovo intervento bancario. Il giorno 16 gennaio successivo infatti, era stato fissato un incontro con il dirigente bancario della Banca Credito Cooperativo del Veneziano a cura di OPPIDO Raffaele. La mattina però TATTINI Roberta contatta quest’ultimo per comunicargli la sua indisponibilità a raggiungere l’area veneziana a causa delle cattive condizioni climatiche. OPPIDO dal canto suo, afferma che provvederà a contattare il dirigente al fine di verificare se l’appuntamento era confermato e quindi per rinviarlo. TATTINI Roberta riferisce questo particolare a GUALTIERI Antonio, facendo presente che l’appuntamento non era neppure confermato. Quindi OPPIDO conferma alla consulente che il personale della banca non è intenzionato a concedere un incontro ma che formulerà le sue richieste attraverso l’inoltro di una mail. Nel pomeriggio dello stesso giorno è nuovamente OPPIDO Raffaele a contattare TATTINI Roberta che chiede delucidazioni in merito alla nota vicenda: «….ciao.. scusa se ti disturbo, mi serviva un attimo fare il punto della situazione con te perchè mi ero incasinata coi numeri... uno e mezzo l'esposizione della Faicasa…. ti devono rispondere.. per la quota di accollo sull'otto.. uno e due..?... che dovrebbe essere da un milione a un milione e due?... dopo noi rimarrebbero massimo .. insomma sui cinquecentomila euro... circa per andare a chiudere.. e poter poi gestire la situazione come meglio crediamo…».
Il giorno successivo quindi, (17.01.2012), OPPIDO Raffaele viene inizialmente contattato da GUALTIERI Antonio che gli chiede novità in merito alla sua posizione bancaria, consigliandogli di interfacciarsi con TATTINI Roberta. OPPIDO quindi riferisce a TATTINI Roberta di non aver ricevuto alcuna risposta dalla controparte bancaria. La consulente allora riferisce che è sua intenzione vagliare la situazione mediante l’apporto di un legale e scrivere all’istituto di credito: «…cioè aspettiamo oggi poi, scriviamo pesantemente è, perchè questo non...quanto meno una risposta ce la devono dare!..». Queste informazioni vengono successivamente convogliate dalla stessa TATTINI anche a GUALTIERI Antonio.
Quest’ultimo percepisce ancora una volta, in maniera molto negativa, la condotta di OPPIDO Raffaele ed intuisce che lo stesso stia raccontando menzogne al fine di prendere tempo. Il giorno 18.01.2012, vengono nuovamente alla luce, elementi che comprovano l’appartenenza di OPPIDO Raffaele alla cosca emiliana così come la sua stretta collaborazione con la casa madre di Cutro. Alle ore 15.05 infatti, GUALTIERI Antonio contatta OPPIDO Raffaele che gli riferisce di non avere ancora ricevuto nessuna comunicazione dell’istituto di credito e che il giorno successivo è sua intenzione recarsi in Calabria. Quello stesso pomeriggio, GUALTIERI Antonio si trova in compagnia di un altro appartenente al sodalizio emiliano, ovvero BRUGNANO Antonio che collabora su altri fronti con lo stesso OPPIDO Raffaele e con il quale deve effettivamente recarsi a Cutro. I due sodali emiliani si trovano all’interno del veicolo monitorato Audi Q7, motivo per cui è stato possibile acquisire delle conversazioni ambientali dai contenuti particolarmente rilevanti. Nello specifico, GUALTIERI Antonio, prima viene a conoscenza che OPPIDO Raffaele si trova a Reggio Emilia in compagnia del cugino del predetto BRUGNANO, quindi sfoga tutto il suo nervosismo per il comportamento dello stesso OPPIDO, in particolare per la sua scarsa affidabilità, il suo pressapochismo, dipingendolo quale soggetto falso e irresponsabile: «…. Questo è un cane che l’attacchi e ti scappa subito….Raffaele tu ancora.. sei un bambino, tu ancora non capisce che la gente lavora seriamente e che la gente vuole pagata…». Quindi GUALTIERI Antonio chiede esplicitamente a BRUGNANO Antonio di farsi portatore direttamente con il boss GRANDE ARACRI Nicolino di una sua precisa comunicazione concernente OPPIDO Raffaele: «….tu gli devi dire al compare mio: di queste persone non ce ne mandate al compare Tonino… mi devi fare quest’imbasciata che è un’imbasciata molto seria….», ricevendo il pieno consenso del suo interlocutore: «…io glielo porto là Tonì, giù glielo porto…». Nel corso della conversazione GUALTIERI Antonio è particolarmente agitato e ribadisce fortemente il concetto della sua piena disponibilità nel rispondere alle direttive di GRANDE ARACRI Nicolino ma richiede che venga disposto un richiamo formale nei confronti di OPPIDO Raffaele:
Omissis
GUALTIERI Antonio: io ora sti tre giorni, perchè vi ho detto aspettiamo sti tre giorni, no, che prendeva questi appuntamenti ste cose, e non ne ha presi! Ma io che ci posso fare Frà? Che gli devo fare? A me fa male il cuore che io non sto guadagnando un cazzo dietro questa operazione! Ma voi lo sapete che significa?E' andata fino a Genova quella ragazza (n.d.r. TATTINI Roberta) ha perso anche le chiavi, siamo dovuti stare la tutta la notte, ad Alessandria, ma davvero scherziamo? E tu (n.d.r. riferendosi ad OPPIDO Raffaele) ti permetti di fare queste scemenze! "Se la banca di qua ce li da poi li date la, se è di qua..." ma che cazzo, finiscila con queste pagliacciate gli ho detto l'altro giorno io, da Moreno (n.d.r. NICOLIS Moreno) mi sono incazzato da Moreno, gli ho detto tu Raffaele la devi smettere con sti cazzo di "se" del cazzo! che mi stai rompendo le balle ora! Che io con il mio compare (n.d.r. GRANDE ARACRI Nicolino) non voglio passare per poco serio, che poi a me mi girano i coglioni Tonì, e mando a fare in culo a tutti! E questo mi darebbe molto fastidio, che per un cretino mi devo fare nemico una persona che io so quanto vale lui, e lui sa quanto valgo io, e mi darebbe molto fastidio Antò, io quando parlano di sto cazzo di Raffaele mi agito, lo vedi che mi agito!
BRUGNANO Antonio: INC!
GUALTIERI Antonio: tu dici "ma tu non ci rimetti niente" io ci rimetto, perchè non riesco a saltarci fuori, che non è da me Tonì credimi, non è da me Tò, io lunedì pomeriggio se voi venite qua, viene il direttore generale della banca Monte Parma, che te li metto KO io, signori volete chiudere? qua c'è il milione! Facciamo gli assegni va! Andiamo davanti al notaio saldo e stralcio subito, quest'azienda via! E così parlo io davanti i dirigenti bancari, e tu non mi fai saltare fuori da una cazzo di operazione di merda? Davvero scherziamo Antò? E scusa io ci sto male si, perchè io non so come cazzo fare per saltarci fuori, questo qua, gli faccio vedere anche a "Lui" (n.d.r. a GRANDE ARACRI Nicolino) tieni questo è un mio pensierino, io non voglio niente, non voglio nemmeno un centesimo, però mi trovo davanti documentazioni quello quell'altro, ditte ma se lo facciamo così, fammi avere un appuntamento con questi della banca che poi sono cazzi miei, non è possibile, Antò a oggi non è possibile! No che il tempo non era buono, vedi, fa passare per poco seri le altre persone Tò, che poi il poco serio cerca di, fa il taggiro (n.d.r. raggiro), fa passare gli altri per poco seri Tò!
BRUGNANO Antonio: è normale!
GUALTIERI Antonio: e la deve smettere con questo, che io lo prendo e lo prendo a cazzotti, Tonì io lo prendo a cazzotti davvero
BRUGNANO Antonio:ma io sabato glielo porto li!
Omissis
GUALTIERI Antonio quindi contatta nuovamente OPPIDO Raffaele al quale riferisce di essere venuto a conoscenza della sua presenza a Reggio Emilia ed invitandolo perentoriamente a raggiungerlo negli uffici della “Ediltetti”.
L’incontro tra GUALTIERI e OPPIDO deve essere stato piuttosto duro. E’ lo stesso GUALTIERI a darne conferma a TATTINI Roberta il giorno successivo: «….io gli ho detto " tu sei un gran pezzo di merda" gli ho detto io! glie lo dissi in faccia che è un gran pezzo di merda! gli ho detto "guarda tu sei un gran pezzo di merda" gli ho detto io, qui c'è suo cugino, ora prendi su e te ne vai giù! che io con te non voglio averci a che fare!...».
Sempre il giorno 19.01.2012, TATTINI Roberta cerca più volte di prendere contatti, attraverso un’utenza non intercettata, con il capo area della Banca Credito Cooperativo Veneziano, tale Dr. CALLEGARI, al fine di procedere alla risoluzione della problematiche finanziarie della FAECASE Srl. Solo in serata la stessa comunica a GUALTIERI Antonio di essere riuscita a parlare con il dirigente e di aver chiesto un appuntamento per la prossima settimana, precisando che quest’ultimo non sembra essere ben disposto nei confronti di OPPIDO. Quest’ultimo dettaglio viene peraltro comunicato direttamente da GUALTIERI Antonio a OPPIDO Raffaele con la precisazione che il Dr. CALLEGARI intende trattare esclusivamente con TATTINI Roberta.
La chiave di lettura dei fatti sopra evidenziati trova quindi riscontro in un debito che OPPIDO Raffaele deve restituire al locale di Cutro e che solo attraverso la ripartenza operativa dei cantieri della società FAECASE, sulla quale come già anticipato lo stesso GRANDE ARACRI Nicolino avrebbe una sorta di illecita ed anonima partecipazione societaria, sarebbe possibile tamponare e ricucire. OPPIDO Raffaele ha pertanto ricevuto una deroga ai suoi impegni solo al fine di consentirgli di operare ed acquisire liquidità; per fare in modo che la FAECASE possa quindi ritornare su un “rating” positivo, GUALTIERI Antonio riceve una apposita delega e tenta, attraverso innumerevoli tentativi e la diretta partecipazione di TATTINI Roberta, di far riacquistare liquidità all’azienda. Per tali ragioni si evidenzia la necessità di provvedere ad una trattativa bancaria con il Credito Cooperativo Veneziano (Istituto Bancario che detiene l’ipoteca sui cantieri di Latisana) al fine di procedere al frazionamento ed alla vendita di alcuni lotti di quello stesso cantiere della FAECASE.
Il giorno 24.01.2012TATTINI Roberta contatta OPPIDO al quale comunica di aver raggiunto un’intesa con il dr. CALLEGARI e che la banca è quindi intenzionata a raggiungere l’accordo senza ricorrere alle vie legali. Nel frattempo GUALTIERI Antonio fissa un nuovo appuntamento con OPPIDO Raffaele a Verona per il giorno 26/11/2012.
Il giorno 31.01.2012, TATTINI Roberta richiede a GUALTIERI Antonio di contattare OPPIDO Raffaele al fine di farle conferire un mandato firmato per l’incontro con il dirigente bancario, fissato per il martedì successivo (07.02.2012), richiesta quest’ultima immediatamente convogliata dallo stesso GUALTIERI al diretto interessato.
Il giorno 07.02.2012 però, l’appuntamento viene spostato al martedì successivo. TATTINI Roberta chiede comunque a OPPIDO Raffaele sia la documentazione relativa al cambio di amministratore della FAECASE sia di poterlo incontrare prima di conferire con il dirigente bancario. Quindi, come di consueto, porta a conoscenza delle stesse novità anche GUALTIERI Antonio.
Il conferimento d’incarico rilasciato da OPPIDO Raffaele a TATTINI Roberta è quindi un mandato formale che le consente di operare a tutti gli effetti per conto della FAECASE. Nei giorni successivi TATTINI Roberta quindi comincia a valutare di richiedere all’imprenditore di Caorle (VE) il pagamento dei suoi compensi professionali pari a 2.500,00 €, manifestando questa sua intenzione direttamente a GUALTIERI Antonio: «….ti comunico che domani quando vediamo Raffaele, te lo dico già prima, che comunque domani la mia fatturina di pro forma di fondo spese se la prende è la Fae Case!... sono 2500 euro di fondo spese, non è...non sono...».
Ma il discorso relativo al pagamento di TATTINI Roberta trova quindi più ampio riscontro all’interno di alcuni brani ambientali registrati in data 13.02.2012 all’interno del veicolo Audi Q7, tra GUALTIERI Antonio e BRUGNANO Antonio. Queste conversazioni sono di primaria importanza per comprendere, ancora una volta la correlazione esistente tra OPPIDO Raffaele e la cosca emiliana così come tra GUALTIERI Antonio e illocale di Cutro. Nel primo brano ambientale, GUALTIERI Antonio evidenzia ancora una volta la necessità di portare a conoscenza GRANDE ARACRI Nicolino del suo impegno anche a livello economico, per portare a termine le direttive ricevute: «….e ma voi cosa credete che la gente cammina gratuita Antò?...questa donna qua.. non mangia gratuita… 12.000 euro glieli ho dati dei miei Antonio!....e questo ora che vai lì sotto glielo dici pure, poi la persona cammina la si, è vero che li deve prendere però le spese, ragazzi!!!....». Ma sono ancora più rilevanti alcuni passi successivi:
Omissis
BRUGNANO Antonio: ti volevo dire che là gli servivano le cose a lui, non lo so se te lo ha detto...
GUALTIERI Antonio: Antò...eeee..
BRUGNANO Antonio: mal che vada Tonì, se non ci sono questi, si arrangia, se li trova lui, e chiudiamo con permuta Tonino, perchè non possiamo andare avanti in queste condizioni, mi capisci Tonino!
GUALTIERI Antonio: ma quale permuta?
BRUGNANO Antonio: ah?
GUALTIERI Antonio: quale permuta, che non c'è niente a Cutro!
BRUGNANO Antonio: va bè qualcosa ha!
GUALTIERI Antonio: ma che cazzo ha
BRUGNANO Antonio: non lo conoscete Tonì
GUALTIERI Antonio: ma che deve avere...
BRUGNANO Antonio: invece qualcosa ce l'ha...
GUALTIERI Antonio: ma dai, su per...
BRUGNANO Antonio: vado e mi prendo la permuta che ha sotto Tonì!
GUALTIERI Antonio: ahhh!
BRUGNANO Antonio: ehhh...ha un palazzone sotto cugì...
GUALTIERI Antonio: perchè qua è sviscerato tutto...
BRUGNANO Antonio: eh
GUALTIERI Antonio: qua non ha neanche un centesimo eh...
BRUGNANO Antonio: ha un palazzone sotto...
Omissis
I sopra citati passi evidenziano quindi un diretto interessamento al debito esistente tra GRANDE ARACRI Nicolino e OPPIDO Raffaele da parte di BRUGNANO Antonio. Ciò proprio nella misura in cui quest’ultimo afferma che qualora non si riesca a venire a capo della situazione finanziaria di OPPIDO attraverso l’interessamento di GUALTIERI Antonio con le banche, è sua intenzione procedere a compensazione del debito mediante l’acquisizione di un palazzo che l’imprenditore di Caorle possiede a Cutro. E’ quindi possibile confermare non solo che anche BRUGNANO Antonio sia affiliato alla cosca emiliana ma che lo stesso o altri soggetti a lui vicini, abbiano verosimilmente richiesto l’intervento del capo bastone al fine di dirimere la loro problematica con OPPIDO Raffaele. Come è stato più volte evidenziato infatti, nell’ambito di varie trattative finanziarie tra affiliati operanti nel settore edile, questi ultimi sono soliti ricorrere all’intervento di appartenenti all’organizzazione di rango superiore quali LAMANNA Francesco o SARCONE Nicolino nell’ambito delle rispettive competenze territoriali. Nel caso in questione invece, è possibile ipotizzare il diretto intervento di GRANDE ARACRI Nicolino, non tanto in ragione di una extraterritorialità da parte della cosca emiliana, quanto per il fatto che il debito in itinere è direttamente riferibile al boss, che come inizialmente evidenziato, sembra avere la diretta titolarità di alcuni beni della FAECASE o di altra società facente capo a OPPIDO Raffaele ed in particolare di alcuni appartamenti ubicati in Soave (VR). In tal proposito è doveroso richiamare il fatto che il socio maggioritario della stessa FAECASE è la società CONSULFIDUCIARIA di Milano mentre la quota minore è gestita da OPPIDO Raffaele attraverso l’immobiliare “GEMELLE” di Arcole (VR).
Ma sono solo. Nel proseguo della medesima conversazione (...) BRUGNANO Antonio sembra essere a conoscenza di ulteriori aspetti concernenti OPPIDO Raffaele dei quali GUALTIERI è in quel momento ignaro: «….lui ha un cantiere… ha cinque sei apparta.. villette…però sono tutti affittati Tonì… con l’affitto che c’è si paga il mutuo….gli ho fatto l’intonaco pure io a quello….Cessalto… sono otto vignette… adesso non so se la società si chiama “GEMELLI”…». Le abitazioni alle quali fa riferimento BRUGNANO sono quindi ubicate in Cessalto (TV) e di proprietà dell’Immobiliare GEMELLE. Inoltre viene rilevato che lo stesso GUALTIERI Antonio è stato ripreso telefonicamente da un certo Giovanni n.m.i. per quanto concerne la vicenda riguardante OPPIDO Raffaele: «… Ma questo Giovanni mio cugino lo sa?... lo sai che mi viene cugino a me Giovanni…. E digli di non arrabbiarsi per telefono… ha detto Tonino di non arrabbiarti più per telefono….».
Nella successiva conversazione ambientale tra GUALTIERI Antonio e BRUGNANO Antonio vengono invece trattati argomenti relativi all’incontro fissato per il giorno successivo con il capo area della Banca Credito Cooperativo Veneziano. Nello specifico GUALTIERI Antonio non riesce a spiegarsi il motivo per cui il Dr. CALLEGARI non voglia avere rapporti con OPPIDO Raffaele e richiama nuovamente l’intervento che è stato posto in essere da tale Giovanni:
Omissis
GUALTIERI Antonio: Antò, ascolta un attimo frà, io...ho un azienda, e devo andare da un Direttore, e con il direttore ho un buon rapporto, ci vado, pure se l'azienda mi sta andando male, ma vado lo stesso, e mi ricevi, ma se a me non mi riceve il Direttore, come una persona di Cutro mi ha cercato per mari e monti, per mari e monti, per San Gimignano no, va bene, tieni un problemi, sono andato dal Direttore oggi, no dal Direttore, dal capo area da Tamagnini e gli ho detto "Tamagnini ma qual'è il problema con Tizio e Caio?" Antonio prima cosa che quando vengono qua non stanno parlando con loro fratello e ne con nessuno, è inutile che mi minacciano, avanti e indietro, che ti sparo che ti ammazzo che ti faccio volare dalla finestra...
BRUGNANO Antonio: e la Madonna!
GUALTIERI Antonio: mi ha detto sai quante ne sento di queste parole al giorno, mi ha detto, ormai ci ho fatto il callo all'orecchio, perchè ti ha detto così? ha detto Antonio sai cosa mi ha detto che mi fa sparare a me e tutti i bambini, se io lo volevo denunciare, lo denunciavo, puoi andare...e poi mi mandi a me, almeno dimmi la verità no,
BRUGNANO Antonio: si!
GUALTIERI Antonio: ecco le cose che non...per questo gli dico a Raffaele, Raffaele dimmi la verità, ma è successo qualcosa? "no Tonì qua... e pure io ti dico, te l'ho detto l'altra volta no, te l'ho detto l'altra volta, a te Raffaele non ti può vedere, ma io lo sapevo già, perchè tu quando parli con un direttore di banca, da un capo area,manco i cani, il capo area non è un direttore, il capo area è il capo supremo di tutta l'area di Reggio Emilia no, va bene, tu non puoi andare e gli dici brutte parole, a si? No no ma guarda che ci pensa il tuo direttore, quando il Direttore ci manda la cosa, no non mi interessa, te la respinge Antò! La tua scaltrezza, la tua furbizia, va bene, di dire io sono più forte di te, è servito a qualcosa? Non è servito a nulla! E' questo che gli dico a Raffaele "dimmi la verità Raffaele, per favore te lo dico" pure domani mattina glielo dico quando ci incontriamo "Raffaele dimmi la verità che almeno io so come comportarmi con la persona, ma dimmi la verità però" lui è già un paio di volte che mi dice "Tonì io con lui non ho avuto mai nulla da dire, però non ti vuole vedere la persona" c'è un motivo, allora domani mattina se lui non mi dice la verità io domani da quello la capisco la verità, e quando mi dice la verità...
BRUGNANO Antonio: tu domani ti devi vedere con il direttore?
GUALTIERI Antonio: si domani, a Mira dobbiamo andare, a Mira di Venezia, vedi che dobbiamo combinare domani...e a Giovanni gli INC diglielo ha detto Antonio che ti INC il culo, a te e a chi ti sta mandando gli dici! digli così, dici ha detto a te e al compare suo che ti sta mandando che INC il culo, che il Cristiano qua si sta dando da fare, se poi volete fare le cose come volete fare voi...basta
Omissis
Il giorno 14.02.2012, TATTINI Roberta e GUALTIERI Antonio si recano a Mira (VE) dove la consulente ha un incontro con il dirigente bancario CALLEGARI. GUALTIERI Antonio, durante l’incontro attende all’esterno e contatta OPPIDO Raffaele riferendogli che non appena avrà novità lo informerà. Il giorno 16.02.2012, GUALTIERI Antonio quindi chiede a OPPIDO Raffaele di trasmettere a TATTINI Roberta copia di una perizia mentre il secondo riferisce di non aver ancora ricevuto la mail relativa all’offerta bancaria da parte della consulente.
Pertanto, la strategia che TATTINI Roberta ha adottato con la Banca di Credito Cooperativo del Veneziano non è altro che l’applicazione dei piani che lo stesso OPPIDO Raffaele aveva svelato il precedente 23 novembre nel corso dell’incontro avvenuto in Verona e di cui è stata fatta precedentemente menzione. Si tratta della vendita di parte dei lotti della FAECASE Srl alla società SMERALDO Srl onde consentire alla prima società di svincolarsi dalle precedenti posizioni debitorie ed accedere eventualmente a nuovi finanziamenti.
Questi piani vengono confermati attraverso una conversazione ambientale rilevata durante il viaggio di rientro da Mira tra TATTINI Roberta e GUALTIERI Antonio. Infatti nella stessa conversazione TATTINI Roberta sottolinea di essere riuscita a raggiungere questo tipo di concordato con la banca per permettere l’acquisto di vari lotti da parte di CASELLA Claudio (amministratore della società SMERALDO), anche se da parte sua è convinta che OPPIDO Raffaele nasconda il fatto di avere numerosi debiti con i creditori e che vi sia pertanto il rischio di un fallimento della FAECASE. GUALTIERI in proposito evidenzia che la FAECASE non deve fallire altrimenti per OPPIDO saranno guai seri. I due interlocutori infine, prima di prendere contatti con OPPIDO Raffaele e raggiungerlo verosimilmente a Soave, commentano le successive strategie da adottare:
Omissis
GUALTIERI Antonio: e poi dopo com'è il prossimo passo tesò?
TATTINI Roberta: per cosa?
GUALTIERI Antonio: per prendere un pò di "pila"!
TATTINI Roberta: bene, dopo abbiamo 4 lotti liberi.. ah, dopo ha lasciato un cantiere INC
GUALTIERI Antonio: tu lo hai visto?
TATTINI Roberta: si ho visto le foto, è in degrado, piove dentro.. ci sono i pali che scoppiano col freddo
GUALTIERI Antonio: questo è uno zingaro.. questo è.....
Omissis
Ma per svelare, senza ombra di dubbio, la strategia adottata da TATTINI Roberta per far rientrare dai debiti la società FAECASE, bisogna fare un breve salto in avanti ed esattamente al 21.03.2012, dove viene intercettata una mail sulla casella posta elettronica della stessa consulente. Questo documento, le cui finalità di trasmissione verranno successivamente spiegate ne dettaglio [si tratta di una mail che TATTINI Roberta trasmette a MINERVINO Salvatore e contenente la pregressa corrispondenza tra la stessa e OPPIDO Raffaele, ndr], contiene la pregressa corrispondenza tra TATTINI Roberta e OPPIDO Raffaele in relazione alle proposte di rientro del debito concordate con la Banca di Credito Cooperativo Veneziano:
Da: impresa faecase [mailto:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.]
Inviato: martedì 6 marzo 2012 12.41
A: Roberta Tattini
Oggetto: Re: Posizione FAECASE SRL / BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DEL VENEZIANO
Ciao Roberta per casella va bene la soluzione 1 ma la banca deve erogare a casella isal giugno luglio e agosto per un totale di 825.000€
E un milione per finire i lotti e poter vendere i sal arretrati andrebbe a saldare fae case. Ciao fammi sapere cosa ti dice
Il giorno lunedì 20 febbraio 2012, Roberta Tattini <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.>; ha scritto:
Buongiorno Sig. Oppido, come da accordi sono a relazionarLe quanto emerso dall'incontro con la Banca nell'incontro del 14/02/2012.
La Banca ha espresso la propria disponibilità alla sistemazione della posizione con le modalità di seguito indicate.
L'esposizione complessiva del conto corrente ipotecario intestato alla FAECASE SRL alla data odierna risulta pari ad euro 1.567.000,00.
OPZIONE 1
La Banca ha espresso la propria disponibilità ad accollare interamente l'esposizione debitoria in essere (euro 1.567.000,00) all'acquirente (società facente capo al Sig. Casella) conseguentemente alla vendita delle seguenti porzioni dell'intervento edilizio:
BLOCCO 1 valore allo stato attuale da perizia euro 442.080,00 percentuale stato avanzamento lavori 20%
BLOCCO 2 valore allo stato attuale da perizia euro 422.080,00 percentuale stato avanzamento lavori 20%
BLOCCO 3a valore allo stato attuale da perizia euro 443.184,00 percentuale stato avanzamento lavori 21%
BLOCCO 3b valore allo stato attuale da perizia euro 316.560,00 percentuale stato avanzamento lavori 15%
BLOCCO 4 valore allo stato attuale da perizia euro 253.248,00 percentuale stato avanzamento lavori 12%
euro 1.877.152,00 valore complessivo allo stato attuale
Con questa opzione i rimanenti lotti verrebbero liberati da ogni gravame (potrebbero essere finanziati da altro eventuale Istituto di Credito)
OPZIONE 2
La Banca ha espresso la propria disponibilità ad accollare solo parte dell'esposizione debitoria in essere (pari ad euro 1.200.000,00) all'acquirente (società facente capo al Sig. Casella) conseguentemente alla vendita delle seguenti porzioni dell'intervento edilizio:
BLOCCO 1 valore allo stato attuale da perizia euro 442.080,00 percentuale stato avanzamento lavori 20%
BLOCCO 2 valore allo stato attuale da perizia euro 422.080,00 percentuale stato avanzamento lavori 20%
BLOCCO 3a valore allo stato attuale da perizia euro 443.184,00 percentuale stato avanzamento lavori 21%
BLOCCO 3b valore allo stato attuale da perizia euro 316.560,00 percentuale stato avanzamento lavori 15%
euro 1.623.904,00 valore complessivo allo stato attuale
Con questa opzione i rimanenti lotti rimarrebbero gravati da ipoteca per un debito residuo di euro 367.000,00 in essere con Banca di Credito Cooperativo del Veneziano.
Sarà poi da definire con Banca di Credito Cooperativo del Veneziano la modalità di rientro per la cifra residua dei suddetti euro 367.000,00.
Come ho già anticipato verbalmente, in relazione a quanto emerso dall'incontro di martedì u.s. ritengo assolutamente non percorribile la richiesta di ulteriore finanza alla Banca di Credito Cooperativo del Veneziano.
Alla luce di quanto sopra, nell'ipotesi in cui fosse perseguibile con l'acquirente, ritengo assolutamente più vantaggiosa l'OPZIONE 1, che permetterebbe alla società la possibilità di ottenere altra finanza da altri Istituti di Credito.
Peraltro, con questa operazione anche la posizione finanziaria e la situazione in Centrale Rischi della FAECASE SRL risulterebbe ?alleggerita? facilitando l'accesso al credito.
Come già anticipato verbalmente, attendo un Vostro cortese riscontro con sollecitudine, al fine di comunicare alla Banca la Vostra decisione.
Vi invito, peraltro, ad effettuare il pagamento della fattura al professionista che su incarico della Banca ha effettuato la perizia sul cantiere, in modo tale da poterne avere una copia al più presto possibile.
Cordiali saluti.
Tattini dott.ssa Roberta
Studio Tattini Consulenze in Materia Bancaria
Via Santo Stefano, 14
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Ritornando indietro, ai giorni successivi l’incontro avvenuto in Mira (VE) con il capo area della banca Credito Cooperativo Veneziano, ed esattamente a partire dal 20.02.2012, si registrano tutta una serie di conversazioni tra GUALTIERI/TATTINI e OPPIDO Raffaele concernenti due aspetti: il primo il pagamento delle prestazioni professionali della consulente bolognese; il secondo riguardante le modalità tecniche di acquisto dei beni della FAECASE da parte dell’imprenditore CASELLA Claudio. Le due problematiche anche se differenti, presentano un’interconnessione tra loro e saranno oggetto, all’interno di un quadro debitorio più complesso, di un richiamo formale di OPPIDO Raffaele da parte del reggente della cosca mafiosa di Cutro. Il pagamento di TATTINI Roberta si trascinerà a lungo ed esattamente fino alla fine del mese di marzo 2012. Saranno innumerevoli i tentativi di intervento da parte di GUALTIERI Antonio sia personali che attraverso BRUGNANO Antonio e MINERVINO Salvatore onde ottenere il pagamento della consulente, che a sua volta provvederà a sollecitare direttamente l’imprenditore insolvente, ma sempre con esito negativo.
Per quanto invece attiene la compravendita di lotti della FAECASE da parte dell’imprenditore CASELLA Claudio, la vicenda manifesta varie complicazioni tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo 2012. In un primo momento è GUALTIERI a richiedere ad OPPIDO di prendere contatti con la consulente bolognese in quanto è necessario conoscere il piano di rientro che l’imprenditore della SMERALDO SRL intende adottare verso l’istituto di credito. In più conversazioni successive è quindi lo stesso OPPIDO Raffaele a confermare alla consulente bolognese che l’imprenditore CASELLA è stato contattato dal capo area CALLEGARI e che è stato fissato un appuntamento per il 01.03.2012 per la firma del contratto. Di fatto però, l’incontro con il capo area della Banca di Credito Cooperativo del Veneziano non sembra aver luogo. Il giorno 02 marzo, OPPIDO Raffaele infatti, contatta il suo socio NIERO Giovanni, nonché ex amministratore della FAECASE Srl, chiedendogli di andare insieme in banca al fine di parlare con il capo area CALLEGARI e che, è eventualmente sua intenzione rivolgersi al proprio legale o alla Guardia di Finanza per un presunto illecito del predetto. La trattativa sembra arenarsi definitivamente il giorno 05 successivo per due ragioni: la prima concernente una presunta indisponibilità dello stesso capo area CALLEGARI; la seconda relativa invece ad alcune perplessità dello stesso CASELLA Claudio che non intende accollarsi il debito della FAECASE senza che la banca non gli finanzi contestualmente anche un ulteriore credito che possa permettere alla sua società di portare a termine il cantiere.
L’incapacità di OPPIDO Raffaele nel portare a termine l’operazione finanziaria che era stata orchestrata da TATTINI Roberta sotto l’egida di GUALTIERI Antonio, ha pesanti ripercussioni. Il giorno 10.03.2012 viene quindi intercettata un’ulteriore conversazione ambientale tra GUALTIERI Antonio e BRUGNANO Antonio, dove vengono chiariti ulteriori aspetti fino a quel momento non ancora emersi:
Omissis
GUALTIERI Antonio: ooh...
BRUGNANO Antonio: INC eh!!
GUALTIERI Antonio: hai parlato là sotto?
BRUGNANO Antonio: lunedi sono salito
GUALTIERI Antonio: ma Tonino cosa aveva fatto a INC?
BRUGNANO Antonio: INC
GUALTIERI Antonio: no, dovete fare l'acquisizione
BRUGNANO Antonio: INC lui voleva
GUALTIERI Antonio: noo
BRUGNANO Antonio: INC soldi INC
GUALTIERI Antonio: allora, ascolta un attimo
BRUGNANO Antonio: e poi gli ha detto: "scendi là sotto e vai a dare la percentuale dei INC"
GUALTIERI Antonio: no! e..
BRUGNANO Antonio: INC
Omissis
GUALTIERI Antonio: no, voi dite ..allora, voi gli dovete dire al.. al compare, perchè è un ragazzo INC "qua devi venire, qua devi venire!".. e se no, lascia le persone in apprensione peggio di me.. e allora queste cose non bisogna farle.. allora o voi gli dite la sacrosanta verità: questo qua tanto non ha secondo..secondo me..
BRUGNANO Antonio: gli ha raccontato INC
GUALTIERI Antonio: no! secondo me lì non ha un cazzo! secondo me eh, di quello che INC ho perso tempo... perchè noi c'eravamo espressi per 1 milione e 2, portando 1 milione e due e poi tu mi presenti.. "no!" dice "ma se.. ma massimo sui 100 mila"... e.. cioè mettono in difficoltà la dottoressa (ndr. TATTINI Roberta) INC per la dottoressa.. per far rimangiare le parole al vice presidente della Banca Veneziana..che è una cosa squallidissima! perchè se tu porti con 1e 2 dei 3, va bene?, allora tu lo dici alla dottoressa, tu dici: "dottorè io più di 1 e 2 , 1 e 3 non riesco a fare.. cioè, più di 800 mila non riesco a fare" cioè, come? manda una mail e dice che io ho INC .."ma tu sei un pagliaccio! tu sei uno zingaro di cristiano... io quello che voglio, e a me non mi chiamate più per questa faccenda, che le paga la fattura alla Roberta".."perchè io tutti i miei cammini che ho fatto.." non mi interessa niente!" INC "al compare Tonino non gli interessa niente, pure che ha perso, ha perso giornate.. ha perso tutto".. guarda Antò, INC perchè era è una cosa..
Omissis
BRUGNANO Antonio: lunedì... lunedì...
GUALTIERI Antonio: deve fare il bonifico alla Roberta...
BRUGNANO Antonio: mi devo vedere con lui... ehhh...
GUALTIERI Antonio: chi me l'ha dato l'incarico?... "lui"... io vado da lui e gli dico: "datemi 2500 euro... INC... perchè io la persona... nonostante... siamo andati... siamo venuti... INc... ma quante volte... quante volte!... "ma mi prendi pure per il culo... pezzo di merda che non sei altro!"... io una volta... si stava mettendo a ridere là... e gli ho detto: "il pagliaccio ride!"... INC...
Omissis
GUALTIERI Antonio: ehhhh se senti a Giovanni... gli dici: "Giovà... ha detto il parente tuo... di andare là..."
BRUGNANO Antonio: INC...
GUALTIERI Antonio: perchè... lui la sotto... lui questo qua... lui questo di qua... questo... il Raffaele...ehhh... vi racconta solo delle chiacchiere.. chiacchiere... chiacchiere... che tu dici: "lo picchio"... non fai niente... lo devi portare...
BRUGNANO Antonio: no che picchi?...
GUALTIERI Antonio: te lo devi portare a casa...
BRUGNANO Antonio: che picchi?
GUALTIERI Antonio: te lo devi portare a casa...
BRUGNANO Antonio: il picchiare non serve a niente...
GUALTIERI Antonio: a niente... con questo qua non serve a niente...
BRUGNANO Antonio: e una denuncia... pure nei guai te ne vai...
GUALTIERI Antonio: bravo... bravo... questo qua... va preso.. come vi sto dicendo io... almeno... poi mi faccio consigliare pure dalla Roberta...
BRUGNANO Antonio: sì sì...
GUALTIERI Antonio: di partire e fare un conferimento dei beni... allora.. capirete... se c'è...
BRUGNANO Antonio: qualcosa di...
GUALTIERI Antonio: no se c'è qualche altro personaggio... e c'è!... sicuro al mille per mille Antò... c'è!... c'è perchè... non si spiega...
BRUGNANO Antonio: intanto io lunedì ci parlo e poi ci sentiamo...
Omissis
Appare evidente quindi, che anche BRUGNANO Antonio sta operando per il recupero di un credito che il già citato Giovanni n.m.i. vanta nei confronti di OPPIDO Raffaele. GUALTIERI dal canto suo, continua invece a sottolineare di non voler più avere a che fare con OPPIDO Raffaele che a suo dire deve essere portato in Calabria, precisando che il suo unico obiettivo è quello di riuscire a far pagare la fattura della consulente TATTINI Roberta per le prestazioni professionali già offerte.
Riguardo il debito esistente tra OPPIDO Raffaele ed il bossGRANDE ARACRI Nicolino, sempre nel mese di marzo 2012, emergono degli indiretti ed inconfutabili elementi, attraverso alcuni brani ambientali registrati all’interno del veicolo Range Rover dei coniugi STEFANELLI/TATTINI. Nel primo brano, registrato il giorno 14/03/2012 viene evidenziato da TATTINI Roberta che OPPIDO Raffaele ha un passivo di 400 mila euro: «….Raffaele… quello che si vende la FAECASE.. ha un debito con..INC gli ha toccato tipo 400 mila euro... allora ha detto: "cerchiamo di rimettere a posto..di rimettere a posto la società" mi hanno dato incarico.. io quello che faccio è con la banca su, no?, in modo che poi lui altri lotti li delibera, poi o li finanzia o li vende allo..beh, insomma, per rientrare! no?... e lui ha iniziato a fare del gran casino..cioè, del gran casino! cioè, allora non va bene... io non mi..io non perdo niente, però ci hanno fatto la cresta pure gli altri.. non è un problema mio! io ho solo detto: "se io vado a parlare con una banca e prendo degli impegni.. o uno mi toglie il mandato o io non sono un cioccolataio"...».
Nel secondo brano ambientale, registrato invece in data 20.03.2012, la stessa TATTINI è ancora più precisa:
Omissis
TATTINI Roberta: è un onorevole.. e quello che gestisce tutto i progetti... INC eh in questo ambiente come bisogna essere.. gli ho detto una cosa "INC della FAECASE" dico "guarda che io INC" me l'ha detta così eh...
STEFANELLI Fulvio: FAECASE cosa sarebbe?
TATTINI Roberta: quel Raffaele.. quello che ho fatto la posizione perchè ho fatto su quello lì una posizione di finanziamento, poi però vuol far salire..uh
STEFANELLI Fulvio: INC
TATTINI Roberta: io però, visto che ho il mandato, se hai visto quello che è venuto nel mio ufficio ha detto che deve avere dei soldi per cui io se mi permetti…
Omissis
Quest’ultimo riferimento è chiaramente riconducibile a GRANDE ARACRI Nicolino. Ciò non solo in relazione ai passi immediatamente precedenti e successivi dello stesso brano ambientale dai quali è palese che l’oggetto della conversazione sia appunto il boss cutrese: «….ma loro sono molto così, perchè sia lui che suo fratello…. ma è uno che comanda gli uomini….. perchè certa gente poi fanno i lavori con i "colletti bianchi" ma ci vuole anche chi prende gli uomini, quelli.. quelli che sono in giro, che sono andati di qua e di la, ci vuole anche chi li sappia governare eh! perchè non sono mica soggettini facili scusa eh!....», ma soprattutto nel richiamare la visita che il boss cutrese ha effettuato in data 01.03.2012 presso lo studio della consulente bolognese.
Per le ragioni sopra indicate e che saranno effettivamente chiarite nel prossimo paragrafo, OPPIDO Raffaele in data 21.03.2012 raggiungerà il comune di Cutro per risolvere le sue problematiche debitorie sia nei confronti di GRANDE ARACRI Nicolino che di ulteriori affiliati all’organizzazione criminale. Di fatto anche il rapporto di collaborazione esistente tra OPPIDO Raffaele e TATTINI Roberta si interrompe in quella data. La consulente infatti, dopo essersi verosimilmente incontrata con il commercialista MINERVINO Salvatore in data 20.03.2012, trasmette allo stesso, il giorno successivo, la mail ... sopra indicata e contenente il piano per il rientro economico finanziario della FAECASE. L’interessamento di MINERVINO Salvatore alla vicenda relativa al pagamento di TATTINI Roberta è una diretta iniziativa di GUALTIERI Antonio, ma non trova, neppure in questo caso, una risposta positiva da parte di OPPIDO Raffaele, che nei giorni successivi alla presenza in Cutro, non si rende telefonicamente reperibile.
La stessa TATTINI Roberta, dal canto suo, in data 28.03.2012 riferisce a MINERVINO Salvatore di non voler più effettuare alcuna collaborazione professionale con OPPIDO Raffaele, e ribadisce quindi allo stesso commercialista, in data 02.04.2012, di voler revocare il mandato concesso dalla FAECASE. Ne è prova la mail trasmessa dalla stessa TATTINI a GUALTIERI Antonio ed alla società FAECASE in data 30.03.2012, laddove si precisa che in caso di mancato pagamento della nota proforma relativa al versamento di fondo spese, nella stessa giornata, la consulente provvederà a revocare il suo incarico professionale con la Banca di Credito Cooperativo del Veneziano:
Omissis
Carissimo Antonio,
ti giro la mail inviata alla FAE CASE SRL per opportuna conoscenza
Omissis
Con riferimento al mandato di conferimento di incarico professionale, da Voi sottoscritto in data 23/01/2012, a favore del nostro Studio per la posizione FAE CASE SRL/ BCC DEL VENENZIANO, siamo a rilevare che, nonostante i ripetuti solleciti, ad oggi, non è ancora stata saldata la nota proforma allegata relativa al versamento del fondo spese per l’esecuzione dell’incarico stesso. Con la presente siamo pertanto a significare che, se entro la giornata di oggi non riceveremo copia dell’avvenuto pagamento della stessa al numero di fax 051/226384, si provvederà a rimettere il mandato. Nel qual caso provvederemo immediatamente ad inviare la relativa raccomandata di revo0ca presso la Vostra Sede e per opportuna conoscenza presso la Sede della Banca BCC DEL VENENZIANO.
Omissis
Riguardo la posizione debitoria di OPPIDO Raffaele nei confronti dellocale madre di Cutro è necessario produrre ulteriori precisazioni che sono emerse dalla diretta attività di intercettazione delle utenze telefoniche in uso all’imprenditore di Caorle. Come già precisato, il debito accumulato, non corrisponde ad una somma direttamente esborsata da GRANDE ARACRI Nicolino ma è, verosimilmente e come in analoghe situazioni già riscontrate nell’ambito della presente indagine, l’imposizione che il capo bastone esercita, alla restituzione della somma dovuta verso un altro affiliato all’organizzazione mafiosa. I dati che verranno di seguito elencati, dimostrano infatti una piena connessione alle già citate attribuzioni convogliate dal boss cutrese a GUALTIERI Antonio, così come all’intervento di un soggetto cutrese di nome Giovanni n.m.i. che si renderà diretto intermediario nella vicenda e provvederà a riprendere lo stesso GUALTIERI per la sua mancanza di incisività nel momento di maggiore ingestibilità di OPPIDO Raffaele.
Per comprendere a pieno la vicenda è necessario riportarsi al giorno 22.02.2012, quando OPPIDO Raffaele riceve una chiamata da tale Giovanni che utilizza utenza 377780**** intestata alla BRU.MA. COSTRUZIONI SRL [BRU.MA. COSTRUZIONI SRL, codice fiscale 02233670351, avente sede a Reggio Emilia in via Vignola 8, frazione Roncocesi, presso BRUGNANO Salvatore, capitale sociale 10.000,00 €uro, amministratore dal BRUGNANO Salvatore nato a Crotone nel 1978, residente a Reggio Emilia, operante nel settore della compravendita, locazione, amministrazione, costruzione di immobili ed attività edili in genere, ndr]. L’interlocutore rende partecipe OPPIDO che il giorno successivo giungeranno tali Giovannie Pietruzzo per il discorso del 50 e 50. Dalla conversazione si evince che l’interlocutore di nome Giovanni (non si tratta dello stesso soggetto che proviene da Cutro), anch’egli dal palese accento calabrese, sembra essere un socio di OPPIDO e gli consiglia di togliere una loro operazione dal discorso: «…ma vedi di togliere la nostra almeno.. non parlare davanti a quello se no davvero non fa niente quello…e 50 e 50 come?... a noi non resta niente?...vedi che domani mattina alle 9 sono là questi….il discorso del 50 e 50 fatelo solo con Giovanni, senza farlo davanti a Pietruzzo…».
L’appuntamento, il giorno successivo viene quindi fissato presso il casello autostradale di Verona Sud e OPPIDO è costretto a rinviare al pomeriggio anche ulteriori appuntamenti con MUTO Franco [nato a Crotone nel 1973, residente a Gualtieri (RE), titolare della società OBIETTIVO IMMOBILIARE SRL avente sede legale in Suzzara (MN), via Marconi nr. 14/A, che detiene in compartecipazione con OPPIDO Raffaele, ndr].
Sebbene non si conoscano gli esiti dell’appuntamento al quale ha verosimilmente partecipato anche OPPIDO Giuseppe [nato a Cutro nel 1953, residente ad Arcole (VR), ndr] padre di Raffaele, si ritiene, sulla base di quanto già precedentemente accennato che non si sia arrivati ad una completa definizione del debito.
In data 06.03.2012, OPPIDO Raffaele comincia ad avere delle vere e proprie pressioni al fine di recarsi a Cutro. Quel giorno è infatti MUTO Franco a fargli notare espressamente ed in più telefonate che è necessario che lui si rechi a Cutro in compagnia di PROCOPIO Salvatore [nato a Crotone nel 1974, residente a Gualtieri (RE), ndr] entro le ore 10.00 del giorno successivo, in quanto lui stesso ha già preso appuntamento con il geometra. OPPIDO Raffaele dal canto suo, evidenzia più volte l’impossibilità di accondiscendere a tale richiesta e richiede al suo interlocutore di farsi indicare quali documenti siano necessari da portare giù. Dalle conversazioni si evince che MUTO Franco si trova verosimilmente a Cutro (MUTO: «… e che sto facendo sotto.. poi ti spiego che sto facendo sotto…»). Ma la richiesta trova il suo apice allorquando è lo stesso MUTO a passare il telefono a tale Salvatore n.m.i. il quale, con tono imperativo, chiede nuovamente ad OPPIDO di recarsi nel comune calabrese:
Salvatore: dimmi una cosa... Raffaè... vedi che qua... ehhhh... lo zio si sta incazzando!... con te è incazzato nero!!!...
OPPIDO Raffaele:e lo so'... mi dovete scusare però... quando vieni qua poi ti spiego...
Salvatore:cioè non è... non è cosa da scusare... perchè una volta che prendi un appuntamento... uno ne ha tanti appuntamenti dal notaio!!!... però il notaio quando prendi un appuntamento... è quello!!!!... non c'è niente da fare!!!... una volta che
OPPIDO Raffaele: ehhhh
Salvatore: INC... più!!!...
OPPIDO Raffaele:forze maggiori mi hanno bloccato eh eh(ride n.d.r.)
Salvatore: una cosa... se vedi che sta scendendo l'amico tuo... scendi un attimo... con lui...
OPPIDO Raffaele: con chi?
Salvatore: con Salvatore...
OPPIDO Raffaele: no no... non ce la faccio a scendere oggi... non ce la faccio... non ce la faccio...
Salvatore: e quando scendi?
OPPIDO Raffaele: domani mattina dovrei scendere...
Salvatore:prendi un aereo un attimo... che vengo ma prenderti... dov'è che scendi a Milano?... dove cazzo scendi? a Lamezia?... a costo di venire a prenderti con Tonino
OPPIDO Raffaele: va bene... passami a Tonin...
Salvatore:è una cosa per te!!!!... ti dico una cosa... è una cosa per te!!!!... è buona per te!!!!!...
OPPIDO Raffaele: sì lo so'... lo so'... Salvatò...
Salvatore: se no prenditi una macchina... prendi una macchina e scendi con Salvatore...
OPPIDO Raffaele: passami... passami a Franco...
Salvatore:perchè è una cosa per... perchè per te le cose si sono strette!!! l'hai capito già!!...
OPPIDO Raffaele:sì sì...
Salvatore:è urgente... se mi sono messo io di mezzo...... per tranquillizzare le acque qua... che a Franco... ora c'è Giovanni... e mi... sono con loro ora vedi?...
OPPIDO Raffaele: mh mh...
Salvatore:scendi con lui che ti conviene di più scendere con lui...
OPPIDO Raffaele: va bene e ora vediamo dai...
Salvatore:scendi con lui ti ho detto!!! (ad alta voce n.d.r.)
La distanza intercorrente tra i due interlocutori e la loro alterazione, permette quindi di evidenziare più aspetti. In primis è palese che l’appuntamento al quale deve presenziare OPPIDO Raffaele non è con un geometra come riferito precedentemente da MUTO Franco, così come non è neppure con un notaio come invece riferisce lo sconosciuto Salvatore. Giova precisare che questi termini sono già stati riscontrati nell’ambito della presente indagine al fine di indicare in maniera criptica il boss GRANDE ARACRI Nicolino. Ma ancor di più, quest’ultimo fa presente che solo la sua intermediazione ha permesso di placare temporaneamente gli animi e che lui si trova in questo momento insieme al già citato Giovanni. Nonostante le incessanti richieste però, OPPIDO Raffaele riferisce di non essere in grado di recarsi nel comune ionico.
E’ quindi il giorno successivo che si acquisiscono fondamentali indizi che vanno a completare il quadro relativo al debito per il quale OPPIDO Raffaele viene chiamato in causa. Quel giorno infatti, lo stesso riceve una lunga telefonata da parte di VILLIRILLO Antonio[nato a Crotone nel 1968, residente a Cutro, ndr], suo ex socio in lavori. In sintesi, OPPIDO riferisce a VILLIRILLO di aver già consegnato 50 mila euro al «geometra di sotto» ma che quest’ultimo vuole tutto il resto. In sostanza, è VILLIRILLO Antonio ad aver contratto un debito con persone di Cutro al fine di intraprendere i lavori di costruzione di un cantiere, ma considerato che lo stesso vanta un credito nei confronti di OPPIDO, corrispondente al valore del 5% dell’investimento per il cantiere di Ottava Presa di Caorle (VE), pari a 235 mila euro, in accordo tra loro, quest’ultimo si è assunto direttamente il pagamento del debito nei confronti dei cutresi: «...quando ci siamo lasciati io e te... siamo rimasti che i 235 mila euro di Ottava Presa... andavano a loro... io come un coglione... gli ho fatto le cambiali e mi sono assunto il tuo debito... ok?... quella volta... ora tu mi stai dicendo che mi sono anche comportato male...».OPPIDO Raffaele quindi, rilancia alle accuse di VILLIRILLO Antonio, mentre quest’ultimo, praticamente scarica al suo interlocutore la problematica del pagamento: «…. con quelli di sotto i problemi sono tuoi… non sono i miei….». A questo punto è possibile richiamare alcuni passi integrali della medesima conversazione:
Omissis
OPPIDO Raffaele: Tonì...l'unica cosa che posso fare io... l'unica cosa che posso fare io... oggi come oggi... è cacciare gli altri 100 mila euro... ma 100 mila euro come li posso togliere?... come un mutuo... a 1000 euro a 2000 euro al mese... più di questi io non ne posso togliere... questo è il problema mio... non riesco a muovermi.... non riesco a muovermi... questi qua sono venuti.... mi hanno cagato il cazzo... pure da papà... che è stata la cosa che mi ha dato più... in tilt...
VILLIRILLO Antonio: INC...
OPPIDO Raffaele: mi sono ridotto peggio di te... peggio di te mi sono ridotto...
omissis
OPPIDO Raffaele:si comunque con questi qua come facciamo?
VILLIRILLO Antonio:con questi io non ti posso aiutare Raffaè... sbrigatela... gli posso fare solo uyn a telefonata per dirgli: "dategli tempo quello che vuole!"... e gli puoi dare... li vogliono subito... non penso che ti... ti mettono in croce... che li vogliono subito... glieli dai... quanto ti è rimasto?... 170?... e gliene dai 170... "te li do' così... così... così".... io li chiamo... questo lo posso fare questo... questo te lo faccio col cuore... per il resto mi hai deluso... per il resto mi hai deluso veramente tanto... perchè sapendo che ho tutti questi cazzo di problemi... hai parlato con certe persone che sono legate... con loro... e questi mi hanno riferito dalla a alla z... e ci sono rimasto male Raffaè... onestamente....
omissis
OPPIDO Raffaele:io quando ci siamo visti quella sera a Padova che mi hai fatto trovare il geometra là... che io neanche lo conoscevo... ti ricordi?...
VILLIRILLO Antonio: sì
OPPIDO Raffaele: eravamo tutti e quattro...
VILLIRILLO Antonio: io l'appuntamento... io l'appuntamento...
OPPIDO Raffaele:se tu gli avevi detto che avanzavi da me soldi... io ho detto "Tonino oggi da me non avanza... 1 euro!... avanzerà i soldi di Ottava Presa"... ora neghi anche queste parole?... ci sono anche quelli testimoni...
VILLIRILLO Antonio: allora quella sera... allora...
OPPIDO Raffaele:tu hai detto a me quella sera... tu hai detto a me: "benissimo... azzeriamo i conti... quelli di ottava Presa glieli dai a loro!"... ora te ne stai venendo che vuoi anche quelli di Ottava Presa tu...
omissis
OPPIDO Raffaele:tu i soldi che hai incassato dell'edilcostruzioni... 800 mila euro... Tonì.. al cantiere di Portogruaro... non ci hai messo una lira... che tutti i soldi sono andati a finire sotto!!!te li sei incassati tutti sotto... tu al cantiere di Portogruaro non hai messo un euro!!!!...
omissis
VILLIRILLO Antonio:ti posso fare l'ultima cortesia... l'ultima cortesia per rispetto di tuo padre... posso solo chiamare sotto e dirgli: "guarda... non li ha tutti... cioè non li ha tutti subito... accontetatelo come volete!"... ma quella somma ti sei preso e quella somma è!... il resto... sono 420... INC... tieniteli... non mi interessa...quelli che hai preso accordi con loro... veditela con loro...
omissis
VILLIRILLO Antonio:questi soldi qua... ti vuoi allungare di tre mesi quattro mesi... cinque mesi... basta che me lo dici... il tempo che te li vuoi allungare... "lo devi fare per me... allungateglielo... come si vuole aggiustare!"... poi per il resto non ti posso aiutare Raffaè... perchè io ho perso... sul lavoro... e te lo garantisco guarda...perchè ero appoggiato da.... da loro... e non avevo problemi di permute io... io personalmente ed ero assieme con te... lo sai cosa mi hanno detto i signorini?... lo sai che mi hanno detto?... mi hanno detto: "Tonì... ma se tu hai detto che servivano per tutti e due... ora questo ti ha abbandonato e se l'è fatto per i cazzi suoi!".. me l'hanno detto chiaro chiaro questo qua... quello che siamo andati a mangiare al ristorante assieme... ti ricordi?...
OPPIDO Raffaele: boh... neanche mi ricordo...
VILLIRILLO Antonio: te lo faccio ricordare io...perchè io gli ho detto tutto: "stiamo perdendo tutto... me lo dai l'appoggio con tutta la tua.... famiglia?"... mi ha detto: "sì!"
omissis
OPPIDO Raffaele: Tonì... il problema del geometra sotto... lo dobbiamo risolvere insieme...
VILLIRILLO Antonio:non ti posso aiutare...
OPPIDO Raffaele: io non posso risolverlo... Tonì... io non posso risolverlo... te lo sto dicendo...
omissis
VILLIRILLO Antonio quindi, pur tirandosi fuori dalla problematica, si mette a disposizione di OPPIDO ma solo per dilazionare il debito nei confronti dei creditori, precisando inoltre: «…devi fare l'uomo... i problemi che ci sono li devi affrontare... le parole che dici le devi mantenere... hai problemi?... non c'è nessun problema Raffaè... li chiamo a questi cristiani... perchè questi mi vogliono bene Raffaè... questi mi vogliono bene... ma non poco... tu non sai neanche quanto mi vogliono bene...se no non mi davano soldi da buttare in quel cantiere...».
Dopo la predetta conversazione, OPPIDO Raffaele contatta suo zio OPPIDO Palmo[nato a Cutro nel 1939, residente a Rovechiara (VR), ndr] chiedendogli se si sia interessato per la sua vicenda. Quest’ultimo conferma, pur senza fare nomi di aver parlato con VILLIRILLO Rosario (padre di Antonio), il quale gli ha confermato l’esistenza di un debito ammontante a 500 mila euro così come la necessità di provvedere ad un incontro alla presenza di entrambi i figli.
Il giorno 16.03.2012, OPPIDO Raffaele trasmette un sms a VILLIRILLO Rosario facendogli ravvisare la necessità di fissare un incontro a quattro, ovvero tra lui, VILLIRILLO Antonio ed i rispettivi genitori.
La partenza per Cutro si concretizza in data 21.03.2012. Nella circostanza MUTO Franco riferisce di non riuscire a raggiungere OPPIDO per problematiche lavorative.
La mattina del 22.03.2012, OPPIDO Raffaele contatta tale Franco, probabilmente suo parente, chiedendogli di rintracciare VILLIRILLO Leonardo [nato a Catanzaro nel 1967, residente a Crotone, ndr] con il quale poi prende appuntamento presso un’area di servizio ad insegna “Esso” in Cutro. La partenza alla volta di Cutro da parte di OPPIDO Raffaele è avvenuta in gran segreto, come si evince da alcuni sms intercorsi con la moglie dello stesso. La sera del 22.03.2012 infatti la moglie Elena cerca più volte di contattare invano il marito Raffaele, trasmettendole quindi un sms. La risposta di OPPIDO è particolarmente emblematica; il testo del messaggio di risposta infatti riporta solo la parola «Cutro». Solo più tardi, OPPIDO Raffaele chiama la moglie e chiede di parlare con suo padre Giuseppe:
Omissis
OPPIDO Raffaele:tutto bene... domani pomeriggio andiamo con zio Palmo e facciamo tutto...
OPPIDO Giuseppe: non ho capito
OPPIDO Raffaele: domani pomeriggio andiamo con lo zio Palmo...
OPPIDO Giuseppe:ma dove andate?...
OPPIDO Raffaele:là... ci vediamo là a Cutro...
OPPIDO Giuseppe: e viene?..dice che non ci viene zio Palmo... non ci viene...
OPPIDO Raffaele: e me l'ha detto... ora glielo dico se viene... ora vado ancora... e vediamo che mi dice...
OPPIDO Giuseppe:con chi ti sei visto oggi?... con tutti e due?... o con uno?...
OPPIDO Raffaele:con uno...
OPPIDO Giuseppe:quello di Cutro vai a trovare domani?... con quell'altro non ti sei sentito per niente?...
OPPIDO Raffaele: no no... ora chiamo a lui e domani ci vediamo..
Omissis
E’ chiaro quindi, che OPPIDO Raffaele ha preso un ulteriore appuntamento per il giorno successivo con un altro interlocutore di Cutro, appuntamento al quale dovrebbe accompagnarlo anche suo zio OPPIDO Palmo. Va fatto denotare che da un’analisi delle telefonate ricevute ed effettuate dalle utenze di OPPIDO Raffaele è emerso che lo stesso non alloggia a Cutro ma direttamente a Crotone.
Il giorno 23.03.2012, si evidenzia che l’appuntamento con i creditori viene fissato nel primo pomeriggio. Riguardo l’appuntamento in argomento non è dato sapere se lo stesso sia effettivamente avvenuto ma è verosimile che non abbia avuto luogo. La sera del 23.03.2012, OPPIDO Raffaele parla con suo padre Giuseppe, spiegandogli di non essere riuscito a parlare con alcune persone insieme a suo zio Palmo:
Omissis
OPPIDO Giuseppe: e come abbiamo risolto?... spiegami come abbiamo risolto… vediamo…
OPPIDO Raffaele: tutto.. perchè?...
OPPIDO Giuseppe: hai parlato anche con quegli altri
OPPIDO Raffaele: e quegli altri non si è potuto fare… ora ti spiego ora che arrivo…
OPPIDO Giuseppe: no mi spieghi!... torna indietro e risolvi il problema ti ho detto!...
OPPIDO Raffaele: perché?
OPPIDO Giuseppe: non hai capito niente allora ti ho detto!... non hai capito niente tu!! Torna indietro e vai con lo zio Palmo là….
Omissis
OPPIDO Giuseppe: torna indietro… chiama lo zio Palmo.. vai là… e risolvi il problema con quelli… che vieni qua…non mi interessa niente più! Hai capito o no?... ecco.. torna indietro e risolvi il problema…. E mi chiami con quello se mi devi chiamare.. con Dante… e mi chiami a me.. ok?...
Omissis
Successivamente alla presente, viene inoltre registrata una successiva conversazione nella quale Franco, che si trova in compagnia di OPPIDO Raffaele e PROCOPIO Salvatore contatta, OPPIDO Giuseppe, chiamandolo zio Pino e riferendogli che la situazione è stata risolta. Successivamente non è dato sapere se OPPIDO Raffaele abbia effettivamente rimesso il debito contratto e non vi sono riscontri in tal senso.
In conclusione, sulla base degli elementi sopra indicati, è possibile ritenere che OPPIDO Raffaele, sia senza ombra di dubbio, affiliato all’organizzazione criminale emiliana. Ne sono prova i suoi contatti con più appartenenti alla cosca così come la sua piena collaborazione a titolo lavorativo e finanziario con la medesima organizzazione nonché il tentativo di gestione finanziaria della stessa società FAECASE Srl attuato da GUALTIERI Antonio e TATTINI Roberta onde consentirne il rilancio economico.
Visto l'ampio e dettagliato capitolo dell'Informativa “Light in Darkness” dell'Arma dei Carabinieri di Fiorenzuola D'Arda, che si è riportato testualmente, relativo alla questione al “Progetto Cutro” e le altre attività perseguite attraverso la FAECASE e la rete di imprese e prefissionisti dalla cosca di Cutro, vediamo più da vicino questa società....
La FAECASE è una Srl con sede in Viale Panama 25 a Caorle, in provincia di Venezia, costituita il 07.01.2008. Il cui Amministratore Unico è il più volte citato OPPIDO Raffaele (sino al 15.12.2011 era il citato NIERO Giovanni e prima di lui il citato CASELLA Caludio). Ha un capitale sociale di 20 mila euro (conferiti in denaro) ed ha dichiarato nel 2010 un Valore della produzione di 497.665 con una perdita di 79.699. L'ultimo Bilancio depositato nella banca dati delle Camere di Commercio risulta quello del 2010.
I soci proprietari delle quote risultano:
- al 7% (per un valore di 1.400,00 euro) la IMMOBILIARE GEMELLE SRL (dell'OPPIDIO)
- al 93% (per un valore di 18.600,00 euro) la CONSULFIDUCIARIA SPA.
La IMMOBILIARE GEMELLE del OPPIDIO ha acquisito le proprie quote con Atto del 29.03.2011 dalla INIZIATIVE IMMOBILIARI EUROPEE SRL.
La CONSULFIDUCIARIA SPA ha acquistato le proprie quote con Atto del 04.02.2011 sempre dalla INIZIATIVE IMMOBILIARI EUROPEE SRL.
Nella Nota Integrativa all'ultimo Bilancio disponibile (relativo all'esercizio chiuso il 31.12.2010) si legge: «Il presente bilancio... evidenzia una perdita d'esercizio pari a Euro 79.699. La perdita è determinata in particolare dai costi amministrativi e generali sostenuti per la gestione sociale. La società infatti ha in corso un unico intervento edilizio relativo alla costruzione di un complesso immobiliare nel comune di Ronchis i cui costi sono stati imputati al valore delle rimanenze finali».
Sempre dalla Nota di Bilancio 2010: «La società non possiede partecipazioni. Tuttabia è mantenuta la classificazione tra le immobilizzazioni finanziarie di un credito a breve periodo di euro 1.450 verso la società INIZIATIVE IMMOBILIARI EUROPEE SRL che deteneva al 31.12.2010 l'intero capitale sociale della FAE CASE SRL...». Emergevano: Debiti verso banche pari a 985.930 (entro 12 mesi); Debiti verso fornitori 268.770 (entro 12 mesi); Debiti Tributari 11.895 (entro 12 mesi); Debiti verso istituti di previdenza 9.072 (entro 12 mesi) ed Altri debiti per 1.515.516 (entro 12 mesi).
L'ultimo Bilncio depositato era firmato ancora dal precedente Amministratore, NIERO Giovanni, eh ha visto partecipare all'Assemblea dei soci, in rappresentazna della CONSULFIDUCIARIA SPA il sig. ROSSIT Giancarlo.
La CONSULFIDUCIARIA SPA è stata costituita il 25.10.197 ed iscritta alla CCIAA il 24.01.2000. Ha sede a Milano in Via Gabba Fratelli 6 ed un unità locale a Verona. Ha un capitale sociale di 124.800,00 euro (conferito in denaro). Nel 2013 ha avuto Valore di Produzione pari a 210.577 e Perdita di 61.796.
I soci della CONSULFIDUCIARIA SPA risultano i seguenti:
Ha come oggetto sociale: «L'esercizio delle funzioni fiduciarie e di revisione contemplate dalla Legge 23 novembre 1939 n. 1966 e dal R.D. 22 aprile 1940 n. 531 e la certificazione contabile per conto di impenditori, società ed enti di ogni tipo con esclusione delle società quotate in borsa ai sensi del D.P.R. n.136 del 21.03.1975.
Essa può quindi fra l'altro:
1) assumere l'amministrazione di patrimoni, di donazioni, di legati, di beni degli assenti, si fondazioni;
2) assumere incarichi di esecuzione testamentarie e di revisioni ereditarie;
3) amministrare beni immobili;
4) rendersi intestataria fiduciaria di beni immobili;
5) rendersi intestataria fiduciaria di titoli e valori mobiliari, anche per conto di gestioni consortili;
6) custodire ed amministrare, per conto di propri fiducianti, titoli, valori mobiliati ed altri beni mobili;
7) custodire pegni in qualità di terzo depositario;
8) assumere la rappresentanza di azionisti e obbligazionisti;
9) effettuare elaborazioni contabili e servizi di domiciliazione di persone, società ed enti in conformità alle Leggi vigenti;
10) assumere mandati e incarichi fiduciari di qualsiasi natura;
11) esercitare verifiche periodiche della contabilità aziendale e fornire assistenza ad attività di revisone esercitate da società abilitate e da attività di organi di controllo sociaterio;
12) assumere lo studio, l'organizzazione, la revisione e il controllo contabile, amministrativo e finanziario di società, aziende ed enti con assistenza per operazioni ordinarie e/o straordinarie;
13) redigere piani pluriennali di investimento in titoli azionari e obbligazionari, provvedendo alla loro esecuzione e amministrazione fiduciaria;
14) assumere interessenze, quote di partecipazione, azioni in società di capitali con espressa esclusione dell'esercizio nei confronti del pubblico della attività di assunzione di partecipazione...»
Amministratori della stessa sono:
- DORIO Stefano, presidente Cda
- MOTTES Anna Stefania, consigliere delegato
- MERCANTI Giovanni, consigliere delegato
Tra gli ex amministratori (dal 2011):
CRIMALDI Francesco Simone Michele (ex consigliere)
DALLE VEDOVE Giuseppe (ex consigliere)
Nel Collegio Sindacale risultano:
- NALE Alberto, Presidente del Collegio
- ZANOTTO Paolo, Sindaco
- CINTI Riccardo, Sindaco
- IMPERADORE Ada, Sindaco supplente
- BONETTI Matteo, Sindaco supplente
Risulta avere partecipazioni in molteplici società. Curiosamente la “FAECASE SRL” però non risulta nell'elenco riportato nel fascicolo storico della CONSULFIDUCIARIA, aggiornato 04.06.2014, come si può riscontrare dall'elenco che di seguito si riporta (estratto dalla Visura Camerale Storica):