Imperia. Onorificenza a PALERMO Salvatore = INDECENZA
Nel comunicato della Prefettura di Imperia per le celebrazioni del “Giorno della Memoria” si legge: “La giornata è proseguita presso il Salone di Rappresentanza della Prefettura, dove il Prefetto ha proceduto alla consegna di tre distinzioni onorifiche conferite dal Presidente delle Repubblica ad altrettanti concittadini.” Tra i soggetti che hanno ricevuto questa onorificenza dell'Ordine “AL MERITO DELLA REPUBBLICA” vi è, tenetevi forte, il “Cavaliere” PALERMO Salvatore...
Al Presidente della Repubblica (ed ai suoi consiglieri) deve essere sfuggito chi è PALERMO Salvatore e perché è stato anticipatamente “congedato” dalla Polizia di Stato...
Non è la prima volta che il Quirinale, nell'era di Giorgio Napolitano, dimentica certe questioni e l'onorificenza anziché darla a chi la merita la concede a chi non la merita proprio per nulla...
Era già successo - come si denunciava in allora come Casa della Legalità - quando il titolo di Cavaliere della Repubblica venne assegnato nientemento che a MONTELEONE Rosario, già in stretti rapporti con il noto MAMONE Gino, beneficiario dei voti 'ndranghetisti nel 2005 quando era “benedetto” dal capo-locale della 'ndrangheta a Genova, GANGEMI Domenico e quindi festeggiante la rielezione in Consiglio Regionale della Liguria nel 2010 nel ristorante dello storico boss di Cosa Nostra a Genova, Gianni CALVO.
Oggi ci risiamo. Questa volta il prediletto del Colle è stato il Sostituto Commissario (congedato) della Polizia di Stato PALERMO Salvatore. Da oggi Cavaliere della Repubblica pure lui (come il MONTELEONE, nel frattempo finito indagato per peculato dalla Procura di Genova).
E chi è PALERMO lo raccontiamo con un passaggio semplice, chiaro e breve della storica Sentenza del Tribunale di Imperia per il processo “LA SVOLTA”. Ecco:
«...In effetti dal complesso delle intercettazioni, emergono contatti e relazioni degli 'affiliati' con vari esponenti delle istituzioni, ed in particolare con rappresentanti cibile forze dell'ordine in grado di informarli su indagini in atto.
Il dato risulta ulteriormente indicativo della penetrazione dell'organizzazione 'ndranghetista nel contesto territoriale, trattandosi di obiettivo fondamentale per le esigenze di un'organizzazione di tipo mafioso, utile al suo stesso rafforzamento.
• Richiesta di MARCIANO' Vincenzo (ci. 48) all'Isp. PALERMO di informazioni sulle indagini
Un dato assolutamente eclatante, apertamente riferito in più occasioni dagli imputati e per alcuni aspetti munito di riscontri, concerne la pericolosa 'vicinanza' al sodalizio dell'Ispettore della P.d.S. Palermo Salvatore, in servizio presso la Polizia di Frontiera di Ventimiglia.
L'individuazione del pubblico ufficiale non lascia adito a dubbi, tanto più alla luce del riferimento contenuto nell'ambientale n. 2559 a “PALERMO parente di Carmelo... han sposato due sorelle” : l'Isp. Palermo Salvatore risulta infatti coniugato con Brandimarte Giovanna, la cui sorella Domenica è moglie di Sirianni Carmine.
MARCIANO' Vincenzo (cl.48) più volte ribadiva la 'vicinanza' di Palermo alla loro famiglia e ne rimarcava la totale devozione nei confronti di suo padre (il defunto MARCIANO' Francesco già a capo del Locale di Ventimiglia) per il quale si sarebbe “buttato nel fuoco”.»
Già questo breve passaggio della Sentenza dovrebbe essere più che sufficiente per capire l'indecenza di tale onorificenza. Ma visto che i Giudici sono andati avanti, lo facciamo anche noi
Come prima cosa che viene ancora riportata in Sentenza è l'intercettazione effettuata presso il Ristorante “LE VOLTE” di Ventimiglia, il 24.06.2010 alle ore 8:50. Chi parla sono MARCIANO' Vincenzo (cl.48) ed il capo-locale di Ventimiglia MARCIANO' Giuseppe detto “Peppino”:
MARCIANO' V.: Uno non può dire niente (pausa) ieri ho incontrato a Palermo..
MARCIANO' G: Ah..
MARCIANO' V.: era con il bambino mi ha salutato.. è venuto la.. aspetta dice che guardiamo che c'è la telecamera che..
MARCIANO' G.: Lui?
MARCIANO' V.: ...sempre... sempre e davanti che passa a un comandante dei suoi., glielo dice in faccia..
MARCIANO' G.: (ine..)..
MARCIANO' V.: ..no glielo dice., fatti una fotografìa..
MARCIANO' G.: Si?
MARCIANO' V.: Te lo giuro su Dio..non ha paura..
MARCIANO' G.: Ormai..
MARCIANO' V.: No ma lui. vedi che lui...
MARCIANO' G.: Ormai quanti anni ha?
MARCIANO' V.: Vedi che ha rischiato..eh..
MARCIANO' G: E lo so..
MARCIANO' V.: E non glien'è fregato ni ente..eh..
MARCIANO' G: Quanti anni ha ora di servizio..avrà.
MARCIANO' V.: Eh.ne ha.. adesso..
MARCIANO' G: 27..28..anni di servizio..
MARCIANO' V.: E ne ha tanti..ce l'ha.. lui ormai..
(voci sovrapposte) comunque.. è lui che comanda là dentro eh..
MARCIANO'G.: Si..
MARCIANO' V.: tutto lui... allora.. mi ha baciato e gli ho detto io com'è... tutto tace dicendo..
MARCIANO' G.: Si..si.(pausa) tace.. che cazzo devono dire per noi..
MARCIANO' V.: Mi diceva eeee.. [....]
Ancora. Altra intercettazione riportata di seguito in Sentenza quella effettuata su autovettora, il 25.10.2010 alle ore 11.51, e che vedeva conversarse: MARCIANO' Vincenzo (cl. 48) con ALLAVENA Omar e tal FRANCO non indentificato:
ALLAVENA: PALERMO!
MARCIANO': Eh.
ALLAVENA: E' bravo no?
MARCIANO': Porca miseria! Guarda quello...
ALLAVENA: Che mi ha visto, mi ha abbracciato...
MARCIANO': Guarda che quello si faceva radiare...
ALLAVENA: Che prima.. si. si. si. si. Mi è venuto ad abbracciare, una cosa... ci siamo salutati...
MARCIANO': Mi ha visto a me...
ALLAVENA: Eh.
MARCIANO ': ... e 'ho detto: - Com 'è la situazione?
ALLAVENA: Poi mi ha detto: - Ma in pensione non vai? C'ho detto: - Non mi stare a dire, guarda, che c'ho dei problemi, devo rientrare per forza. - "Ma permetti? C'è qualcosa che non va? Dimmi..." E c'ho detto che... Dice: - Ma mi interesso io!- Mi fa: - Chiamami che cosa... - (N.d.t: Segnale disturbato ed intermittente)
MARCIANO': ...INC...
ALLAVENA: ...INC... c'hai ragione OMAR, devi per forza rientrare ...INC...
MARCIANO': Guarda, per mio padre si buttava nel fuoco.
ALLAVENA: Si, si, si, PALERMO, si....[...]
Un'altra sempre riportata in Sentenza: intercettazione del 26.01.11, ore 10.19, sempre realizzata su autovettura, con dialogo tra MARCIANO' Giuseppe, MARCIANO' Vincenzo (cl.48) e ALLAVENA Omar:
MARCIANO' V: PALERMO, se è quello di Ventimiglia...
ALLAVENA: No, questo è...
MARCIANO' V: … si comporta non bene, benissimo!
ALLAVENA: è un personaggio che si ...INC...
MARCIANO' V: Sempre come si deve nei nostri confronti
ALLAVENA: Ma questo copre una carica... eh? Copre una carica importante.
MARCIANO' V: Anzi, te ne dico di più, quando avevano che era nella frontiera, a quei tempi che c'era la frontiera, quando NATALINO passavano con il furgone, che avevano a uno che lavorava con loro, che loro non lo sapevano ma faceva roba...
MARCIANO' G.: Eh.
MARCIANO' V: E lui lo ha chiamato a papà egli ha detto: - Digli a NATALINO così, così, così, così e così.- ...era nel... era al funerale era. L'avevano... gli hanno fatto una Commissione, una Commissione che lo volevano radiare, eh! E adesso è diventato Comandante.
ALLAVENA: Eh.
MARCIANO' G.: Mi ha detto che c'era pure PALERMO... ma chi è questo PALERMO...
MARCIANO' V.: Se è PALERMO di Ventimiglia, io ci metto le due mani sul fuoco.
MARCIANO' G.: Ma non puoi capire... ma io pure lo ... INC... se non è di Ventimiglia. è di ...INC... noi.
MARCIANO' V: No. non hai capito! No, io lo conosco, non posso dire "quello di chi è?"
MARCIANO' G.: Non mi interessa... (...madre...). eh!
MARCIANO V: Ma lui è una persona, nei nostri confronti, della Famiglia, è sempre... [....]
Proseguono quindi i Giudici nella Sentenza “LA SVOLTA”:
«In tale contesto, nell'aprile 2011 MARCIANO' Vincenzo manifestava il forte timore per eventuali indagini nei loro confronti, e quindi l'intenzione di contattare PALERMO per acquisire maggiori informazioni. Lo stesso riferiva poi di avere appreso da PALERMO che sul suo conto non c'era nulla, mentre lo zio MARCIANO' Giuseppe era controllato "a vista ".»
Quindi altre intercettazioni riportate nella Sentenza:
- ambientale autovettura del 09.04.2011, ore 10.52. Interlocutori: MARCIANO Vincenzo (cl. 48), ALLAVENA Omar e uomo non identificato:
Vincenzo: - Ascoltami, vedi come ho fatto io stamattina?
Omar: - Si.
Vincenzo: - Non ho telefonato, eh! Ti dovevo parlare, son venuto, non sono... hai capito che ti voglio dire? Non... mai tele... se è qualcosa... "vieni che pigliamo un caffè!" Sempre! E non dite più niente.
Omar: - Sì, si.
Vincenzo: - Attenzione, eh!
Omar: - Però...
Vincenzo: - Però non...non è...Scusa, non è che insisto..
Omar: - E' vero! E' vero! E' vero! [....]
Vincenzo: - Non stiamo parlando niente di male però... mi hai capito? Qualche volta ...INC... hai capito OMAR? Perché sta... io, per me, stanno ascoltando.
Omar: - Potrebbe essere, eh! Perché stanno indagando tutti, certo!
Vincenzo: - Hai capito?
Omar: - Potrebbe essere VINCENZO. certamente.
Vincenzo: - Io adesso poi becco di nuovo a PALERMO e glielo devo domandare.
Omar: - Prova un po' a chiedere. Eee... tu lo sai. anche lui si sentirà un po' legato adesso, non è che...
Vincenzo: - Vediamo un pò ' cosa mi dice. E vedere cosa mi dice. [..]
- ambientale autovettura del 11.05.2011, ore 10.01. Interlocutori: MARCIANO' Giuseppe, MARCIANO Vincenzo (cl. 48), ALLAVENA Omar:
MARCIANO V: - Vedi che ho visto a PALERMO.
MARCIANO' G: - Eh.
MARCIANO' V: - Quello di Ventimiglia.
MARCIANO' G:- Si.
MARCIANO ' V: - Mi ha visto lui a me.
MARCIANO'G: - Si. si.
MARCIANO' V: - E mi ha detto: - Scusi, posso domandarle...-
MARCIANO' V: - Mi ha detto: - Non ci baciamo perché c'è la telecamera.-
MARCIANO'G: - Si.
MARCIANO' V: - Sai come fa lui ...INC...
MARCIANO' G: - Si. (N.d.t.: A questo punto Vincenzo abbassa di molto il tono della voce.)
MARCIANO' V: - Mi ha detto: - Dicci atto zio che hanno...-
MARCIANO ' G: - E quello lo so... eee... te l'ho detto.
MARCIANO ' V: - Va bene? Hmm?- C 'ho detto... e ho detto: - E per me?-
MARCIANO'G: - Niente. Per te ...INC... […]
- ambientale abitazione del MARCIANO' Giuseppe del 11.05.2011 ore 19:51. Interlocutori: MARCIANO' Giuseppe ed ELIA Angela:
ELIA: cosa stavi dicendo? ...cosa stavi dicendo...
MARCIANO': Che gli ha detto a mio nipote Vincenzo.. lo ha chiamato quello che.. quando.. quando..quando mio fratello Ciccio è morto.. ti ricordi che hanno fatto tutti i cosi..e a questo lo avevano fatto perché era un funerale... ora è che comanda la Questura a Ventimiglia.. sì chiama PALERMO.. ha detto che lo ha chiamato..gli ha detto., "vieni qua..non mi baciare che..(inc.)..non mi baciare che ci sono tutte le telecamere.. vedi che per te non c'è niente ma digli a tuo zio Peppino di aprire gli occhi di non fare telefonate.. di non parlare con nessuno che è controllato a vista.. come esce da casa dove va e cosa fa.. tutto controllato a vista...” [....]
- ambientale abitazione del MARCIANO' Giuseppe del 12.05.2011 ore 9.52. Interlocutori: MARCIANO' Giuseppe ed ELIA Angela:
MARCIANO' G.: il capo..della Polizia di Sanremo..gli ha detto: "fate attenzione che quell'uomo.. quell'uomo che dispiace anche a noi" gli ha detto "che lo sappiamo che è una persona perbene.. ma è messo su tutti..dove si parla di Polizia e cose pericolose.. c'è lui.. digli che non si fa mai una telefonata e lui che non telefona a nessuna parte perché è controllato a vista.. e noi lo sappiamo che non è quello che dicono.." dice che gli ha detto.. "però in questo momento..o dalla Calabria..da una parte o dell altra..lui è quello più guardato a vista in tutta la Provincia.. " Mio nipote Vincenzo..(inc.)..
ELIA: Non è che l'ha detto coso..quello la che veniva da noi!!
MARCIANO' G.: Non lo so..non me l'ho ricordo..non so chi sono..non bisogna parlare..perché è venuto apposta a piedi qua..
ELIA: A piedi?
MARCIANO' G.: A piedi.(ine)..per non farsi vedere che partiva con la macchina..capito?..(inc.).."non fate una telefonata per nessuna ragione al mondo.." Mio nipote Vincenzo che lo ha chiamato quello..che quando è morto mio fratello l'avevano messo sotto perché è andato al funerale e lo volevano mandare via..lui gli ha detto: "come..? l'ho visto crescere..era..(ine)..era sempre li con lui.. come facevo a non andare al funerale? ma per me era" dice "un uomo che valeva quanto valeva il mondo.. se tornavo un'altra volta da capo..(ine..).." ora è capo della Polizia della squadra giudiziaria di Ventimiglia..si chiama PALERMO..
[...]
MARCIANO' G.: (inc..) ..ha detto mio nipote..(inc..)..gli ha detto: "vedi che tu non hai niente però.. (inc..) ..Marcianò..guarda che tuo zio è messo proprio in una ..(inc..).. capito? [....]
- ambientale autovettura del 26.05.2011, ore 11.41. Interlocutori: MARCIANO Vincenzo (cl. 48), ALLAVENA Omar:
(N.d.t.: A questo punto molto il tono della voce.)
MARCIANO ':- E ho visto che c'era PALERMO.
ALLAVENA:- Chi?
MARCIANO':- PALERMO.
ALLA VENA: Eh. ti ha detto qualcosa?
MARCIANO:- No. ...INC...
ALLAVENA :- Si.
MARCIANO': - Ero li... ma questo te lo dico già... quel giorno ti ricordi che gliel'ho detto alla zio quando siamo andati io e te?
ALLAVENA: - Ha detto qualche... ...INC...
MARCIANO': - Che siamo andati io e te.
ALLAVENA: - Si, ma mi ricordo che c'era...
MARCIANO': - Che gliel'ho detto... Allora, mi ha detto così...
ALLAVENA: - Non c'e niente su noi?
(N.d.t.: MARCIANO': abbassa il tono della voce.)
MARCIANO': - No, mi ha detto: - Attenzione che c'è qualcosa sullo zio. - [...]
Tutte cose che avevamo già annotato dall'inizio perchè la contiguità indecente del PALERMO era emersa da subito con l'Ordinanza di Custodia Cautelare dell'Operazione "LA SVOLTA" a carico degli 'ndranghetisti. Tutte già ben dettagliate nell'Informativa finale [vedi qui il testo integrale] e che ora sono anche nella Sentenza del Tribunale di Imperia [vedi qui il testo integrale].
Davanti a questi elementi non vi è quindi possibilità di smentita nel dire che l'onorificenza al PALERMO è indecente. Un insulto a quegli agenti dei vari reparti dello Stato che operano costantemente per l'affermazione della Legalità e, quindi, per il contrasto alle organizzazioni mafiose.
Non si è assegnata l'onorificenza a quelli che coraggiosamente combattono la 'ndrangheta, a partire da quegli agenti dell'Arma dei Carabinieri del Comando di Imperia che hanno portato avanti l'inchiesta "LA SVOLTA", da quelli del ROS che hanno condotto "MAGLIO 3", dello SCO, del GICO, così come da quelli della D.I.A., che hanno promosso ininterrottamente continue e ripetute azioni di contrasto alle organizzazioni mafiose in questa terra di Liguria, partendo dall'aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati ed alla ragnatela di cointeressenze con la politica e le Istituzioni.
A loro no! Si è deciso di premiare un agente infedele (perché di questo si tratta) che passava informazioni agli 'ndranghetisti. E questo è davvero troppo. E' intollerabile!
Bene ha fatto, quindi, il Sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, ad essere assente a questa mattinata di consegna delle onorificenze, perché consegnarla al PALERMO era davvero improponibile. Era un insulto alle Istituzioni... allo Stato!
E la comunità dovrebbe essere, quindi, su questa scelta, dalla parte del Sindaco di Ventimiglia per il coraggio di questa scelta netta. Il segnale che ha dato è un segnale importante. Rinunciare ad una sicura passerella per non piegare la città di Ventimiglia, che rappresenta, ad un ennesima vergogna che, tra l'altro, suona come vera e propria beffa ai fedeli servitori dello Stato!
Adesso sarebbe bene che domattina qualcuno quell'onorificenza a PALERMO la ritirasse senza se e senza ma (e già che ci siamo ritirino pure quella assegnata al MONTELEONE, su cui qui non stiamo a ripeterci visto quanto già ampiamente documentato e pubblicato).
Certi segnali sono importanti e necessari!
