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Il luntrune FLACHI (dai domiciliari) non capisce? Rifacciamogli il pernacchio...

Cartolina di ricevuta di ritornoIl FLACHI Giuseppe detto “Pepè” è un 'ndranghetista. Quindi un luntrune. Nulla di più.

Lui, boss della 'ndrangheta in Lombardia, da Milano, imparentatosi con il “boss del fagiolino”, alias GANGEMI Domenico detto “Mimmo”, reggente per anni del "locale" di Genova. Decenni di carcere a testa sono quelli a loro inflitti. Ma il FLACHI Giuseppe se li passa a casa, ai domiciliari perché non sta bene e così i giudici clementi di Milano gli hanno concesso di tornarsene a farsi gli affari suoi con la sua famigliola, a casuccia, dove si respira, ovviamente sempre, l'aria di "mamma".
Sarebbe stato bello (e non perdiamo la fiducia) vederlo uscire dal carcere come merita, cioè quando “fu FLACHI Giuseppe”.

Se il FLACHI dal carcere (cioè mentre era arresti dietro le sbarre) riusciva comunque ad intimidire quanti dovevano testimoniare al processo a Milano, dai domiciliari la cosa gli viene certamente più facile. Forse perché sta male gli si voleva risparmiare qualche fatica? Mah...
In allora gli dedicammo un breve pezzo (vedi qui) e pubblicavamo integralmente l'Ordinanza di Custodia Cautelare che lo riguardava (vedi qui in formato .pdf). Gli facevamo una pernacchia perché è ciò che merita un luntrune. Perché fosse chiaro che se anche lui vorrebbe intimidire in realtà è soltanto un nessuno (un niente). Bisogna far capire che il FLACHI - come gli altri luntruni - non ha alcun potere se chi se lo trova davanti non china il capo assoggettandosi alla sua prepotenza e minaccia.

Alcuni giorni fa, precisamente il 14 novembre, ci arriva un'e-mail, alla casella di posta della Casa della Legalità, dal luntrune...

Nella missiva si legge: “Sono Giuseppe Flachi, visitando nel sito web ho avuto modo di leggere quanto da voi pubblicato sul mio conto. Sinceramente sono infastidito dalle vostre affermazioni fatte sulla mia persona..”. Poi fa il gradasso chiedendo il nome di chi ha scritto l'articolo e giù contro magistrati e pentiti.

La risposta l'ha ricevuta a stretto giro dal sottoscritto, autore dell'articolo che lui non ha gradito.
Così si è già ben messo via che paura di lui manco sulla punta di un'unghia... E gli si è scritto chiaro chiaro (così che capisca bene), in risposta al suo “fastidio” per ciò che ho scritto su di lui, che “La notizia ci fa molto piacere e come avevamo detto: Non bisogna avere paura di questi nessuno! I vermi si schiacciano... ed i vermi mafiosi pure! Del FLACHI non bisogna avere paura, al FLACHI si può urlargli in faccia che la mafia è una montagna di merda e che la si spazza via... Oppure, più semplicemente, gli di può fare una bella pernacchia, alla De Filippo, così che capisca bene che è un nessuno... che non vale niente!”. Il tutto firmato: “per la Casa della Legalità – Onlus, Christian Abbondanza”.

Si pensava di fare paura? Ma a chi??? Povero luntrune illuso che non è altro! 

Chissà se le Autorità preposte penseranno che possa ancora stare ai domiciliari il FLACHI, visto che lì non dovrebbe avere contatti con l'esterno ma, a quanto pare, a certi contatti il FLACHI non vuole proprio rinunciare, tanto meno alla voglia di cercare di intimidire.
Che ne dite: gliela facciamo passare una volta per tutte?

P.S.
Se non legge bene o non capisce, riferitegli che la risposta è questa... che, per sicurezza, sintetizziamo anche con il seguente sonoro del "pernacchio" originale:

 

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