La Casa della Legalità - Onlus è un'associazione nazionale di volontariato, indipendente ed opera senza finanziamenti pubblici o sponsor

seguici e interagisci suFACEBOOK TWITTER  YOUTUBE

CASA DELLA LEGALITA' E DELLA CULTURA - Onlus
Osservatorio sulla criminalità e le mafie | Osservatorio sui reati ambientali | Osservatorio su trasparenza e correttezza della P.A.

Vibo Valentia: sanita', mafia e corruzione... Ecco nomi e fatti...

[con la Relazione integrale della Guardia di Finanza sulla ASL di Vibo Valentia]

Nelle Asl calabresi si muore. Tutti parlano di "malasanità" ma tutti, quanto meno in quella terra, sanno che non è così. Non sono gli "inconvenienti" o "errori" che uccidono i pazienti. E' la 'ndrangheta...



Lo si sa, lo si dica. Noi lo diciamo e ancora una volta lo dimostriamo. Perchè basta all'ipocrisia dei cori di solidarietà verso i familiari di persone che entrano in ospedale per semplici operazioni e si ritrovano a riempire le stanzette degli obitori con rosari e benedizioni. Perchè basta a coloro che hanno responsabilità politiche nella gestione della Sanità e fanno finta di nulla come se non sapessero e poi tuonano davanti ai tragici eventi tacendo sulle ragioni (e la loro silente o attiva complicità).

Come Casa della Legalità, insieme a DemocraziaLegalità, abbiamo già parlato ampiamente della Asl di Locri, quella dei Laganà - Fortugno, infiltrata sino al midollo dalle 'ndrine che decidevano appalti, convenzioni, assunzioni, incarichi e promozioni. Abbiamo pubblicato la Relazione della Commissione di Accesso alla Asl di Locri [vai allo speciale - vai direttamente alla relazione integrale], così come abbiamo pubblicato l'Ordinanza "Onorata Sanità" [clicca qui] che metteva in luce la commistioni di interessi politica-'ndrangheta nella gestione della Sanità, portando anche all'arresto del consigliere regionale Domenico Crea. Abbiamo detto e scritto delle responsabilità delle Giunte e Consigli Regionali in merito alla gestione di una Sanità piegata dagli appetiti criminali. Ne abbiamo pagato pesanti conseguenze, non solo con i sequestri della Relazione pubblicata e con il procedimento penale connesso, ma anche e soprattutto come isolamento da parte di quanti si vantano di lustrini e stellette "antimafia" ma non osano indicare mai i fatti, i nomi e cognomi.

Oggi, perchè siamo "recidivi", torniamo a parlarne e pubblichiamo un nuovo documento con fatti, nomi e cognomi che, nonostante sia stato anche esaminato e quindi conosciuto nella sua interezza dalla Commissione Parlamentare Antimafia, tutti sanno ma tutti tacciono!

Stiamo parlando della Asl di Vibo Valentia, quella dell'Ospedale di cui tutti i media nazionali hanno a parlato per "episodi di malasanità". Anche qui, la cosiddetta "malasanità" è invece la 'ndrangheta.

A differenza della Asl di Locri qui sono stati solo più accorti. Da un lato la gestione della Asl di Vibo evitava di sforare i tetti di spesa che invece a Locri venivano abbondantemente sforati, e dall'altro si piegava la normativa sulle certificazioni antimafia spezzettando gli appalti in incarichi di importi inferiori al tetto per cui è necessario richiedere tale certificazione (a Locri, la Asl di Fortugno e della Maria Grazia Laganà vice direttore sanitario e responsabile del personale, i certificati antimafia non venivano richiesti per nulla). A Vibo gli incarichi temporanei venivano affidati senza documentare minimamente il perchè di tali singole scelte, così come i contratti venivano rinnovati e prorograti in violazione delle norme, i fondi ministeriali venivano acquisiti ma i progetti di prevenzioni destinatari degli stessi nemmeno venivano avviati.

Ed è così che dalle manutenzioni dagli impianti al personale, dalla gestione delle convenzioni ai restauri delle strutture, sino alla ristorazione, a Vibo Valentia, era clientelismo, corruzione e 'ndrangheta! Poi ci sono i morti ammazzati per questa gestione, non sparati, morti nei loro letti, nelle sale operatorie, nella terra "prediletta" da mafia, massoneria e corrotti.

Se la Asl di Locri aveva come vice-direttore sanitario Maria Grazia Laganà, moglie di Francesco Fortugno (in quella Asl come Primario) e figlia di Mario Laganà, potente avvocato democristiano per lunghi anni rais proprio di quella Asl, [vai allo speciale su Lagnà-Fortugno - clicca qui] anche a Vibo Valentia vi è un Direttore Sanitario di peso.
Si tratta di Schirripa Pietro. Nella relazione della Guardia di Finanza sull'ASL di Vibo Valentia viene menzionato per essere "segnalato per reati contro la Pubblica Amministrazione (Arrestato in custodia cautelare art. 285 CPP), truffa, violazioni T.U. Per disciplina dell'immigrazione e rimozione ed omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro". E se Maria Grazia Laganà non si accorgeva di avere la 'ndrangheta che faceva da padrona nella sua Asl (ed anzi negava qualsiasi interesse mafioso nella sanità locrese), Pietro Schirripa non si è mai accorto di avere le cosce della 'ndrangheta in corsia, insieme a corruzione, truffe, turbative di incanti e le pesantissime irregolarità nella gestione della sua Azienda Sanitaria. Eppure lo Schirripa è soprattutto il principale collaboratore dell'ex vescovo di Locri-Gerace, mons. Giancarlo Bregantini. Un uomo di peso della Diocesi, presidente di una delle Cooperative del Consorzio Goel, la "Valle del Bonamico", ma già presidente di una delle Cooperative finite anche nella Relazione della Commissione di Accesso alla Asl di Locri, la Cooperativa CO.S.S.E.A. Inoltre il Schirripa è anche il Presidente della Fondazione Zappia che gestisce il patrimonio del lascito del notaio Zappia e che vuole sfrattare e lasciare senza sede la Cooperativa Mystia da sempre impegnata nel sociale e nel contrasto alla cultura e pratica mafiosa... D'altronde nella "terra prediletta"... è chiaro: il problema è chi resiste, e chi resiste è di troppo!

Vediamo un attimo cosa emerge dalla Relazione finale della Guardia di Finanza in esito all'indagine conoscitiva nei confronti della Asl 8 di Vibo Valentia (VV) - che pubblichiamo integralmente in formato pdf - clicca qui -. Ecco alcuni estratti del Rapporto delle Fiamme Gialle:

CRITICITA' RILEVATE

... si sintetizzano le seguenti criticità, in alcuni casi vere e proprie anomalie, già ampiamente illustrate nei punti richiamati in parentesi:

(1) presenza di esponenti della criminalità organizzata tra il personale dipendente di ditte aggiudicatrici di appalti

(2) diffuso ricorso per gli appalti di forniture di beni e servizi alla trattativa privata e alla trattativa privata diretta, istituto che implica la partecipazione di una sola ditta invitata dall'amministrazione

(3) frazionamento di numerosi appalti di forniture di beni e servizi, con importi risultati sotto il limite previsto per la richiesta della certificazione antimafia e sotto soglia comunitaria

(4) ricorso, in alcuni casi, a rinnovi e proroghe di contratti in elusione degli obblighi di gara e dell'obbligo di produrre la prevista certificazione antimafia, in luogo dell'autocertificazione prodotta

(5) rinnovo del contratto di appalto del servizio mensa in contrasto con l'art. 23 della legge 18 aprile 2008 n. 62, che imponeva l'indizione alla scadenza, avvenuta nel caso del contratto in questione in data 21 luglio 2005, di una nuova gara;

(6) esecuzione di lavori di ristrutturazione in economia ripartiti in più lotti, disattendendo gli obblighi della normativa che vieta di assegnare a trattativa privata, in tempi successivi, lotti appartenenti alla medesima opera;

(7) inclusione di alcuni lavori nella categoria lavori in economia, per i quali non appaiono esistere i presupposti di cui all'art. 88 del DPR 554/1999

(8) inottemperanza alle disposizioni sul cottimo circa il numero minimo delle imprese invitate

(9) aggiudicazione di appalti a rotazione tra numero limitato di imprese, tali da far ritenere che tra le stesse potesse esistere un possibile accordo sottostante

(10) condotta di dirigenti che, come emerso anche da atti redatti da organi investigativi e giudiziari ed acquisiti per l'esame, hanno favorito l'aggiudicazione di taluni appalti a ditte riconducibili direttamente o indirettamente ad esponenti di spicco della Criminalità Organizzata locale

(11) assunzione di personale da parte dell'ASL tramite società privata di lavoro interinale, senza che risultassero stabili criteri di selezione, peraltro con conseguente aggravio di costi. A tutto ciò fa riscontro la conseguente massima discrezionalità nella scelta del personale non solo da parte della società somministratrice, ma anche del soggetto pubblico committente

(12) mancanza di criteri di individuazione e di selezione del personale da assumere in esecuzione di un progetto regionale

(13) presenza di dipendenti dell'ASL assunti a tempo determinato e indeterminato, di cui alcuni appartenenti alle cosce criminali locali, altri con procedimenti penali anche in corso

(14) assegnazione di consulenze non sempre rispondenti alla normativa, né adeguatamente motivate

(15) fruizione generalizzata di prestazioni sanitarie convenzionate in regime di esenzione apparsa anomala.

FORNITURE DI BENI E SERVIZI

1) Appalto concorso per l'aggiudicazione del servizio di ristorazione ai degenti ricoverati nella casa di cura per anziani di Vibo Valentia, nei quattro Presidi Ospedalieri e dei dipendenti della stessa.
Tale servizio, affidato con delibera del D.G. n. 1192 del 04.06.1998 per la durata di sei anni, successivamente prorogato con disposizione del D.G. n. 423 del 21.07.2005 fino al 31.03.2007, è effettuato dall'Associazione Temporanea di Imprese composta dalla ONAMA Spa (Organizzazione Nazionale Appalti Mense e Alberghi), con sede in Milano... e dalla R.C.C. Srl di Cosentino Giuseppe, con sede in S.Nicola da Crissa (VV).
...
Con delibera del D.G. n. 2345 del 03.12.1997 venivano approvati il capitolato speciale d'appalto e la lettera di invito e nominata la Commissione aggiudicatrice nelle persone di:
- MARCHESE Maurizio (Direttore Amministrativo) - Presidente;
- PETROLO Giuseppe (Dirigente Servizio Economato e Ragioneria) - componente;
- GIANANI Rodolfo (Direttore Sanitario) - componente;
- SURACI Francesco (Medico) - componente;
- MAZZITELLI Annunciato (Medico) - componente;
- ALTAMONTE Giuseppe Segretario.
In merito a tali componenti si evidenzia che all'epoca dell'appalto dalla banca dati S.D.I. Emerge che MARCHESE Maurizio risulta essere segnalato per il reato contro la Pubblica Amministrazione nel corso del 1994. Successivamente è stato coinvolto a far data dal 2003 al 2006, in altre vicende giudiziarie per reati di abuso di ufficio, occultamento di atti veri, turbata libertà degli incanti, corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e frode nelle pubbliche forniture.
...
Dalla delibera D.G. n. 1192 del 04.06.1998 di aggiudicazione dell'appalto si rileva che:

...
- l'appalto viene aggiudicato alla ONAMA Spa in ATI con la R.C.C. Srl in quanto hanno presentato la migliore offerta dal punto di vista tecnico ed economico;
- veniva autorizzato il solo sub-appalto relativo ai lavori di ristrutturazione edile ed impiantistica alle ditte individuate dall'impresa aggiudicataria;
- l'affidamento del servizio avrebbe avuto la durata di anni sei e che l'importo complessivo presunto per farvi fronte ammontava a £. 20.211.948.000 oltre IVA al 20% - cifra offerta dalla Ditta ONEMA in data 26-3-98...
- per l'effetto dell'utilizzo del personale ASL (10 unità) le somme relative al servizio di ristorazione venivano decurtate di tale importo e quantificate come segue: £ 13.810.140.000 oltre IVA di cui £. 2.573.250.000 per servizio mensa dipendenti;
...
Dagli elaborati predisposti dalla Commissione aggiudicatrice si rileva che il punteggio per la caratteristiche tecniche, qualitative e sanitarie attribuito alla SIARC (26) era superiore a quello attributo all'ATI ONAMA/RCC (19), mentre risultava più vantaggiosa la sola offerta economica dell'ATI ONAMA/RCC (punteggio 79) rispetto alla SIARC Srl (punteggio 65).
Inoltre dal prospetto di comparazione delle offerte economiche non si rileva da dove siano stati rilevati i prezzi offerti per la giornata alimentare degenti e per il pasto della mensa posto che differiscono da quelli indicati nelle relative offerte mentre coincidono solo gli importi riferiti al prezzo per il periodo provvisorio.
Comunque anche con riguardo al criterio dell'offerta economica in relazione alla fornitura di derrate alimentari, si rileva che la circostanza che il prezzo offerto dall'ATI era notevolmente inferiore a quello della SIARC non poteva non riverberare evidenti ricadute sulla qualità dei prodotti (rilevabile anche dalla tabella predisposta dalla Commissione).
...
Il rappresentante della ditta GEMEAZ, invece aveva richiesto tutti gli atti deliberativi della commissione ed in particolare quelli relativi alla progettazione per accedere ad eventuale ricorso alle sedi competenti.
Dagli atti esaminati non risultano proposti ricorsi.
...
Per quanto concerne la legislazione antimafia, tra la documentazione esibita sono state rivenute solo autocertificazioni.
...
E' fatta comunque comunque salva la facoltà della pubblica amministrazione che procede sulla base delle dichiarazioni sostitutive [l'autocertificazione, ndr] di richiedere successivamente ulteriori certificazione alla prefettura territorialmente competente.
In merito si rappresenta che da interrogazioni alle banche dati in uso al Corpo è emerso che COSENTINO Nicola, all'epoca dell'appalto titolare della RCC, è stato segnalato nel 1994 per reati contro il patrimonio, nel 1997 per reati contro l'incolumità pubblica e nel 1999 per violazione alla normativa IPERF.
...
La ONAMA, di fatto fornisce il servizio mensa unicamente presso gli ospedali di Vibo Valentia e Tropea, nonché presso la casa di riposo di Vibo Valentia, mentre presso gli ospedali di Soriano Calabro e Serra S.Bruno il servizio è fornito dalla società RCC Srl di Cosentino Giuseppe.
Dall'ottobre 2003 all'altrile 2004 sono stati svolti dal Nucleo di Polizia Tributaria di Vibo Valentia accertamenti finalizzati ad individuare infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione degli appalti di somministrazione dei parti, presso gli ospedali civili di competenza l'ASL n. 8 di Vibo Valentia.
L'attività di indagine, conclusasi con la trasmissione di una informativa alla locale A.G., ha consentito di appurare che taluni dipendenti della ONAMA Spa sono risultati legati da vincoli di parentela a soggetti appartenenti alla cosca FIARE' - GASPARRO di San Gregorio d'Ippona (VV) e precisamente:
(1) COSCARELLA Francesco ... di Gregorio e Gambino Isabella, è coniugato con FIARE' Caterina... sorella di FIARE' Rosario ... capo dell'omonima cosca. Risulta essere stato più volte sottoposto a controlli di polizia unitamente a soggetti pregiudicati del Vibonese, affiliati alla cosca FIARE' - GASPARRO;
(2) COSCARELLA Gregorio ... figlio di Coscarella Francesco. Risulta essere stato più volte sottoposto a controlli di polizia unitamente a soggetti pregiudicati del Vibonese, affiliati alla cosca FIARE' - GASPARRO;

(3) GASPARRO Nicola Antonio ...
(4) GASPARRO Pasquale ...
(5) GASPARRO Pietro ...
(6) GASPARRO Vincenzo ...
(7) RUFFA Francesco ...
(8) CURELLO Vincenzo ...
I soggetti di cui ai punti dal n. (2) al n. (7), sono risultati nipoti del citato FIARE' Rosario, coniugato con GASPARRO Antonia, di Vincenzo e RUFFA Maria Francesca...
Nei confronti di RUFFA e CURELLO sopra citati sono emersi precedenti per il reato di favoreggiamento.
Pare evidente, pertanto, ..., l'influenza della cosca FIARE' - GASPARRO sulla società ONAMA, risultata aggiudicatrice dell'appalto in esame, almeno limitatamente all'assunzione dei dipendenti...
A margine di quanto sopra i militari operanti ganno, comunque proceduto al rilevamento dei dipendenti utilizzati sia dalla soc. ONAMA Spa nei presidi ospedalieri di Vibo Valentia e Tropea (...) che della RCC di Cosentino per i presidi di Serra San Bruno e Soriano Calabro,...
E' stato quindi riscontrato che la ONAMA Spa, oltre ai dipendenti suddetti, ha anche impiegato, tra gli altri:
- TEDESCO Antonio ... assunto nel 2005, il quale risulta, come da precedenti SDI, essere stato segnalato nel 2002 per i reati di furto, per porto abusivo di armi atte ad offendere e lesione personale; mentre nel 2003 risulta essere stato segnalato per percosse, lesioni personali e minacce nonché tratto in arresto in flagranza per i reati di furto, porto abusivo di armi atti ad offendere, lesioni personali, danneggiamento, violenza e resistenza a pubblico ufficiale; nel 2005 segnalato per futo aggravato; nel 2006 segnalato per lesione personale e tratto in arresto per detenzione illegale di armi e traffico illecito di sostanze stupefacenti
- RUSSO Carlo ... assunto nel 2005, il quale risulta arrestato per estorsione, associazione a delinquere di stampo mafioso, lesione personale e violenza privata; nel 1991 arrestato per traffico illecito di sostanze stupefacenti; nel 1994 per associazione a delinquere di stampo mafioso, porto abusivo e detenzione di armi, ricettazione, dal 1998 al 2004, risulta colpito da provvedimenti di riabilitazione e libertà controllata.
...
Relativamente alla RCC Srl è risultato che la stessa, oltre ai dipendenti di cui sopra, nel corso del 2005 ha assunto tale BERARDI Caterina ... , la stessa risulta essere stata segnalata nel corso del 1991 per omicidio doloso e associazione di stampo mafioso e traffico di armi.
Va infine evidenziato che nel corso del luglio 2005 la Polizia di Vibo Valentia e la DDA di Catanzaro hanno dato esecuzione a 34 ordinanze nell'ambito della cosiddetta "Operazione RIMA".
L'operazione ha riguardato i capi e gregari della cosca FIARE' di San Gregorio d'Ippona (VV), per i reati di associazione mafiosa finalizzata all'usura, estorsione, riciclaggio, truffa ai danni dello Stato, dell'U.E.. Dall'inchiesta è altresì emerso il coinvolgimento di due amministratori comunali di San Gregorio d'Ippona, in particolare è emerso che la cosca FIARE' avrebbe pesanetemente condizionato l'attività comunale infiltrandosi in appalti ed altre attività grazie alla diretta complicità del Sindaco e del Vicesindaco. La cosca, inoltre, avrebbe attuato anche una serie di estorsioni ai danni di imprenditori impegnati nella realizzazione di lavori pubblici.
Tra gli arrestati risultavano anche FIARE' Rosario, GASPARRO Antonia e COSCARELLA Gregorio.

Fonritura e posa in opera scambiatore per produzione acqua calsa P.O. Tropea
La fonritura risulta essere stata affidata alla soc. TEEG ITALIA con sede in Maierato (VV) in data 07.04.2003. L'appalto è stato aggiudicato a trattativa privata per un importo di Euro 3.596,19.
Da quanto comunicato dallo SCICO della Guardia di Finanza appositamente interessato, è risultato che la TEEG ITALIA srl, con oggetto sociale di "attività e installazione di impianti tecnologici ed edili" è amministrata da LO BIANCO Domenico ... esponente di spicco dell'omonimo clan, mentre direttore tecnico della stessa LO BIANCO Carmelo... esponente apicale del clan.

Filtri per sistema aria condizionata Utli PO Vibo Valentia

La fornitura risulta essere stata affidata alla soc. TEEG ITALIA con sede in Maierato (VV) in data 27.03.2003. L'appalto è stato aggiudicato a trattativa privata per un importo di Euro 3.350,00.

Fornitura e posa opere scambiatori di calore PO Vibo Valentia
La fornitura risulta essere stata affidata alla soc. Calor System srl con sede in Maierato (VV) in data 28.11.2003. L'appalto è stato aggiudicato a trattativa privata - prezzo più basso - per un importo di Euro 19.900,00.
Alla gara oltre alla ditta vincitrice avevano preso parte la TEEG ITALIA (offerta Euro 21.850) e C.I.R. (offerta Euro 22.320).
Oltre a quanto già detto per la TEEG ITALIA va evidenziato quanto segue:
- la impresa vincitrice CALOR SYSTEM con oggetto sociale "istallazione e trasformazione di climatizzazione" è amministrata da Carnovale Vincenzo, ... Direttore tecnico è il fratello Francesco ... marito di LO BIANCO Isabella, figlia del citato LO BIANCO Carmelo elemento apicale del clan. Il capitale sociale è ripartito tra il predetto CARNOVALE Vincenzo e MICHIENZI Angela... e coniugata con il citato LO BIANCO Domenico esponente di spicco del Clan. Da visure effettuate alle banche dati in uso al corpo è emerso che nel 2006 nell'ambito di accertamenti patrimoniali ex art. 2 bis legge 575/65 nei confronti di CARNOVALE Francesco è stato accertato che il medesimo unitamente a familiari e conviventi ha l'effettiva e la materiale disponibilità di beni immobili risultati intestati a soggetti prestanome al fine di eludere le leggi antimafia in materia di misure di prevenzione patrimoniale. Risulta segnalato oltre a Carnovale Francesco anche Lo Bianco Isabella, Lo Bianco Carmelo, Lo Bianco Maria Elena e Pavone Nicolina.
- da quanto rilevato ... la C.I.R. Sas di Vibo Valentia ha quale oggetto sociale "installazioni impianti idraulici". Rappresentante e socio accomandatario risulta LO BIANCO Antonio ..., mentre socio accomandante risulta LO BIANCO Domenico... Allo stato non si è riusciti a stabilire legami di parentela con l'omonio clan.

Fornitura F.A.S.T. di FRANCESCO LO BIANCO
Alcune forniture per gli anni 2003/2004 risultano affidate a trattativa privata, al prezzo più basso, alla ditta F.A.S.T. di Francesco LO BIANCO esercente attività di "fabbricazione porte, finestre metalliche" con sede in Vibo Valentia, con data inizio attività il 02/01/2003. Amministrata da LO BIANCO Francesco...
Appare opportuno evidenziare che in quasi tutte le gare, unitamente alla ditta F.A.S.T. e ad altre ditte, partecipava anche la ditta "La Gamba serramenti", con data inizio attività il 02/01/2003, amministrata da LA GAMBA Antonino...
Un approfondimento su tali soggetti effettuato alle banche dati Anagrafe Tributaria in uso al Corpo ha consentito di accertare che i suddetti soggetti, fino al 31.12.2002, erano titolari della società "2 L costruzioni metalliche di La Gamba Antonino e c. snc", con sede in Vibo Valentia ed esercente attività di "fabbricazione porte, finestre metalliche" di cui era amministratore La Gamba.
Allo stato, oltre a rilevare che Lo Bianco Francesco è segnalato per reati contro l'immigrazione, non si è riusciti a stabilire legami di parentela con l'omonimo clan.

Altri appalti per i quali sono in atto procedimenti penali

La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ... ha di redente formulato richiesta di rinvio a giudizio nell'ambito di procedimenti penali di seguito riportati:
- Proc. Pen. 2966/05 richiesta di rinvio a giudizio del 01.12.2005 per fatti aventi ad oggetto i reati di cui agli articolo del c.p. 353 (Turbata libertà degli incanti), 319 (corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio), 356 (Frode nelle pubbliche forniture) e 640 bis (truffa aggravata in danno alla ASL) posti in essere al fine di favorire la soc. UMS Lithomobile nell'aggiudicazione dell'appalto relativo al servizio di risonanza magnetica mobile, tra gennaio e luglio 2004. In particolare era stata accertata la condotta delittuosa dei seguenti dirigenti della ASL:
- GAROFALO Santo ... Commissario Straordinario ASL per i reati di agli artt. 353, 319, 319 bis, 356 e 640 bis c.p;
- FUSCA Domenico ... Direttore del Dipartimento Area Amministrativa - Economato e Gestione magazzini della ASL per i reati di agli artt. 356 e 640 bis c.p.;
- MARCHESE Maurizio ... Direttore Dipartimento Risorse Umane della ASL - per i reati di agli artt. 353, 319, 319 bis, 356 e 640 bis c.p.;
- PROCOPIO Francesco ... Componente Ufficio Legale ASL - per i reati di agli artt. 356 e 640 bis c.p.;
- REGAZZONI Giovanni Emilio ... Amministratore Delegato soc- UMS Lithomobile - per i reati di agli artt. 353, 319, 319 bis, 321, 356 e 640 bis c.p.
Da notizie acquisite dai media risulta che PROCOPIO Francesco e il sig. FUSCA Domenico, sarebbero stati, successivamente assolti dai reati a loro ascritti, nel corso dell'udienza preliminare.
- Proc. Pen. 383/06 richiesta rinvio a giudizio del 08.02.2006 per fatti aventi ad oggetto i reati di cui agli artioli del c.p. 323 (abuso d'Ufficio), 476 (Falsità materiale commessa da PU), 479 (falsità ideologica commessa da PU), 490 (occultamento di atti veri), 317 (concussione), commessi tra il 1998 e il 2004, per aver favorito affidamenti di appalti a determinate ditte (Giuseppe Tassone di S.S. Bruno e anche a ditte TEEG di Maierato e CALOR SYSTEM di Maierato), nomine di dirigenti (Alia Bruno), reclutamento di personale (ambito progetto Sorgente alla Foce) con conseguenti indebiti vantaggi economici; preteso denaro o altre utilità da imprese (avvalendosi - il Dr. ALIA Bruno, anche di pregiudicati legati alla C.O. - LO BIANCO Carmelo) per sbloccare liquidazioni riferite a lavori eseguite (ditta Bruno Ruscio per lavori eseguiti presso Presidio Ospedaliero di Soriano Calabro e Pizzo). In particolare era stata accertata la condotta delittuosa dei seguenti dirigenti della ASL:
- ALIA Bruno ... Direttore Sanitario ASL - per i reati di cui all'art. 476, 490, 323 e 479 c.p.;
- CALOIERO Giuseppe ... Responsabile del procedimento di affidamento alla ditta TEEG ITALIA di Maierato dei lavori presso UTIC del P.O. Vibo Valentia - per i reati di cui agli artt. 323 e 479 c.p.;
- CRUPI Armando ... Direttore Generale ASL - per i reati di cui all'art. 323 c.p.;
- FAZZITO Salvatore ... Direttore U.O. Procceditorato ASL - per i reati di cui all'art. 323, 479 c.p.;
- GRADIA Giuseppe Nicola ... Responsabile Servizio di Prev. e Prot. ASL - per i reati di cui all'art. 323, 479 c.p.;
- GAROFALO Santo ... Commissario Straordinario ASL - per i reati di cui all'art. 323, 476, 490 e 479 c.p.;
- MARCHESE Maurizio ... Direttore Unità Operativa Risorse Umane della ASL - per i reati di cui all'art. 476, 490 e 323 c.p.;
- MARTINA Mario ... Direttore Dipartimento amministrativo ASL - per i reati di cui all'art. 323 e 479 c.p.;
- MESSINA Antonio ... Assistente amministrativo ASL - per il reato di cui all'art. 323 c.p.;
- MURACA Antonio ... Assistente amministrativo ASL - per i reati di cui all'art. 323 e 479 c.p;
- NUMIA Giuseppe ... Direttore POU attività tecniche ASL - per i reati di cui all'art. 317 (servendosi di LO BIANCO), 323 e 479 c.p.;
- PANIO Giuseppe Armando ... Direttore Amministrativo ASL - per i reati di cui all'art. 323, 476, 490 e 479 c.p.;
- PETROLO Giuseppe ... Direttore Amministrativo ASL - per il reato di cui all'art. 323 c.p.;
- PROCOPIO Francesco ... Componente Ufficio Legale ASL - per i reati di cui all'art. 476, 490 c.p.;
- SCHIAVELLO Fioravante ... Responsabile Settore Pianta Organica e Reclutamento del Personale ASL - per il reato di cui all'art. 323 c.p.;
- SGRO' Andrea ... Dirigente del settore 40 del Dipartimento Sanità Regione Calabria - per il reato di cui all'art. 323 c.p.;
- LO BIANCO Carmelo ... Pregiudicato esponente apiucale dell'omonimo Clan - per i reati di cui all'art. 117 e 317 c.p. (quale emissario NAMIA)
....
Particolarlmente significativa e pertanto assolutamente meritevole di essere evidenziata in questa sede appare la condotta, ipotizzata in sede investigativa, di taluni dirigenti di grado apicale rivestenti altissime funzioni nell'ambito della ASL che hanno favorito l'aggiudicazione di talune gare di appalto a favore di ditte manifestamente riconducibili direttamente o indirettamente ad esponenti di spicco della Criminalità Organizzata locale.
Si fa riferimento, in particolare, alle ditte TEEG ITALIA , già Sas ora Srl e CALOR SYSTEM, che risultano nell'orbita della famiglia LO BIANCO, per essere gestite direttamente da appartenenti alla famiglia, ovvero da soggetti comunque legati da vincolo di affinità a di coniugio con gli stessi.
La correlazione tra gli alti dirigenti sopra menzionati e le ditte da ultimo citate, nel senso che i primi pavorivano l'aggiudacazione di determinati appalti proprio a queste ditte, ove dimostrato e comprovato anche in sede giudiziale, dimostrerebbe in maniera assolutamente incontrovertibile ed irrefutabile le cointeressenze tra i vertici dell'ASL che si sono succeduti negli anni di interesse negli incarichi apicali dell'Azienda e la Criminalità Organizzata locale, e quindi, a seconda delle ipotesi di reato che troveranno accoglimento in sede giudiziale, la corruzione degli stessi o comunque il condizionamento che gli esponenti della C.O. Avrebbero esercitato su di loro, e quindi, date le funzioni di altissimo profilo dirigenziale dagli stessi rivestite, sull'ASL in genere.

Altri rapporti rilevanti
Dall'esame dei dati contenuti nel sistema ASCOT, con riferimento ai mandati di pagamento è emerso che la citata Azienda Sanitaria ha avuto anche rapporti commerciali con:
- LICO SANTO srl di Maierato esercente attività di installazione per importi di Euro 20.680 nel 2005 e Euro 32.952 nel 2006. Titolare di detta impresa risulta LICO Santo ..., con vari precedenti penali (truffa, turbata libertà degli incanti, inquinamento acque, affidamento servizi sociali, uso di fatture per operazioni inesistenti, truffa);
- Hotel CALA DEL PORTO (Euro 1.549,37 nel 2003) e ristorante L'APPRODO (euro 3.356,97 nel 2002) di LOPREIATO Giuseppe...
Le suddette aziende, in relazione ai dati forniti dallo SCICO risulterebbero esercitare l'attività di riciclaggio per conto di MANCUSO Antonio ... e MANCUSO Giovanni ... appartenenti all'omonimo clan.
Inoltre l'attività di Bar presso l'ospedale di Tropea risulta gestita da FERRADINA Domenico, ... che da quanto comunicato dallo SCICO risulta essere prestanome del clan "LA ROSA"...


ASSUNZIONE DI PERSONALE

"...
Assunzioni in attuazione del progetto "dalla sorgente alla foce"
Il Ministero della Salute, con decreto ministeriale del 29/03/1999 ha approvato un progetto presentato dalla regione Calabria denominato "dalla sorgente alla foce" finalizzato al miglioramento dell'assistenza psichiatrica nei confronti dei soggetti affetti da malattie mentali ed ha stanziato, per la sua realizzazione, la cifra di Lire 15,3 miliardi, da ripartire tra tutte (5) le aziende sanitarie capoluogo di provincia, tra cui, per l'appunto, quella di Vibo Valentia la quale ha avuto, per la prima annualità, uno stanziamento ammontante a Lire 2,443 miliardi. Di questo importo, a tenore della delibera della giunta regionale nr. 610 del 2001, 2,234 miliardi dovevano essere destinati alla messa a regime della pianta organica, mentre i rimanenti 208 milioni dovevano essere destinati all'acquisizione di beni e servizi per l'adeguamento strutturale dei presidi deputati alle dette cure quali i centri di salute mentale di Tropea, di Vibo Valentia, di Serra San Bruno ed il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Vibo Valentia.
...
Sono state esaminate tutte le delibere prodotte dal Direttore del Dipartimento Amministrativo della ASL e concernenti il progetto in questione, senza pretesa di esaustività a cagione del fatto che l'incartamento relativo è stato sequestrato dai Carabinieri nell'ambito di un'indagine diretta dalla Procura di Vibo Valentia.
L'esame delle delibere nelle quali venivano disposte le assunzioni del personale con contratti a tempo determinato per la durata di un anno ha consentito di individuare ed enunciare i seguenti elementi di criticità:
- innanzitutto non è emersa la modalità secondo la quale sono stati individuati i soggetti che sono stati successivamente assunti, e, correlativamente lo strumento attraverso il quale gli stessi siano venuti a conoscenza di questa opportunità lavorativa, e cioè se abbia avuto luogo una qualche forma di pubblicità o semplicemente per conoscenza e chiamata diretta; in taluni casi la delibera faceva riferimento alla produzione di un'istanza (in relazione alle assunzioni della Dottoressa MAZZITELLI Anna Serafina ... e del Dottor SORIANO Giovanni ...), in altri casi tale circostanza non veniva menzionata (e pertanto deve ritenersi assente);
- l'unico criterio di selezione dei nominativi individuati pare essere stato quello della valutazione dei curricula dall'esame dei quali veniva desunto il possesso dei requisiti necessari e sufficienti per ricoprire l'incarico di cui al progetto (non consta, in merito, se fosse stata nominata una commissione investita del compito di valutare detti curricola ed in definitiva, di esprimersi in ordine all'assunzione di tali figure professionali, oppure se tale valutazione spettasse, in maniera del tutto discrezionale, a qualche dirigente);
- non pare sia stata fatta alcuna valutazione comparativa, nel senso che non vi è traccia se altri soggetti abbiano presentato domanda ovvero siano stati interpellati in ordine ad un eventuale interesse a ricoprire quell'incarico, e pertanto se la scelta sia stata fatta tra una rosa di nomi i cui titoli siano stati oggetto di valutazione comparativa ovvero se sia stata considerata unicamente e meramente la idoneità di un unico soggetto prescelto e predetereminato non si sa bene da chi e secondo quali criteri;
- sono stati registrati due casi in cui due soggetti, prevalentemente individuati come persone con le quali stipulare contratti di lavoro a tempo determinato per la durata di un anno, hanno rinunciato ad ultimare gli adempimenti per il perfezionamento dei contratti di assunzione e pertanto sono stati dichiarati decaduti e successivamente sostituiti da altri soggetti...
C'è da aggiungere che la Giunta Regionale, per l'anno successivo, ha effettuato un'ulteriore erogazione di denaro che è stato utilizzato dalla ASL per RINNOVARE e PROROGARE i contratti delle figure professionali assunte mediante i fondi stanziati il primo anno...

Condizionamento della Crominalità Organizzata sul personale
L'indagine tesa a verificare la presenza, l'incidenza e l'eventuale condizionamento della C.O. Sull'ASL nr. 8 di Vibo Valentia ha avuto inizio con la richiesta di elementi di conoscenza in ordine alla mappatura della C.O. Su Vibo Valentia, con specifico riguardo all'elenco delle cosche operanti sul capoluogo e sulla provincia, completo dei rispettivi capicosca, degli appartenenti, degli affiliati, dei fiancheggiatori, dei prestanomi, fino ad arrivare ad arrivare alle imprese collegate.
...
In primo luogo è stato raccolto, in formato elettronico, l'elenco completo del personale legato da rapporti di lavoro dipendente con la ASL, dalle qualifiche più basse e meramente esecutive, passando per quelle intermedie, fino ad arrivare a quelle apicali ed è stato preliminariamente effettuato un incrocio con i nominativi legati alla C.O. (...), ricercando:
- la coincidenza assoluta di nome, cognome e codice fiscale;
- la coincidenza del solo nome e cognome;
- la coincidenza del solo cognome;
In relazione alla prima verifica (coincidenza assoluta), sono stati individuati 2 nominativi, LO BIANCO PAOLINO e MACRI' GERARDO i quali si è accertato essere, ad un tempo, legati alla C.O. Ed incardinati organicamente, all'interno della ASL 8 di Vibo Valentia mediante stipula di un rapporto di lavoro subordinato (...) in relazione alla seconda verifica (...) sono stati individuati altri 7 nominativi: CASTAGNA Antonino, GASPARRO Gregorio, GRECO Giuseppe, GRILLO Antonio, MANCUSO Francesco, PETROLO Francesco e TRIPODI Salvatore.
In relazione alla terza verifica (...), sono stati individuati circa 60 nominativi.
E' stato successivamente enucleato, dal novero dei dipendenti, un elenco completo di circa 50 dirigenti, appartenenti al ruolo amministrativo e a quello medico, individuati tra coloro che hanno rivestito, nell'arco temporale di interesse, funzioni ed incarichi di direzione e di responsabilità di alto livello (...).
Tra i loro nominativi, completi di codice fiscale, sono stati analizzati funditus...
E' stata, infine, condotta, in relazione al prefato elenco del personale, un'uletriore analisi consistente nella verifica dei cognomi più ricorrenti tra i dipendenti, e sono stati estrapolati circa 60 nominativi, ricorrenti da un minimo di 5 volte (considerata quale soglia di significatività), fino ad un massimo di 23 volte (...)
Questo uletriore elenco è stato esaminato sotto il duplice profilo della coincidenza di tali cognomi con quelli dei soggetti a vario titolo legati alla C.O. E con quelli dei dirigenti, allo scopo di infividuare l'esistenza di legami parentali con gli uni e con gli altri (legami da cui poter legittimamente desumere un'influenza delle cosche ovvero degli alti dirigenti nelle assunzioni di tali soggetti).
Analogo accertamento è stato, infine, condotto sui lavoratori messi a disposizione della ASL per un tempo determinato dalla società privata di lavoro interinale denominata "Obiettivo Lavoro" ... Dall'esame comparativo è emerso, ictu oculi, il nominativo di un soggetto PATANIA DOMENICO, rinvenuto tra quelli messi a disposizione della ASL da parte della società di lavoro interinale, che è risultato coincidente in toto (nome, cognome e codice fiscale), con quello di un soggetto legato alla C.O.

Esito accertamenti relativi al personale dipendente ASL

Oltre a quanto già evidenziato sulle persone dei Direttori Generali e del Commissario Straordinario pro-tempore, dei Dirigenti e funzionari e dipendenti della Azienda Sanitaria di Vibo Valentia coinvolti nelle varie vicende penali descritte nella presente relazione nella parte ralativa agli appalti pubblici ..., si riporta di seguito quanto ulteriormente emerso sul conto di altro personale dipendente della citata struttura...
Si rappresenta che tali risultanze sono riferite ai dati richiesti dagli operanti e forniti dalla ASL in ordine ai Direttori Generali, Commissari Straordinari, Dirigenti e a tutto il personale a vario titolo impiegato nel periodo oggetto della presente indagine 01.01.2003 - 01.01.2006.
Inoltre avendo acquisito elementi in ordine a personale fornito da agenzie di somministrazione di lavoro interinale, e in particolare dalla società Obiettivo Lavoro - Agenzia per il Lavoro Spa di Milano, filiale di Lamezia Terme, sono stati acquisiti presso tale impresa, ...., i dati riferiti al personale fornito all'Azienda Sanitaria di Vibo Valentia dal 2003 al 2006.
Naturalmente, stante la mole dei dati disponibili e la necessità di esaminarli in tempi ragionevoli, si è proceduto alla verifica a campione di un numero comunque cospicuo degli stessi.
...

Si riportano di seguito in relazione alla delega ricevuta i soli "precedenti di maggior rilievo" rilevati nei confronti del personale dipendente della ASL con riferimento alla carica rivestita...

Dirigenti:
(1) TALARICO Francesco - attuale Direttore Generale risulta segnalato per Truffa e falsi in genere;
(2) MARTINA Mario - Direttore Dipartimento Amministrativo pro-tempore segnalato per Abuso d'ufficio, concussione, falsi in genere, truffa;
(3) LA TESSA Domenico - Direttore Sanitario Distretto Serra San Bruno (CZ - ora VV), segnalato per reati contro la pubblica amministrazione, falsi in genere e truffa;
(4) MASSARA Francesco - Direttore Dipartimento di Prevenzione segnalato per reati contro la Pubblica Amministrazione, truffa e reati di carattere elettorale;
(5) PERRI Domenico - Direttore Dipartimento Materno Infantile segnalato per omicidio volontario tentato;
(6) SCHIRRIPA Pietro - Direttore Sanitario Stabilimento Ospedaliero V.V. - segnalato per reati contro la Pubblica Amministrazione (Arrestato in custodia cautelare art. 285 CPP), truffa, violazioni T.U. Per disciplina dell'immigrazione e rimozione ed omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro;
(7) CATAUDELLA Matteo - Direttore Sanitario POU e Stabilimento Ospedaliero Soriano, segnalato per turbata libertà degli incanti e altri reati contro la Pubblica Amministrazione;

Non dirigenti:
(1) LO BIANCO Paolino ... impiegato alla ASL con la qualifica di Operatore Tecnico - figlio del capo clan LO BIANCO Carmelo - risulta essere stato, già a far data dal 1985, più volte segnalato e tratto in arresto per i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento, porto abusivo di armi, usura, furto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché tentato omicidio volontario, riciclaggio, ricettazione, violenza privata, lesioni e destinatario di misure di prevenzione personale, di ultimo tratto in arresto in data 19.9.2006 dalla Polizia di Vibo Valentia e dalla DDA di Catanzaro nell'ambito dell'Operazione ODISSEA contro le famiglie MANCUSO-LA ROSA;
(2) MACRI' Gerardo ... impiegato alla ASL come tecnico sanitario di laboratorio biomedico - già a far data dal 1994 risulta segnalato per associazione a delinquere di stampo mafioso e tratto (in arresto nrd) da ultimo in data 19.9.2006 dalla Polizia di Vibo Valentia e dalla DDA di Catanzaro nell'ambito dell'Operazione ODISSEA contro le famiglie MANCUSO-LA ROSA. Lo stesso risulta destinatario del decreto n. 2/5 RAC, datato 12.01.2005, emesso, ai sensi dell'art. 25 della Legge 646/1982, dal Tribunale di Vibo Valentia nei confronti di MANCUSO Giuseppe, ..., quale gestore di fatto della discoteca "Casablanca" di Tropea, formalmente intestata alla sorella, MACRI' Carmela, nata a Tropea il 17.3.1954, risultata nella reale disponibilità della cosca MANCUSO di Limbadi e per tale motivo, sottoposta a provvedimento di confisca.
(3) PATANIA Domenico ... assunto a tempo determinato da tramite la società Obiettivo Lavoro appartenente all'omonimo clan, con precedenti di detenzione e porto abusivo si armi, omicidio doloso e reati contro l'incolumità pubblica;
(4) SOLDANO Vincenzo ... impegnato con la qualifica di infermiere - ex vice sindaco S.Gregorio d'Ippona arrestato nel corso del luglio 2005 dalla Polizia di Vibo Valentia e la DDA di Catanzaro nell'ambito dell'Operazione "RIMA" che ha riguardato i capi e i gregari della cosca FIARE' di San Gregorio d'Ippona (VV), per reati di associazione mafiosa finalizzata all'usura, estorsione, riciclaggio, truffa ai danni dello Stato, dell'U.E.. Dall'inchiesta è altresì emerso il coinvolgimento di due amministratori comunali di San Gregorio d'Ippona, in particolare è emerso che la cosca FIARE' avrebbe pesantemente condizionato l'attività comunale infiltrandosi in appalti ed altre attività grazie alla diretta complicità del Sindaco e del ViceSindaco. La cosca, inoltre, avrebbe attuato anche una serie di estorisioni ai danni di imprenditori impegnati nella realizzazione di lavori pubblici. Lo stesso risulta essere stato oggetto di controllo da parte delle forze dell'ordine unitamente alle persone di seguito riportate per alcune delle quali si è già riferito, in ordine alla loro appartenenza a clan mafiosi di cui al punto precedente:
- RAZIONALE Saverio, ... (soggetto arrestato nell'ambito dell'Operazione "RIMA" collegato alla cosca FIARE'), più volte segnalato e tratto in arresto per i reati di cui agli artt. 416, 416 BIS, 575, 435, 422, 610 del C.P., art. 162 del TULPS RD 773/1931, nonché destinatario di misure di prevenzione personali;
- GASPARRO Francesco, ... (soggetto appartenente alla cosca GASPARRO - FIARE'), più volte segnalato e tratto in arresto per i reati di cui agli artt. 416, 416 BIS, 648 BIS, 640 del C.P., art. 216 del RD 267/1942, violazioni alla L. 516/1982 a all'art. 72 della L. 685/1975, nonché tratto in arresto in data 19.09.2006 per i reati di cui agli artt. 644 e 629 del C.P.;
- COLLOCA Filippo, ... segnalato e tratto in arresto per i reati di cui agli artt. 416 BIS C.P. E art. 73 del DPR 309/1990;
- FIARE' Vincenzo, ... più volte segnalato e tratto in arresto per i reati di cui agli artt. 644, 416 BIS, 648, 385 del C.P. , art. 71 e art. 72 della legge 685/1975, art. 12 della legge 1423/1956, art. 73 DPR 309/1990, nonché destinatario di misure di prevenzione personali (soggetto appartenente alla cosca GASPARRO - FIARE');
- CULLIA Emanuele, ... segnalato e tratto in arresto per i reati di cui agli artt. 337, 624 e 582 del C.P., art. 4 della legge 110/1975, art. 9 comma 1 della legge 1423/1956, art. 72 della legge 685/1975. nonché destinatario di misure di prevenzione personali;
- GASPARRO Vincenzo, ... segnalato e tratto in arresto per i reati di all'art. 624 C.P., nonché destinatario di misure di prevenzione personali;
Lo stesso inoltre, in data 21.01.2002 risulta essere stato in località San Gregorio d'Ippona, in occasione del funerale di FIARE' Francesco unitamente a:
- CORTESE Francesco, segnalato e tratto in arresto per i reati di cui agli artt. 624, 575, 582, 648, 628, 610 del C.P., nonché destinatario di misure di prevenzione personali;
- RUFFA Francesco, segnalato e tratto in arresto per i reati di cui agli artt. 385 e 648 del C.P., art. 73 del DPR 309/1990, art. 71 e 72 della legge 685/1975, art. 9 comma 1 della legge 1423/1956, nonché destinatario di misure di prevenzione personali;
- CULLIA Emanuele, ... , poco prima indicato;
- FARFAGLIA Pasquale, ..., segnalato per il reato di cui all'art. 416 BIS del C.P.;
- FARFAGLIA Stefano, ...., segnalato per i reati di cui agli artt. 635, 624, 614, 609 quater del C.P.;
- PAGANO Antonino, ...
(5) TRIPODI Francesco Michele, dipendente dell'Azienda Sanitaria 8 di Vibo Valentia, in servizio presso la divisione di Chirurgia Generale del Polo Stabilimento Ospedaliero di Tropea, risulta dalle interrogazioni alle banche dati in uso al Corpo essere coniugato con PIROMALLI Concetta ... figlia del boss PIROMALLI Girolamo, capo clan dell'omonima famiglia mafiosa che, notoriamente, rappresenta una delle più potenti organizzazioni criminali gravanti nel territorio reggino e in particolare su Gioia Tauro.

Oltre a tali nominativi, nel corso dell'attività di incrocio dei dati in possesso riferiti ai nominativi appartenenti alla C.O. Con quelli dei dipendenti dell'ASL, sono emersi, altresì, ulteriori soggetti che risultano dediti ad attività illecite.
In particolare, FURCI Giuseppe Francesco, SCATURCHIO Luciano e TULOSAI Salvatore, quali soggetti strettamente legati agli ambienti delle cosche locali. Nei confronti dei citati dipendenti dell'ASL si è proceduto alla redazione di dettagliate schede riferite ai precedenti di polizia, nonché ai collegamenti con altri soggetti appartenenti alla C.O.
...
Va inoltre messo in risalto il dato emerso sul possesso di armi da fuoco di alcuni dipendenti, in taluni casi pregiudicati, non limitate al normale e giustificato possesso di armi da caccia.
Si riportano, i soli casi di maggior rilievo...
(1) FURCI Giuseppe Francesco - con la qualifica di Operatore Professionale Sanitario - Infermiere risulta denunciato dai Carabinieri di S.Onofrio per il reato di cui all'art. 631 del C.P. (usurpazione); nel 2005 risulta tratto in arresto dai Carabinieri di Serra San Bruno per violazioni all'art. 2 della legge 895/1967 (detenzione illegale di armi) e colpito da misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla p.g. Ai sensi dell'art. 282 C.p.p. Dal GIP presso il Tribunale di Vibo Valentia, per violazioni all'art. 2 della legge 895/1967 (detenzione illegale di armi); nel 2006 sottoposto a rilievi segnaletici ai fini di identificazione di pubblica sicurezza, nonché emessa la misura di prevenzione personale dell'avviso orale ai sensi della legge n. 327/88;
(2) SCATURCHIO Luciano, dipendente ASL 8 di Vibo Valentia con la qualifica di Operatore Professionale Sanitario - Infermiere. Nel 1996 risulta tratto in arresto dai Carabinieri di Arena (VV) per il reato di favoreggiamento, per reati contro la persona e reati contro l'amministrazione della giustizia; nel 1999 denunciato dai Carabinieri di Vibo Valentia per reati contro l'incolumità pubblica per i quali è stato tratto in arresto in data 19.01.2000 e definitivamente condannato in data 26.09.2005; nel 2000 tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare per i reati di cui agli artt. 12 e 14 della L. 497/1974 inerente le armi, art. 73 del DPR 309/1990 inerente gli stupefacenti, artt 416 (associazione per delinquere), 625 comma 1 - parte 5 (furto aggravato), 424 (danneggiamento aggravato seguito da incendio), 629 (estorsione) e 629 comma 2 (illecito profitto in associazioni mafiose); nel 2001 sottoposto alla misura di prevenzione personale dell'obbligo di soggiorno e destinatario di provvedimento di revoca della patente di guida per mancanza di requisiti morali, emesso dalla Prefettura di Vibo Valentia; nel 2005 scarcerazione con provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro e riconoscimento del beneficio dell'affidamento in prova al servizio sociale e sottoposto con provvedimento del Tribunale Vibo Valentia Uff. Mis. Prev. Alla misura della sorveglianza speciale di p.s., con obbligo di soggiorno nel comune di Dasà (VV), per la durata di anni 4 (quattro), con scadenza, salvo eventuali interruzioni, alle 24.00 del 08.09.2009; condannato con stentenza della Corte d'Appello di Catanzaro alla pena di 7 anni di reclusione ed euro 20.000,00 di multa e alla interdizione perpetua dai pubblici uffici per i reati di cui agli artt. 12 e 14 della L. 497/1974 inerente le armi, art. 73 del DPR 309/1990 inerente gli stupefacenti, artt 416 (associazione per delinquere), 625 comma 1 - parte 5 (furto aggravato), 424 (danneggiamento aggravato seguito da incendio), 629 (estorsione) e 629 comma 2 (illecito profitto in associazioni mafiose);
(3) TULOSAI Slavatore, dipendente ASL 8 di Vibo Valentia con la qualifica di Coadiutore Amministrativo negli anni 2003 e 2003, e di Coadiutore Amministrativo Esperto nel 2005. Nel 1998 è stato destinatario di proposta per l'applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di p.s., revocata il 04.05.1989 dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, nel 1992 denunciato per il reato di cui all'art. 416 bis del C.P., nel 1993 per i reati di cui agli artt. 416, 644 e 629 del C.P. nonché destinatario di provvedimento del divieto di espatrio generico, nel 1994 tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare per i reati di cui agli artt. 416, 644 e 629 del C.P.; nel 1994 denunciato per i reati di cui agli artt. 416 e 644 del C.P.; nel 2002 denunciato all'A.G. poiché responsabile di violenza e minaccia in pregiudizio del dr. Sorrentino Domenico, medico otorino in servizio e nello svolgimento delle sue funzioni presso il relativo ospedale di Vibo Valentia e per averlo calunniato e schiaffeggiato. Veniva inoltre deferito per interruzione di servizio di pubblica necessità (artt. 336, 340, 368, 582 e 640 del C.P.) nonché tratto in arresto per i reati di cui agli artt. 336 (violenza e minaccia a pubblico ufficiale), 582 e 585 c.p. (lesioni personali aggravate), nel 2003 è stato denunciato unitamente a Buttafuoco Antonio (...), Carotta Antonio (...), Collia Alessandro (...), Comità Marcello (...), Fazzolari Marcello (...), Galluccio Giuseppe (...), Muscia Gaetano (...), Pandullo Giuseppe (...), Ponzoni Maurizio (...), Sergi Vincenzo (...), Vatrano Walter (...), per i reati di agli artt. 416 (associazione per delinquere), 615 ter e quater (detenzione abusiva codici accesso a sistemi informativi e telematici - accesso abusivo a sistema informatico), 617 quater (interc.impedim./interruz. illecite di comunicazioni informatiche e telematiche), 640 ter (frode informatica), art. 12 del DL 143/1991 inerente le carte di credito; nel 2005 denunciato per i reati di cui agli artt. 416 (associazione a delinquere), 482 (falsità materiale commessa dal privato), 642 (fraudolento danneggiamento dei beni assicurati), in quanto dedito alla simulazione di sinistri stradali con l'intento di trarre ingiusto profitto ai danni delle società assicurative, in concorso con Vacatello Lorenzo (...), Vetrella Roberto (...), Scali Gaetano (...), Rossi Luigi Adriano (...), Pasquino Francesco Orlando (...), Palumbo Francesco (...), Moscato Maurizio (...), Mondello Marcello (...) assunto dall'ASL si tramite Ufficio di Collocamento tramite Obiettivo Lavoro, Melluso Vincenzo (...), Mantino Rosario Primo (...), Mantino Orazio Benito (...), Mantino Luciano (...), Mantino Fortunato (...), Mantella Andrea (...), Gelanzè Giuseppe (...), Francolino Michele (...), Fortuna Rosaria (...), Fortuna Ippolito Andra (...), Fiorillo Vincenzo (...), Fiorillo Giuseppe (...), Ferrarini Franco (...), Farrilli Graziella (...), Chirico Francesco (...), Artusa Giuseppina (...), Arena Francesco (...), sempre nel 2005 denunciato per i reati di associazione a delinquere finalizzata ai delitti di estorsione, danneggiamento, porto abusivo e detenzione di armi e munizioni, usura, furto, detenzione e spaccio di sostanza stupefacente e ricettazione, unitamente a Lo Bianco Paolo dipendente ASL, Braba Francesco, Mantella Andrea, Scrugli Francesco, Pugliese Carchedi Giuseppe, Pugliese Carchedi Michele, Cutrullà Roberto, Macrì Domenico, Gramendola Carmelo assunto all'ASL tramite Obiettivo Lavoro, Mantella Salvatore, De Rito Mario, Scrugli Nicola, Andracchi Angelo e tale sedicente Giovanni, operaio di nazionalità rumena e in data 07.03.2005: destinatario dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Vibo Valentia, per i reati di cui sopra, unitamente a:
- Pugliese Carchedi Michele, ... più volte segnalato e tratto in arresto per i reati di cui agli artt. 648, 629, 416 del C.P., art. 4 della L. 895/1967, art. 2 L. 895/1967, art. 73 comma 1 del DPR 309/1990 e destinatario di misure di prevenzione personali;
- Pugliese Carchedi Giuseppe, ... pluripregiudicato deceduto in un agguato nell'agosto del 2006;
- Lo Bianco Paolino, ... più volte segnalato e tratto in arresto per i reati di associazione a delinquere finalizzata ai delitti di estorsione, danneggiamento, porto abusivo di armi, usura, furto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché tentato omicidio volontario, riciclaggio, ricettazione, violenza privata, lesioni e destinatario di misure di prevenzione personali;
- Scrugli Francesco ...;
- Cutrullà Roberto ... segnalato e tratto in arresto per i reati di cui agli artt. 581, 582, 629 del C.P., art. 73 comma 1 DPR 309/1990, art. 416 C.P., art. 2 e art. 4 L. 895/1967;
- Macrì Domenico ...;
- De Rita Mario ...
Il medesimo provvedimento prevedeva la misura cautelare degli arresti domiciliari per i seguenti soggetti:
- Barba Francesco ... con precedenti per i reati di usura ed estorsione e destinatario di misure di prevenzione personali;
- Scrugli Nicola ...;
- D'Andrea Giovanni Claudio ...;
nonché dell'obbligo di presentarsi ai Carabinieri di Vibo Valentia nei confronti di Andracchi Angelo...;
In merito a quanto innanzi citato, va comunque evidenziato, che in data 06.12.2005 il GUP c/o il Tribunale di Vibo Valentia ha emesso sentenza di assoluzione e contestuale scarcerazione per insussistenza dei fatti inerenti un procedimento penale per i reati di cui agli artt. 416 (associazione per delinquere), 615 ter e quater (detenzione cosici di accesso a sistemi informatici e telematici - accesso abusivo a sistema informatico), 617 quater (interc./impedim./interruz. Illecita di comunicazioni informatiche e telematiche), 640 ter (frode informatica), art. 12 del DL 143/1991 inerente le carte di credito, mentre in data 28.07.2006 semtenza esecutiva del Tribunale di Vibo Valentia di assoluzione per insussistenza dei fatti inerenti un procedimento penale per i reati di cui agli artt. 629 (estorsione) e 644 (usura).

Si riportano altresì, le mergenze più significative degli accertamenti svolti su soggetti dipendenti dell'Asl 8, assunti tramite la società di lavoro interinale OBIETTIVO LAVORO filiale di Lamezia Terme (CZ):
(1) D'ANDREA Giovanni Claudio - assunto tramite Obiettivo Lavoro ... con la qualifica di agente tecnico.
Da notizie desunte dalla consultazione della banca dati S.D.I. Emerge che nel 2005 è stato denunciato per i reati di associazione a delinquere finalizzata ai delitti di estorsione, danneggiamento, porto abusivo e detenzione di armi e munizioni, usura, furto, detenzione e spaccio si sostanza stupefacente e ricettazione, unitamente a diversi soggetti per i quali si rimanda a quanto già detto per per Tulosai Salvatore;
(2) TRECATE Massimo - assunto tramite Obiettivo Lavoro ... con la qualifica di agente tecnico.
Da notizie desunte dalla consultazione della banca dati S.D.I. Emerge che in data 15.10.1999 è stato destinatario di misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di p.s. (art. 5 legge 1423/56), revocata in data 18.10.2000; in data 29.10.1998 destinatario di affidamento in prova ai servizi sociali (art. 47 legge 354/75) dal Tribunale di Catanzaro; in data 20.09.1997 condannato dalla Corte d'Appello di Catanzaro per i reati di oltraggio, resistenza, violenza; il 02.03.1997 condannato dalla Corte d'Appello di Catanzaro per il reato di furto (art. 624 c.p.); in data 17.07.1995 destinatario di affidamento in prova ai servizi sociali (art. 47 legge 354/75) dal Tribunale di Cosenza; il 12.07.1995 destinatario di provvedimento di libertà controllata da parte del Tribunale di Catanzaro; in data 26.05.1993 destinatario di affidamento in prova ai servizi sociali (...) dal Tribunale di Reggio Calabria in data 13.01.1993 irrogata sentenza definitiva della Corte d'Appello di Catanzaro di applicazione nella misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di p.s.; il 31.08.1991 denunciato per il reato di evasione (c.p. art. 385); il 04.02.1991 tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare per il reato di estorsione (c.p. art. 629), in data 27.01.1991 indagato per i reati di associazione per delinquere (c.p. art. 416) ed estorsione (c.p. art. 629), il 04.06.1990 denunciato per i reati di porto abusivo e detenzione di armi; il 22.12.1989 scarcerato con provvedimento della Corte d'Assise di Catanzaro per il reato di violazione di domicilio (c.p. art. 614); il 07.08.1989 tratto in arresto per il reato di porto abusivo e detenzione di armi e munizionamento; il 07.07.1989 denunciato dal Commissariato di Vibo Valentia per il reato di lesioni personali (c.p. art. 582); in data 18.01.1989 con provvedimento della Corte d'Assise di Catanzaro per il reato di associazione per delinquere (c.p. art. 416) e omicidio volontario tentato (c.p. art. 575); il 12.04.1987 tratto in arresto per il reato di ricettazione (c.p. art. 648), il 01.08.1985 destinatario di provvedimento di divieto di ritorno nel comune e di rimpatrio con foglio di via obbligatorio da parte della Questura di Catanzaro; il 14.09.1983 tratto in arresto dalla Polizia di Stato di Tropea per i reati di fabbricazione e detenzione di materiale esplodenti (c.p. art. 435) e danneggiamento (c.p. art. 635);
(3) RUSSO Pasquale, segnalato per i reati inerenti gli stupefacenti, falsità ideologica, truffa, ricettazione, porto abusivo e detenzione di armi e munizioni (assunto all'ASL tramite Obiettivo Lavoro nel 2006);
(4) ZACCARO Francesco, segnalato e tratto in arresto per i reati di cui agli artt. 644, 629, 624, 336, 337, 651, 650, 582 del C.P., art. 73 del DPR 309/1990 e art. 9 comma 1 della legge 1423/1956;
(5) MONDELLO Marcello, collegato a Tulosai Salvatore in quanto destinatario della medesima informativa di reato, assunto dall'ASL tramite l'Ufficio di Collocamento nel 2003, con la qualifica di Ausiliario Specializzato (Servizi Tecnico-Economali), ha lavorato nel 2005 presso l'ASL tramite Obiettivo Lavoro con la qualifica di Ausiliario e Agente Tecnico con precedenti per associazione per delinquere, falsità materiale, fraudolenta distruzione della cosa pubblica, altri delitti contro il patrimonio;
(6) MERLO Rosario, assunto all'ASL nel 2005 tramite Obiettivo Lavoro con la qualifica di Agente Tecnico con precedenti per associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, altri delitti contro il patrimonio;
(7) SPINOSO Nicola, assunto all'ASL nel 2005 e nel 2006 tramite Obiettivo Lavoro con la qualifica di Autista di Ambulanza, con precedenti per porto abusivo e detenzione di armi, associazione a delinquere, truffa;
(8) LACQUANITI Emiliano, assunto all'ASL nel 2006 tramite Obiettivo Lavoro con la qualifica di Agente Tecnico con precedenti per omicidio colposo, lesioni personali, favoreggiamento;
(9) GRAMENDOLA Carmelo, assunto all'ASL nel 2006 tramite Obiettivo Lavoro con la qualifica di Agente Tecnico con precedenti per violenza o minaccia a pubblico ufficiale, stupefacenti art. 73 comma 1 DPR 309/90 (unitamente ai già citati Tulosai Salvatore e Lo Bianco Paolino più altri pregiudicati), inosservanza dei provvedimenti dell'autorità, lesioni personali colpose, violazioni alle norme di comportamento in caso di incendio, furto;
(10) CURELLO Saverio ... assunto all'ASL nel 2005 tramite Obiettivo Lavoro con la qualifica di Agente Tecnico con precedenti per porto abusivo e detenzione di armi, ricettazione, stupefacenti, porto abusivo e detenzione munizionamento;
(11) LA BELLA Francesco ... assunto all'ASL nel 2005 tramite Obiettivo Lavoro con la qualifica di Agente Tecnico con precedenti per affidamento in prova ai servizi sociali per il reato di danneggiamento, divieto di ritorno nel comune di Fuscaldo (CS), furto, lesioni personali, violazione di domicilio, porto abusivo e detenzione di armi od oggetti atti ad offendere - L. 110/75, violanzioni all'art. 12 della L. 497/1974 sul controllo delle armi, ricettazione, porto abusivo o detenzione di munizionamento;
(12) CONDELLO Emanuela ... assunta all'ASL nel 2005 tramite Obiettivo Lavoro con la qualifica di Agente Tecnico con precedenti per reati controla Pubblica Amministrazione;
(13) RUSSO Massimiliano ... assunto all'ASL nel 2005 tramite Obiettivo Lavoro con la qualifica di Agente Tecnico con precedenti per lesioni personali, porto abusivo di armi, stupefacenti, reati contro l'incolumità pubblica;
(14) DESIDERATO Emaniela ... assunta all'ASL nel 2005 tramite Obiettivo Lavoro con la qualifica di Agente Tecnico con precedenti per reati contro il patrimonio e la Pubblica Amministrazione;
(15) MANTELLA Vincenzo ... assunto all'ASL nel 2006 tramite Obiettivo Lavoro con la qualifica di Agente Tecnico, in data 20.05.2006 è stato controllato unitamente a D'Andrea Giovanni Claudio di cui si è detto in precedenza e denunciato per lesioni personali volontarie aggravate, unitamente al pluripregiudicato Patania Francesco;
(16) MEDDIS Saverio ... assunto all'ASL nel 2006 tramite Obiettivo Lavoro con la qualifica di Agente Tecnico con precedenti per lesioni personali, danneggiamenti, porto abusivo e detenzione di armi, destinatario di avviso orale di p.s. nel giugno 2006

Si riportano altresì alcuni accertamenti, ritenuti di rilievo, effettuati nei confronti dei parenti del personale dipendente dell'ASL con ruoli direttivi:
(1) RIZZO Domenico Francesco (fratello di Rizzo Maria Gabriella - direttore amministrativo presso l'ASL) con precedenti per associazione per delinquere, truffa, turbata libertà degli incanti, reati contro la pubblica amministrazione, abuso di ufficio, frode nelle pubbliche forniture, inadempimento di contratti di pubbliche forniture, altri delitti contro la pubblica amministrazione, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici;
(2) BORRELLO Nicola Antonio (cognato di NAMIA Giuseppe direttore amministrativo presso l'ASL - in quanto marito della sorella, Borrello Teresa) con precedenti per associazione di tipo mafioso, reati contro la Pubblica Amministrazione.

Oltre a quanto sopra il Comando Nucleo PT di Vibo Valentia ha fatto conoscere le notizie di seguito riportate ed a schedario di detto Comando.

Dal 2003 al 2006, sono state poste in essere indagini delegate dalla locale A.G., finalizzate ad accertare il corretto funzionamento della Commissione Tecnica di Controllo dell'ASL 8 di Vibo Valentia, e generate dalle circostanze riferite dal dott. Monteleone Domenico ... Presidente dell'Ordine Provinciale dei Farmacisti di Vibo Valentia, il quale denunciava omissioni da parte della citata Commissione Tecnica, deputata al controllo sulla regolarità delle ricette, successivamente rimborsate dal S.S.N.

L'attività di cui sopra ha consentito di segnalare alla locale Procura della Repubblica, tutti i componenti della Commissione Farmaceutica dell'Azienda Sanitaria 8 di Vibo Valentia, di seguito elencati, per i reati di cui agli artt. 81, 110, 323 e 328 del C.P. (omissione e abuso d'ufficio):
(1) De Fina Massimo ... presidente della Ferfarma e della Commissione Provinciale Tecnica di Vigilanza Farmaceutica di Vibo Valentia;
(2) Cichello Mimì Cornelia ... titolare dell'omonima farmacia rurale, componente effettivo della Commissione Provinciale Tecnica di Vigilanxa Farmaceutica di Vibo Valentia;
(3) Capocasale Concetta ... nella sua qualità di componente della Commissione Provinciale Tecnica di Vigilanxa Farmaceutica di Vibo Valentia;
(4) Gabriele Gaetano Antonio ... assistente amministrativo ASL 8 e Segretario della Commissione Provinciale Tecnica di Vigilanxa Farmaceutica di Vibo Valentia;
(5) Borello Giuseppe ... farmacista, dirigente dell'ASL 8 di Vibo Valentia;
(6) Garaffo Caterina ... farmacista, dirigente dell'ASL 8 di Vibo Valentia e componente della Commissione Provinciale Tecnica di Vigilanxa Farmaceutica di Vibo Valentia.

Gli ulteriori sviluppi delle indagini delegate, hanno consentito di accertare che i soggetti di cui ai precedenti punti 1), 2) e 3) redigevano falsi verbali di riunione, inducendo in tal modo in errore Federfarma Roma, convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale e procurato un ingiusto profitto, costituito dagli emolumenti percepiti. Per quanto sopra, in data 06.02.2006, i sigg. De Fina Massimo, Cichello Mimì Cornelia e Capocasale Concetta sono stati denunciati alla locale A.G. Per i reati di cui agli art. 640, 2° comma e 493 del C.P..

Inoltre, nel corso delle indagini è emerso che, in data 8 giugno 2005, la dirigenza pro tempore della Azienda Sanitaria 8 di Vibo Valentia aveva approvato una specifica delibera, finalizzata all'acquisto di cospicue scorte di farmaci a elevato costo, allo scopo di procedere alla successiva distribuzione, a beneficio di determinati pazienti e pe ril tramite di 29 medici base convenzionati.
Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di accertare che la delibera adottata per attuare quanto sopra detto era illegittima, in quanto adottata in violazione delle disposizioni del Testo Unico delle Leggi Sanitarie...

Tale attività si è conclusa con la segnalazione per danno erariale alla competente Procura Regionale della Corte dei Conti, per un importo di 210.000,00 euro e alla denuncia di 32 persone alla competente Procura della Repubblica. Nel dettaglio, sono stati denunciati per i reati di cui agli artt. 110 e 323 del C.P. (abuso d'ufficio), i seguenti dirigenti dell'ASL 8 di Vibo Valentia:
(1) Crupi Armando Francesco ... nella sua qualità di Direttore Generale pro-tempore dell'Azienda Sanitaria 8 di Vibo Valentia;
(2) Petrolo Giuseppe ... nella sua qualità di Direttore Amministrativo pro-tempore dell'Azienda Sanitaria 8 di Vibo Valentia;
(3) Miceli Francesco ... nella sua qualità di Direttore Sanitario pro-tempore dell'Azienda Sanitaria 8 di Vibo Valentia;

Inoltre sono stati denunciati per il reato di cui all'art. 348 del Codice Penale (abusivo esercizio di una professione), i numerosi medici di base convenzionati:
(1) BARBUTO Carmine ... con studio in Rombiolo (VV) via dei Mille 70;
(2) BAX Incoronata ... con studio in Vibo Valentia;
(3) CAMPISI Francesco ... con studio in Polia (VV) via Roma 32;
(4) CARCHEDI Vincenzo ... con studio in Francavilla Angitola, via Roma 38;
(5) CATALDI Antonio ... con studio Serra San Bruno (VV) Corso Umberto I° 168;
(6) CATANIA Vincenzo ... con studio in Gerocarne (VV) via Salita Madonna Pompei 3;
(7) CICCONE Gregorio ... con studio in Dinami frazione Monsoreto (VV) , Corso Vittorio Emanuele III 30;
(8) CORSO Giovanna Aurora ... con studio in Limbadi (VV) via XXXI Marzo 17;
(9) D'AMICO Annunciato ... con studio in Vibo Valentia frazione Piscopio via Regina Margherita;
(10) DEL GIUDICE Pasquale ... con studio in Gerocarne (VV) via Berta 14;
(11) DI GESU Maria Grazia ... con studio in Briatico (VV) via Provinciale S. Costantino;
(12) DI MINO Calogero ... con studio in Francica (VV) Via Duomo;
(13) FEROLETO De Maria Francesco Maria Carlo ... con studio in Pizzo (VV) via Nazionale 7;
(14) FRANZE' Francesco Osvaldo ... con studio in Vibo Valentia via Santa Maria dell'Imperio 8;
(15) GIANNOTTA Girolamo ... con studio in Nicotera (VV) via La Corte;
(16) GRILLO Alessandro ... con studio in San Calogero (VV) via Milano 13;
(17) MASSARA Costantino ... con studio in Briatico (VV) cia Gravazio 32;
(18) MONTELEONE Cosmo Rocco ... con studio in Nardodipace (VV) via Alcide De Gasperi 12;
(19) PAGNOTTA Vincenzo ... con studio in Filandari (VV) via Roma;
(20) POLITO Francesco ... con studio in Nicotera (VV) frazione Marina via Garibaldi 72;
(21) PUGLIESE Giuseppe ... con studio in Drapia (VV) via Posta 43;
(22) SCALAMANDRE' Rosa Anna ...con studio in Pizzo (VV) Piazza della Repubblica 29;
(23) SCHIARITI Antonio ... con studio in Stefanaconi (VV) via Guglielmo Marconi 18;
(24) SESTO Rosalba ... con studio in Nicotera (VV) Piazza Garibaldi 7;
(25) SORACE Giuseppe ... con studio in San Costantino Calabro (VV) via Fratelli Bandiera;
(26) SORBARA Giuseppe ... con studio in Arena (VV) Corso Vittorio Emanuele III 69;
(27) STIGNI Pasquale ... con studio in Pizzo (VV) Corso Garibaldi;
(28) VALENTE Vincenzo ... con studio in Pravati di Melito (VV) Corso Umberto I° 16;
(29) ZAVATTIERI Carmelo ... con studio in Pizzo (VV) via Riviera Prangi 96.

Nell'ambito di accertamenti di carattere fiscale avviati di iniziativa nel confronti di persone fisiche residenti nella provincia di Vibo Valentia, tendenti ad appurare la regolare dichiarazione, ai fini delle Imposte Dirette, delle spese sanitarie e mediche sostenute, sono stati esperite indagini sulla legittimità della concessione e della fruizione delle esenzioni dal ticket sanitario. Tale attività ha consentito di conseguire i seguenti risultati di servizio:
- anno 1999: denunciati n. 207 soggetti, responsabili di avere ottenuto indebitamente l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario, per i reati di cui agli artt. 640, 483 e 495 del C.P. Inoltre, sono stati denunciati n. 5 dipendenti dell'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia per i reati di cui agli artt. 323 (abuso d'ufficio), 493 (falsità commesse dal pubblico ufficiale in atti pubblici), 479 (falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici) e 640(truffa) C.P., di seguito generalizzati:
(1) AMERATO Giuseppe ... commesso presso l'ospedale;
(2) CRITELLI Antonio ... ausiliario specializzato presso l'ospedale;
(3) CAPANO Grazia ... coadiutore amministrativo presso l'ospedale;
(4) LO RIGGIO Raffaele ... coadiutore amministrativo presso l'ospedale;
(5) MILIDONI Saverio ... commesso presso l'ospedale.
- anno 2003: denunciati n. 24 soggetti, responsabili di avere ottenuto indebitamente l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario, per i reati di cui agli artt. 26 Legge 15/1968 e 483 C.P.;
- anno 2006: denunciati n. 54 soggetti, responsabili di avere ottenuto indebitamente l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario, per i reati di cui agli artt. 640, comma 2, C.P. (truffa), 483 C.P. (falsità ideologica commessa da privato cittadino in atto pubblico), 76 DPR n. 445/200 (Mendaci dichiarazioni).

Nell'ambito di altra attività di servizio, volta ad accertare e contrastare violazioni relative all'esatto assolvimento degli obblighi di servizio da parte del personale dipendente dell'Azienda Sanitaria 8 di Vibo Valentia, sono emerse anomalie circa l'operato e i compiti svolti dal personale dell'ASL 8, con riferimento al Presidio Ospedaliero di Tropea.
In particolare, gli accertamenti svolti, inerenti il periodo 200-2005, indirizzati a verificare eventuali assenze ingiustificate dal lavoro, hanno riguardato, tra gli altri, i seguenti soggetti:
(1) MACRI' Gerardo (di cui si è già detto in precedenza);
(2) MUSCIA Salvatore ... in servizio presso il SERT dello Stabilimento Ospedaliero di Tropea;
(3) CICCARELLI Eugenio ... in servizio presso la Direzione Amministrativa del Poli Stabilimento Ospedaliero di Tropea;
(4) TRIPODI Francesco Michele di cui si è già detto in precedenza, in servizio presso la Divisione di Chirurgia Generale del Poli Stabilimento Ospedaliero di Tropea.

L'analisi dei dati acquisiti presso l'ASL aveva consentito di rilevare alcune incongruenze tra i dati registrati sui tabulati del badge, i dati trascritti sulle schede personali e la documentazione prodotta dagli interessati riguardante istanze di permessi e/o ferie. Sono emerse ad esempio, anomalie nella registrazione delle presenze, degli orari di ingresso e di uscita, nelle ferie godute, nel funzionamento dei badge.
Viene messa in risalto dalle indagini, la circostanza secondo la quale l'ASL 8 di Vibo Valentia ha provveduto a collocare a riposo, per inabilità a qualsiasi proficuo lavoro, il proprio dipendente Macrì Gerardo a decorrere dal 1 luglio 2005, data quest'ultima, posteriore all'avvio da parte del Nucleo PT dell'attività di p.g., avvenuta nei primi mesi del 2005.

Provvedimenti cautelari assunti dalla ASL nei confronti del personale dipendente
In merito a quanto riportato... l'Azienda Sanitaria, a seguito di specifica richiesta, dei militari operanti, ha fornito i dati in ordine ai seguenti dipendenti destinatari colpiti da ordinanze di custodia cautelare per i quali è stato adottato il provvedimento di sospensione dal servizio:
- LO BIANCO Paolino dal 08.03.2005 al 31.12.2005
- SCATURCHIO Luciano dal 01.01.2000 al 31.12.2005
- SOLDANO Vincenzo dal 01.07.2005 al 3.10.2005
- TULOSAI Salvatore dal 08.03.2005 al 22.06.2005

CONSULENZE

... E' stato effettuato l'esame di tutti gli atti di affidamento di incarichi esterni deliberati dalla Direzione Generale della ASL nel periodo di riferimento...
Si segnala, preliminarmente, che gli incarichi di consulenza in senso stretto, e cioè come la migliore dottrina... qualifica tale attività (...) ricorre in pochi degli atti esaminati, trattandosi, nella maggior parte dei casi, di incarichi conferiti per soddisfare esigenze legate a carenze di organico o di professionalità.
Ciò non di meno, negli atti esaminati, spesso si utilizza la formula che vengono attivate consulenze, mediante la stipula di contratti di collaborazione coordinata e continuativa, con liberi professionisti esterni, determinandosi tal guisa una commistione di istituti giuridici ciascuno con un proprio e peculiare regime giuridico.
...
E' di tutta evidenza come, per quanto riguarda le consulenze di carattere tecnico non sanitario (ci si riferisce, ad esempio, a quelle fornite da ingegneri, architetti e geometri), è in re ipsa la non previsione (e quindi la non presenza in concreto) nelle piante organiche aziendali, di professionalità di questo genere e quindi in grado di fare fronte, affrontandole e risolvendole, a problematiche concernenti aspetti siffatti profili di tecnicità.
Pertanto, il requisito di legittimità elaborato dalla giurisprudenza della Corte dei Conti, concernente la previa ricognizione, reale e concreta circa l'inesistenza qualitativa e quantitativa di figure professionali in grado di espletare gli incarichi di tal genere non è suscettibile di trovare applicazione con riferimento a tali consulenze.re
...
In particolare, l'incarico conferito agli Architetti ALUNNI e MINIERI, che a termini di quanto argomentato nella premessa della delibera viene conferito per far fronte ad esigenze eccezionali (precondizione per il conferimento di una consulenza), in realtà viene qualificato giuridicamente nella parte dispositiva della delibera stessa e nella convenzione conseguente come contratto di collaborazione coordinata e continuativa, istituto regolato dagli artt. 2222-2229 e seguenti del codice civile e che non prevede i limiti di spesa della consulenza, che non richiede motivazione e per il quale non è previsto il deferimento del relativo atto di affidamento alla Corte dei Conti.
Comunque, a parte il problema di inquadramento giuridico, l'unico aspetto che pare deficitario riguarda la non menzione circa la produzione, da parte dei professionisti in questione ed il correlativo esame, da parte di personale della ASL di documentazione che attesti la rispettiva professionalità (curricula), essendo contenuta solo la menzione che la loro competenza si deve evnincere dalla proficua esplicazione dell'incarico precedentemente assolto e del quale questo costituisce un rinnovo, cioè una motivazione per relationem che postula che anche in occasione del primo conferimento non fosse stata prodotta della documentazione attestante la professionalità.
Stessi profili di criticità si rinvengono per il conferimento dell'incartico di "nomina di tecnico responsabile per il conversazione e l'uso razionale dell'energia elettrica" attribuito all'Architetto CHIRICO, che viene definito come un contratto di collaborazione coordinata e continuativa, ma contestualmente pare non avere carattere continuativo e viene definito come "prestazione non continuativa di carattere libero professionale" nella premessa della delibera, ancorchè sussita un obbligo circa la nomina di questa figura stabilita per legge (art. 19 L 10/91).
Anche in questo caso, comunque, il profilo di criticità si rinviene nella mancanza di documentazione attestante le qualità professionali, in relazione alle quali viene semplicemente detto che lo stesso è un esperto in materia.
Con riferimento all'incarico conferito al Geometra LE ROSE per l'accatastamento di tutto il patrimonio immobiliare dell'ASL, il profilo deficitario afferisce alla valutazione della professionalità del prescelto, in relazione alla quale non vi è travvia di documentazione prodotta ed esaminata, ma si fa genericamente richiamo alla circostanza di aver già ricevuto ed espletato un incarico di tale fatta, e pertanto di essere il più titolato ad espletare tal altro incarico simile.
Per quanto concerne l'incarico conferito all'Ingegnere INTERDONATO, non è stata allegata alla delibera la convenzione regolante nel merito l'incarico stesso, e pertanto vi è solo il riferimento generico al tipo di attività oggetto dell'incarico (che v'è da presumere venga dettagliato maggiormente nel corpo della convenzione) ed all'esame di un curriculum del professionista (che v'è da presumere sia stato prodotto, ancorchè non sia stato allegato ai documenti esibiti ai militari operanti).
Per quanto riguarda, invece, le consulenze di carattere sanitario, occorre premettere che sono state stipulate diverse convenzioni con omologhe strutture pubbliche quali l'Azienda Ospedaliera di Cosenza (per il servizio di ecografia, specie quella pediatrice), l'Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria (per l'analisi citogenetica ai fini del rilevamento di anomalie cromosomiche e la consulenza in materia ematologica), l'Azienda Ospedaliera di Catanzaro (per il posizionamento di accessi venosi per malati oncologici), l'Azienda Ospedaliera di Messina (per l'avvio di un programma di attività neurologica), l'Azienda Ospedaliera di Napoli (in materia di ortopedia, con particolare riguardo alla patologia della spalla) e l'Azienda Sanitaria Locale Roma H (in materia gastroenterologica e di endoscopia generale).
...
Per quanto riguarda gli altri incarichi conferiti nel settore sanitario, viene utilizzata una fraseologia ambigua ai fini dell'individuazione dell'istituto giuridico all'interno del quale inquadrare l'incarico, perchè si parla di "attivazione di consulenze attraverso la stipula di contratti di collaborazione coordinata e continuativa con liberi professionisti esterni, per esigenze cui non si può fare fronte con personale in servizio, ovvero per profili professionali estremamente carenti nella dotazione organica dell'azienda".
Per quanto concerne gli incarichi conferiti a professionisti "medici", ed in particolare al Dr. CARNOVALE e alla Dr.ssa MICELI, si evidenzia come in entrambi i casi sia riportata in maniera incisiva ed esaustiva nella premessa della delibera la motivazione relativa all'esigenza di conferire un incarico per quelle specialità, cioè rispettivamente anestesia e pediatria, avviso pubblico di conferimento di incarico temporaneo andato deserto, impossibilità di far fronte alla normale attività di reparto, impossibilità di ricorrere alla procedura di mobilità urgente nell'ambito dipartimentale), si faccia riferimento al carattere dell'eccezionalità (precondizione del conferimento di una consulenza) quando poi si ricorre all'istituto del contratto di collaborazione coordinata e continuativa, e si motivi in maniera che non pare esauriente il profilo della competenza (in modo apodittico con riferimento all'esame positivo del curriculum presentato nel primo caso ed al fatto che il Direttore Sanitario Aziendale ritiene genericamente che la Dott.ssa sia in possesso delle capacità professionali e delle competenze pediatriche necessarie per l'espletamento dell'incarico).
Tali affermazioni in ordine ad un generico positivo esame di un curriculum, ovvero relative alla sopra riferita opinione del Direttore Sanitario mal si sposano e si conciliano con l'esigenza, ribadita in più occasioni dalla giurisprudenza, della esistenza di documentazione che attesti l'elevata professionalità del soggetto affidatario dell'incarico, dovendosi trattare di esperto di provata competenza.
Tra l'altro, la Dott.ssa Miceli è risultata essere figlia di Miceli, già Direttore Sanitario aziendale dell'ASL 8.
Si puntualizza, inoltre, che sia il Dr. Carnevale Michele, sia la Dott.ssa Miceli Michelina sono risultati vincitori di concorsi, relativi alle rispettive branche specialistiche, svoltisi nel periodo di interesse.
Stessi profili di criticità (scarsa definizione o attestazione della cifra professionale) sono emersi dall'esame degli altri incarichi affidati a tecnici sanitari, quali assistenti di oftalmologia, tecnici audiometristi e logopedisti, anche se in tali casi pare proprio non potersi parlare di vere e proprie consulenze, ma semplicemente di un avvalimento dell'opera tecnico professionale di tali figure a fronte di evidenti carenze di organico in grado di paralizzare la funzionalità di interi reparti.
Si precisa, infine, che tali osservazioni relative alle criticità sono state formulate unicamente sulla base dell'esame delle delibere prodotte ai militari, non essendo stato fatto alcun tipo di riscontro in merito all'effettività, ad esempio, dell'avvenuta ricognizione reale e concreta circa l'inesistenza, qualitativa e quantitativa, di figure in grado di far fronte alle esigenze alle quali il conferimento di tali incarichi intendeva porgere riscontro.


ALTRI ACCERTAMENTI
...
Screening mammografico e citologico
In attuazione dell'articolo 1, commi 34 e 34 bis della legge 662/1996, il ministro della Salute pro tempore, nel 1999, invitava gli assessorati regionali alla sanità a presentare progetti, che sarebbero stati finanziati dal CIPE, per il perseguimento di obbiettivi primari, tra cui quello relativo alla campagna di screening per la diagnosi precose dei tumori femminili.
Sulla base di tale impulso, la Regione Calabria presentava al Ministro della Salute un progetto illustrativo, ottenendo, in tal guisa, l'accredito della cifra di Euro 568.000 per l'attuazione dello screening mammografico e citologico, vincolando, all'uopo, una quota del fondo sanitario.
Il progetto, che prevedeva il coinvolgimento del 60% della popolazione femminile della regione Calabria, e che sarebbe dovuto essere preceduto da un'adeguata campagna informativa che ne promuovese la partecipazione, si articolava in due distinte iniziative, ciascuna delle quali contemplava, nel caso di esito positivo dei relativi esami, di dare corso ad accertamenti di secondo livello.
Lo SCREENING MAMMOGRAFICO o del CARCINOMA MAMMARIO che prevedeva, per la sua piena attuazione:
- la individuazione di centri di screening dove si potessero effettuare tutte le procedure diagnostiche;
- la effettuazione di esami mammografici di primo livello (mammografie, in relazione alle quali si stimava se ne sarebbero potute effettuare fino a 5000 all'anno);
- la effettuazione di esami mammografici di secondo livello o di approfondimento (...);
- la effettuazione di visite interdisciplinari, e cioè da parte di medici specialisti in diverse branche, tra cui quella oncologica (nel caso di diagnosi di carcinoma, con il conseguente approfondiumento di terapie adeguate e tempestive).
Lo screening citologico che prevedeva, per la sua piena attuazione:
- l'individuazione di centri di prelievo citologico (dove si sarebbe dovuto effettuare l'esame colpocitologico della cervice uterina, altrimenti detto pap test, in relazione al quale si stimava se ne sarebbero potuti effettuare fino a 10000 all'anno);
- l'individuazione di centri di lettura citologica e di registrazione delle risposte istologiche;
- l'individuazione di centri di secondo livello (...).
La Regione Calabria, paraltro, con circolare apposita, prevedeva che ciascuna ASL, per l'attuazione del progetto, provedesse alla costituzione di un CENTRO DI RIFERIMENTO AZIENDALE per lo screening in questione, dotato di SEGRETERIA, di un COMITATO TECNICO (8 nomi), ed alla designazione di un COORDINATORE (nome), responsabile dell'elaborazione del progetto aziendale, dell'organizzazione, della gestione e della valutazione degli esami nei quali lo screening si sarebbe dovuto sostanziare ed articolare.
Nel 2004, con nota protocollata, l'allora Direttore Sanitario aziendale chiedeva al Coordinatore del progetto in questione di fornire notizie in ordine all'acquisto delle tecnologie, all'inerenza delle stesse rispetto allo screening di cui al progetto regionale ed alle modalità di esecuzone delle 2420 mammografie, dei 9000 pap test e delle 1200 colposcopie che, a tenore della relazione in suo possesso, sarebbero stati effettuati.
Con nota, sempre protocollata, a firma del Coordinatore del progetto in questione, lo stesso rispondeva che non tutte le tecnologie erano state acquistate con il suo beneplacito o comunque su sua richiesta e che gli esami di cui si chiedeva contezza erano stati effettuati negli anni 2002 e 2003.

Tuttavia, successivi accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza consentivano di appurare quanto segue:
- non era stato affatto avviata l'attività di "chiamata diretta" delle donne;
- non era stato neanche avviato lo screening mammografico e citologico;
- non era stata attivata la segreteria organizzativa, né il numero verde previsto;
- l'inattuazione del progetto di screening aveva comportato l'inutilizzo dei macchinari acquistati per quel fine, essendo stato accertato che nessun apparecchio acquistato, era stato utilizzato per attività di screening;
- erano state acquistate, con i fondi vincolati, talune apparecchiature non inerenti, e cioè oggettivamente non utilizzabili per l'attività di screening (quali il cardiotocografo e l'apparecchio per la misurazione della densimetria ossea ad ultrasuoni), talune, per astrattamente inerenti, sono state utilizzate per attività ordinarie (come, ad esempio, gli specula vaginali);
- non erano state acquistate tecnologie che veceversa sarebbero state necessarie allo screening (quali l'unità mobile per l'effettuazione degli esami in questione);
- erano state acquisti macchinari che dovevano servire per l'espletamento di esami di secondo livello, quando mancavano quelli per la realizzazione degli esami di primo livello;

- non sono state rilevate talune macchine in relazione alle quali erano state emesse fatture, effettuato il collaudo ed i mandati di pagamento;
- erano stati sostenuti costi per l'acquisto dei macchinari sensibilmente superiori rispetto al preventivo (536.000 euro, a fronte dei 295 preventivati).

Tra l'altro, il Responsabile dell'attuazione del progetto, richiesto di fornire dei dati di merito, aveva falsamente attestato l'avvenuta effettuazione degli esami proprio con quelle tecnologie acquistate.
Occorre, inoltre segnalare, dal punto di vista prettamente finanziario-contabile, che rispetto alla cifra erogata, utilizzata per l'acquisto dei macchinari, come sopra ampiamente illustrato, era rimasto un residio contabile di euro 22.559,00, dato che, a tenore del fatto che il bilancio di esercizio dell'anno 2001 si era chiuso in disavanzo e che da dichiarazioni assunte si è appurato che laddove si fosse dato corso all'attività richiesta, consente di affermare che le stesse sono state utilizzate per il pagamento di altre spese.
Merita di essere evidenziata, infine, la circostanza che, in esito alla relazione licenziata dal Coordinatore del progetto, tutti i soggetti facenti parte del Comitato Tecnico hanno percepito degli emolumenti in ragione del fatto che avevano realizzato il progetto sovvenzionato dalla Regione, che viceversa, come detto sopra, non aveva neanche visto la luce.

I fatti sopradescritti sono oggetto di indagini di polizia giudiziaria in relazione all'ipotesi di reato integrate dalle condotte descritte, ma hanno anche incontrato l'interesse della Procura regionale della Corte dei Conti di Catanzaro...
Ebbene, la Corte dei Conti ha rilevato l'esistenza di un danno erariale determinato equitativamente in circa 2 milioni di euro, nelle forme del danno patrimoniale finanziario, consistente nella deminutio derivata dallo sviamento funzionale dei fondi vincolati stanziati dalla Regione, dal danno da disservizio, ovvero, rectius, da aservizio (consistente nel non conseguimento degli obbiettivi della diminuzione della mortalità causata dalle specifiche patologie alla cui prevenzione era indirizzato il progetto, e dei minori costi per la cura delle patologie, una volta scoperte) e del danno all'immagine (consistente sia nel discredito al quale ha portato presso l'opinione pubblica il venire a sapere che cospiqui finanziamenti che erano stati erogati per una finalità di salute pubblica erano stati in realtà utilizzati non proficuamente, ma anche nella perdita di una buona occasione per riqualificare se non proprio per ricucire il rapporto tra sistema sanitario locale ed il cittadino calabrese, spesso costretto a recarsi in altre regioni d'Italia, quando non direttamente all'estero per risolvere questioni afferenti la propria salute).

Servizio di risonanza magnetica mobile
La vicenda relativa all'acquisto delle prestazioni dell'apparecchiatura per la risonanza magnetica mobile è risultata, in base ad elementi informativi, essere al centro di un procedimento penale e pertanto, per esigenze di piena comprensione sono stati acquisiti dei documenti che consentano di ricostruire i fatti nella maniera più completa possibile.

Occorre premettere che la ASL di Vibo Valentia, ad oggi, non è dotata di un apparecchio per l'effettuazione della Risonanza Magnetica Nucleare, a causa dell'assenza dei locali idonei alla collocazione di siffatto apparecchio...

Tuttavia, a cagione del fatto che le moderne tecnologie oramai consentono di avere un servizio di risonanza magnetica nucleare mobile, e cioè montata su un mezzo mobile itinerante, appositamente attrezzato, schermato e sicuro, che avrebbe consentito l'effettuazione di un tale tipo di esame in diverse località, il management dell'Azienda Sanitaria decise di dotarsi di siffatto macchinario.
Risulta che da informazioni assunte, si era appreso che in Italia esistono solo due ditte in grado di fornire un siffatto servizio, e cioè l'Alliance Diagnostic srl e la UMS Lithomobile, e pertanto l'allore Direttore Generale diede corso ad una trattativa privata diretta per l'aggiudicazione del servizio in oggetto,... e ad aggiudicare la gara a quella che ha offerto il ribasso più significativo, risultata essere la UMS Lithomobile che ha offerto di fornire per due giorni alla settimana, per un totale di dodici ore al giorno, al costo giornaliero di euro 4.602, n. 25 prestazioni diagnostiche, impegnandosi, in esito alla stipula del contratto, a fornire il macchinario prefissato, con un medico incaricato della refertazione ed un tecnico che provvedesse all'effettuazione materiale dell'esame.

La modalità secondo la quale si è svolta la procedura di aggiudicazione del servizio ha suscitato delle perplessità che hanno dato origine al procedimento penale incardinato presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia e del quale si da contezza in altra sede della presente relazione.
...
Sinteticamente si riferiscono, in questa sede, le ragioni che sono state poste alla base dei rinvii a giudizio nell'ambito del procedimento penale che ha riguardato l'apparecchiatura in questione, a tenore delle quali:
- il macchinario fornito dalla UMS Lithomobile era inferiore a quello previsto dal contratto, secondo la tesi difensiva a cagione della mancanza di un software applicativo che ne limitò notevolmente le potenzialità comunque esistenti;
- venne impiegato del personale medico e paramedico (tecnici di radiologia) che prestava servizio presso l'ospedale, con il duplice risultato che si sottraeva personale alle mansioni ordinarie alle quali era adibito, e che si contravveniva ad una fondamentale condizione contrattuale in virtù della quale la UMS si era aggiudicata la gara di appalto per la fornitura del servizio;
- in diverse circostanze non era proprio presente il medico nel corso dell'espletamento degli esami, ma il materiale gli veniva fatto pervenire successivamente, con la duplice conseguenza che la gran parte degli esami veniva svolta senza la direzione, la supervisione e quindi la garanzia dell'apporto di un sanitario, e che la refertazione conseguente avveniva con grande ritardo;
- in diverse occasioni il servizio non è stato proprio fornito, ovvero è stato fornito con ritardo, determinandosi delle vere e proprie omissioni o ritardi nel servizio stesso.

Laboratorio di analisi "biolab" di Nisticò Roberto
Il Comando Nucleo PT di Vibo Valentia ha fatto conoscere che nell'anno 2004, sono stati eseguiti accertamenti mirati ad un controllo della spesa sanitaria, nell'ambito dei rimborsi di spesa per esami di laboratorio a strutture accreditare della Provincia di Vibo Valentia.
Nello specifico, è stato sottoposto a controllo il laboratorio di analisi "BIOLAB del dott. Roberto NISTICO'", con sede a Serra S. Bruno, rappresentata da NICTICO' Roberto Nicola...

Oggetto di controllo sono stati gli esami di laboratorio relativi alle prove allergiche, eseguiti nel corso del 2004. Tali esami sono considerati tra i più costosi. Dagli accertamenti esperiti è emerso che il laboratorio in questione era tra quelli che maggiormente eseguiva tale tipologia di esame, in rapporto alle sue potenzialità, nonché al bacino di utenza.
Inoltre, si è appurato che taluni dei pazienti interessati, risultanti tra gli elenchi delle impegnative per le quali era stato richiesto il rimborso della prestazione, non avevamo mai eseguito gli esami che gli erano stati prescritti dai medici di base, ovvero avevano eseguito solo comuni esami di laboratorio e non anche le più costose prove allergiche. Tra i pazienti che effettivamente avevano eseguito le prove allergiche, emergeva, altresì, che il medico specialista, dott.ssa Caterina PRIMERANO, lì aveva indirizzati presso il laboratorio Nisticò.
Pertanto, è stata informata la locale A.G. dei fatti sopra esposti, in particolare del fatto che il laboratorio NISTICO' ha posto a rimborso impegnative mediche inerenti analisi cliniche in realtà mai eseguite, ovvero per analisi meno onerose di quelle per le quali è stato chiesto il rimborso.

Contratto di brokeraggio assicurativo
Merita di essere evidenziata la vicenda relativa al contratto di consulenza e brokeraggio assicurativo stipulato tra la ASL 8 e la IACOBINO INSURANCE BROKERS Srl.
Tale contratto, stipulato in data 26/11/1996 e destinato a dispiegare i suoi effetti per 5 anni, fino al 26/11/2001, aveva ad oggetto l'omogeneizzazione e l'accorpamento delle coperture assicurative facenti capo alla ASL, lo studio dei rischi obbligatori, la gestione delle procedure per l'effettuazione della gara europea e l'attività tesa a verificare la regolarità amministrativa delle polizze in essere e si caratterizzava perchè stipulato a titolo gratuito e cioè senza la previsione di oneri a carico della ASL, stante la previsione che i compensi sarebbero stati corrisposti alla prefatta società da parte delle compagnie assicuratrici stipulanti i contratti di assicurazione con la ASL stessa.
Tuttavia, in data 26/11/2001, e cioè allo spirare del termine di scadenza, si procedeva al suo rinnovo per la durata di altri 5 anni, e cioè fino al 26/11/2006.
Inoltre, nel corso dell'esplicazione degli effetti del contro, con delibera del Direttore Generale del 10/03/2004, veniva eliminato l'art. 7 della convenzione... e si statuiva che la "Convenzione aveva durata di anni 5 con decorrenza 04/12/2003 fino al 04/12/2008", realizzandosi, in tal guisa, una sorta di rinnovo ulteriore, ovvero di novazione oggettiva del contraztto limitatamente alla sua durata.
...
Tuttavia, è lecito muovere quealche obiezione all'impianto contrattuale così come impostato.
Innanzitutto, costituisce principio acquisito
(Jus receptum) della giurisprudenza del Consiglio di Stato (...), del TAR (...) ed affermato dall'Avvocatura dello Stato (...) quello secondo cui il contratto di brokeraggio assicurativo deve intendersi a titolo oneroso (...) e pertanto richiede il rispetto delle regole di evidenza pubblica per la scelta del contraente (...), non ponendosi, pertanto ricorrere né alla trattativa privata, né alla proroga automatica.
...
Occorre, in conclusione, dire che il nuovo managment dell'ASL, notato che, con riferimento al contratto in discussione, si sarebbe verificato il mancato rispetto delle regole dell'evidenza pubblica nella scelta del contraente, in sede di autotutela, ha annullato le Delibere del Direttore Generale del 10/03/2004 e del 04/12/2004 che disponevano il "rinnovo" fino al 04/12/2008, prevedendo di dare corso, alla scadenza fisiologica del contratto, che era prevista per il 26/11/2006, disponendo, per il tratto a venire, il ricorso alle normali procedure di gara pubblica.


RISPETTO AD APPALTI ED OPERE

Nel periodo di riferimento 2003 - 2005 la Azienda Sanitaria Locale di Vibo Valentia ha dato attuazione a tre interventi finanziati ai sensi dell'art. 20 della legge n. 67/1988 e in particolare la:
- ristrutturazione locali ex dispensario di Serra San Bruno da destinare a consultorio familiare per complessivo di Euro 261.500 oltre 27.000 Euro di oneri per Sicurezza ... in corso di ultimazi;

- ristrutturazione locali ex dispensario di Vibo Valentia da destinare a Consultorio familiare per importo complessivo dei lavori di Euro 249.883,91 ... in corso di ultimazione;
- costruzione nuovo presidio ospedaliero di Vibo Valentia.
In merito a tale ultimo appalto, aggiudicato ad un'impresa pugliese, si evidenzia che l'intera documentazione è stata sottoposta a sequestro della locale Procura della Repubblica.
In particolare, l'Autorità Giudiziaria ha accertato alcuni episodi di corruzione (che sarebbero stati documentati da riprese filmate e fotografiche scattate dagli inquirenti), contestati nell'ambito dell'operazione "Ricatto" che aveva portato nel settembre 2005, all'emissione di avvisi di garanzia ed al sequestro del cantiere del nuovo ospedale di Vibo Valentia da parte dei carabinieri. Le tangenti ammonterebbero a circa 2.165.000 euro.

L'indagine ha coinvolto, il Direttore Generale e il Commissario Straordinario succedutisi negli ultimi anni alla guida dell'Asl, funzionari della stessa azienda ed un funzionario regionale.
In relazione a quanto sopra in data 07.09.2006, i militari operanti hannp acquisito copia della richiesta di rinvio a giudizio n. 266/04 del 20.04.2006 (...) dalla quale risulta che i fatti oggetto del Proc. Pen. 266/04 riguardano i reati di cui agli articoli del c.p. 353 (Turbata libertà degli incanti), 479 (falsità ideologica commessa da PU), 319 (corruzione per atti contrari ai doveri di uffico), 629 (Estorsione), 317 (concussione), 640 (truffa aggravata in danno alla ASL) e alla legge 195/1974 e 659/191 (finanziamento illecito ai partiti) posti in essere al fine di favorire il Consorzio per lo Sviluppo degli Insediamenti Tecnologici Infrastrutturali Ecoambientali di Bitonto (BA) nell'aggiudicazione dell'appalto relativo alla realizzazione del Nuovo Presidio Ospedaliero di Vibo, tre il 2002 e 2004.

In tale procedimento sono risultati essere coinvolti a vario titolo i seguenti soggetti:
(a) CRUPI Armando ... - Direttore Generale Asl pro tempore
(b) CAMPISI Giorgio ... - Intermediario di esponenti partito UDC e Democratici di Centro
(c) FAGNANI Enzo ... - Intermediario di esponenti partito UDC e Democratici di Centro
(d) GAROFALO Santo ... - Commissario Straordinario Asl pro tempore
(e) LISO Domenico ... - legale rappresentante del Consorzio
(f) LUCOCO Olimpia ... - Presidente commissione aggiudicatrice
(g) LUZZO Giovanni Franco... - ex Assessore alla sanità
(h) NIMA Giuseppe ... - Direttore POU attività tecniche ASL (lo stesso risulta essere anche segnalato nel corso del 1994 per il reato di cui all'art. 416 bis e reati contro la Pubblica Amministrazione)
(i) SCELSI Domenico ... - legale rappresentante del Consorzio
(j) VITELLO Fausto ... - Responsabile del procedimento
(k) CARULLO Antonio ... - Componente commissione aggiudicatrice
(l) CONTALDO Michele ... - Componente commissione aggiudicatrice
(m) DE SILVA Luigi ... - Componente commissione aggiudicatrice
(n) PASQUINO Antonio ... - Componente commissione aggiudicatrice

Tra l'altro, dalle indagini è emerso che a fronte della promessa di denaro a titolo di tangente i funzionari della ASL avevano pilotato l'appalto in questione rendendo possibile l'aggiudicazione dello stesso al Consorzio suddetto. Appalto che comunque, sarebbe stato, anche attraverso specifici contratti di sub-appalto già pattuiti, totalmente eseguito dalla Ditta Ediltrasport dei F.lli Evalto S.a.s. con sede in Vibo Valentia.
In merito alla Prefettura di Vibo Valentia ... ha fatto conoscere che con riguardo all'esecuzione dell'appalto del nuovo ospedale risulta che era stato autorizzato un sub appalto a favore dell'Impresa Ediltrasport Evalto S.a.s. Detta autorizzazione è stata successivamente revocata a seguito del rilascio da parte della Prefettura, in data 15.10.2004, di informazioni antimafia interdittive nei confronti dell'impresa.
La stessa Prefettura, in considerazione anche delle inchieste giudiziarie che avevano coinvolto i vertici della Asl e l'Assessore regionale alla Sanità, aveva interessato le forze di polizia al fine di accertare l'esistenza di eventuali informazioni della criminalità organizzata nella gestione della medesima azienda e la Procura Distrettuale Antimafia per eventuali notizie di interesse. Inoltre, aveva avanzato al Presidente e all'Assessore alla Sanità della Regione Calabria, richiesta di copia della relazione finale della Commissione regionale di indagine costituita al riguardo.
In relazione alle suddette richieste le Procure interessate hanno opposto il segreto delle indagini, mentre allo stato, nulla risulta comunicato in merito all'attività della citata Comissione.
Da ricerche effettuate alle banche dati in uso al corpo: Anagrefe Tributaria, Telemaco infocamere e al sistema di indagini S.D.I. è emerso che:
- legale rappresentante e socio accomandatario della Evalto Sas con sede in Vibo Valentia ... è EVALTO Rocco (di Domenico) ... Lo stesso risulta essere stato condannato nel 1979 per porto abusivo di armi e segnalato per i reati di attività di gestione di rifiuti non autorizzata nel 2001, usurpazione e invasione terreni ed edifici nel 2001, omesso versamento di ritenute previdenziali e assistenziali nel 2005 e omesso versamento di ritenute certificate nel 2006;
- soci accomandati sono i fratelli: EVALTO Francesco ... EVALTO Michele ... EVALTO Antonino ....
Dalla banca dati è stato rilevato che:
- EVALTO Antonino è stato oggetto di controlli sul territorio in data 12.12.2001 unitamente a LO BIANCO Carmelo (1932)... elemento di spicco dell'omonimo clan - mentre in data 02.05.2004 è stato controllato unitamente a LO BIANCO Paolino... elemento di spicco dell'omonima cosca (figlio del capo clan LO BIANCO Carmelo cl. 45). Inoltre è emerso che lo stesso risulta sposato con LO BIANCO Rosy ... LO BIANCO Rosy risulta essere la sorella del citato LO BIANCO Paolino, nonché figlia del capo clan LO BIANCO Carmelo.
- EVALTO Michele è stato oggetto di segnalazione nel 1996 per il reato di porto abusivo e detenzione di armi e di ricettazione, nel 2001 per violazione alle norme sugli stranieri mentre nel 2002, per futo, deviazione di acque e modificazioni dello stato dei luoghi, usurpazione.
Inoltre i predetti risulterebbero figli di EVALTO Domenico ... Tale soggetto, in relazione a quanto comunicato dalla Direzione Investigativa Antimafia ..., risulterebbe appartenere alla cosca ANELLO - FIUMARA.
Da ricerche effettuate alla banca dati anagrafe tributaria e al sistema di indagine S.D.I. È emerso che EVALTO Domenico risulta, tra gli altri, a far data dal 1996, colpito da vari provvedimenti cautelari per porto abusivo di armi, estorsione (1998 e 2000), ricettazione (1999 e 2000) e 416 bis associazione di stampo mafioso (2003).
Alla luce degli elementi sopra emarginati, EVALTO Antinino, socio della Evalto S.a.s, risulta legato da vincolo di affinità con il clan criminale egemone in Vibo Valentia, rappresentato dalla famiglia LO BIANCO, nonché ha avuto frequentazioni con componenti del clan.
La citata società, sulla base di accordi pregressi con il Consorzio risultato vincitore dell'appalto avrebbe dovuto realizzare l'intera opera del nuovo presidio."

LAVORI EDILI E DI RISTRUTTURAZIONE

... L'esame dei dati forniti ha consentito di rilevare, per quanto concerne i lavori edili di ristrutturazione dei vari presidi che:
- sono stati eseguiti di lavori di ristrutturazione in economia ripartiti in più lotti, disattendendo gli obblighi della normativa che vieta di assegnare a trattativa privata, in tempi successivi, lotti appartenenti alla medesima opera;

- alcuni lavori, come si rileva da quanto riportato nel citato prospetto, - sembrerebbe non rientrare nella categoria dei lavori in economia di cui all'art. 88 del D.P.R. n. 554/1999 (...);
- sono state disattese le disposizioni sul cottimo circa il numero minimo (cinque) delle imprese da invitare, come risulta dai dati comunicati;
- si sono alternate, nell'affidamento degli appalti, diverse ditte, nel senso che si è notato come se esistesse un disegno "spartitorio" in attuazione del quale taluni appalti venivano aggiudicati a determinate ditte, risultando aggiudicatari di altri appalti le altre che già avevano partecipato, senza successo ai precedenti, laddove la ditta precedentemente vincitrice effettuata un'offerta, per la stessa tipologia di lavoro, notevolmente superiore e pertanto palesemente non concorrenziali, consentendo, in tal modo, alla ditta che era risultata soccombente nella precedente gara di aggiudicarsi quella successiva.
Le situazioni sopra descritte si sono verificate soprattutto per i seguenti lavori, i quali, pur avendo lo stesso oggetto (ristrutturazioni) ed eseguiti a breve distanza di tempo, sono stati appaltati frazionatamente, benché abbiano riguardato il medesimo plesso ospedaliero. Inotre, nell'ipotesi di cottimo fiduciario è stato rilevato che a fronte dell'invio dell'invito almeno a 5 ditte, come previsto dalle norme, dal prospetto esibito risultano dati in cui le ditte partecipanti sono in numero inferiore,...

(a) Messa a norma impianti cabina elettrica S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 1... Aggiudicatario Ing. Vincenzo LICO euro 76.590,30...
(b) Ristrutturazione Atrio UU.OO. Oculistica e Microbiologia S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 2... Aggiudicatario Ditta Guastalegname per euro 172,909,74...
Perizie supplettive: lavori non previsti euro 32.523,72
(c) Ristrutturazione UU.OO. Otorino, Chirurgia 1, Ambulatorio e Saletta Oper. S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 2... Aggiudicatario Ditta Prestia... per euro 187.620,49...
Perizie supplettive: lavori non previsti euro 17.464,87
(d) Ristrutturazione UU.OO. Malattie infettive - Bagni orl. e Sala Convegni S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 1... Aggiudicatario Ditta Guastalegname per 45.421,70...
(e) Ristrutturazione locali ex Lavanderia S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 1... Aggiudicatario Ditta Guastalegname per euro 11.247...
(f) Ristrutturazione UU.OO. Dialisi e Nefrologia S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 3... Aggiudicatario Ditta Deodato per 187.692,98...
Perizie supplettive: lavori non previsti euro 17.628,61
(g) Sostituzione manto copertura eternit S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 3... Aggiudicatario Ditta Nice per euro 63.509,83...
(h) Ristrutturazione UU.OO. Psichiatria S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 4... Aggiudicatario Ditta Prestia per euro 132.245,92...
Perizie supplettive: lavori non previsti euro 11.737,84
(i) Ristrutturazione Chirurgia e Pronto Soccorso S.O. Tropea
... Soggetti partecipanti 1... Aggiudicatario Ditta Deodato Francesco per euro 6.336,00...
(j) Lavori somma urgenza ristrutturazione locali ambulatorio psichiatria S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 1... Aggiudicatario Ditta Deodato Francesco per euro 14.430,17...
(k) Lavori impermeabilizzazione Terrazzo Ortopedia S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 1... Aggiudicatario Ditta Nice per euro 4.590...
(l) Lavori copertura deposito ossigeno S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 1... Aggiudicatario Ditta Nice per euro 2.230,14...
(m) Ristrutturazione Locali S.O. Nicotera - Servizio emergenza sanitaria
... Soggetti partecipanti 1... Aggiudicatario Ditta Costruzioni Lombardi di Miletio per euro 19.320,89...
(n) Fonritura e installazione impianto climatizzazione sala operatoria S.O. Tropea
... Soggetti partecipanti 4... Aggiudicatario Ditta Grillo per euro 106.650...
Perizie supplettive: lavori non previsti euro 9.401,74
(o) Lavori ristrutturazione bagni Medicina S.O. Soriano
... Soggetti partecipanti 1... Aggiudicatario Ditta Guastalegname per euro 41.092,41...
(p) Ristrutturazione e ampliamento sala mortuaria S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 4... Aggiudicatario Ditta Costruzioni Lombardi per euro 50.714,41...
Perizie supplettive: lavori non previsti euro 6.672,76
(q) Ristrutturazione a ampliamento sala mortuaria S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 1... Aggiudicatario Ditta Costruzioni Lombardi per euro 47.553,11...
Perizie supplettive: lavori non previsti euro 2.676,01
(r) Lavori di riqualificazione e riattamento laboratorio analisi S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 6... Aggiudicatario Ditta Costruzioni Prestia per euro 58.907,98...
(s) Lavori ristrutturazione e messa a norma Pronto Soccorso S.O. Tropea
... Soggetti partecipanti 3... Aggiudicatario Fusca Costruzioni per euro 104.327,67...
(t) Lavori ristrutturazione lato ovest - locali Neurologia-Pediatria-Urologia S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 2... Aggiudicatario Ditta Deodato per euro 113.284,58...
(u) Lavori ristrutturazione radiologia S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 2... Aggiudicatario Ditta Deodato per euro 63.328,87 - Ditta Stuppia per euro 18.530,53...
Totale Lavori 134.885,26
(v) Lavori completamento locale dialisi e nefrologia S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 1... Aggiudicatario Ditta Deodato per euro 32.853,83...
(w) Gara informale lavori impianto elettrico S.O. Vibo Valentia
... Soggetti partecipanti 3... Aggiudicatario Ditta Prestia per euro 24.150,22...

Con riferimento alla detta società,..., è emerso che FUSCA Francesco Antonio ... - titolare - della Impresa FUSCA Costruzioni - risulta essere stato segnato: nel 2003 per i reati di associazione a delinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti e nel 2004 per i reati di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Si evidenzia, che tra i componenti della Commissione Aggiudicatrice in generale era presente quale presidente, tra gli altri, Giuseppe PETROLO, mentre Direttore dei Lavori risulta essere stato, tra gli altri, Giuseppe NAMIA.
In merito si rappresenta che dalla banca dati S.D.I. emerge che:
- NAMIA Giuseppe ... - dirigente amministrativo - risulta essere stato segnalato nel corso del 1994 per il reato di cui all'art. 416 bis e reati contro la Pubblica Amministrazione; nel corso del 2004 per i reati di concussione, estorsione, turba libertà degli incanti e abuso di ufficio; nel 2005 per concussione;
- PETROLLO Giuseppe ... - Direttore Amministrativo - risulta essere segnalato per i reato di abuso di ufficio nel corso del 2004.

 


 

Riceviamo e rispondiamo
la sottoscritta berardi caterina, in seguito a notizie apprese digitando su internet ha visionato aul vs sito che veniva riportato il suo nome in merito all'inchiesta riguardante la sanità calabrese ed in partcolare vibonese. oltre ad essere riportato il nome della sottoscritta vengono di fianco al nome aggiunti "procedimenti penali a suo carico". Vi invito nell'immediatezza a voler eliminare dai Vs siti il mio nome poichè in caso contrario sarò costretta a presentare formale denuncia presso la Procura della Repubblica per avermi diffamato ed aver inserito il mio nome senza autorizzazzione. per comunicazioni rivolegrsi ai miei legali Avv.ti MAZZARELLA e FUSCA (Vibo Valentia)

Signora Berardi Caterina noi abbiamo pubblicato integralmente ed in estratti il testo del Rapporto della Guardia di Finanza sulla ASL di Vibo Valentia. Tale Rapporto è un documento ufficiale pubblico! Quanto a Lei riferito è stato riportato senza alcun commento da parte nostra ma fedelmente come scritto nel Rapporto che, per essere ancora più precisi, è stato reso pubblico con decisione della Commissione Parlamentare Antimafia che lo ha desecretato. Quanto in esso contenuto, da noi riportato in merito alla sua persona, anche negli estratti dal documento ("Relativamente alla RCC Srl è risultato che la stessa, oltre ai dipendenti di cui sopra, nel corso del 2005 ha assunto tale BERARDI Caterina ... , la stessa risulta essere stata segnalata nel corso del 1991 per omicidio doloso e associazione di stampo mafioso e traffico di armi.") pertanto è quanto accertato, verificato e scritto dai militari della Guardia di Finanza, fatti che peraltro lei non smentisce minimamente con la sua missiva.
Le comunichiamo quindi che nulla sarà eliminato dal nostro sito, mentre siamo disponibili a pubblicare precisazioni in merito a quanto - documentalmente - ci può venire richiesto di precisare, partendo comunque con la pubblicazione in coda alla nostra pubblicazione della sua missiva con la nostra risposta.
L'Ufficio di Presidenza
C.Abbondanza, S.Castiglion, E.D'Agostino


Riceviamo e pubblichiamo
Con riferimenti all'articolo avente per oggetto "Vibo Valentia: sanita', mafia e corruzione... Ecco nomi e fatti"...Inviato da Casa della Legalità Genova pubblicato sul Vostro sito invitiamo codesta redazione a voler prendere atto che questo Dirigente Medico - Dott Cataudella Matteo- con sentenza n° 181/2006 depositata il 28/02/2008 è stato dal G.U.P. di Catanzaro assolto dai reati ascrittiGLI di cui all'articolo che precede perchè il fatto non sussiste.
In conseguenza si richiede:
a) la cancellazione del proprio nominativo dal contesto della nota che qui si riscontra e/o, quantomeno, la sua integrazione;
b) la trasmissione della presente nota alla Casa della Legalità Genova, autrice dell'articolo, per le necessarie, immediate ed improrogabili rettifiche.
Nel ringraziare per la sollecita esecuzione di quanto richiesto si rimane in attesa di Vostro riscontro in merito.
Dott. Matteo Cataudella


Come richiesto pubblichiamo la precisazione
L'Ufficio di Presidenza
C.Abbondanza, S.Castiglion, E.D'Agostino

 

Tags: 'ndrangheta, corruzione, vibo valentia, massoneria, calabria, asl, sanità, malasanità

Stampa Email

presto attivo il

Frammenti sulla Liguria

Frammenti su altre Regioni

Dossier & Speciali

I siti per le segnalazioni

Osservatorio Antimafia
www.osservatorioantimafia.org

Osservatorio Ambiente e Salute
www.osservatorioambientesalute.org

Osservatorio sulla
Pubblica Amministrazione
www.osservatoriopa.org

 

e presto online

sito in fase di allestimento