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La Regione Liguria e l'effervescenza di un Odg

Sono straordinari, quanto generici, attendiamo fatti concreti e coerenti!

Oggi il Consiglio Regionale della Liguria ha approvato ad un unanimità un Ordine del Giorno, presentato e sottoscritto da tutti i gruppi consiliari che è davvero straordinario. Tutto condivisibile, anzi si pensava che in tale direzione si fossero già impegnati. Anche Toto ‘Vasa Vasa’ Cuffaro ha fatto i manifesti “la mafia fa schifo” (e sono costati tanto!), ed anche Andreotti Giulio ha sempre usato parole di condanna per Cosa Nostra, pur essendo stato riconosciuto colpevole di associazione mafiosa (sino alla primavera del 1980), anche se tutti (politici e stampa) lo “considerano” assolto...


Ecco perché non ci piacciono gli ordini del giorno generici e vaghi. Come mai, ad esempio, non si dice che serve subito la costituzione dell’Agenzia per la gestione dei beni confiscati, unico strumento per accelerare tali procedure e richiesto con forza da tutte le realtà legate a Libera? Come mai non si parla di “necessità di rigorosi controlli nelle procedure di assegnazione di appalti pubblici”, anche qui in Liguria, visto che l’infiltrazione mafiosa come nel resto del Paese, negli appalti e nella cosiddetta economia legale è elevato, e che recentemente ha visto proprio una ditta operante in Liguria, la Co.For , posta sotto sequestro da parte della DDA dopo altre, ad esempio, per usura come la GEDAL srl (poi acquisita da Bisaccia Aldo della GEDAG srl)? Come mai non parla del fatto che molti dei nuovi “affaristi” del cemento, partiti dal nulla, hanno ingenti somme di denaro di provenienza dubbia a disposizione che fanno riferimento a società estere, o che vedono intorno personaggi inquietanti che usano metodi di minaccia tipicamente mafiosi? Come mai non si parla dei beni confiscati (26 al 31 dicembre scorso) che ci sono in Liguria e che non vengono assegnati e riutilizzati come, ad esempio, da noi ed altri richiesto, per progetti socialmente utili? Come mai non si parla delle imprese che sono indicate dallo Stato come imprese di famiglie di mafia (come ad esempio i Mamone) e che ricevono puntualmente appalti e incarichi (quasi in regime di monopolio), economicamente molto ingenti, dagli Enti Locali, dalle società partecipate e, quindi, dalla Regione? O del traffico di rifiuti ed i reati, cosiddetti, delle Ecomafie che vedono Camorra ed ‘Ndrangheta agire quasi indisturbate in Liguria? Perchè non si procede ad una serie di controlli e norme rigorose per impedire che bische clandestine, luoghi di spaccio o di sfruttamento della prostituzione, possano essere aperti e gestiti tranquillamente, sotto forma di “Circoli” ricreativi o culturali, rendendo ancora più difficili i controlli da parte delle Forze dell’Ordine? No di tutto questo non si parla! Si invitano gli altri (i parlamentari liguri) a fare qualcosa a Roma, e qui che si fa? Si impegna il Consiglio e la Giunta a partecipare alle iniziative antimafia di Avviso Pubblico. Ci spiace, ma ci pare una delle tante iniziative per mettersi in mostra. Una delle tante iniziative di quell’antimafia da corteo, dell’antimafia del giorno dopo, che è quella che ha permesso alla mafia di continuare ad esistere e di non essere sconfitta quando questo obiettivo era a portata di mano! Nei prossimi giorni chiederemo un audizione ai Capigruppo del Consiglio Regionale e vediamo se la concederanno e, quindi, se prenderanno impegni precisi, non dichiarazioni ideali, ma sulle azioni concrete che possono essere poste in essere subito, senza aspettare altri.
La mafia esiste perchè ha intrecci con il potere, indipendente dal colore e dalle bandiere, alla mafia non interessa la fede politica, una vale l'altra! Quando il potere, chi gestisce la cosa pubblica, non si mostra disponibile a connivenze e convivenze, questa non può trovare le protezioni che gli permettono di radicarsi e agire. Questo lo hanno dimenticato?



Dal sito della Regione Liguria
24.07.2007 – Comunicati - Unanimità per le iniziative antimafia
È stato approvato all'unanimità un ordine del giorno (primo firmatario Tirreno Bianchi, Comunisti italiani) che impegna la Giunta a sollecitare i parlamentari liguri, appartenenti ad ogni forza politica, su una serie di iniziative antimafia, fra cui: assumere la lotta alle mafie come priorità nazionale, lavorare perché la confisca dei beni e la successiva assegnazione e gestione di pubblica utilità avvengano nei tempi più brevi possibili, sostenere le cooperative e le associazioni impegnate nel riutilizzo sociale dei beni confiscati per stimolare una nuova economia della solidarietà, aderire permanentemente alla Carovana Antimafie attraverso l'associazione Avviso Pubblico e a partecipare alle iniziative pubbliche costruite in concomitanza alle tappe della carovana nella Regione Liguria, con una propria rappresentanza.

 

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