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Cari pinocchi della fase due, che fine ha fatto la fase uno?

Ecco perchè ancora ieri sera uno dei colonnelli di D'Alema, capogruppo Ds al Senato nel gruppo Ulivo, Latorre, su La7, ha ribadito l'odio per Travaglio...Provano fastidio a chi ricorda loro gli impegni e le promesse fatte e tradite. Se avessero avuto un po' di coerenza e dignità, il Governo non sarebbe caduto, o forse sarebbe caduto ugualmente ma mantenendo le promesse fatte agli elettori.
(L'articolo è aggiornato a 8 mesi di Governo Prodi, le tematiche affrontate non hanno subito, purtroppo, alcuna modifica in questi ultimi due mesi, ops)






MicroMega 1/2007 - gennaio -

Cari pinocchi della fase due, che fine ha fatto la fase uno?
di Marco Travaglio




Da Prodi a D’Alema, da Pecoraro Scanio a Violante, da Bersani a Mastella, tutti si sono riempiti la bocca di grandi promesse: abrogazione delle leggi vergogna, legge sul conflitto di interessi, sospensione della riforma dell’ordinamento giudiziario, superamento della legge 30,…
Tutte puntualmente disattese nei primi 8 mesi di governo.

”Dobbiamo avere il coraggio di stupire” (Romano Prodi, Ansa, 4-6-2006)

“Stiamo mantenendo gli impegni del programma elettorale” (Romano Prodi, Ansa, 1-10-2006)

Governo extralarge

”Il centro-destra batte ogni record, con uno spreco di denaro pubblico. Tra ministri, viceministri e sottosegretari ci si avvicina a quota 100: più generali che soldati” (Maurizio Migliavacca, coordinatore segreteria DS, sui 72 tra sottosegretari e viceministri del Berlusconi Bis, Ansa, 26-4-2005).
”Avete messo in piedi un governo che, se possibile, è peggio di quello di prima inbarcando più di cento persone tra ministri e sottosegretari” (Alfonso Pecoraro Scanio, sempre sul Berlusconi Bis, Ansa, 28-4-2005).

”Leggo la tesi numero 9 del nostro programma, dove è scritto: “Ridurre i ministeri e i ministri”. Noi poniamo il problema dell’accorpamento dei ministeri e chiediamo che il governo eserciti la delega Bassanini per operare questa riforma. Penso che l’Ulivo possa, anche da questo punto di vista, rappresentare un modo nuovo di governare” (Massimo D’Alema, Ansa, 13-5-1998).
”Sono 102 i componenti del governo con la nomina dei tre nuovi sottosegretari decisa oggi dal Consiglio dei Ministri presieduto da Romano Prodi” (Ansa, 9-6-2006).

Guerra, anzi pace

”L’Italia non è autorizzata a fare le guerre: e quella in Iraq è una guerra non decisa dall’Onu ne dall’Unione Europea ne dalla Nato. La nostra Costituzione non prevede che partecipiamo a guerre unilaterali o preventive e quindi credo che il governo debba risponderne” (Massimo D’Alema, Ansa, 17-5-2004).

“Ci hanno detto che i militari partivano per una missione umanitaria e ora ci troviamo coinvolti in un conflitto. A questa situazione il governo deve dirci cosa si può fare per determinare una svolta, altrimenti il paese si trova in guerra senza che il parlamento lo abbia deciso e in aperta violazione dell’articolo 11 della Costituzione” (Massimo D’Alema, Ansa, 7-4-2004).
”Voteremo sì alla missione in Libano a condizione che la maggioranza abbia l’onestà intellettuale di sottolineare che le nostre missioni in Iraq e in Afghanistan erano di pace” (Gianfranco Fini, Ansa, 10-9-2006).
”Noi abbiamo ritenuto e riteniamo l’intervento in Iraq un errore politico ed è assurdo che dobbiamo fare l’autocritica sull’Iraq. Resta netto il nostro giudizio politico sull’intervento in Iraq. Il dissenso fu proprio nel giudizio sulla situazione: lì stava cominciando la guerra e i nostri soldati si sono trovati in guerra” (Massimo D’Alema 13-9-2006).

“E’ evidente che dall’attuale maggioranza non può arrivare un sostegno ex post alla politica estera del governo Berlusconi e in particolare alla missione in Iraq contro la quale votammo allora. E’ una pretesa inaccettabile: si pretende ex post un voto a favore del governo Berlusconi” (Massimo D’Alema, Ansa, 6-9-2006).
” La Camera esprime apprezzamento nei confronti delle Forze Armate per lo spirito umanitario e di pace, sempre in linea con i valori espressi dall’articolo 11 della Costituzione e impegna il governo a sostenerne l’operato” (mozione concordata da Fini e D’Alema e votata da CdL e Unione, salvo la Lega , 27-9-2006).

Meno Tasse, anzi di più

”Tremonti inventa cose su noi, facendoci passare per tassatori. E’ delinquenza poltica, tutto falso. Nessuno ha mai parlato di aliquote. Noi non prevediamo un aumento del peso fiscale, ma un riequilibrio senza aumenti di imposte, siamo per una tassazione leggera” (Romano Prodi, Ansa, 21 e 30-3-2006).
”Non vi metteremo le mani nelle tasche: le troveremmo vuote. L’Unione non aumenterà le tasse” (Romano Prodi, Ansa, 1-4-2006).
”Più tasse? Ma che, siamo matti? E’ una balla assoluta. Non se ne parla nemmeno” (Francesco Rutelli, Ansa, 30-3-2006).
”L’Unione lascerà stabile l’Irpef” (Enrico Letta, Ansa, 17-3-2006).

“Aumentare il gettito scovando le risorse dall’evasione, senza aumentare le aliquote…il governo non aumenterà le tasse, anzi cercherà di abbassarle” (Vincenzo Visco, 29-6-2006).

“Non vogliamo stangare nessuno. Le tasse vogliamo ridurle, non certo aumentarle” (Massimo D’Alema, 26-3-2006).
”L’intenzione del governo è di non aumentare il carico fiscale ne aliquote” (Pierluigi Bersani, Ansa, 5-7-2006).
”E’ falso che aumenteremo le tasse. La pressione fiscale non deve essere ulteriormente aumentata” (Piero Fassino, Ansa, 29-3-2006).

“La proposta che facciamo di revisione delle aliquote Irpef è equa e giusta: con le nuove aliquote chi è sotto i 40.000 euro è beneficiato; invece si chiede un po’ di più a chi sta sopra i 40.000 euro” (Piero Fassino, Ansa, 27-10-2006).
”Il governo prodi alza le tasse sui redditi alti” (Financial Times, 2-10-2006).

Telecomiche

”Alle dimissioni non ci penso proprio” (Angelo Rovati, consigliere economico di Prodi, 15-9-2006).
”Rinuncio al mio incarico di consigliere politico ed economico di Palazzo Chigi” (Angelo Rovati, 18-9-2006).
”Il governo in Parlamento ha riferire su Telecom? Ma siamo matti?” (Romano Prodi, 15-9-2006).
”Sul caso Telecom dovrà presentarsi il Ministro che ha responsabilità sulle telecomunicazioni” (Romano Prodi, 17-9-2006).
”Del caso Telecom parlerò io alla Camera il 28 settembre” (Romano Prodi, 19-9-2006).
”Non andrò al Senato, ma solo alla Camera il 28 settembre. Il presidente del Consiglio non va mai due volte in Parlamento per lo stesso argomento” (Romano Prodi, 20-9-2006).
”Il presidente del Consiglio del Consiglio, Romano Prodi, interverrà al Senato sulla vicenda Telecom. Lo rende noto un comunicato del Ministro per i rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti. La data dell’intervento è ancora da definire: sarà decisa in base agli impegni del premier” (Ansa, 21-9-2006).

Niente conflitto, solo interessi

”Dobbiamo colmare una profonda lacuna, adeguando l’ordinamento italiano a quello di altre grandi democrazie occidentali, attraverso un modello di provata efficacia e di sicuro equilibrio che mira a prevenire l’insorgere di conflitti di interessi tra gli incarichi istituzionali (sia nazionali che locali) e l’esercizio diretto di attività professionali o imprenditoriali o il possesso di attività patrimoniali che possano configgere con le funzioni di governo. Gli strumenti che utilizzeremo sono: la revisione del regime delle incompatibilità; l’istituzione di un’apposita autorità garante; l’obbligo di conferire le attività patrimoniali a un blindtrust” (Per il bene dell’Italia. Programma di governo 2006-2011 dell’Unione, aprile 2006).
”Non si fanno leggi ad personam, c’è solamente un principio di democrazia. La nostra legge sul conflitto di interessi non è fatta contro Berlusconi, ma stiamo parlando di una legge che hanno tutti i paesi democratici. Chi decide le sorti di un paese non può godere di decisioni che lui stesso prende. Non abbiamo nulla contro Berlusconi o contro Mediaset, ma stiamo parlando della maestà della legge. Chi ha una carica non può avere determinati interessi influenzati da quella stessa carica. L’ex cancelliere Kohl disse un giorno che un uomo ricco non può fare politica. Io non arrivo a questo punto, ma penso sia un’affermazione di grande saggezza” (Romano Prodi, Ansa, 28-3-2006).
”Caro Cavaliere, lei è come Ceausescu: anche lui, in Romania, controllava tutte le tv” (Massimo D’Alema, 2-8-1994).
”Faremo capire al signor Berlusconi, e ai lanzichenecchi che lo circondano, che il parlamento deve affrontare con assoluta urgenza il tema del conflitto di interessi e l’antitrust” (Massimo D’Alema, 8-10-1994).
”Non riconoscerei Berlusconi come premier legittimo nemmeno se vincesse le elezioni. Non potrebbe avere l’incarico, perché c’è un conflitto di interessi non risolto” (Massimo D’Alema, 23-9-1995).
”Berlusconi sa benissimo che se vuole un accordo per le riforme deve accettare l’antitrust, una legge sul conflitto di interessi, una riforma della Rai, perché per noi questi sono aspetti essenziali di una democrazia” (Massimo D’Alema, 1-2-1996).
”Mediaset è un patrimonio del paese. Sarebbe grave se venisse venduta” (Massimo D’Alema, 30-10-1998)

“Una legge sul conflitto di interessi va fatta, ma senza l’ossessione di Berlusconi” (Massimo D’Alema, Ansa, 31-8-2006).
”Legge sul conflitto di interessi? E’ uno sbaglio, lasciamo perdere. Garantisco io, Mediaset non verrà penalizzata. Mi propongo come forza di interposizione fra la maggioranza e Mediaset” (Clemente Mastella, Ansa, 3-9-2006)

“Niente vendite forzose delle aziende, si tratta di migliorare e perfezionare la legge Frattini” (Luciano Violante, 13-9-2006).
”Il 30 novembre, alla Corte di Giustizia del Lussemburgo, si è tenuta l’udienza per discutere dell’illegittimità della Gasparri e dell’annosa vicenda di Europa 7. L’Avvocato dello Stato Paolo Gentili, a nome dell’attuale governo, ha riconfermato la linea difensiva voluta dal precedente governo Berlusconi e, quindi, a difeso la legge Gasparri. La nostra delusione è stata veramente grande. Mai avremmo immaginato, dopo tutto quello che abbiamo dovuto subire, di dover assistere anche a questo” (Francesco Di Stefano, editore di Europa 7, Ansa, 4-12-2006).

Disordinamento giudiziario

”La legge Castelli sull’ordinamento giudiziario è da cancellare” (Romano Prodi nel libro intervista con Furio Colombo, Ci sarà un’Italia, Feltrinelli, ottobre 2005).

“Dobbiamo rimuovere tutti gli aspetti del nuovo ordinamento in stridente contrasto con i principi costituzionali e, ove necessario, intervenire con provvedimenti di sospensione dell’efficacia di quelle norme della legge delega (o dei decreti attuati) che potrebbero ledere il principio di unità, uguaglianza e parità di trattamento.[…] L’ordinamento giudiziario approvato dal centro-destra definisce una figura di magistrato non in linea con l’autonomia e l’indipendenza della magistratura e incide negativamente sulla celerità ed efficienza della giustizia.[…] Intendiamo eliminare la gerarchizzazione negli uffici della magistratura inquirente prevista dal nuovo ordinamento giudiziario” (Per il bene dell’Italia. Programma di governo 2006-2011 dell’Unione, aprile 2006).
”Occorre sospendere l’efficacia dei decreti di attuazione dell’ordinamento giudiziario e modificare le norme sulle carriere, l’accesso alla magistratura, i concorsi. Sarà inoltre necessaria una nuova legge per il CSM riportando a trenta il numero dei componenti” (Massimo Brutti, responsabile giustizia DS, Ansa, 13-1-2006).
”Una delle prime misure da prendere è sospendere i decreti delegati attuativi della riforma dell’ordinamento giudiziario, per un tempo congruo, meno di un anno, e in quell’asso di tempo presentare una vera riforma” (Piero Fassino, Ansa, 14-1-2006).
”Il centro-sinistra azzererà la riforma dell’ordinamento giudiziario e sospenderà l’efficacia dei decreti attuativi per il tempo necessario per poter fare una nuova legge. La riforma, che è in contrasto con la Costituzione , va azzerata e sostituita con nuove norme. Si può far presto, perché ci sono già proposte alternative su tutti gli aspetti toccati dalla legge Castelli” (Massimo Brutti, Ansa, 26-2-2006).
”I decreti attuativi della riforma dell’ordinamento giudiziario vanno sospesi per un anno, il tempo necessario per fare una nuova normativa” (Giuseppe Fanfani, responsabile giustizia della Margherita, 26-2-2006).
”Il nostro è un atto di saggezza parlamentare che non decompone quanto c’è, ma lo sottopone, al giudizio di maggioranza e opposizione” (Clemente Mastella, il Campanile, 13-6-2006).
”Giustizia, via alle nuove Procure. Fra il 18 e 19 giugno, entra in vigore la prima parte della riforma Castelli sull’ordinamento giudiziario. Tutti i poteri ai capi, vietato ai pm parlare con la stampa” ( la Repubblica , 15-6-2006).
”Al cittadino importa poco dei nostri dibattiti: chiede giustizia quando va in tribunale e la chiede in tempi rapidi” (Clemente Mastella, il Messaggero, 11-6-2006).
”Sulla riforma della giustizia abbiamo bisogno dell’apporto di maggioranza e opposizione. Un compromesso giusto e sano, dal quale nessuno esce sconfitto” (Clemente Mastella, 28-9-2006).
”Modifiche bipartisan, via libera sulla giustizia. Voto unanime sul maxi emendamento alla Castelli, il Ddl Mastella passa con i voti dell’Unione. Così la Cdl ha salvato pezzi della sua legge sull’ordinamento giudiziario” (Corriere della Sera, 5-10-2006)
”L’accordo fra l’Unione e Cdl sull’ordinamento giudiziario è frutto della volontà del governo, dell’intelligenza politica dei gruppi di maggioranza e opposizione” (Anna Finocchiaro, capogruppo Ulivo al Senato, 20-9-2006).
”L’accordo è uno scatto di orgoglio del parlamento contro la magistratura militante” (Roberto Castelli, Lega Nord, 28-9-2006).
”Solo tre ex dc come me, Mastella e Mancino, che abbiamo vissuto la stagione di Mani Pulite, potevamo riuscire la dove la Bicamerale ha fallito” (Francesco D’Onofrio, Udc, 28-9-2006).
”E’ una nostra vittoria” (Renato Schifani, FI, 28-9-2006).

Meno si intercetta, meglio è

”Sulle intercettazioni non occorre un provvedimento del Governo” (Massimo Brutti, responsabile giustizia DS, la Repubblica , 20-8-2005).
”Non accetteremo alcuna convergenza sul Ddl Berlusconi che limita il ricorso alle intercettazioni. Il centro-destra vuole approfittare del polverone per indebolire i poteri di indagine, frenare i procedimenti penali, rendere più difficile l’accertamento di responsabilità, specie a carico dei soliti noti” (Massimo Brutti, Ansa, 13-1-2006).
”Il Ddl Mastella sulle intercettazioni approvato ieri dal governo Prodi introduce sanzioni pecuniarie e carcere per i giornalisti che le pubblicano. Forti limiti alla possibilità di intercettare per i magistrati oltre i tre mesi” (dai quotidiani del 5-8-2006).

Mani Pulite

”Quelli che rubano bisogna metterli in galera. Purtroppo questo non si può fare perché la maggioranza, in genere, li protegge. Questo è il vero scandalo che i giornali dovrebbero denunciare e invece non lo fanno, per complicità” (Massimo D’Alema, 24-10-1988)
”Dietro questa operazione [la nascita di Forza Italia] c’è tutto il vecchio centro politico che scalpita: quello presentabile e quello compromesso, acquattato il seconda fila, fino alla prossima amnistia” (Massimo D’Alema, 26-1-1994).
”La magistratura ha disvelato e spezzato un intreccio perverso tra politica e affari, e in qualche caso tra politica, affari e criminalità che avvolgeva il paese. Penso che il paese voglia che quest’opera di verità, prima che ancora che di giustizia, venga portata a compimento” (Massimo D’Alema, 24-1-1996).
”Penso che sia ingiusto attaccare Di Pietro e il Pool di Milano, perché questi magistrati hanno reso un grande servizio al paese” (Massimo D’Alema, 20-7-1997).
”Su Tangentopoli capisco i sentimenti di una parte di quello che viene definito il popolo della sinistra.[…] C’è chi ha visto nell’azione della magistratura una sorta di riscatto. […] Ebbene, mi dispiace, ma allora come oggi non sono mai riuscito a partecipare di quel sentimento, perché ho sempre avuto in sfregio il giustizialismo, e sono rimasto fedele ai miei ideali della giovinezza. Sono rimasto un libertario” (Massimo D’Alema, il Riformista, 11-9-2006).

Anticorruzione, si fa per dire


”Bisogna innanzitutto combattere la corruzione, fenomeno ancora vivo, come prova il 42° posto che l’Italia ha ottenuto nel 2004 nella classifica di Transparecy International. […] Maggiore attenzione sia ai reati connessi all’attività amministrativa, come la corruzione, sia alla criminalità economica, che falsa le condizioni di concorrenza e di mercato” (Per il bene dell’Italia. Programma di governo 2006-2011 dell’Unione, aprile 2006).
”L’Ulivo decide di non cambiare. L’indulto non sarà modificato in aula. Il provvedimento di clemenza di tre anni comprenderà anche i reati contro la pubblica amministrazione, da corruzione a concussione, da abuso d’ufficio a reati finanziari, societari e fiscali” (Ansa, 20-7-2006).
”I reati contro la pubblica amministrazione, quelli finanziari e la corruzione non hanno la stessa forza offensiva di violenza sessuale, terrorismo, mafia, sequestro di persona, pedofilia” (Massimo Brutti, la Repubblica , 24-7-2006).

Indulto, inciucio, insulto


”Ecco le prime misure che i DS intendono far divenire “Programma giudiziario” condiviso da tutta la coalizione: far tabula rasa della ex Cirielli, della Pecorella e della legge sul Falso in Bilancio, congelare la prescrizione a partire dalla prima sentenza di condanna. E, nel contempo, realizzare nuove e più moderne prigioni” (Ansa, 14-1-2006).
”Il Senato approva definitivamente l’indulto” (Ansa, 29-7-2006).
”L’indulto di tre anni comporterà, nell’immediato, la scarcerazione di 12.756 persone” (Clemente Mastella, Ansa, 27-6-2006).
”Fino a ieri 24.413 detenuti erano usciti grazie all’indulto in tutta Italia, di cui 1.473 sono rientrati in carcere per recidiva. Se i recidivi mantengono un trend di 650 ingressi al mese, nel giro di un anno e mezzo le carceri torneranno ad essere sovraffollate come prima” (Leo Beneduci, segretario dell’organizzazione sindacale autonoma di Polizia penitenziaria, Ansa, 3-11-2006).
”Non c’è stato alcun detenuto scarcerato con l’indulto che avesse rapporti con il terrorismo” (Clemente Mastella, la Repubblica , 4-8-2006).
”Sospetti di fiancheggiamento al terrorismo islamico sono stati scarcerati con l’indulto. Li teniamo sotto controllo per espellerli in base alla legge anti-terrorismo” (Giuliano Amato, la Repubblica , 4-8-2006).

Tutti per uno: Previti

”Un provvedimento scandaloso, che dimezza la prescrizione per usura, mafia, corruzione. Per dare una scappatoia a Previti, si rimetteranno mafiosi e usurai in libertà” (Francesco Rutelli a proposito della ex Cirielli, 15-12-2004).
”Il lodo Schifani, la salva-Previti e tutte le leggi ad personam fatte per salvare i suoi soci e amici le avete votate come un sol uomo, avete sfasciato la giustizia a vostro uso fino a questa legge che abolisce l’appello del pm e che Ciampi ha rinviato alle Camere” (Francesco Rutelli a Berlusconi, Canale 5, 20-1-2006).
”Cercano di salvare Previti con un’altra norma ad personam” (Massimo D’Alema, la Repubblica , 1-11-2005).
”La salva-Previti è una porcata” (Anna Finocchiato, 14-12-2004).
”Ci davano dei matti quando parlavamo di scambio, e lo scambio eccolo qua: la salva-Previti” (Gavino Angius, DS, 5-7-2005).
”Sono contrario alla salva-Previti senza se e senza ma” (Fausto Bertinotti, la Repubblica , 28-6-2005).
”Forza Italia ha proposto un patto scellerato alla Lega: ordinamento in cambio di salva-Previti. Al Senato proseguiremo nel nostro ostruzionismo senza indietreggiare di un millimetro perché questa è una legge ingiusta. La salva-Previti garantisce l’impunità agli autori di gravi reati. Potrebbero ribattezzarla la legge Houdini dal nome del mago che faceva scomparire cose e persone” (Massimo Brutti, la Repubblica , 28-6-2005).
”Se non lasciamo nel testo la possibilità di far beneficiare dell’indulto anche Cesare Previti, FI non voterà con noi questo provvedimento. E il quorum per farlo passare è di due terzi” (Pierluigi Mantini, Margherita-Ulivo, Ansa, 20-7-2006).
”Il Tribunale di Sorveglianza ha disposto che Previti e Pacifico possano lasciare il loro domicilio per due ore al giorno. Erano stati condannati a 6 anni di reclusione per il reato di corruzione in atti giudiziari nel processo Imi-Sir. Metà della pena è stata condonata grazie alla legge sull’Indulto” (Ansa, 27-9-2006).

Segreto di due Stati

”Nessun segreto di Stato sul caso Abu Omar” (Giovanni Lorenzo Forzeri, sottosegretario alla Difesa del governo Prodi, dinnanzi alla Commissione Difesa del Senato, 12-6-2006).
”Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti, Enrico Micheli, ha confermato – dopo che il Premier, Romano Prodi, aveva il 4 agosto scorso scritto al Copaco per dire che non sussistono motivi per togliere il segreto di Stato apposto dal governo precedente – l’esistenza di accordi Top Sicret tra Italia e Usa nell’ambito della guerra al terrorismo post 11 settembre. Accordi in cui rientrano anche le extraordinary renditions. “Alle nostre domande precise se le autorità americane avessero avvertito il governo italiano, prima dopo o durante il presunto rapimento di Abu Omar”, riferisce il Presidente del Copaco, Claudio Scajola, “Micheli ha risposto che su questo tema esiste il segreto di Stato, già comunicato dal governo Berlusconi e confermato allo stesso modo e negli stessi termini dal governo Prodi”.”(Ansa, 25-10-2006).

Vergogna forever


”Dalla Cirami alla salva-Previti: delle leggi ad hoc non salveremo nulla. Toglieremo tutti gli hoc. Perché la legge è uguale per tutti: c’è scritto in tutti i tribunali d’Italia” (Romano Prodi, la Repubblica , 28-10-2005).
”Purtroppo alcune norme, quando le avremo abolite, avranno fatto effetto: chiuderemo le stalle quando i buoi saranno scappati, perché molte leggi sono legate a scadenze precise” (Massimo D’Alema, la Repubblica , 20-10-2005).
”Una volta al governo, faremo subito un provvedimento per sospendere gli effetti delle leggi ad personam e dopo le riscriveremo” (Piero Fassino, la Repubblica , 29-10-2005)

“ La Cirielli è una legge a fini privati. E’ stato compiuto un altro grave strappo istituzionale, è stata approvata un’altra legge ad personam che stravolge il funzionamento della giustizia” (Piero Fassino, la Repubblica , 11-11-2005).
”Fassino ha messo tra le priorità l’azzeramento della legge ex Cirielli e la Pecorella sulla inappellabilità, oltre alla necessità di riformare la depenalizzazione del falso in bilancio. Per quanto riguarda la prescrizione, la proposta dei Ds è quella di congelare i termini del decorso solo dopo l’emissione di una sentenza di condanna, di primo o secondo grado” (Ansa, 14-1-2006).
”Bene il voto della Camera sull’indulto. Ma da solo non basta, occorre al più presto azzerare le leggi ad personam sulla giustizia varate dal centro-destra per tutelare interessi particolari. E’ un impegno che ci siamo assunti in campagna elettorale e ora va mantenuto. Per questo ho depositato due disegni di legge: il primo cancella con un semplice tratto di penna la legge Cirami sul legittimo sospetto tornando alle norme precedenti che andavano bene e non avrebbero dovuto essere modificate. Con il secondo vogliamo cancellare la ex Cirielli e ridisciplinare la materia della prescrizione, sostituendo la prescrizione del reato con la prescrizione del procedimento calcolando i termini in ogni singola fase del processo ed eliminando dal conto il tempo perso per espedienti dilatori” (Massimo Brutti, Ansa, 27-7-2006).
”Questa è solo l’ultima delle leggi vergogna: dovremmo cambiarla profondamente e sarà utile usare la ramazza” (Gavino Angius, DS, Ansa, 15-2-2006).
” La Cirami e la Cirielli vanno abrogate e basta: rimetterci le mani è impossibile. Il falso in bilancio deve tornare reato e la Cassazione deve essere salvata dalla paralisi totale cui la condanna la Pecorella ” (Anna Finocchiaro, Espresso, 20-7-2006).
”Cancellare le leggi vergogna, a cominciare dalla ex Cirielli e dalla Cirami” (Guido Calvi, DS, Ansa, 29-7-2006).
”Il problema non è tanto una o due voti di maggioranza, ma come si organizza un programma strategico sulle cose proposte agli elettori: eliminare le leggi vergogna e accelerare il processo penale e civile” (Luciano Violante, Ds, Ansa, 2-8-2006).
”Ora occorre restituire efficienza all’amministrazione della giustizia e cancellare le pessime leggi vergogna ereditate dal centro-destra, a cominciare dalla Cirami e dalla ex Cirielli. Ed è quel che faremo” (Piero Fassino, Ansa, 4-8-2006).
”In Italia esiste una giustizia a due velocità: quella che colpisce i cittadini poveri e quella di chi si può permettere avvocati ricchi e potenti che, oltre ad essere in grado di interpretarle, sono anche in gradi di scrivere le leggi. La selva delle leggi ad personam va disboscata” (Massimo D’Alema, Ansa, 13-1-2006).
”Noi ci impegniamo ad azzerare, a strappare via dal nostro ordinamento le leggi volute dal centro-destra, a esclusiva tutela degli interessi particolari. L’idea di tenerci alle spalle anche soltanto in parte le leggi ad personam è assolutamente inaccettabile. Vanno azzerate subito” (Massimo Brutti, Ansa, 13-1-2006).
”Un giudizio sulle leggi ad personam l’ha già dato il buon senso popolare, chiamandole appunto ad personam, quindi bisognerà tirarle via. Compresa anche la legge elettorale che ha levato la stabilita al paese” (Romano Prodi, Radio anch’io, 19-1-2006).
”Abbiamo candidato Gerardo D’Ambrosio perché la sua competenza sarà utile al momento di riformare la giustizia. Aboliremo le leggi ad personam, che hanno stravolto l’ordinamento giudiziario” (Piero Fassino, Ansa, 7-2-2006).
”Le leggi ad personam bisogna cancellarle con un tratto di penna: sono contrarie al principio costituzionale dell’uguaglianza di fronte alla legge” (Massimo Brutti, Ansa, 1-3-2006).
”L’elenco delle leggi del governo Berlusconi da abrogare immediatamente sarebbe troppo lungo, ma ci sono gravissime ferite che vanno sanate al più presto: la controriforma della Costituzione, la nuova legge elettorale e le varie leggi ad personam. Dovremo poi intervenire per eliminare gli eccessi nella flessibilità, in realtà precarizzazione a vita, introdotti con la legge 30; per correggere la riforma Moratti e il nuovo ordinamento giudiziario, per garantire l’autonomia della magistratura e una giustizia certa uguale per tutti” (Romano Prodi, Corriere dell’Adriatico, 3-2-2006).
”Da buttare completamente ci sono le leggi ad personam, fatte per evitare condanne specifiche come le rogatorie, la Cirielli. […] Cancelleremo queste leggi che non sono giuste in toto; le altre le esamineremo, alcune le riformeremo profondamente, come la legge sulla scuola e sul lavoro, la cosiddetta delle Biagi: bisognerà migliorarle a fondo perché hanno veramente punti inaccettabili” (Romano Prodi, Radio 6, 17-3-2006).
”Auspico che in tempi brevi l’Unione presenti le più urgenti proposte di legge per revocare le più devastanti ‘leggi vergogna’ del centro-destra: falso in bilancio, ex Cirielli, inappellabilità delle sentenze” (Vincenzo Siniscalchi, DS, Ansa, 5-5-2006).
”Sarebbe quantomai utile e opportuno che in queste ore il governo facesse sapere quali leggi ad personam approvare dalla destra intende rapidamente abrogare. Sarebbe così chiaro che l’indulto non attenua minimamente il rigore etico e giuridico della politica del centro-sinistra” (Piero Fassino, Ansa, 25-7-2006).
”Visto lo sconcerto che si coglie nell’elettorato, serve una svolta, un salto di qualità nella politica della giustizia del governo. Dobbiamo abolire le leggi ad personam della destra e varare una nuova disciplina dell’ordinamento giudiziario” (Cesare Salvi, Ds, Presidente Commissione Giustizia del Senato, 31-7-2006).
”Le priorità sono: togliere di mezzo le leggi ad personam di Berlusconi. Portare in parlamento una legge sul conflitto di interessi e la riforma della Gasparri” (Francesco Rutelli, Espresso, 4-8-2006).
”A oltre sei mesi dalle elezioni il clima intorno alla giustizia è cambiato, ma il bilancio della politica del nuovo governo è insoddisfacente e molte sono le ragioni di preoccupazione, se non di allarme. Poco o nulla è stato fatto sul piano organizzativo per contrastare lo sfascio a cui il precedente governo a condannato l’amministrazione della giustizia. La sospensione della controriforma dell’ordinamento giudiziario è stata solo parziale e accompagnata da una ristrutturazione arcaica e autoritaria delle Procure, dal depotenziamento degli strumenti di controllo del CSM sulle situazione di sofferenza del sistema, dalla carenza di indicazioni sul nuovo assetto della carriera dei magistrati. E soprattutto manca un progetto, un’idea di giustizia capace di coinvolgere i cittadini e di motivare chi nel mondo della giustizia opera. […] Occorre abrogare le leggi ad personam varate nella scorsa legislatura, che mortificano il principio di uguaglianza e continuano a produrre effetti devastanti” (documento di Magistratura Democratica, Ansa, 21-11-2006).
”Non abbiamo ne il tempo ne l’intenzione di tenere occupato il parlamento per mesi ed anni a correggere le leggi sbagliate del centro-destra” (Giulio Santagata, ministro per l’attuazione del programma, Unità, 19-12-2006).


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