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Riutilizzo dei beni confiscati siti in Vico delle Mele a Genova

Scheda di progetto per il riutilizzo dei beni confiscati siti in Vico delle Mele a Genova

[dicembre 2005]


La “Casa della Legalità e della Cultura” Onlus della Sicurezza Sociale, legata a Libera associazioni,

nomi e numeri contro le mafie, Riferimenti – Coordinamento Nazionale Antimafia, Fondazione

Antonino Caponnetto, Rete del Bottone ed al Centro Sportivo Italiano, avanza la presente proposta di

progetto per l’utlizzo a fini sociali dei beni confiscati a Cosa Nostra, siti in Vico delle Mele (civ. 4 int.

1A e 12r - 14r – 14Ar), in collaborazione con altre organizzazioni senza fini di lucro, quali: Terre des

hommes - Genova, Comunità di San Benedetto al Porto, Legambiente - Circolo Nuova Ecologia,

Ass.Utenti - Genova, Ludoteca Labyrinth, Centro Sportivo Italiano, ed aperto ad ulteriori

collaborazioni, tra cui l’UDI che ci ha contattato per rappresentare la volontà di collaborare, ed altre

che identificheremo nel percorso di realizzazione e verifica costante del lavoro.


Premessa

La cultura e coscienza della legalità e dei diritti è nella nostra epoca sempre più labile, soprattutto nei

territori caratterizzati da degrado urbano e sociale. Assistiamo, infatti, ad un imbarbarimento generale

dei rapporti sociali e conflittuali, sempre più spesso fuori dalle regole di una civile convivenza ed in un

panorama socio-economico caratterizzato da un aumento vertiginoso della povertà. Tutto ciò avviene

nel contemporaneo viaggio dei migranti di terre povere del pianeta alla ricerca di una 'speranza di

vita' che nel proprio Paese non avrebbero.

In questo quadro trovano maggiore possibilità di reperire manovalanza i sodalizi criminali delle mafie,

italiane e straniere. Ciò non soltanto attraverso il controllo di buona parte dell'immigrazione

clandestina, ma anche nello sfruttamento dei minori e delle donne per lavoro o prostituzione. A

questo, pensando a spazi di territorio abbandonati, si lega anche l'ultimo tassello del mercato della

droga: lo spaccio.

Il Centro Storico di Genova è stato caratterizzato da un'evoluzione contrastante. Vi sono le parti

risanate, abbellite e tenute pulite che rappresentano i percorsi turistici, quella cosiddetta "immagine

ritrovata" della città. Abbiamo prevalentemente in questo pezzo di città antica i locali, le attività che

portano passaggio e vita anche nelle ore notturne, costituendo un naturale contrasto all'abbandono.

Siamo, però, in presenza di una più ampia fetta di quartiere abbandonata a se stessa, priva di ogni

concreto e visibile recupero urbano e sociale. Anche la scelta di chiudere con cancellate determinati

vicoli per contrastare presenze criminose, non poteva e non ha risolto il problema.

Nel cuore antico della città convivono ormai da decenni culture e etnie profondamente diverse, il

tessuto commerciale è mutato in conseguenza, come sono cambiati i profumi. Questa evoluzione si è

sviluppata praticamente in modo 'invisibile' alla città.


Finalità

Diffondere i valori della legalità e della giustizia sociale alla comunità, o meglio, alle comunità che

vivono quotidianamente il Centro Storico genovese, e più in generale la città.

Contribuire con questo a raccogliere testimonianze e segnalazioni su problematiche connesse ad

atteggiamenti e pratiche criminose e mafiose, da segnalare alle competenti autorità, cercando di

promuovere un primo contatto tra "vittime" e "autorità" al fine di permettere un dialogo rapido.

Promuovere interventi di consulenza gratuita a quanti si rivolgeranno allo "Sportello della Legalità e

dei Diritti", sulle diverse problematiche (tossicodipendenze e alcoolismo, lavoro nero o minorile,

pedofilia, sfruttamento della prostituzione, usura e pizzo, immigrazione, alimentazione e ambiente,

diritti umani in genere e diritti dell'infanzia, maltrattamenti di qualsiasi genere).

Inoltre se si individueranno le competenze volontarie disponibili, saranno anche attivati dei

"laboratori" per i bambini, fortemente centrati sul dialogo tra culture e sull'insegnamento delle lingue,

al fine di una corretta e concreta azione di integrazione rispettosa delle differenze ma centrata sul

rispetto dei diritti e dei doveri di ogni individuo.

In questo quadro le attività ludiche sono uno strumento giudicato essenziale (e necessario per

garantire l’apertura anche serale dei bassi) e qui si inseriscono, oltre alla Ludoteca Labyrinth altri

soggetti già coordinati come la Scuola di Scacchi Genovese della FSI-CONI, il Circolo Scacchistico

Genova Scacchi ed il Circolo Damistico Genovese A. Battaglia, oltre alle molteplici attività del C.S.I.

Centro Sportivo Italiano.

E’ soprattutto tra le giovani generazioni che occorre operare non solo per la diffusione della cultura

della legalità e della giustizia sociale, ma anche per promuovere una concezione del “gioco”, come

dello “sport”, quale strumento di divertimento e incontro, fuori dalla logica perversa e condizionante

del “vincere” e dell’azzardo, che sempre più spesso vedono fenomeni di “dipendenza”.

Sarà inoltre necessario, al fine di rendere più efficace il contributo al risanamento del Centro Storico

che lo “Sportello” vuole fornire, che il Comune di Genova si attivi per rendere maggiormente visibile e

vivibile lo spazio ove lo Sportello sarà attivato.

L'appartamento sovrastante sarà utilizzato come sede di custodia della struttura ma anche e

soprattutto come struttura "aperta e protetta" per l'assistenza di persone con necessità di supporto

immediato, in attesa dell'intervento dei competenti Servizi. (si segnala che tale necessità si è anche

manifestata nell'attività di contrasto alle organizzazioni mafiose, proprio a Genova).


Modalità di attuazione

Lo "Sportello della Legalità e dei Diritti" avrà un'apertura minima settimanale di 36 ore su 6 giorni

(dal lunedì al sabato) e sarà suddivisa inizialmente con tre ore mattutine e tre ore pomeridiane al

giorno, per essere meglio modulata e potenziata a seguito delle verifiche dopo qualche mese di

rodaggio.

Naturalmente sono escluse dall’orario dello Sportello le aperture per le attività ludiche serali rivolte ai

ragazzi - ed anche agli adulti – per la promozione del gioco “per divertirsi” e non per “vincere” nonché

per rendere, con la presenza e le attività, più ampia la “bonifica” del territorio circostante.

Lo "Sportello", che sarà coordinato dalla Casa della Legalità, vedrà una suddivisione degli orari di

apertura per attività, ferma restando la nostra attivazione per poter garantire che qualunque sia il

referente di turno questi sappia dare risposte e indicazioni precise sulle altre attività e problematiche.

Saranno realizzate delle apposite schede di rilevazione per poter assumere tutti i dati necessari, sia

delle segnalazioni che delle richieste, per comprendere i fenomeni e comunicarli agli uffici

eventualmente interessati o coinvolti.

Ogni contatto, segnalazione o richiesta allo Sportello, saranno registrate su un apposito registro, al

fine di permettere un'adeguata classificazione e per poter definire sia le verifiche, sia un quadro

statistico delle attività.

Ogni 6 mesi verrà redatta una relazione pubblica contenente le informazioni (ad esclusione dei dati

sensibili degli utenti e delle informazioni trasmesse alle Autorità di PS per lo svolgimento di indagini)

per evidenziare le problematiche più significative ed in generale tutte le attività svolte.

La struttura avrà come supporto costante la "Casa della Legalità e della Cultura” – Onlus della

Sicurezza Sociale, sia con la propria sede centrale, sia del Circolo genovese “liberaMente”. Questo al

fine di non lasciare isolato uno spazio di attività delicata e importante come lo Sportello.

Per agevolare il “contatto” di quanti/e vogliono effettuare segnalazioni e soprattuto per aiutare le

vittime che cercano un “primo contatto”, crediamo che uno “Sportello” nella stessa struttura che

ospita anche altre attività, come quelle ludico-sportive, possa contribuire a vincere la paura di una

cultura omertosa che purtroppo è presente anche nella nostra società. Per la stessa ragione

crediamo sia fondamentale che via sia una linea telefonica attiva 24 ore su 24 (nelle ore notturne con

segreteria telefonica), dove anche le vittime di prepotenze e violenze possano rivolgersi per un

“primo contatto”, superando quindi la paura che spesso blocca le richieste di aiuto.


Sinergie

Oltre ai rapporti con gli Uffici delle Forze dell'Ordine e dei settori investigativi (con i quali già

collaboriamo), che saranno necessari per le segnalazioni che giungeranno allo Sportello, sono

ulteriormente necessari rapporti costanti con:

- Ispettorato del Lavoro

- Ufficio Stranieri della Questura

- Assessorato Sicurezza del Comune di Genova

- Municipio Centro-Est

- Uffici del Tribunale Minorile

- Distretto Sociale

- Distretto Sanitario e altri settori della ASL

- Consultori

- Parrocchie (principalmente San Siro considerando le attività che già promuove)

- Scuole

- Fondazione Antiusura della Diocesi Genovese

- Prefettura e Commissariato Anti-Racket


Promozione

Saranno realizzati appositi volantini informativi sull'attività ed i servizi dello "Sportello della Legalità e

dei Diritti" in più lingue. Sarà inoltre richiesta al Comune di Genova ed al Celivo la collaborazione per

la stampa di un pieghevole e di un manifesto informativo sull'attività ed i servizi attivati.

Inoltre sarà attivato un apposito sito internet, con un proprio dominio specifico, al fine di garantire una

più ampia conoscenza delle attività promosse ed anche la possibilità di contatto con la struttura

nascente.

Inoltre si possono prefissare, oltre a quella di presentazione dello Sportello, conferenze stampa

periodiche al fine di rendere conto pubblicamente delle attività e dei risultati raggiunti

(indicativamente una ogni 6 mesi).

Reperimento fondi necessari

Per la realizzazione del progetto occorre certamente reperire fondi necessari non solo per la

sistemazione dei locali, ma anche per il mantenimento strutturale (riscaldamento, energia elettrica,

gas, acqua) e per il funzionamento e lo svolgimento delle attività (computer con stampante e

scanner, fotocopiatrice, fax, linea telefonica e Adsl, segreteria telefonica, arredi per abitazione, arredi

e materiali d’ufficio, materiali per le attività ludiche ed il laboratori).

Naturalmente il funzionamento sarà garantito dall’opera di volontaria sia per la attività dello Sportello,

sia anche per le attività educative e ludico-sportive. Questo quale decisivo contributo delle

associazioni e strutture coinvolte per la realizzazione del presente progetto.

Per quanto concerne le spese di mantenimento strutturale e per la sistemazione dei locali si propone

da subito che vengano coperte dal Comune di Genova, sia attraverso l’operato dei propri Uffici, sia

attraverso i propri fornitori.

Per il reperimento dei fondi e delle attrezzature necessarie sarà necessario procedere sia al

reperimento delle risorse attraverso i fondi degli Enti locali, della Regione Liguria e della Fondazione

Carige, nonché chiedendo il sostegno a privati attraverso sponsorizzazioni anche con fornitura dei

materiali ed attrezzature necessarie.

Per quanto concerne la stampa del materiale promozionale si richiede che vi provveda il Comune di

Genova. Per quanto concerne la gestione del sito-internet dello “Sportello della Legalità e dei Diritti”

si procederà a realizzarlo gratuitamente grazie a collaborazioni gratuite.

Un indicazione precisa dei costi sarà possibile una volta che si sarà effettuato un sopralluogo e che si

sarà verificato non solo lo stato dei locali, ma anche le loro caratteristiche interne. A seguito di un

preventivo dettagliato e preciso sarà quindi utile procedere ad una riunione operativa con gli Uffici

comunali competenti al fine di predisporre un piano finanziario su cui richiedere l’intervento degli altri

Enti pubblici e privati.

 

Tags: genova, centro storico, proposta, beni confiscati, vico mele, progetto, scheda, uso sociale, 2005

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