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Gli amici in politica del clan Libri

Un misterioso uomo in Parlamento, le preferenza per la candidata di Forza Italia e il sostegno del boss per Caracciolo. Tutti gli agganci della cosca svelati dall’inchiesta della Dda di Reggio

REGGIO CALABRIA Dall’uomo a Roma all’amica in Comune. Non solo sul territorio, ma anche nelle stanze della politica il clan Libri aveva interessi ed agganci. A svelarlo sono alcune delle conversazioni finite agli atti dell’inchiesta Theorema-Roccaforte, oggi costata arresti e nuove accuse a vecchie nuove leve del clan, fra cui il reggente del clan Filippo Chirico, da tempo già in carcere.

IL REGGENTE CON IL PALLINO PER LA POLITICA Di lui, gli investigatori conoscono da tempo la predisposizione a infettare la politica cittadina. Già nell’indagine Mammasantissima che lo ha fatto finire dietro le sbarre era stata ampiamente documentata la sua capacità di dare e togliere voti per questo o quel candidato amico, come pure gli ondivaghi rapporti con l’ex sottosegretario regionale Alberto Sarra, poi arrestato come politico di riferimento della direzione strategica della ‘ndrangheta reggina. Ma dalle conversazioni riportate oggi nell’ordinanza di custodia cautelare che lo ha raggiunto, sembra che Chirico potesse contare anche su qualcuno posizionato molto più in alto. Precisamente a Roma, in Parlamento.

IL PARLAMENTARE MISTERIOSO Ascoltato mentre parla con l’amante Anita Repaci dice: «Io c’ho uno a Roma, che è andato a Roma. Non è più alla Regione lui, se n’è andato al Parlamento, a Roma». E non si tratta di una semplice conoscenza. Il politico – spiega alla compagna, per i magistrati pienamente inserita nelle attività del clan – «si è messo a disposizione» perché «ci siamo cresciuti con questo qua giocando al pallone... non lo sa nessuno». Elementi insufficienti per arrivare ad un’identificazione certa del misterioso parlamentare, ma che secondo fonti investigative avrebbe un profilo compatibile con l’ex senatore Antonio Caridi, anche lui finito in manette con l’operazione Mammasantissima, come parlamentare di riferimento della “cupola” della ‘ndrangheta reggina.

LA NOSTRA CANDIDATA Ma per gli investigatori che per lungo tempo li hanno ascoltati, capi e gregari dei Libri avrebbero cercato referenti e “amici” in politica anche sul territorio. Nell’ottobre 2014, in occasione delle prime amministrative convocate dopo lo scioglimento per mafia dell’amministrazione, le preferenze del clan sarebbero andate alla giovane candidata di Forza Italia, Maria Antonietta Caracciolo. O almeno, su di lei si sarebbe orientata la campagna elettorale del clan.

«PIPPO VUOLE IL VOTO PER CARACCIOLO» A svelarlo è una conversazione fra uno dei luogotenenti del clan Gaetano Tomaselli e la compagna del reggente, Anita Repaci. Le elezioni sono alle porte e c’è necessità di far girare i santini e chiedere voti. Alla donna Tomaselli consegna un pacco di materiale elettorale con una raccomandazione e l’ordine di parlare con amici e parenti per dire che «il voto è prenotato». E deve andare a Caracciolo. «Mi raccomando che c’interessa. Al Comune – dice Tomaselli più volte interrotto da Repaci – mi ha detto Pippo che (inc.) domani mattina, prepara quello (inc.) Caracciolo vuole che votano, hai capito?». Poi – sottolinea – deve essere ben chiaro che la richiesta di votare per la giovane candidata di Forza Italia venga dal reggente dei Libri. «Mi raccomando, quando viene Nino gli dici “Nino te li ha mandati Filippo, che gli interessa questa ragazza che gli arrivi al Comune».

IL PESO DELL’ENDORSEMENT E il messaggio – ordina – deve arrivare a tutti i familiari. E Repaci esegue. Anche con i parenti che non votano a Reggio. «Mi parto da qua e me ne vado a Fiumara, arrivo là e gli ho detto zia ...(inc.)..., mi ha detto: “ma qua è Comune a se!”» si lamenta con Tomaselli, che ci mette un bel po’ a capire quale sia il problema. Poi taglia corto. «Va bene vedi tu a chi conosci glielo dai». Se e in che misura l’endorsement dei Libri abbia favorito Caracciolo allo stato non è dato sapere, tanto meno se il clan potesse contare su altri amici in politica. Ma questa potrebbe non essere l’unica indagine in corso sul clan di Cannavò

 

 

Tags: 'ndrangheta, reggio calabria, massoneria, processo, inchiesta, servizi, mammasantissima, caridi, invisibili, gotha, la santa, serra, theorema-roccaforte, libri

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