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Stragi, negli anni Novanta anche i magistrati di Reggio nel mirino

REGGIO CALABRIA Negli anni Novanta, anche i magistrati del primo pool antimafia di Reggio Calabria sono finiti nel mirino della ‘ndrangheta. A svelarlo diverso tempo fa è stato il pentito...

REGGIO CALABRIA Negli anni Novanta, anche i magistrati del primo pool antimafia di Reggio Calabria sono finiti nel mirino della ‘ndrangheta. A svelarlo diverso tempo fa è stato il pentito Pasquale Nucera, le cui dichiarazioni sono state valorizzate nell’inchiesta “’Ndrangheta stragista” del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo. Nel 1995, ascoltato dai magistrati palermitani che indagavano sulle “stragi continentali” ha rivelato che «le stragi siciliane del 1992, quelle di Roma, Firenze e Milano del 1993 e l’attentato ai danni del Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria che doveva essere eseguito nell’estate del 1993 per provocare la morte di alcuni magistrati, rientrano in un’unica strategia che aveva lo scopo di provocare in Italia un ‘cambio di potere'. In questa strategia erano coinvolti ed interessanti alcune componenti politiche, la massoneria “deviata” ed i servizi “deviati”». Per Nucera, «la mafia avrebbe dovuto fornire la copertura militare ed operativa per quella strategia. Il nuovo potere avrebbe garantito alla mafia la conservazione delle posizioni già acquisite ed anzi un potenziamento delle sue possibilità di arricchimento con ogni genere di traffico illecito». Dichiarazioni che oggi si incastrano nell’inquietante mosaico disegnato dall’inchiesta della Dda reggina, secondo cui anche la ‘ndrangheta avrebbe partecipato da protagonista alla strategia di generale destabilizzazione, messa in piedi all’inizio degli anni Novanta da mafie, servizi deviati e massoneria, per sostituire «una vecchia e inaffidabile classe politica» con una di nuovo conio e da loro controllata. A questo dunque – ipotizzano i magistrati di Reggio – sarebbero serviti gli attentati che tra il ’93 e il ’94 hanno colpito tre pattuglie dei carabinieri e sono costati la vita ai carabinieri Fava e Garofalo.

 

 

Tags: 'ndrangheta, cosa nostra, reggio calabria, processo, inchiesta, servizi, destra eversiva, stragista, massonerie

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