La Calcestruzzi era infiltrata da Cosa Nostra

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Dopo l'arresto di un dirigente della spa bergamasca, e la messa sotto indagine della società nel 2006, si conferma più che fondata l'intuizione investigativa della DDA di Caltanissetta che aveva individuato la cosca di Riesi coinvolta.

Repubblica.it - 28.07.2006
L'impresa è accusata di associazione mafiosa e falso in bilancio
nell'operazione che ha portato all'arresto di 3 presunti affiliati
Mafia, indagata la Calcestruzzi spa per gli affari dei boss nell'edilizia
Per il gip ha svolto attività di favoreggiamento verso Cosa nostra
L'azienda: "Estranei ai fatti, piena collaborazione ai giudici"

CALTANISSETTA - Associazione mafiosa e falso in bilancio: queste le accuse con cui i pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta hanno iscritto nel registro degli indagati la Calcestruzzi spa, l'azienda del gruppo Italcementi.
L'accusa è maturata nell'ambito dell'operazione "Doppio colpo", che ha portato in carcere oggi tre presunti affiliati alla cosca mafiosa di Riesi che avrebbero gestito illecitamente appalti e forniture ai cantieri edili della zona. E' la prima volta che per un reato di mafia viene utilizzata un'indagine che coinvolge direttamente l'azienda. Per questo motivo, l'avviso di garanzia è stato notificato all'avvocato della società, Pierfranco Barabini a Bergamo.
Secondo il gip di Caltanissetta, la Calcestruzzi spa ha svolto attività di favoreggiamento nei confronti di Cosa nostra. Motivo per cui, la Dda di Caltanissetta ha disposto perquisizioni e sequestri di documentazione contabile nella sede centrale dell'azienda sia a Bergamo, sia negli stabilimenti in Sicilia e in Lombardia. Ma anche in alcuni istituti di credito dove erano custodite le documentazioni bancarie, e in diverse abitazioni della zona circostante l'azienda.
Tra gli indagati emerge la figura di Giovanni Giuseppe Laurino che, secondo gli inquirenti, oltre ad essere accusato di associazione mafiosa, è punto di riferimento della cosca di Riesi per tutto quello che riguarda la cura degli interessi illeciti legati alla locale sede della Calcestruzzi spa.
Come ha infatti spiegato il procuratore aggiunto Renato Di Natale, oggi, "la mafia ormai non si occupa solo di pizzo e appalti ma è diventata imprenditrice e come tale si insinua nel tessuto economico provocando danni enormi".
"L'operazione antimafia - ha invece commentato il senatore Carlo Vizzini, responsabile del dipartimento sicurezza e criminalità di Forza Italia - apre scenari inquietanti coinvolgendo una grande impresa nazionale, come la Calcestruzzi Spa, che nel nisseno pare addirittura essere un braccio operativo di Cosa Nostra". Il senatore parla di "un drammatico salto indietro verso i tempi del passato in cui, in Sicilia, anche le imprese nazionali si imbrattavano di contatti con mafiosi di rango".
La società Calcestruzzi ''ribadisce la sua estraneità ai fatti'' e garantisce la piena collaborazione all'azione avviata dalle istituzioni. "Calcestruzzi Spa ribadisce la propria estraneità a fatti che allo stato sono imputati a suoi dipendenti", spiega la società. "Calcestruzzi Spa - viene osservato ancora in una nota dell'azienda - ha sempre prontamente interessato le autorità competenti in merito ad episodi anche solo potenzialmente illeciti di cui fosse venuta a conoscenza. Già lo scorso anno abbiamo licenziato un dipendente raggiunto da provvedimenti giudiziari e ora, venuti a conoscenza dei nuovi sviluppi, abbiamo predisposto il licenziamento di un altro dipendente". 


Repubblica.it - 01.08.2006
Fausto Volante è finito in manette con l'accusa di trasferimento fraudolento di valori Fece da tramite per Antonino Buscemi, fedelissimo di Riina e Provenzano

Arrestato dirigente Calcestruzzi Spa restituì una cava sequestrata alle cosche

CALTANISSETTA - La Calcestruzzi Spa braccio economico della mafia in provincia di Caltanissetta. Dopo l'iscrizione dell'azienda nel registro degli indagati per associazione mafiosa e falso in bilancio arriva l'arresto di Fausto Volante, 55 anni, dirigente della la società bergamasca che fa parte del gruppo Italcementi. L'accusa è di trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori, nell'ambito di un'inchiesta sulle cosche mafiose nissene. Volante, originario di Roma, è stato bloccato a Palermo dove i militari del comando provinciale di Caltanissetta gli hanno notificato l'ordine di custodia cautelare in carcere firmato dal gip Giovambattista Tona, su richiesta del procuratore aggiunto Renato Di Natale e del pm della Dda, Nicolò Marino. Volante è accusato di aver fornito, secondo gli inquirenti, per conto della Calcestruzzi spa, il supporto finanziario per l'acquisto di una cava in provincia di Caltanissetta che era stata sequestrata alcuni anni fa dai giudici del tribunale di Palermo ad Antonino Buscemi, ex imprenditore fedelissimo di Riina e Provenzano. Secondo gli investigatori i boss nisseni sono riusciti a "riprendersi" il bene sequestrato, utilizzando somme di denaro messe a disposizione dalla Calcestruzzi. La cava è stata acquistata e intestata in maniera fittizia a Giuseppe Ferraro, arrestato la scorsa settimana per associazione mafiosa. L'uomo, durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip, ha ammesso che dietro l'operazione economica che ha portato all'acquisto della cava vi era Fausto Volante, da qui l'arresto.

 

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