Go-kart ad Albenga tra il boss Gullace ed un "dettaglio": nessuno vede che l'area e' vincolata

scritto da Ufficio di Presidenza il .

Approvata la pista di Go-Kart su un area percorsa dal fuoco, quindi vincolata[AGGIORNAMENTO IN CODA]
Ebbene si, gli Enti locali si piegano con costanza in questa Liguria. Siamo ad Albenga nel savonese ed i protagonisti sono i GULLACE-FAZZARI, la scenografia questa volta non è una cava o un cantiere, un sequestro di persona, un estorsione o un interramento di rifiuti tossici... questa volta è una pista di Go-Kart.

il boss Carmelo GULLACEIl boss Carmelo GULLACE con la consorte Giulia FAZZARI si lamentarono con un esponente del WWF savonese perché l'associazione ambientalista si opponeva a tutto quello che riguardava lui. Nella lista delle opere ostacolate ingiustamente (sic) secondo il boss vi erano, ad esempio, la Discarica di Campochiesa ,che con la SAMOTER volevano realizzare (ma la si è bloccata!) e una Pista di Go-Kart.

Nessuno aveva pensato che gli esponenti della famigliola della 'ndrangheta avessero interessi per una pista di Go-Kart, ma se lo dice lui perché non credergli? Perché mai dovrebbe mai "millantare" come suoi progetti di altro? Ed allora ci si guarda in giro e si trova che proprio nella Piana di Albenga, territorio considerato dalla cosca del GULLACE terra propria, vi è un progetto proprio per una pista di Go-Kart.

Il progetto è denominato "Centro Provinciale Polisportivo - Circuito delle Palme" ed è proposto da ARNALDI Roberto del Centro Provinciale Revisioni snc... che chissà cosa dirà in merito al fatto che il boss Carmelo GULLACE girovaga per dire che la pista di Go-Kart è sua. [e, come si vedrà nell'aggiornamento in coda, il titolare del progetto, ARNALDI non l'ha presa bena la notizia che Gullace e signora abbiano spacciato per loro quel progetto... e ci ha rapidamente comunicato non sono di non aver rapporti con il Gullace & C, ma che nemmeno li vuole avere] Ed entrando nel dettaglio della questione...

si deve partire dal fatto che si tratta di una struttura che si intende costruire in località Veriselle ad Albenga, in un terreno meglio identificabile al catasto del Comune di Albenga al Foglio 5, mappali 20-21-63-65-66-67-85-86-87-88-89-90-91-92- 102-221-264-363 della Sezione di Campochiesa.

Il progetto viene presentato e l'iter istituzionale inizia:
- il Comune di ALBENGA, così come gli altri Enti chiamati ad esprimesi su detta pratica (tra cui la PROVINCIA di SAVONA e la REGIONE LIGURIA) hanno espresso, ciascuno per propria parte e competenza, parere favorevole avviando l'iter della Conferenza di Servizi e con approvazione di apposita variante al PUC.
- sono stati approvati in merito:
a) DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE SETTORE VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE del 24.02.2009 N. 68 Procedura di verifica/screening dell'impianto polisportivo "Circuito nazionale delle Palme" in loc. Variselle, Comune di Albenga (SV). No VIA con prescrizioni
b) DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ALBENGA n. 54 del 28/06/2010 approvazione completamento e variante parzialmente in deroga al PRG;
- il via libera definitivo dalla Conferenza di Servizi è arrivato nel novembre 2010.

E tra gli applausi del sindaco Rosy Guarniery (che non ha notato il dettaglio del vincolo sull'area), afferma il funzionario comunale Giulio Ferrua (che anche lui non ha notato il dettaglio del vincolo sull'area): «I lavori potrebbero iniziare tra circa due mesi. Dalla prossima estate, se tutto andrà come previsto, Albenga potrà disporre di questo prestigioso impianto che, rispetto agli altri, nasce già nel rispetto di tutte le norme di sicurezza».

Vi è però un piccolo, piccolissimo, dettaglio: l'area interessata al progetto di costruzione del "CIRCUITO DELLE PALME" è area percorsa dal fuoco come risulta chiaramente dalla cartografia ufficiale della REGIONE LIGURIA:

cartografia_regione-liguria_incendi-zona-albenga.jpg

Adesso: come è possibile che la REGIONE LIGURIA (con la Direzione Ambiente guidata dalla Dott.ssa Minervini e l'Assessore Briano che è anche dirigente nazionale di Legambiente) non si sia accorta di nulla? E la PROVINCIA con la guida del Vaccarezza? Ed il COMUNE DI ALBENGA? Nulla, il dettaglio che quell'area è percorsa dal fuoco e quindi per un determinato arco di tempo non può essere oggetto di progetti e interventi sfugge a tutti... Invece della Cartografia ufficiale della REGIONE LIGURIA hanno consultato quella in omaggio al Topolino 'ndranghetuso?

Che l'area sia percorsa dal fuoco significa che la stessa è sottoposta, di conseguenza ai vincoli, di cui L. 353/00. E' un vincolo imposto dalla Legge Nazionale, e non una legge qualsiasi ma alla citata Legge quadro in materia di incendi boschivi!
E l'area in località Veriselle, come in la località soprastante Morteo (dove doveva sorgere la discarica della SAMOTER) e le aree limitrofe, sono state pesantemente devastate dal passaggio del fuoco nei giorni 25-26-27 Settembre 1997, come si evince dalla cartografia perimetrata dal Corpo Forestale dello Stato dopo l'evento e inoltrata all'amministrazione comunale di Alberga ai sensi ex Lege 47/75 (ora L.353/00).

Osservando la normativa vigente in materia di vincoli urbanistici a salvaguardia del territorio - che pare impossibile (e inaccettabile) che Comune di Albenga, Provincia di Savona e Regione Liguria abbiano ignorato - si ritiene opportuno evidenziare nel merito quanto segue :
a) la legge Nazionale 353/2000 e s.m.i., consente di edificare in aree percorse dal fuoco ove gli strumenti urbanistici consentivano le edificazioni prima del passaggio del fuoco; però non permette in maniera assoluta una variazione dello strumento urbanistico vigente al momento dell'incendio per i 15 anni successivi, (art. 10 comma 1).
b) la normativa in questione recita: Art. 2.(Definizione)
-Per incendio boschivo si intende un fuoco con suscettività a espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all'interno delle predette aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree.

Ma non basta perché il promotore del progetto del "Centro Provinciale Polisportivo - Circuito delle Palme", ARMALDI Roberto, titolare del Centro Provinciale Revisioni & C. s.n.c., via Agricoltura 26 Albenga, in qualità di esecutore e committente, del procedimento relativo al permesso di costruire del Comune di Albenga N°5574 del 11/04/2005, era stato segnalato alla Procura della Repubblica nel marzo di Savona dalle guardie del WWF Nucleo di Savona, con comunicazione di notizia di reato di cui all'art. 30, sanzionato dall'art. 44, comma 1, lettere B e C del Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 e s.m.i..
Inizio lavori del 05/08/05; ricadente nei terreni censiti al catasto del Comune di Albenga Foglio 5 mappali 101-102-363-264-86-88-221-89-87-90-85-91-67-65-66-21-20-92.
In quanto nella fattispecie avevano accertato:
- l'inottemperanza da parte degli Enti soggetti alle procedure di rilascio autorizzative (Conferenza di Servizi in particolare l'Amm.ne Comunale di Albenga e l'Amministrazione Provinciale di Savona) riguardo gli adempimenti obbligatori previsti dalla LEGGE REGIONALE 30 dicembre 1998 n. 38 e s.m.i. inerenti le opere a carattere permanente contenute nell'allegato 3 (Piste permanenti per corse e prove di veicoli a motore) e delle relative autorizzazioni e/o prescrizioni rilasciate dettate dal succitato procedimento autorizzativo mancante, nonché dagli adempimenti previsti dal Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 e s.m.i.);
- si era in presenza del mancato rilascio della prescritta valutazione positiva di screening/impatto ambientale regionale prevista dalla L.R. 38/98 e s.m.i. (allegato 3 punto 11a) e quanto previsto dall'art. 15 comma 4 della stessa L.R.;
- benché tale progetto rientri nella procedura screening nel procedimento della V.I.A., la sua mancata valutazione iniziale all'iter autorizzativo implicherebbe inoltre una difformità allo stesso in violazione dell ‘Art. 12 (Presupposti per il rilascio del permesso di costruire) del D.P.R. 380/01 e s.m.i.
In allora venne quindi valutato che:
- in prima istanza la mancanza di screening/valutazione di impatto ambientale costituisce violazione amministrativa alle disposizioni di cui all'art. 19 comma 1 della L.R. 38/98 e s.m.i.; tanto codesto Nucleo di vigilanza trasmetteva all'Amministrazione provinciale di Savona quale organo competente all'applicazione del sistema sanzionatorio, ed alla Regione Liguria per competenza e per gli adempimenti obbligatori di legge,ai fini dell'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie, alla immediata cessazione dell'attività intrapresa, nonché alla messa in pristino dei luoghi oggetto dei lavori (*art.19 comma1). Inoltre si segnalava per gli adempimenti obbligatori previsti per la comunicazione di presunto abuso edilizio ai sensi dell'art. 27 del DPR n.380/2001 e s.m.i.. Certamente ad ottobre 2010 non risulta pervenuta nessuna comunicazione in merito agli adempimenti riguardanti l'emissione di sanzioni amministrative da parte dell'Amministrazione della PROVINCIA di SAVONA.


A questo punto il COMUNE DI ALBENGA, la PROVINCIA DI SAVONA e la REGIONE LIGURIA, che faranno? Noi abbiamo provveduto da tempo ad informare formalmente chi di competenza per questa ennesima "bazzecola"... le Istituzioni provvederanno ad ammettere l'errore ed annullare i provvedimenti deliberativi e autorizzativi che sono in palese contrasto con le norme e disposizioni di Legge? Vedremo, perché se occhio non vede, le grane arrivano... si potrebbe dire!



AGGIORNAMENTO - 12.11.2010
Ci ha contattati il sig. Roberto ARNALDI che ci tiene a precisare che non ha nulla a che fare, e non intende aver nulla a che fare, con GULLACE ed affini. Noi avevamo chiesto come avrebbe preso, il titolare del progetto, il fatto che GULLACE abbia indicato che tale progetto di pista dei go-kart era dei "suoi". Possiamo dire che non l'ha presa bene. E possiamo anche dire che il boss Cermelo GULLACE non è messo per nulla bene se si mette ad andare in giro per millantare come suoi progetti che non lo sono.
ARNALDI ci ha anche segnalato che gli Enti Locali e la Regione non gli hanno mai detto che l'area in questione era ed è vincolata da una Legge nazionale! In questi anni la P.A. ha fatto andare avanti l'iter come se nulla fosse, approvando e dando il proprio benestare senza vedere quel "dettaglio" e quindi senza segnalarlo al promotore del progetto o ai suoi tecnici. Cosa diranno ora le amministrazioni comunali, provinciali e regionali? Che erano a caccia di farfalle? Chi pagherà?

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