I FOTIA non sono "legati" alla 'Ndrangheta, sono 'Ndrangheta!
Su "La Stampa" di Savona è stata pubblicata una "replica" al presidente della Casa della Legalità da parte dei legali dei FOTIA (l'articolo è riportato in coda). Visto che o mentono gli avvocati per conto dei FOTIA o agli avvocati hanno mentito i FOTIA, gli abbiamo risposto con questa nota stampa inviata a "La Stampa" chiedendone la pubblicazione, perché i fatti sono fatti e non sono interpretabili.
In un certo senso i legali dei Fotia hanno ragione, i FOTIA non sono legati alla 'ndrangheta, i FOTIA sono 'NDRANGHETA. Si rassegnino all'inutilità dei voli pindarici per negare i fatti, come ad esempio il sostenere che non sono mafiosi perché nell'ultima Relazione della Procura Nazionale Antimafia non vengono ri-citati. Quella Relazione non è un "albo" annuale, ma un aggiornamento delle attività principali svolte dalla Procura Nazionale e delle Direzioni Distrettuali Antimafia, ove, ovviamente, vi sono anche "omissis" su molteplici delle attività in corso...
I FOTIA sono riconosciuti dai reparti investigativi dello Stato, così come dalla Procura Nazionale, come famiglia appartenente (non quindi soltanto "legata") alla cosca MORABITO-PALAMARA-BRUZZANITI. Vi sono collaboratori di giustizia che hanno indicato inequivocabilmente la famiglia FOTIA come punto di riferimento a Savona. Vi sono gli incontri e accordi con altri esponenti apicali di famiglie 'ndranghetiste (come i MAMONE, i GULLACE, i PELLEGRINO). Questi sono elementi certi, quanto lo sono gli "imparentamenti" attraverso i matrimoni che hanno legati i vari esponenti della famiglia FOTIA ad altre famiglie di 'ndrangheta (Sebastiano FOTIA coniugato con Giuseppa BRUZZANITI, Pietro FOTIA coniugato con Bruna PALAMARA; Donato FOTIA con Vittoria SCORDO, Franesco detto "Ciccio" FOTIA con Vittorina SCORSO, Adalgisa FOTIA con Francesco CRIACO). E ci dimentichiamo l'arresto del cognatino Mario VERSACI a casa di Donato FOTIA in via Privata Olivette a Savona, perché soggetto organico alla 'Ndrangheta individuato come tassello del condizionamento del voto alle ultime elezioni regionali in Calabria? Vogliamo ripercorrere le Relazioni ufficiali in cui sono citati? Sono tutte pubbliche. Vogliamo ricordare la partecipazione ai funerali di esponenti 'ndranghetisti a capo di famiglie attive in Liguria, come quello di Francesco FAZZARI e gli incontro con gli appartenenti ad altre cosche come i MAMONE-GULLACE? Oppure vogliamo ricordare un lontano "ritrovarsi" (8 luglio 2001) dei FOTIA (in quell'occasione con Wolkwagen Golf BF821NY intestata alla SCAVO-TER srl), al "Ristorante Del Mulino - Da Armando", con l'allora capo della 'Ndrangheta in Liguria, RAMPINO Antonio, e, tra gli altri, PRONESTI' Salvatore (parente del GULLACE), BOVA Giuseppe, GORIZIA Cosimo (legato ai MAMONE) e CIRICOSTA Michele?
Con le parole possono cercare di annebbiare lo sguardo di alcuni, ma i fatti di appartenenza restano limpidi e quindi continueremo ad indicarli per contribuire, con ogni nostra forza, a contrastare il sodalizio 'ndranghetista e l'infiltrazione di questo nell'economia legale e nelle pubbliche amministrazioni.
La Stampa ed. Savona 11/07/2011
ANDORA IL LEGALE DELLA SCAVOTE REPLICA ALLE ACCUSE DI ABBONDANZA
"La famiglia Fotia non ha legami con la n'drangheta"
[A.F.]
ANDORA
La procura indaga sull'Urbanistica del comune di Andora
La famiglia Fotia respinge categoricamente l'accusa di collusioni con l'ndrangheta, lanciata dal presidente della Casa della legalità Christian Abbondanza nella conferenza pubblica di sabato 2 luglio scorso in via Roma. «I più recenti atti d'indagine e in particolare l'ultima relazione della Direzione nazionale antimafia del dicembre 2010, composta da circa mille pagine e pubblicata ormai da alcuni mesi, non fa menzione alcuna dei signori Pietro, Francesco e Donato Fotia, titolari della Scavoter, e neppure del semplice cognome Fotia, né nella parte dedicata alla Liguria né in alcuna altra parte. Pietro, Donato e Francesco Fotia non hanno mai subito alcun processo per reati connessi alla partecipazione ad associazioni di stampo mafioso, non sono mai stati condannati per questi reati e neppure sono mai stati imputati per accuse simili», ricordano gli avvocati Carlo Biondi ed Emi Ausilia Roseo, la cui attenzione si sposta poi sull'interrogazione presentata al sindaco Franco Floris dal consigliere leghista Alessandra Barberis, che ha raccontato di avere subito intimidazioni.
«L'interpellanza non ha assolutamente quale unico ed esclusivo contenuto l'attività di Scavoter, ma è di contenuto ben più ampio avendo la finalità di criticare l'operato del primo cittadino. Il consigliere ha chiesto infatti spiegazioni circa la "veloce" conclusione di una pratica urbanistica, sulla realizzazione di una centrale di betonaggio, su un concorso pubblico per la nomina di un dirigente e sul respingimento della richiesta di costituire una commissione d'inchiesta», osservano i difensori dei Fotia.
Secondo i legali della famiglia, «è inammissibile porre in correlazione la società Scavoter con le asserite intimidazioni per un duplice ordine di motivi: in primo luogo perché i soggetti menzionati nella lettera di Barberis sono numerosi e quindi le intimidazioni potrebbero essere riferibili a ciascuno, in secondo luogo perché nessuna prova vi è né delle asserite intimidazioni né tantomeno della riconducibilità delle stesse alla Scavoter. I soci sono ormai da mesi duramente e ingiustamente colpiti da affermazioni tanto false quanto calunniose».
NOTA:
E' chiaro che i signori FOTIA dopo l'arresto di Pietro (e dopo l'ammissione di colpevolezza che gli ha permesso, dopo oltre un mese di carcere, di avere concessi i domiciliari), hanno dovuto fare i conti con il fatto che finalmente si parlasse e scrivesse di loro per quello che sono (ovvero 'Ndrangheta). Così, ora, hanno difficoltà nel poter continuare ad operare... Non è un caso che subito dopo l'arresto di Pietro FOTIA i camion, ruspe ed escavatori della SCAVO-TER siano divenuti "anonimi", con cancellazione rapidissima del marchio "SCAVO-TER" che campeggiava in ogni dove. Ma mentire così spudoratamente non è bello... Già nascondersi non è carino per quelli che si consideravano i "padroni" del savonese... se si aggiunge il mentire allora significa proprio che di onore non vi è nemmeno una minuscola briciola. Comunque sia, un modo per uscirne lo hanno i FOTIA... è semplice e lineare: condannare la 'ndrangheta, come organizzazione, come cultura... scegliere di collaborare con lo Stato e verbalizzare tutto quello che sanno (e che hanno fatto dalla notte dei tempi, quando già era chiaro ed inconfutabile che il vecchio baffuto Sebastiano FOTIA - che non risultava, come il Pietro, ma aveva sempre a disposizione auto intestata SCAVO-TER - era considerato il punto di riferimento della 'Ndrangheta a Savona! Raccontino tutto, delle famiglie con cui si sono imparentati, ovvero del casato dei MORABITO-PALAMARA-BRUZZANITI. Possono, se vogliono, ripulirsi dall'infamia 'ndranghetista... Scelgano lo Stato e lo aiutino a sterminare l'organizzazione mafiosa di cui hanno fatto e fanno parte!
ED ECCO QUI I PRINCIPALI ARTICOLI CHE ABBIAMO DEDICATO AI FOTIA, CON I LINK AD ATTI E RELAZIONI:
17.05.2011
"SUI FOTIA, COSCA MORABITO PALAMARA BRUZZANITI, CHIUDIAMO LA PARTITA?"
(con l'albero genealogico della famiglia FOTIA)
11.05.2011
"Nel savonese l'illegalita' tra mafia, politica e affari... e Pietro Fotia e' agli arresti"
04.04.2011
"Ogni tanto si vince..."
26.03.2011
"FOTIA della cosca MORABITO-PALAMARA-BRUZZANITI da Savona con furore..."
24.03.2011
"Sulle Mafie l'ipocrisia politica e' pericolosa. Il caso Genova"
(dove si parla della Genova Hi-Tech, Torri del Faro ed altre bazzecole)
23.12.2010
"Sequestri per la Scavo-Ter ed un arresto in casa Fotia..."
27.08.2010
"I Fotia, cosca Morabito-Palamara-Bruzzaniti, a Savona tanto amati..."
07.04.2010
"Tra cave e cantieri ecco la Scavo-Ter dei Fotia"
E SUL NUOVO ARRESTO DI PIETRO FOTIA DEL MAGGIO SCORSO:
Il testo integrale dell'Ordinanza di Custodia Cautelare del Gip di Savona a carico di
PIETRO FOTIA, ROBERTO DROCCHI ed altri
- formato .pdf -
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l'articolo di Ferruccio Sansa
del 12.05.2011 sul sito
de Il Fatto quotidiano
"Corruzione e l'ombra della ‘ndrangheta. In carcere il candidato del Pd a Savona"
gli articoli di Il Secolo XIX:
del 11.05.2011 dal sito
"Terremoto nel Pd, Drocchi arrestato per corruzione"
tutti gli articoli dell'edizione cartacea
- formato .pdf -
12.05.2011 - CLICCA QUI
13.05.2011 - CLICCA QUI
14.05.2011 - CLICCA QUI