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Una surreale udienza con i FOTIA...

Donato, Pietro e Francesco FOTIAI FOTIA di Africo tanto amati in terra di Savona hanno un nemico, lo hanno ribadito più volte ed oggi confermato. E' il Presidente della Casa della Legalità, Christian Abbondanza. Intimidazioni e minacce (anche di morte) dopo una pioggia di querele, ed oggi ribadito in un Aula di Tribunale. Per loro è un ossessione “questo signore”.

Recentemente il GIP di Genova aveva archiviato la loro querela “riepilogativa” delle precedenti ed a cui aggiungevano contestazioni anche ad articoli più recente, su richiesta del PM Terrile, in quanto ciò che Abbondanza aveva pubblicato e diffuso erano contenuti e rilievi provenienti da fonti autorevoli. Un altro PM, Cotugno, ha invece ritenuto che quelle prime tre querele (per quei contenuti su cui il GIP aveva archiviato) vi fosse la necessità del rinvio a giudizio e quindi si è andati a dibattimento...

Ed è davvero surreale vedere sul banco degli imputati chi ha riportato quanto afferma lo Stato sui FOTIA ed ha anche contribuito, con le iniziative della Casa della Legalità, all'attività della D.I.A., della Prefettura di Savona e della Procura di Savona (tra gli altri) anche sui FOTIA, mentre chi ha promosso nei suoi confronti (e di altri) intimidazioni e minacce (anche di morte) è la “parte offesa”. In Italia può succedere di tutto ed a tutto, ormai, siamo abituati...

Abbondanza, assistito dall'Avv. Riccardo Di Rella, ha prodotto una Memoria Difensiva di 62 pagine con 24 allegati (integralmente pubblicata qui), nell'udienza di questa mattina, dove è documentata la fondatezza di quanto pubblicato negli articoli contestati (e negli altri) relativi ai FOTIA (vai alla raccolta). Non ci sono fantasie o illazioni ma fatti documentati ed Atti ufficiali...


All'udienza di questa mattina erano anche presenti i tre “offesi”, Pietro, Donato e Francesco FOTIA. A deporre in dibattimento è stato Pietro FOTIA che, con alcune particolari affermazioni, si è conquistato una nuova querela da parte del Presidente della Casa della Legalità, che procederà a depositarla nei prossimi giorni. Ma andiamo con ordine...

FOTIA Pietro sostiene che “questo signore”, ovvero Abbondanza, è stata la loro rovina. Afferma che per colpa sua se prima fatturavano 13 milioni di euro l'anno, ora non fattura più di 15 mila euro al mese... Afferma che lui con la sua famigli sono un perseguitati e che lui ha avuto in pochi anni oltre settanta procedimenti... Che la D.I.A. gli ha chiesto scusa (ma quando mai?!), che il Prefetto Sammartino (ex Prefetto di Savona, ora Prefetto di Reggio Calabria) scrive falsità su di loro (ma quando mai?!), che dalle accuse della Procura di Savona esce sempre assolto (ma quando mai?!), che è stata esclusa la loro mafiosità (ma quando mai?!), che il TAR gli ha annullato l'interdizione antimafia (quando invece alla SCAVO-TER l'ha confermata rigettando il loro ricorso)... Poi, ad un certo punto, il FOTIA afferma “io non sono scappato” e poco dopo “ancora qualche mese e poi ci trasferiamo all'estero”... Aggiunge: “nessuno dei miei familiari ha subito condanne”... poi deve correggersi, quando gli si ricorda che il capo-famiglia, Sebastiano FOTIA, ha una sfilza di condanne per: associazione per delinquere, droga, estorsione... Poi ci sono i passaggi per cui si è guadagnato l'ennesima querela. Infatti il FOTIA Pietro, nella sua ossessione per Abbondanza, ha affermato: “poi vi faccio vedere gli assegni che gli danno” e “la D.I.A. mi ha detto di lasciar perdere Abbondanza che è un morto di fame, ma però loro lo usano come servo”.
Ultimo dettaglio. Quando gli viene chiesto se ha minacciato Abbondanza ha risposto (ovviamente) di “no”, ma poi gli è scappato che “ad un certo punto, però, si perde la pazienza”... Così tanto per lasciare intendere...

Udienza aggiornata. Ci si rivedrà, al Tribubale di Genova, il 18 dicembre 2014 alle ore 9:30 per le conclusioni delle parti.



LEGGI LA MEMORIA (in formato .pdf, con i link ai relativi Allegati richiamati) 

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