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I FOTIA-DEFENDER, fallito il teatrino, diffamano, insultano e minacciano online...

Aumenta il nervosismo nella grande famiglia FOTIA...Ebbene sì, devono essere proprio nervosetti nella grande famiglia dei FOTIA & FRIENDS. I nervi pare proprio gli stiano saltando. Dopo che il teatrino inscenato, usando lavoratori e sindacati, è stato smascherato e le bufale raccontate smontate una ad una, sono ricorsi ad un'azione di intimidazione e diffamazione... Ma, poverelli, non avendo nulla da produrre per smentire i fatti e gli Atti, richiamati dalla Casa della Legalità, cosa potevano fare se non cercare di colpire chi non gli si piega? E così hanno pensato di raccontare che il Presidente della Casa della Legalità sarebbe un vero criminale e loro vittime di costui e di una “guerra personale”, da questi guidata, contro la loro impresa pulita (sic). Per smontargli anche questa (a parte le querele che saranno presentate all'Autorità Giudiziaria) basta ricordare un dato, un dettaglio, una bazzecola: chi ha trascorso mesi e mesi agli arresti in carcere e domiciliari è tal Pietro FOTIA, chi ha trascorso anni di carcere è Sebastiano FOTIA, mentre il Presidente della Casa della Legalità neppure una frazione di secondo. Così, crollato anche questo tentativo dei FOTIA-DEFENDER di delegittimare chi indica i FOTIA per quel che sono, il nervosismo è aumentato... ed oggi sono arrivate le minacce esplicite.
Ma andiamo con ordine...

a) “La Stampa” nella sua edizione savonese scriveva che un comunicato della SCAVO-TER, ovvero della famiglia FOTIA, definiva l'iniziativa della Casa della Legalità “provocatoria e diffamatoria”, facendo ventilare che questa iniziativa poteva produrrepericolo per l'ordine pubblico.

b) L'iniziativa della Casa della Legalità si realizza regolarmente, con un’attenta ed attiva presenza delle Forze dell'Ordine (Polizia di Stato e Carabinieri) per garantirne la sicurezza.

c) Appena inizia il volantinaggio della Casa della Legalità, va in scena un tentativo di provocazione vero e proprio: un controvolantinaggio da parte di alcuni soggetti che si qualificano come lavoratori della SCAVO-TER, dei FOTIA.
i FOTIA-BOYS impegnati nelle provocazioni a Savona l'8 settembreNel testo del volantino insulti, illazioni, diffamazioni e fantasie contro il Presidente della Casa della Legalità. Tali soggetti vengono identificati dalle Forze dell'Ordine presenti, uno ad uno, compreso il giovane “camera-man” che dall'inizio e per lungo tempo (sino all'intervento di identificazione da parte degli agenti in borghese) tiene puntata la videocamera su Abbondanza e su chi si ferma a parlare con lui.
Non si da peso a lor signori (che saranno querelati) e si prosegue il volantinaggio su chi sono i FOTIA.
Il tentativo di creare “problemi di ordine pubblico” è sventato!

d) Sul finire del presidio della Casa della Legalità, quando ci si stava salutando e parte dei partecipanti era già andata via, arriva una nuova provocazione più pesante che viene fermata dalle Forze dell'Ordine. Se i c.d. lavoratori dei FOTIA si avvicinano ad Abbondanza ed agli altri partecipanti al presidio rimasti, gli agenti in borghese della Polizia di Stato li fermano ponendosi in mezzo ed impedendo che avanzassero, raggiungendo Abbondanza. Gli agenti in borghese dei Carabinieri invece si sono posti alle immediate spalle di Abbondanza.
Il secondo tentativo di creare “problemi di ordine pubblico” è sventato!

e) Allontanatisi i c.d. FOTIA-BOYS, Abbondanza viene scortato sino alla Stazione, dagli agenti della Questura, per far rientro a Genova.

f) Nel frattempo, era stato emesso un comunicato della “famiglia FOTIA” in cui di nuovo dimostravano la loro ossessione verso Abbondanza, raccontando qualche bufala e riciclandone altre...

g) Viene pubblicato il resoconto sull'iniziativa della Casa della Legalità sul sito ufficiale (vedi qui), il sito savonese UominiLiberi sottolinea le assurdità surreali di quanto sintetizzato dall'Ivg (vedi qui) ed esce l'articolo di SavonaNews (unica testata presente sul posto) che mette in evidenza quanto avvenuto nel pomeriggio durante l'iniziativa della Casa della Legalità (vedi qui). In sintesi: quanto esce non è ciò che auspicavano i FOTIA!

h) Le anticipazioni degli attacchi volti a delegittimare Abbondanza erano comparsi già su facebook tra il 7 e l’8 settembre...
La fhimminella “Sara Costa” (così si presentava) si era iscritta a facebook giusto giusto per spammare (sulla bacheca dell'evento relativo all'iniziativa a Savona della Casa della Legalità e mandando anche messaggi privati) scritti contenenti illazioni, fantasie e diffamazioni contro il Presidente della Casa della Legalità. Il 9 settembre, però, la fhimminella autocancella tutti i suoi messaggi e persino il suo profilo “Sara Costa” da facebook. (noi avevamo già salvato tutto per poter procedere a querela)
profilo fb di "Sara Costa"

i) Il 9 settembre arrivano, sempre via facebook, le MINACCE ESPLICITE... (ma non erano così civili e pacifici? Mah)...
Sulla bacheca facebook del Presidente della Casa della Legalità vi è questo post:
“Per l'ennesima volta per garantirmi l'incolumità sono dovuti intervenire gli agenti della Polizia di Stato e dei Carabinieri. A SAVONA, non in Calabria. Tu difendi l'operato della DIA, della Procura, della Prefettura, i provvedimenti di un GIP e diventi il bersaglio di lavoratori issati contro dalla famiglia FOTIA (cosca MORABITO-PALAMARA-BRUZZANITI) e delle bufale dei FOTIA stessi. Non rispondono sugli Atti, ma cercando di delegittimare e intimidire. Ma non si è chinato il capo, gli si è risposto con estrema tranquillità e fermezza... Si è proceduto con l'iniziativa... ed alla fine scortati si è fatto rientro. Grazie agli amici che c'erano e non si sono fatti intimidire... Grazie alle Forze dell'Ordine che hanno dimostrato da che parte sta lo Stato... Andiamo avanti, in un angolo ci sono loro, i FOTIA, come i GULLACE & C... Sentono che la fine dell'impunità e del loro impero si avvicina!”
Nel pomeriggio del 9 settembre tale “MAICOL PISCOPO”, di Savona, classe '85, scrive un commento in cui, qualificandosi come “il cugino dei FOTIA e dei BRUZZANITI” [dalle verifiche effettuate, in data 9.9.2012, è stata confermata la parentela con i FOTIA e BRUZZANITI del PISCOPO], annuncia che se non si procede a cancellare quanto scritto sui suoi cugini andrà a “prenderlo” per “spaccargli il culo”. Ovviamente il tutto condito da insulti e deliri vari.

Le minacce sulla bacheca di Abbondanza del "cugino dei FOTIA e BRUZZANITI"

Altre minacce arrivano a Francesco Zanardi (a cui va la nostra solidarietà), sempre dal “MAICOL PISCOPO”. Anche qui insulti e minacce esplicite postate a commento della foto di Zanardi con Abbondanza scattata ieri pomeriggio all'iniziativa della Casa della Legalità a Savona.

minacce sulla bacheca di Zanardi dal "cugino dei FOTIA e BRUZZANITI"

Poco dopo, anche queste minacce vengono autocancellate dall'autore, ovvero dal quel "cugino dei FOTIA e BRUZZANITI", alias “MAICOL PISCOPO” (titolare, con una ditta individuale, di una Sala Giochi a Savona, in via Scarpa 9-11R - vedi qui), che procede anche a cancellare il proprio profilo facebook. (anche in questo caso avevamo già salvato tutto per poter procedere a querela)

estratto pagina facebook delle info di Maicol Piscopo

Maicol Piscopo


Insomma, diciamo che i signori FOTIA, i loro FOTIA-BOYS e FOTIA-DEFENDER si stanno innervosendo molto... Gli consigliamo di fare un bel respiro, rifletterci su e porsi la domanda: ma ne vale la pena, quando, prima o dopo, lo Stato il conto lo presenta? Meglio fermarsi e raccontare tutto... Se lo fanno subito risparmiano tanto inutile nervosismo!

P.S. 1
A quelli che minacciano perché vorrebbero che si cancellasse quanto scritto sui FOTIA, il Presidente della Casa della Legalità ha già risposto: saranno cancellati gli 'ndranghetisti, così come gli altri vermi parassiti mafiosi, così come tutti i loro servi striscianti senza dignità! Ecco, per cancellare questi, sono impegnato e non retrocedo... poi se vuole "spaccarmi il culo" si faccia avanti, c'è coda ma non vi sarà facile... ci tengo alla pelle ed ho ancora tante tante cose da fare, soprattutto vedere spazzata via quella montagna di merda chiamata MAFIA!

P.S. 2
I signori FOTIA continuano a dichiare che loro non hanno nulla da nascondere. Hanno però voluto che il dibattimento sull'istanza DIA fosse "a porte chiuse". Una pesante contraddizione questa... Ma hanno la possibilità di rimediare: se ci mandano tutti gli atti alla base del procedimento (istanza integrale della DIA e memoria difensiva) noi pubblichiamo tutto. Forza, non è difficile, questo è l'indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


AGGIORNAMENTO 9.9.2012

1) E' confermato che il MAICOL PISCOPO, autore delle minacce esplicite contro il sottoscritto e Francesco Zanardi, è effettivamente uno stretto parente dei FOTIA e BRUZZANITI, oltre - come avevamo già anticipato - ad essere il titolare della "Sala Giochi" di via Scarpa a Savona.

2) Nella mattinata è tornata "Sara Costa"... sono ricomparsi tutti i suoi messaggi sulla bacheca dell'evento dell'8 settembre. Si lamenta del "terrorismo" e delle mie "minacce" per il fatto che abbiamo annunciato che sarà presentata querela anche nei suoi confronti, viste le molteplici falsità pesantemente offensive e le diffamazioni multiple che ha postato e che ha anche spedito, tramite messaggi privati, a terzi. Afferma che il Presidente della Casa della Legalità vorrebbe danneggiarla gratuitamente perché lei non ha fatto niente di male e non avrebbe offeso nessuno. Straordinari! (abbiamo salvato anche i nuovi testi della c.d. "Sara Costa". AGGIORNAMENTO ore 13:49 - la "Sara Costa" è di nuovo svanita.

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