Andora, le bufale dell'assessore al Bilancio (con casa per meta' abusiva)

scritto da Ufficio di Presidenza il .

Franco BRUNO l'assessore al Bilancio della Giunta FLORIS
L'assessore al Bilancio del Comune di Andora, Franco BRUNO (quello di cui abbiamo pubblicato la foto aerea e planimetria della casetta per metà abusiva) si arrampica sugli specchi per giustificare i due Bilanci del suo Comune e nega l'esistenza del "buco"... E mo gli smontiamo pure questo strenuo tentativo di prendere in giro cittadini e Autorità. Lui, troppo impegnato a coprire le pesanti ripercussioni finanziarie della gestione FLORIS, ce la mette tutta; bisogna riconoscergli questo sforzo straordinario, in cui nel raccontar sfilze di bufale ci mette pure la sua di faccia... Un uomo di coraggio il BRUNO, che bisognare quindi tenere nelle dovute considerazioni... ed allora ecco qui.

1° dice che non c'è "buco"... e forse ha ragione, è una "VORAGINE"...

Nel primo Bilancio, quello di marzo, avrebbe dovuto almeno riportare i 165.000 euro, visto che questa cifra era già nota dall'anno precedente in quanto la società DEPURATORE INGAUNO l'aveva già segnalata con nota protocollo 31 maggio 2010 all'Ente. Ma nel primo Bilancio di questo passivo non vi era traccia. Quindi: il "buco" (cioè il debito del COMUNE verso il DEPURATORE INGAUNO SCARL) è stato omesso nel primo Bilancio di Previsione 2011. Questa omissione non è un dettaglio, è un fatto gravissimo. Nel secondo Bilancio di Previsione 2011 (approvato a giugno 2011) hanno dovuto inserire quel debito (alias "buco", o per meglio dire, senza urtare l'assessore BRUNO, la "voragine") e per ripianarlo hanno aumentato tutto ciò che potevano aumentare per raccattare il necessario dalle tasche degli andoresi...


E grazie alla gestione FLORIS (tra Comune e Depuratore Ingauno scarl) il "buco" (ops la "voraggine"), scavato anno dopo anno, è di 568.000,00 euro, più un saldo di rettifiche di liquidazione della scarl pari a 61.365,84 euro... più 26.320,00 euro di disavanzo vero e proprio del Depuratore. Non proprio quindi una bazzecola! Ma finché non sono stati messi alle strette, con la pubblicazione dei Bilanci e domande incalzanti, ovvero sino alla seduta del 29 giugno, avevano taciuto tutto questo!

Bisogna dire che hanno fatto di tutto il FLORIS ed il BRUNO per cercare di nascondere questo passivo... e basta leggere la letterina che hanno recapitato agli andoresi insieme alla bolletta dell'acqua [clicca qui]. I due Franco, FLORIS e BRUNO, non osano raccontare ai cittadini del debito dovuto dal COMUNE al DEPURATORE INGAUNO... non vogliono turbarli... gli raccontano che è solo un cambio di riscossione delle bollette... riferiscono solo del cambiamento delle modalità di riscossione, precisano che, avendo loro a cuore il bene comune (sic): "Abbiamo ritenuto, infatti, di non attivare convenzioni per il pagamento delle bollette presso gli sportelli bancari perché questo avrebbe comportato per I'ente un forte aggravio dei costi di gestione e sottratto risorse che abbiamo il dovere di gestire sempre con attenzione, ma particolarmente in un momento storico caratterizzato dalla crisi economica e da scelte politiche nazionali che limitano fortemente le possibilità di spesa anche di Comuni come il nostro che avrebbero disponibilità finanziarie maturate in anni di gestione virtuosa." (VIRTUOSA?!?!)
Non racconta altro... perché mai raccontare che metteranno le mani nelle tasche dei "cari cittadini" con la stagione estiva. Loro, che prima hanno voluto la Scarl per la gestione dell'acquedotto, con il FLORIS in prima fila anche come Amministratore della DEPURATORE INGAUNO SCARL, vanno avanti senza dire nulla... perché al massimo, se qualcuno si lamenta gli diranno che è colpa "di scelte politiche, non condivise ed indipendenti dalla nostra volontà, che hanno vanificato impegni e sforzi profusi in questi anni". Non è una battuta: ecco qui la lettera firmata FLORIS e BRUNO!

FRANCO-BRUNO-2.jpg2° Dice che il secondo Bilancio è dovuto al "federalismo municipale". Pinocchio le raccontava meglio...

Se quella del "federalismo municipale" fosse la vera ragione tutti i Comuni italiani avrebbero dovuto adottare un secondo Bilancio di Previsione. Ma visto che non si hanno notizie che lo abbiano fatto o lo stiano facendo altri Comuni, al di fuori di quello di Andora, e visto che il "federalismo municipale" riguarda tutto il Paese, la bufala ha le gambe corte, anzi cortissime. Il secondo Bilancio è stato approvato invece - abbiano almeno la decenza di dirlo - per inserire la "voragine" e ripianarla... non quindi per un cambiamento di "scenario"!!! La scusa del cambio di "scenario" utilizzata per cercare di dare giustificazione al secondo Bilancio approvato dalla Giunta e dal Consiglio, è, per dirla alla ragionier Ugo Fantozzi, una cavolata pazzesca.

Nel cambio di "scenario" non si può nemmeno inserire la messa in liquidazione della società consortile DEPURATORE INGAUNO. Molti Comuni italiani aprono società partecipate o interamente controllate, così come le chiudono e liquidano, ma mai approvano un nuovo Bilancio del Comune, in sostituzione di quello in vigore. Si approvano "variazioni" al Bilancio non si riapprova un Bilancio tutto nuovo!
Possono sembrare dettagli ma non lo sono, in un caso si è nell'ambito della legalità, nell'altro si finisce nell'illegalità... in un caso si compiono atti legittimi (con le variazioni), nell'altro caso illegittimi (con un nuovo Bilancio).

3° il cambio di "scenario" non esiste... la "stangata" invece è concreta.


L'assessore BRUNO nella propria relazione introduttiva nella seduta di approvazione del secondo Bilancio di Previsione 2011, riferisce che il Testo Unico non contempla la riapprovazione del Bilancio. E per giustificare l'illegalità che stanno compiendo cosa fa? Richiama un parere della Corte dei Conti del 18 aprile 2011 in materia di istituzione addizionale comunale Irpef che consentirebbe la riapprovazione del Bilancio di Previsione in caso di cambiamento dello "scenario".
L'assessore BRUNO non da altre spiegazioni e dice solo che il cambio di "scenario" è dovuto all'avvento del "federalismo municipale". In altre parole secondo il BRUNO l'unico effetto di questo "federalismo municipale" lo si registra ad Andora... ma forse anche questo fa parte del complotto contro l'Amministratore del FLORIS (sic!).

Nel suo intervento in Consiglio Comunale, il 29 giugno 2011, il BRUNO passa quindi, senza dare altre spiegazioni su questo "fantomatico", o per meglio dire inesistente, cambio di "scenario", ad illustrare quali sono stati i tributi aumentati (tassa rifiuti, tributi vari, tariffe porto, addizionale maggiorazione Enel) senza fornire altre, ulteriori, spiegazioni.

Riferisce solo che l'obiettivo del "patto di stabilità" è stato alleggerito, quello attuale è pari a circa 564 mila euro, notevolmente più basso rispetto al precedente (quello indicato nel primo Bilancio di Previsione approvato a marzo) e questo consente di poter pagare qualche opera pubblica in più.
Ma allora: se il "buco" afferma l'assessore non esiste e se il "patto di stabilità" si è alleggerito (e non quindi inasprito) come mai vengono aumentate, per far tornare i conti, tutte la tasse, tariffe e addizionali possibili ed immaginabili?
Diventa chiaro anche ad un bambino che l'unica ragione del secondo Bilancio sta nel fatto che bisognava inserire il debito occultato e prevederne il ripiano... altro che cambio di "scenario"!!!

E tornando al cambio di "scenario"... per dircela tutta, ma proprio tutta, visto la reticenza dell'Amministrazione FLORIS nel dire come stanno le cose: il "buco" nel "primo" Bilancio abbiamo visto che non compariva e viene iscritto solo nel secondo Bilancio del COMUNE DI ANDORA, incluso nella somma compessiva di € 568.473,40. Si vuol fare notare a questo punto che nella Relazione allegata al rendiconto 2010 (cambio di "scenario", sic!) del DEPURATORE INGAUNO SCARL firmata dal liquidatore dott. CERUTTI , si specifica che le cause del "buco" sono "da un lato ordinarie cioè le stesse che hanno generato i deficit gestionali del 2009 e del primo trimestre 2010 e che possono così riassumersi: la chiusura progressiva di alcuni pozzi di proprietà del COMUNE ed il prolungarsi della manutenzione straordinaria su altri. In considerazione del fatto che tali pozzi immettevano acqua nella rete idrica praticamente a costo zero, la società per far fronte al fabbisogno è stata costretta ad incrementare in misura rilevante gli acquisti dall'unico fornitore disponibile con aggravio significativo dei costi; inoltre le perdite dell'acquedotto, che sono proseguite non avendo ancora i programmati lavori di manutenzione straordinaria apportato apprezzabili benefici sulla rete". Nella Relazione di CERUTTI viene citata una precedente relazione precedente nella quale si faceva già presente la perdita di € 165.000,00 [fatto noto già dopo il primo trimestre del 2010!!!]. Dopo questa Relazione con l'indicazione netta, nero su bianco, al maggio 2011, del debito del COMUNE DI ANDORA l'Amministrazione FLORIS deve correre ai ripari. Non può più omettere di iscriverlo a Bilancio (ora c'è un liquidatore e non più il Sindaco-Amministratore) e quindi devono anche coprirlo, sanarlo... Il tanto richiamato "cambiamento di scenario" in realtà è che non si può più nasondere il passivo e bisogna sanarlo! Ed allora è evidente che la riapprovazione del Bilancio non è giustificata da alcun "cambio di scanario" ed è quindi illegittima, in violazione delle norme di Legge!!!

4° 568.000,00 euro come fossero bruscolini...


L'ammontare del dovuto alla società DEPURATORE INGAUNO SCARL (di cui amministratore era Franco FLORIS) dal COMUNE DI ANDORA (di cui il sindaco è Franco FLORIS) per l'assessore al Bilancio Franco BRUNO non esiste... eppure il COMUNE DI ANDORA lo sa bene che esiste... lo sapeva ben prima ed il FLORIS non poteva non saperlo visto che egli stesso, prima della messa in liquidazione della DEPURATORE INGAUNO SCARL, era l'Amministratore della società consortile.

Non si può infatti trascurare che tra gli Amministratori del DEPURATORE INGAUNO SCARL, prima della sua messa in liquidazione nel mese del luglio 2010, figurava anche il Sindaco FLORIS che pertanto non poteva non essere a conoscenza della situazione critica della società nella gestione acquedotto, tanto più che tale situazione si era già palesata alla fine del 2009. Al riguardo la Giunta Comunale aveva adottato un atto di indirizzo (Delibera di Giunta n. 251/2009) con il quale si approvava l'erogazione di un contributo di € 250.000,00 da erogare al DEPURATORE INGAUNO SCARL per il ripiano delle perdite del 2009. Segue l'atto di Giunta n. 116 del 2010 dove questa partita viene formalizzata dalla Giunta in seguito allo stazionamento nel Bilancio di Previsione 2010 della somma necessaria al ripiano.

Entrambi i contributi richiesti dalla società consortile DEPURATORE INGAUNO sono motivati dai maggiori costi per acquisizioni acqua dovuti all'impossibilità di attingere acqua da pozzi di proprietà del COMUNE DI ANDORA in quanto progressivamente tali pozzi venivano chiusi, mentre per altri l'inattività era dovuta al prolungarsi della manutenzione straordinaria.

Quindi non è il "fato" e non è la "malasorte"... ne tanto meno un complotto (o calunnie) ma la cattiva gestione che ha prodotto questo aumento di costi... e quindi questo debito del COMUNE. E chi aveva ruolo di primo piano e di responsabilità in entrambi i fronti? Il FLORIS Franco!

Il problema inoltre non si è risolto quando si doveva (ed in parte manco all'oggi) così che lo sperpero di risorse pubbliche continua a vantaggio di società private che, tra quelle da cui si è acquistata l'acqua e quelle incaricate di buona parte delle manutenzioni, figurano le stesse persone (ed una in particolare è una costante), ma questo lo vedremo prossimamente!

5° E nei 2 Bilanci manca anche l'indicazione del rimborso dovuto ai cittadini...


Ad Andora i cittadini pagavano, nella trimestrale bolletta dell'acqua, sia le spese per l'utenza ed il consumo, sia per i costi del Depuratore. Peccato che questi ultimi costi per il Depuratore, fatti pagare agli utenti, non fossero soltanto un prelievo illegittimo, ma anche incostituzionale! La Corte Costituzionale, con Sentenza 335/2008, ha infatti sentenziato che è incostituzionale far pagare agli utenti il costo del Depuratore. Ma da allora ad oggi, pur avendone avuto notizia con richiesta di provvedimento in merito, l'Amministrazione FLORIS, se da un lato ha provveduto dal 2009 ad eliminare tale costo dalle bollette - in quanto dichiarato incostituzionale -, dall'altro lato non ha provveduto ad alcun rimborso delle somme indebitamente acquisite dai cittadini/utenti.

Già adesso, vi c'è il "buco" di 568 mila euro per il debito verso il DEPURATORE INGAUNO in Liquidazione, e per coprire e sanare questo hanno approvato il secondo Bilancio di Previsione 2011 con la "stangata"... ma da nessuna parte risulta indicato quando e con quali tempi l'Amministrazione FLORIS provvederà a restituire ai cittadini quanto dovuto (ed accantonato) relativo alle somme addebitate nelle bollette per la depurazione delle acque.

Quindi questi soldi che sino al 2007 devono essere restituiti direttamente il Comune e quelli che dal 2007 in avanti devono essere restituiti dalla società consortile del Depuratore, quando li rivedranno i cittadini? E soprattutto come mai, visto che sentenza della Corte Costituzionale è del 2008, il Comune - che ha accontanato i soldi da restituire - non ha ancora rimborsato i cittadini/utenti? Siamo solo nel 2011...

6° Per il Revisore dei Conti va bene il nuovo Bilancio, ma anche il primo!

Il Revisore dei Conti nominato dall'Amministrazione FLORIS, ovvero BOGLIOLO Ezio (quello che con l'amministrazione del MELGRATI ad Alassio era - sino al 31/12/2010 - Amministratore della "GESCOMARE"), quando si trattò di stendere la propria relazione sul primo Bilancio di Previsione 2011 affermava che tutto era a posto. Ma come? era stato omessa l'indicazione di una passività pesantissima, già nota, e per lui andava tutto bene? Non era previsto il rimborso dei soldi impropriamente (e incostituzionalmente) percepiti dal COMUNE dalle bollette trimestrali dell'acqua per i "costi del Depuratore"... ed anche su questo, pur essendoci accantonamento degli stessi, il Revisore non dice nulla? Niente, per BOGLIOLO andava tutto bene così! E tutto bene va anche con il secondo Bilancio di Previsione, dove il "buco" questa volta è stato indicato, così come la "stangata" sui cittadini per ripianarlo... (ma anche qui, ancora, mancano la previsione dei soldi incassati impropriamente ed accantonati... dei famosi soldi pagati dai cittadini/utenti per il costo di depurazione addebitati in bolletta... ma non ancora restituiti).

Ed anche il Direttore e Segretario Generale dell'Ente, la Dott.ssa Rosa PUGLIA, non si è accorta di nulla? Ha firmato la legittimità della deliberazione di approvazione del "primo" Bilancio di Previsione 2011 e pure del "secondo"... anche Lei non si è accorta che qualcosa non andava (e qualcosa d'altro continua a non tornare nel documento contabile)?

Non si è mai accorta di nulla nemmeno la dott.ssa Selene PREVE, responsabile del Servizio Finanziario del COMUNE DI ANDORA. Lei firmava il primo, così come il secondo Bilancio... il primo senza l'inciazione del "buco" (e quindi del ripiano) ed il secondo con il "buco" e con la stangata per ripianarlo. Tutto a posto anche per la PREVE.

7° Quell'addizionale Irpef che non volevano proprio ma è l'unica salvezza

Naturalmente non la volevano... ed allora, essendo l'unica strada per ripianare il debito del "buco" con la DEPURATORE INGAUNO SCARL, la usano... Ma naturalmente la colpa non è loro, ma del "federalismo municipale" (sic!). E' questo in sintesi la scusa adottata dal Franco BRUNO per giustificare, come abbiamo visto, l'approvazione di un secondo Bilancio di Previsione 2011.

Il BRUNO nella sua relazione il 29 giugno al Consiglio Comunale fa infatti un unico riferimento, quello al D.L. 23/2011 sul federalismo municipale che ha reintrodotto la possibilità (notare "possibilità" non "obbligo"!) di istituire l'addizionale Irpef per i Comuni che non l'avessero in passato mai istituita con un massimo dello 0,4 spalmato in due anni, quindi lo 0,2 per anno.

Le motivazioni che l'assessore Franco BRUNO riporta per spiegare i motivi della istituzione della addizionale sono assolutamente vaghe e fanno riferimento a quel fantomatico cambiamento dello "scenario" di cui abbiamo già parlato. Ed è così che non vogliono ma devono (sic!) ad istituire questa addizionale nella misura dello 0,2 % prevedendo una soglia minima per i redditi fino ai 10.000 euro. Ma, il BRUNO, si guarda bene di spiegare il perché necessario istituirla ed a quale scopo saranno destinate le risorse. Con questa operazione il Comune vedrà entrare in cassa 150.000,00 euro. A questa nuova entrata si devono poi aggiungere quelle derivanti dagli aumenti approvati dall'Amministrazione FLORIS (addizionale Enel, smaltimenti rifiuti, tasse di occupazione suolo, etc).

8° E quelle spese per gli incarichi esterni?

Si è notato che nel Bilancio di marzo (il primo) la spesa per incarichi esterni ammontava a 1.661.539,50... cifra che scende, nel secondo Bilancio, a 715 mila euro. Con un risparmio quindi - nel documento contabile - di 890 mila euro... Ma a questo punto ci sovviene un dubbio. Se lo stanziamento di oltre 1 milione e 600 mila euro fatto nel "primo" Bilancio avesse avuto copertura finanziaria, allora per coprire il passivo del "buco" di 568 mila euro, bastava tagliare con una semplice "variante" questi 890 mila euro, senza andare a mettere le mani nelle tasche degli andoresi. Che forse, quindi, quel 1 milione e 600 mila euro non ci fossero, se non formalmente? Se fosse stato un reale risparmio questo sarebbe stato sufficiente per coprire il "bico". Ma anche su questa riduzione così eclatante il BRUNO non entra manco di striscio!

Qualche considerazione finale...

Questo non è tutto! L'Assessore Franco BRUNO che prima taceva sul debito di 568 mila euro, inizierà ad ammetterlo soltanto in seguito alle domande della consigliera di opposizione Barberis e dopo che la Casa della Legalità ha sollevato il caso pubblicando integralmente i due Bilanci (quello di marzo e quello che la Giunta Floris aveva approvato a maggio), fatto ripreso anche dal sito online de Il Secolo XIX .

Questo ammettere solo dopo che è divenuto impossibile continuare a negare e ignorare, è ulteriore prova della mancanza di trasparenza perché non si è voluto spiegare con precisione quali fossero le vere ragioni dell'approvazione di un nuovo Bilancio con cui sono stati predisposti maggiori prelievi dalle tasche dei cittadini.

Il "buco" prodotto dalla gestione del DEPURATORE, è il reale ed unico motivo del rifacimento del Bilancio ed il federalismo municipale non c'entra un fico secco! Casomai il federalismo municipale è stata la scusa presa al balzo per aumentare le tasse per reperire le risorse necessarie a coprire il "buco"! E si noti che ciò avviene solo dopo che la società DEPURATORE INGAUNO SCARL è stata posta in Liquidazione, con conseguente nomina di un liquidatore ed azzeramento dell'Amministrazione che lo gestiva, in cui vi era, lo stesso sindaco di Andora, Franco FLORIS.

FLORIS sorridente con BURLANDOAnalizziamo l'atteggiamento dell'Amministrazione del FLORIS in tutti questi anni: è stato tutto improntato alla valorizzazione della propria persona. Come si poteva ammettere che l'Amministrazione dell'Acquedotto da parte del FLORIS era stata semplicemente disastrosa? Una simile ammissione non poteva essere fatta perché questo avrebbe compromesso l'immagine che FLORIS si ostina a dare della propria amministrazione. Una amministrazione priva di pecche, priva di ombre e di manchevolezze; dove quello che si può riferire è solo quello che positivamente influisce sull'immagine di FLORIS, perché nel tempo FLORIS ha costruito un'Amministrazione egocentrica a propria immagine e somiglianza con l'evidente ed unico scopo di promuovere la propria persona a livello politico e pertanto qualsiasi contesto o contrarietà deve essere eliminato o sottaciuto (omertosamente anche se tale parola a quanto pare risulta alquanto indigesta all'Amministrazione")

Infatti, dopo aver tentato, più volte in passato, di scaricare le proprie precedenti inadempienze amministrative locali sui tecnici di vari uffici, ora FLORIS è arrivato all'inarrivabile: è riuscito addirittura a scaricare la causa del rifacimento del Bilancio comunale con relativo "buco" addirittura sui tecnici del MINISTERO! Ma come mai tale effetto (per il famoso "federalismo municipale") avviene solo sul COMUNE DI ANDORA il FLORIS non lo spiega, così come non lo fa l'assessore al Bilancio BRUNO.

Ed è proprio l'assessore BRUNO che va in confusione sulla questione e mescola il dare con l'avere, affermando nella seduta del 29 giugno che il "buco" del DEPURATORE INGAUNO SCARL di 568.000,00 euro in realtà non è da considerare tale perché anche il COMUNE DI ANDORA sarebbe a credito nei confronti del DEPURATORE, inoltrandosi in un ragionamento alquanto difficile da seguire.

Si tenga anche presente che, forse per il doppio ruolo del FLORIS, si ipotizzava il tantativo di far "pagare" il debito accumulato dal COMUNE DI ANDORA con la società consortile del DEPURATORE INGAUNO, ovvero spalmare quel "buco" sui vari Comuni soci della società consortile. Peccato che ciò non era non solo possibile, ma sarebbe stato illegale, perché quei costi erano tutti a carico del COMUNE DI ANDORA, così come evidenziato anche da un parere legale che il COMUNE DI ANDORA è andato ad acquisire a Bologna, sperando forse di ottenere una risposta di conforto e ricevendo invece una "dovete pagare"!

PS

Il Franco BRUNO, assessore al Bilancio, ci appare non essere troppo attento... non è mica un caso se la casa di famiglia nel progetto autorizzato era della metà (perché altrimenti non poteva avere la concessione edilizia) e nella realtà sia stata costruita poi del doppio (violando le distanze dal centro storico).

Il Franco FLORIS, oltre che Sindaco di ANDORA ed ex Amministratore del DEPURATORE INGAUNO SCARL, è notate bene: Presidente Commissione nazionale Finanze Locali dell'ANCI. Ebbene sì, con un bilancio così, con una gestione delle finanze del proprio Comune così, l'Associazione Nazionale dei Comuni, ha nominato il FLORIS, che fa parte del Direttivo nazionale (in quota PD) dell'ANCI, a tale incarico! Mentre, come ricorda FLORIS, il presidentissimo Claudio BURLANDO lo voleva pure alla Presidenza della FILSE, la Finanziaria della Regione Liguria.

Fate vobis!


PS 1

Per chi ha tempo e vuole leggersi i due Bilanci di Previsione 2011 approvati dal COMUNE DI ANDORA li abbiamo resi accessibili e scaricabili qui ... così si può toccare con mano chi abbia ragione e chi torto!



PS 2


Il Franco FLORIS in merito alla nostra richiesta di COMMISSIONE DI ACCESSO e di INDAGINI approfondite sul COMUNE DI ANDORA, che abbiamo avanzato nelle opportune sedi e che abbiamo illustrato - in soli alcuni frammenti minuscoli rispetto a quanto documentato alle Autorità - nella conferenza stampa ad Andora il 2 luglio scorso, afferma che non teme le verifiche (ma non ha specificato se ha richiesto formalmente al Prefetto di procedere per insediare presso il COMUNE DI ANDORA la COMMISSIONE DI ACCESSO). In parallelo, nel tentare di deviare la discussione su baggianate, afferma che vorrebbe capire a che titolo la nostra organizzazione procede a "monitorare" il suo COMUNE e vorrebbe sapere come ci finanziamo. Ma è proprio disinformato oltre che ignorante questo FLORIS...

Disinformato perché la Casa della Legalità vive solo di autofinanziamento, sottoscrizioni e donazioni. Le donazioni che rappresentano praticamente tutte le entrate, sono tutte, come per legge, documentate e tracciabili; prima di tutto perché avvengono attraverso il conto PayPal e quello presso la Banca; e poi perché vengono riportate sul sito con le iniziali dei soggetti che le effettuano, importo e data! Inoltre, come previsto dalla legge, i Bilanci della nostra organizzazione sono depositati presso la Regione Liguria... E per rendergli l'idea dei nostri "pesantissimi" costi gli rendiamo noto che: nel 2010 abbiamo avuto un Bilancio di 11.154,69 euro di entrate a fronte di 10.434,73 uscite; nel 2009 vi sono stati 6.013,13 entrate e 6.008,44 uscite; nel 2008 entrate per 7.566,70 euro e 7.537,57 uscite; nel 2007 entrate per 6.555,77 ed uscite pari a 6.544,14 euro, mentre nel 2006, anno di fondazione, vi sono state entrate per 9.815,91 ed uscite per 9.815,83 euro.

E poi è ignorante e pone domande senza senso. Prima di tutto perché ogni cittadino, anche singolarmente, ha il diritto/dovere di monitorare le Pubbliche Amministrazioni, ovvero di verificarne la gestione (è proprio per quello che ci deve essere la trasparenza negli Atti, qualcuno lo spieghi al FLORIS, per cortesia)... Non bisogna essere forze di polizia, polizia giudiziaria o altro per controllare gli atti di un Ente pubblico... tanto che lo stesso FLORIS lo sa benissimo, visto che nella telefonata che ci aveva fatto, tutto gentile, aveva detto che è diritto di tutti i cittadini ed anche nostro valutare e giudicare la sua Amministrazione. E poi pare non abbia mai letto la Costituzione della Repubblica Italiana!!! In secondo luogo (ed ecco perché pone domande senza senso) non ha nemmeno letto lo Statuto della nostra organizzazione - anche questo online sul nostro sito - dove sono riportate le funzioni degli Osservatori della nostra organizzazione (che vive, come si è visto, senza stipendiati ma solo grazie al volontariato). Per facilitarlo riportiamo qui tali funzioni:
"A- la realizzazione dell'«Osservatorio sulla Criminalità e le Mafie», al fine di poter sviluppare un analisi costante delle situazioni locali, regionali e nazionale, in grado di:
- raccogliere segnalazioni, documentazioni, testimonianze e richieste di aiuto, trasmettendo tempestivamente agli Uffici preposti dello Stato le informazioni raccolte -e tutelandone il riserbo delle fonti-;
- monitorare le attività criminose proprie delle organizzazioni mafiose quali: caporalato e lavoro nero, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope, combattimenti tra cani, scommesse e gare clandestine, gioco d'azzardo, sofisticazioni alimentari, contraffazione, sfruttamento della prostituzione, sfruttamento minorile, tratta degli esseri umani, riciclaggio del denaro sporco, inquinamento ambientale, racket, estorsione, usura, contrabbando, ecc.;
- promuovere la diffusione delle analisi sulla situazione (presenza ed attività) della criminalità e delle mafie al fine di fornire alla cittadinanza, anche attraverso gli organi di stampa e di informazione, un quadro aggiornato ed incentivare quindi sia la necessaria risposta da parte Istituzionale sia la doverosa mobilitazione delle coscienze di ogni cittadino libero;
B- la realizzazione dell'«Osservatorio sui reati ambientali» al fine di poter sviluppare un'analisi costante delle situazioni locali, regionali e nazionale, in grado di:
- raccogliere segnalazioni, documentazioni, testimonianze e richieste di intervento, trasmettendo tempestivamente agli Uffici preposti dello Stato le informazioni raccolte - e tutelandone il riserbo delle fonti -;
- monitorare i reati ambientali;
- promuovere la diffusione: delle analisi sulla situazione - anche attraverso gli organi di stampa e di informazione-, di un quadro aggiornato ed incentivare quindi sia la necessaria risposta da parte delle Istituzioni sia la doverosa mobilitazione delle coscienze di ogni cittadino libero;
C- la realizzazione dell'«Osservatorio sulla trasparenza e correttezza della Pubblica Amministrazione», al fine di poter sviluppare un analisi costante delle situazioni locali, regionali e nazionale, con particolare attenzione per i conflitti di interesse, le commistioni politica e affari, corruzione e collusione, in grado di:
- raccogliere segnalazioni, documentazioni, testimonianze e richieste di intervento, trasmettendo tempestivamente agli Uffici preposti dello Stato le informazioni raccolte - e tutelandone il riserbo delle fonti -;
- promuovere la diffusione: delle analisi sulla situazione - anche attraverso gli organi di stampa e di informazione-, di un quadro aggiornato ed incentivare quindi sia la necessaria risposta da parte delle Istituzioni sia la doverosa mobilitazione delle coscienze di ogni cittadino libero.
D- la realizzazione dell'«Osservatorio sull'edilizia ed il partito del cemento», al fine di poter sviluppare un analisi costante delle situazioni locali, regionali e nazionale, con particolare attenzione alle concessioni edilizie in aree già fortemente urbanizzate ed in quelle in cui risulta un consistente impatto ambientale e paesaggistico, nonché per monitorare quella pratica diffusa di "varianti" agli strumenti di pianificazione e tutela del territorio che sono divenuti la norma che piega l'interesse pubblico ad interessi privati dietro a cui, sempre più spesso si nasconde il grande riciclaggio, in grado di:
- raccogliere segnalazioni, documentazioni, testimonianze e richieste di intervento, trasmettendo tempestivamente agli Uffici preposti dello Stato le informazioni raccolte - e tutelandone il riserbo delle fonti -;
- promuovere la diffusione: delle analisi sulla situazione - anche attraverso gli organi di stampa e di informazione-, di un quadro aggiornato ed incentivare quindi sia la necessaria risposta da parte delle Istituzioni sia la doverosa mobilitazione delle coscienze di ogni cittadino libero".

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