Duro colpo ai "locali" 'ndranghetisti in Liguria... Un passo avanti.

scritto da Ufficio di Presidenza il .

Con l'Operazione MAGLIO 3 il ROS colpisce i

RINGRAZIAMO IL ROS PER IL LAVORO PORTATO AVANTI, COORDINANDOSI
CON CALABRIA, LOMBARDIA E PIEMONTE.
COME HA DETTO IL MAG. STORONI: QUESTO E' SOLO L'INIZIO!


Questa mattina il ROS è riuscito a portare a termine parte dell'ampia inchiesta che da anni porta avanti sui "locali" della 'Ndrangheta in Liguria. Dopo gli arresti dell'Operazione "MAGLIO" della DDA di Torino (di cui avevamo già pubblicato l'ordinanza - clicca qui) l'autorità giudiziaria del capoluogo non poteva restare ferma. Lì infatti, in quelle pagine che hanno colpito la rete del sud Piemonte, facente capo al "locale" guidato da Bruno Francesco PRONESTI' - cugino del boss Carmelo GULLACE -, vi erano i loro nomi e cognomi, vi erano le intercettazioni, come quelle delle riunioni, ad esempio a Bordighera.

E così all'alba sono stati arrestati:
- BARILARO Fortunato, nato ad Anoia (RC) il 25.9.1944, residente a Ventimiglia (IM);
- BARILARO Francesco, nato ad Anoia ((RC) il 15.01.1947, residente a Bordighera (IM), detto "Ciccio";
- BATTISTA Raffaele, nato a Taurianova (RC) il 27.10.1976) residente a Genova, detto "Raffaelino";
- BRUZZANITI Rocco, nato ad Antonimina (RC) il 9.8.1959, residente in Sant'Olcese (GE), detto "compare Rocco";
- CIRICOSTA Michele, nato ad Anoia (RC) il 29.7.1936, residente a Bordighera (IM), detto "compare Michele";
- CONDIDORIO Arcangelo, nato a Reggio Calabria l'1.8.1942, residente in Genova, alias "Calipso" e/o "Calì";
- GARCEA Onofrio , nato a Pizzo Calabro (VV) il il 18.12.1950, residente a Genova, alias "Mezzalingua"; (già detenuto)
- MULTARI Antonino, nato a Locri (RC) il 9.12.1956, residente a Serra Riccò (GE), detto "compare Nino";
- NUCERA Lorenzo, in Sambatello di Reggio Calabria il 17.6.1960, residente in Genova, detto "Cecè" o "Zi' Lore";
- NUCERA Paolo, nato a Condofuri (RC) il 21.03.1944, residente in Lavagna;
- PEPE' BENITO, nato a Galatro (RC) il 05.08.1936, residente a Bordighera (IM);
- ROMEO Antonio, detto "compare Totò", nato a Roghudi (RC) il 22.7.1939, domiciliato in Sarzana (SP)

Gli altri indagati per 416 bis sono:
-
CALABRESE Domenico, nato a Reggio Calabria il 25.11.1968, residente a Genova, alias "Micunnella" e/o "Nanna";
- FIUMANO' Antonino, nato a Reggio Calabria il 07/04/1978, residente a Genova, detto "Nino";
-
GORIZIA Cosimo, nato a Mammola (RC) il 23.9.1973, residente in Sant'Olcese (GE), detto "Cosimino";
- LUMBACA Rocco, nato a Oppido Mamertina (RC) il 26.2.1954, domiciliato in Genova, detto "compare Rocco";
- MARCIANO' Giuseppe, nato a Delianuova (RC) il 6.8.1933, residente a Vallecrosia (IM), detto "compare Peppino";
- MARCIANO' Vincenzo, nato a San Remo (IM) il 31.12.1977, residente a Vallecrosia (IM);
- MOIO Vincenzo, nato a Taurianova (RC) il 1° gennaio 1959, residente a Camporosso (IM), detto "Enzo";
- VIOLI Domenico, nato a Santa Cristina d'Aspromonte (RC) il 4.1.1950, residente in Genova, alias "Lattoniere".

Il capo di imputazione è chiaro:
Del reato di cui all' art. 416 bis commi 1, 2, 3, 4, 5 e 6 c.p., per aver fatto parte, con altre persone tra cui GANGEMI Domenico, BELCASTRO Domenico (separatamente giudicati nell'ambito del proc. pen. n. 1389/2008 R.G.N.R. DDA della Procura della Repubblica di Reggio Calabria) ed altre persone (alcune delle quali allo stato non ancora identificate) dell'associazione mafiosa denominata 'ndrangheta, operante da anni sul territorio della Regione Liguria, collegata con le strutture organizzative della medesima compagine insediate in Calabria e costituita in articolazioni territoriali denominate "locali" di Genova, Lavagna, Ventimiglia e Sarzana, locali coordinati da un organo denominato "camera di controllo della Liguria"

E si legge nell'Ordinanza...


i parassiti del

A) LOCALE DI GENOVA

Con il ruolo di capi e organizzatori
ex art. 416 bis capo I, II, III e IV c.p.
(GANGEMI Domenico capo locale di Genova, separatamente giudicato), GARCEA Onofrio, CONDIDORIO Arcangelo, NUCERA Lorenzo dirigendo e organizzando il sodalizio, assumendo le decisioni più rilevanti, impartendo le disposizioni o comminando sanzioni agli altri associati a lui subordinati, decidendo e partecipando ai riti di affiliazione, curando rapporti con le altri articolazioni dell' associazione, dirimendo contrasti interni ed esterni al sodalizio criminale, curabndo i rapporti con gli esponenti apicali dell'organizzazione criminale sedenti in Calabria (in particolare, GANGEMI Domenico incaricato di tenere i contatti con gli esponenti di spicco della "Provincia" nella figura del Capocrimine OPPEDISANO Domenico),

Con il ruolo di partecipi ex art. 416 bis co. capo I, III e IV c.p.:
BRUZZANITI Rocco, GORIZIA Cosimo, BATTISTA Raffaele, VIOLI Domenico, MULTARI Antonino, , CALABRESE Domenico, FIUMANO' Antonino, LUMBACA Rocco, partecipano a summit e incontri di ‘ndrangheta, nel corso dei quali vengono conferite doti e cariche e si mettono a completa disposizione degli interessi della locale cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso, curando rapporti con le altri articolazioni dell'associazione, dirimendo contrasti interni ed esterni al sodalizio criminoso, riconoscendo e rispettando le gerarchie e le regole interne al sodalizio.


B) LOCALE DI VENTIMIGLIA

Con il ruolo di capi e organizzatori ex art. 416 bis capo I, II, III e IV c.p.
MARCIANO' Giuseppe, CIRICOSTA Michele, PEPE' BENITO, BARILLARO Fortunato, BARILLARO Francesco, dirigendo e organizzando il sodalizio, assumendo le decisioni più rilevanti, impartendo le disposizioni o comminando sanzioni agli altri associati a lui subordinati, decidendo e partecipando ai riti di affiliazione, curando rapporti con le altri articolazioni dell'associazione, dirimendo contrasti interni ed esterni al sodalizio criminale.
In particolare, quali elementi di vertice, sono legittimati a partecipare ai summit della Camera di Controllo nei quali si decidono le strategie, gli equilibri relativi alle locali e alla costituzione di nuovi assetti.

Con il ruolo di partecipi ex art. 416 bis co. capo I, III e IV c.p.:
MARCIANO' Vincenzo e MOIO Vincenzo partecipano a summit e incontri di ‘Ndrangheta, si mettono a completa disposizione degli interessi della locale cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso, curando rapporti con le altre articolazioni dell'associazione, dirimendo contrasti interni ed esterni al sodalizio criminoso, mantenendo il Marcianò rapporti con le famiglie calabresi Alvaro e Oppedisano, il Moio con la famiglia D'AGOSTINO.


C) LOCALE DI LAVAGNA

Con il ruolo di capi e organizzatori ex art. 416 bis capo I, II, III e IV c.p.
NUCERA Paolo, dirigendo e organizzando il sodalizio, assumendo le decisioni più rilevanti, impartendo le disposizioni o comminando sanzioni agli altri associati a lui subordinati, decidendo e partecipando ai rituali di ‘Ndrangheta, curando rapporti con le altri articolazioni dell'associazione, dirimendo contrasti interni ed esterni al sodalizio criminale.


D) LOCALE DI SARZANA

Con il ruolo di capi e organizzatori ex art. 416 bis capo I, II, III e IV c.p
.
ROMEO Antonio, dirigendo e organizzando il sodalizio, assumendo le decisioni più rilevanti, impartendo le disposizioni o comminando sanzioni agli altri associati a lui subordinati, decidendo e partecipando ai summit e rituali di ‘Ndrangheta, curando rapporti con le altri articolazioni dell'associazione, dirimendo contrasti interni ed esterni al sodalizio criminale.

associazione che si avvale della forza d'intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, allo scopo di:
- commettere delitti in materia di armi, esplosivi e munizionamento, contro il patrimonio, la vita e l'incolumità individuale, in particolare usura, abusivo esercizio di attività finanziaria, riciclaggio, favoreggiamento latitanti, coercizione elettorale, intestazione fittizia di beni;

- ostacolare il libero esercizio del voto, procurare a sé e ad altri voti in occasione di competizioni elettorali, convogliando in tal modo le preferenze su candidati a loro vicini in cambio di future utilità;
- conseguire per sé e per altri vantaggi ingiusti.


Con l'aggravante di essere l'associazione armata.

Con la recidiva semplice per Battista Raffaele, Marcianò Giuseppe, Marcianò Vincenzo, Nucera Paolo, la recidiva reiterata per Bruzzaniti Rocco, Condidorio Arcangelo, Garcea Onofrio, la recidiva infraquinquennale per Barillaro Francesco, Calabrese Domenico, la recidiva reiterata infrquinquennale per Gorizia Cosimo, la recidiva specifica per Lumbaca Rocco, Pepè Benito.

Fatti commessi nelle province di Genova, Imperia e La Spezia ed in altre zone del territorio nazionale nel periodo antecedente e successivo al 30 agosto 2009.


L'ORDINANZA INTEGRALE DELL'OPERAZIONE MAGLIO 3 - CLICCA QUI


Rilettori puntati anche sul "voto di scambio". Perquisita la casa dei Vincenzo MOIO oltre alla casa e gli uffici presso la Regione Liguria di Alessio SASO, quello che per avere i voti nell'imperiese si era recato in "pellegrinaggio" nel negozio da fruttivendolo del boss Mimmo GANGEMI a Genova! E poi il PRATICO' Aldo, quello che immortalammo quando per la festa di apertura della sua campagna elettorale ospite d'onore era sempre il boss Mimmo GANGEMI. Anche i suoi Uffici sono stati sottoposti a perquisizione. Per il reato contestato è quello di "voto di scambio"... Come noi denunciamo e documentiamo da anni il "voto di scambio" nell'ambito di un patto politico-mafioso coinvolge, senza distinzione esponenti politici di ogni provincia ligure e di ogni schieramento (rileggi la sintesi qui)

Il cerchio si stringe sempre di più... tra gli arrestati ed indagati nell'ambito dell'Operazione odierna del ROS, denominata "MAGLIO 3", così come già con quella coordinata dalla DDA di Torino che ha colpito le articolazioni 'ndranghetiste nel sud Piemonte (Operazione MAGLIO), si va infatti a colpire i soggetti legati in modo pesante a quelli che si spacciano per "pienamente reinseriti" come il Carmelo GULLACE o come gli "imprenditori" come i MAMONE. Infatti tra questi ed i GORIZIA e PRONESTI' il legame è forte, pesante... e se uno di loro cede, come ad esempio potrebbe fare il Cosimo GORIZIA, i guai per i signori tra via Costa a Toirano (Savona) e le colline di Borzoli a Genova sarebbero sempre più pesanti e irreversibili! [Su Cosimini, già che sei a "piedelibero" e ci puoi leggere ti facciamo un'ambasciata: come vedi prima o poi vi si piglia tutti voi vermi 'ndranghetisti... parla, collabora... racconta tutto su Ginetto... tanto come vedi non ti possono proteggere dalla Giustizia, questa arriva inesorabile... anche perché chi ha garantito per lunghi anni una cappa di protezione figlia del ricatto, non può più fermare le inchieste! Mettiti a cantare, non coprirgli più il c--o... Ad ognuno il suo, vuoi mica pagare tu per tutto? Anche questa volta? Non è il caso... svuota la tua coscienza... tanto si pigliano anche loro.]

Ora, che si ha la prova che i Reparti Investigativi non scherzano e vogliono andare in fondo per schiacciare la 'ndrangheta anche in Liguria, non ci sono più scusanti. La comunità deve reagire. Bisogna rompere quella cappa di omertà opportunistica devastante. I partiti se vogliono essere credibili devono buttare fuori (si chiama "segnale"!) tutti coloro che (siano indagati o meno) hanno avuto rapporti e frequentazioni con gli esponenti mafiosi. Le associazioni di categoria delle imprese devono espellere chi fa operare nei propri cantieri e servizi le società delle famiglie mafiose, così come gli impenditori che si piegano alle ostorsioni e non denunciano. Questi sono complici, non vittime, e come tali vanno trattati! I semplici cittadini devono far sentire il disprezzo sociale verso i mafiosi, anche verso quei soldi sporchi e quelle reti di favori che, grazie ai rapporti con la politica clientelare ed alle pubbliche amministrazioni, i mafiosi elargiscono.

Con l'operazione MAGLIO 3 si è colpita la parte "organizzativa" della 'ndrangheta in Liguria, ovvero quella che era in grado di garantire la "forza di intimidazione". Ora bisogna colpire la mafia che si è fatta impresa... più subdola e pericolosa, al di là del fatto che apparentemente non abbia legami con i fatti più clamorosi o cruenti. Occorre anche andare ad assestare il colpo di grazia ai "servitori infedeli" dello Stato che costituiscono quell'altro tassello del "potere mafioso" su questa terra... Bisogna estirpare quella "rete" di infedeli che, disseminata tra Forze dell'Ordine e Magistratura, per corruzione, contiguità o ricattabilità, ha garantito protezioni e fughe di notizie utili al sodalizio mafioso. Siparla ad esempio di un ex finanziere che sarebbe stato coinvolto... Non sappiamo a chi si riferisca, ma certamente un ex finanziere che partecipava a cene-riunioni con i signori arrestati (ed altri ancora liberi) nel Tigullio (tra Chiavari in un locale del centro storico, ed altri nella parte rivierasca Lavagna), così come alla cena elettorale di Garcea a sostegno della Damonte, si chiama Giovanni Pinelli (ed ex segretario provinciale dell'Idv e collaboratore del Comune di Arenzano). E' per caso lui?

PS (Comunità sveglia!!!)
La comunità è determinante in questa azione di contrasto. Le sole manette non bastano... le sole aggressioni ai patrimoni illeciti non sono sufficienti. Serve una reazione sociale di rigetto verso i mafiosi (quelli più prettamente dediti alle attività dell'Organizzazione e quelli dagli abiti candeggiati), e serve un rigetto e dispreggo più assoluto per i loro codazzi, fatti di politici, amministratori pubblici, imprenditori, banche, professionisti asserviti . Si è colpita la parte più "criminale" della 'Ndrangheta in Liguria, ora bisogna assestare il colpo definitivo ai mafiosi di nuova generazione, quelli dalla fedina penale immacolata e che compra e corrompe... che fa affari! Serve rompere quell'abbraccio mortale che ha permesso la colonizzazione della Liguria. Noi abbiamo sempre fatto la nostra parte... continueremo a farla!

PS 2 (e visto che eravano pazzi...)
Sempre nell'Ordinanza si legge:
"L'appoggio elettorale sul collegio di Genova si realizzava su due fronti: da una parte vi era GANGEMI Domenico che appoggiava il candidato PRATICO' Aldo Luciano mentre, dall'altra, BELCASTRO Domenico sosteneva la candidata MOIO Fortunata (o Fortunella, figlia di MOIO Vincenzo)" (candidata nella circoscrizione liguria nella lista dei Pensionati in appoggio a Claudio BURLANDO)

"LA ROSA Vincenzo spiega che i 1.000 voti garantiti sono il frutto di una collaudata gestione e già vincente con le elezioni di Eugenio MINASSO, non solo, ma differenzia l'interessamento a "largo raggio" da quello "semplice". "Largo raggio" intende l'interessamento di cittadini calabresi che insistono in diverse città del ponente ligure (Ventimiglia, Bordighera, Vallecrosia, entroterra), mentre quello semplice intende esclusivamente i calabresi del comune di Arma di Taggia."
. Ora MINASSO è in parlamento con il PDL!

"Da ultimo si segnala la posizione di GARCEA ONOFRIO che, fedele alle regole associative, si allinea alle decisioni del locale di Genova. Egli, infatti, pur avendo sostenuto le candidature di DAMONTE Cinzia (candidata IDV) prima, e MARANO Pietro (candidato UDC) poi, garantisce a GANGEMI Domenico che i 40 voti della famiglia GARCEA sarebbero confluiti in favore del candidato PRATICO' Aldo Luciano". Il duetto che avevamo indicato!

E torna quindi anche la questione del ruolo di GARCEA con le finanziarie del MARANO:
"In queste poche battute si concentra l'importanza dell'associazione mafiosa, in quanto GARCEA Onofrio, pur avendo interessi economici/personali con MARANO Pietro (basti pensare al legame tra le società AMBROFIN, EFFEGI DIRECT SRL, FINANZIAMENTO SICURO SRL) mette a disposizione degli obiettivi dell'associazione i 40 voti della propria famiglia, in considerazione del peso che ha la valutazione del Gangemi e della sua preminente posizione nel locale di Genova."

PS 3 (quelli che vanno a cercare, ma...)
Oltre ai suddetti altri politici hanno cercato contatti con i boss della 'Ndrangheta a Genova... Ma poi non se ne è fatto nulla, perchè il "locale" 'ndraghetista aveva già fatto le sue "primarie". Si tratta di ABBUNDO (PDL) e MONTELEONE (UDC), uno del centrodestra ed uno del centrosinistra.

"Nella circostanza GANGEMI Domenico informava CONDIDORIO Arcangelo che tale "ABUNDO" (ABBUNDO Nicola, n.d.t. [nato a Napoli il 6.11.1958 - Imprenditore nel settore immobiliare. Nell'attuale legislatura vicepresidente della Commissione Programmazione e Bilancio della Regione Liguria.. Nella passata legislatura, assessore alla Formazione, Istruzione e Lavoro. Nella VI legislatura, vicepresidente della Commissione Sanità e Servizi sociali. Per 7 anni dirigente dell'Ascom Confcommercio di Genova. - eletto nelle scorse elezioni per il consiglio Regionale della Liguria nella lista di Forza Italia e recentemente indagato nell'ambito di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Genova per i reati di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, turbata libertà degli incanti, associazione per delinquere e truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche.]) circa un mese e mezzo prima, gli avrebbe fatto sapere di volergli parlare (Abundo ... che mandava l'imbasciata per il "monecheddu" che non lo voleva (...omissis...) che lui voleva parlare ... dice ...inc..., ma ti parlo di qualche mese e mezzo fa eh!) e poi non si sarebbe fatto vivo forse perché a conoscenza del fatto che GANGEMI Domenico appoggiasse già PRATICO' Aldo Luciano."

MONTELEONE, per cui GANGEMI alle precedenti elezioni regionali 2005, stando agli Atti del CRIMINE, si era speso, soprannominato il "Lardo" non è più apprezzato ed i suoi tentativi di contatto vengono rigettati. Intanto il MOIO insiste per la sua figliola...

"Durante la mattinata del 29 gennaio (ore 11.36) si registrava la presenza del consigliere PRATICO' Aldo Luciano presso il negozio ortofrutticolo di GANGEMI Domenico (piazza Giusti 26 - Genova). Durante l'attivazione ambientale si captavano alcuni riferimenti all'organizzazione della Festa Mediterranea.

Dopo pochi minuti (ore 12.01) si registrava un interessante dialogo telefonico tra GANGEMI Domenico e CALABRESE Domenico alias Micunnella e/o Nanna e/o Micunnanna (cognato di NUCERA Lorenzo). I due discutevano dell'appoggio elettorale per il candidato "paesano" (PRATICO' Aldo Luciano nato a Reggio Calabria). I passi del brano, piuttosto eloquenti, evidenziavano come l'elezione del candidato potesse avvenire con il loro appoggio in cambio di favori ( non hanno forza però se un domani noi gli diamo le forze può essere che si comporta paesano del tipo che è... almeno a lui possiamo andare a prenderlo dalle orecchie per mandarlo a fanculo come a Lardo (ride) ... va bene dai poi ne parliamo di presenza dai...):
(...omissis...)
GANGEMI DOMENICO : tanto a posta di un cane, di un cane qualsiasi glielo diamo a un cane dei nostri il voto che cosa dite voi...?
CALABRESE DOMENICO : e... certo a chi dobbiamo darglielo?
GANGEMI DOMENICO : ..(inc.)... mi avete capito Nanna ?
CALABRESE DOMENICO : sì
GANGEMI DOMENICO : (ride)
CALABRESE DOMENICO : va bene
GANGEMI DOMENICO : non sappiamo che riusciranno a fare però a provare a dare a dare per dire meglio come si dice, ci raccogliamo l'immondizia della nostra rua basta che non è immondizia come il Lardo ...
CALABRESE DOMENICO : no... se è per Lardo da me
GANGEMI DOMENICO : no... Lardo niente con Lardo niente da fare no
CALABRESE DOMENICO : Lardo deve andare ad ammazzarsi
GANGEMI DOMENICO : e...
CALABRESE DOMENICO : no.. no... è passo io un minuto qualche sera
GANGEMI DOMENICO : no, questo qua, paesano nostro, é un ragazzo, logicamente oggi come oggi al momento Nanna ...
CALABRESE DOMENICO : compare MICO
GANGEMI DOMENICO : non hanno forza però se un domani noi gli diamo le forze può essere che si comporta paesano del tipo che è...
CALABRESE DOMENICO : e .. compare Mico se uno apposta di votare da un'altra parte votiamo a lui
GANGEMI DOMENICO : e giusto o no! che poi ...(inc.)... almeno a lui possiamo andare a prenderlo dalle orecchie per mandarlo a fanculo come a Lardo (ride) va bene dai poi ne parliamo di presenza dai
CALABRESE DOMENICO : si... va bene
GANGEMI DOMENICO : ciao Nanna
CALABRESE DOMENICO : ciao

L'unica preoccupazione dell'interlocutore è evitare che si tratti del c.d. "Lardo" che, sulla scorta delle attività tecniche, si identifica in MONTELEONE Rosario all'epoca candidato UDC. Escluso MONTELEONE, per CALABRESE Domenico la decisione di GANGEMI è in sé sufficiente per prestare il personale consenso.

Gli accordi per il sostegno al PRATICO' vengono presi all'interno del locale genovese ad un "tavolo" ( una "mangiata") di quindici persone, cui partecipava anche il PRATICO'.

Altra conversazione veniva captata all'interno della medesima autovettura in uso a CONDIDORIO Arcangelo. Quest'ultimo si trovava in auto insieme al figlio Fabio con il quale affrontava un interessante argomento riguardante le elezioni regionali ed in particolare la candidatura di un politico di origine calabrese, tale MONTELEONE.

Nella circostanza il CONDIDORIO riferiva al figlio che non avrebbero appoggiato il predetto candidato, facendo percepire una certa avversione nei confronti dell'uomo: "...Eh, questo adesso l'abbiamo quasi preso a calci nel sedere...".

Risultava interessante come, secondo CONDIDORIO Arcangelo, lo stesso MONTELEONE avesse avvicinato sia lui sia GANGEMI Domenico al fine di perfezionare un accordo teso all'acquisizione di un certo numero di voti. Dall'analisi della conversazione appare evidente che da parte del politico vi sia stata una mancanza di rispetto nei confronti del GANGEMI, al quale, dopo le precedenti elezioni non aveva fatto neppure una telefonata di ringraziamento per l'appoggio" politico, ed anzi al Gangemi che gli aveva detto: "dobbiamo passare, dobbiamo discutere...", aveva risposto: "Qua non c'è da discutere proprio niente". Inoltre, Il CONDIDORIO precisava che a favore del candidato, nelle precedenti elezioni amministrative, aveva fatto sottoscrivere 700 tessere di partito.

In merito al predetto MONTELEONE, giova precisare che lo stesso s'identifica in MONTELEONE Rosario, [nato a Careri (RC) il 19.4.1958 residente a Genova ... - attualmente Presidente del Consiglio Regionale della Liguria] all'epoca vice presidente del Consiglio Regionale della Liguria.

GANGEMI DOMENICO : pronto?
MARCIANO' GIUSEPPE : sì, chi parla? Mimmo
GANGEMI DOMENICO : sì, Mimmo
MARCIANO' GIUSEPPE : eh sono Peppino, dove sei a quest' ora? a letto sei ancora?
GANGEMI DOMENICO : no sono alzato. Peppino quale?
MARCIANO' GIUSEPPE : un certo Peppino verso la frontiera
GANGEMI DOMENICO : ah, sì, ciao Peppino come stai?
MARCIANO' GIUSEPPE : ciao ciao ... dimmi un pò ti ho svegliato per parlarti
GANGEMI DOMENICO : no no sono in negozio io
MARCIANO' GIUSEPPE : ah, sei in negozio
GANGEMI DOMENICO : (inc.)..
MARCIANO' GIUSEPPE : dimmi un pò per parlarti per quella ragazza, perché qua é venuto un suocero di quello come si chiama ... PRATICÒ é mi ha detto che non passa sicuro, ascolta quello ... che fa la bella figura ma passare che non può passare
GANGEMI DOMENICO : PRATICÒ non può passare?
MARCIANO' GIUSEPPE : no, non può passare, che ci vogliono quattromila-. quattromila e cinquecento, quasi seimila voti
GANGEMI DOMENICO : e voti ce ne prendiamo
MARCIANO' GIUSEPPE : ascolta, questa ragazza con mille voti, visto che é un partito piccolo, può passare, capisci con mille voti
GANGEMI DOMENICO : ma no, questo qua, PRATICÒ guarda
MARCIANO' GIUSEPPE : sì
GANGEMI DOMENICO : é stato il primo non eletto la volta scorsa
MARCIANO' GIUSEPPE : sì, sì, e così fa adesso, toglici cinquecento voti non l'ammazzate, hai capito te? cosa voglio dirti?
GANGEMI DOMENICO : no, non é che l'ammazziamo
MARCIANO' GIUSEPPE : parla con Angelo, parla con Angelo
GANGEMI DOMENICO : Io ho già parlato con Angelo, noi abbiamo preso un impegno ben preciso con questo ragazzo
MARCIANO' GIUSEPPE : E SI', LO SO ME L'HAI DETTO, ma ora che é venuto questo, che é amico di questo, coso, e mi ha detto che é difficile che passa; se non deve passare, prendere cinquecento più' cinquecento meno, è una cosa grave?, capisci, mentre questa ragazza
GANGEMI DOMENICO : no, no ho setacciato Lavagna, questa volta lì prende i voti questo ragazzo, sai.
MARCIANO' GIUSEPPE : sì, sì
GANGEMI DOMENICO : ho toccato anche qualche circolo d'associazione d'anziani
MARCIANO' GIUSEPPE : sì ho capito, comunque vedete cosa potete fare per questa ragazza. C'é suo padre qua... te lo passo
GANGEMI DOMENICO : e ma... pronto?

MARCIANO' Giuseppe passa il telefono a MOIO Vincenzo che prosegue la telefonata con GANGEMI Domenico.
MOIO VINCENZO : Buon giorno, compare Mimmo
GANGEMI DOMENICO : Buon giorno, comparello
MOIO VINCENZO : come stai? tutto bene
GANGEMI DOMENICO : sì, comunque un pò di voti a vostra figlia si stanno raccogliendo pure non é ... sono pure amici miei questi i FIUMANÒ ...
MOIO VINCENZO : sì, sapete cosa volevo dirvi compare Mimmo, siccome é un risultato sicuro questo qua, il nostro, perché con ogni probabilità con poco, noi diciamo mille ma possono bastare anche...
GANGEMI DOMENICO : Ma intanto, perché non siete venuti prima? .. (inc.).
MOIO VINCENZO : ascoltate, compare, ascoltate ... vi spiego subito compare, io vi dico come stanno le cose, lo sapete che sono una persona corretta, allora io..
GANGEMI DOMENICO : lo so, come non lo so che siete .., a me mi dispiace che voi non veniste prima da noi e quindi, compare, se eravate venuto voi, non prendevamo impegni con nessuno
MOIO VINCENZO : ma non potevo sapere,compare Mimmo, ascoltate
GANGEMI DOMENICO : era una cosa nostra compare...
MOIO VINCENZO : vi spiego subito,io a fine dicembre abbiamo avuto la certezza di questa candidatura, ho parlato con compare Michele qui su Ventimiglia, so che vi siete visti pure... e mi disse che sarebbe venuto lui, perché io volevo venire insieme con lui per trovarvi. Mi ha detto lui Compare Enzo
GANGEMI DOMENICO : e perché non siete venuti compare? mannaia la miseria io non sò
MOIO VINCENZO : aspettate.. ma era.. aspettate.. mi disse Michele che sarebbe venuto lui... ve lo farò dire da lui, perché io fino a ieri sera
GANGEMI DOMENICO : Michele non é venuto compare.
MOIO VINCENZO : ascoltate me l'ha detto ieri sera, mi disse che vi siete visti domenica pure... Michele me l'ha detto ieri sera, e mi ha detto che per il ventotto (febbraio 2010 n.d.t.) vi vedrete nuovamente, mi seguite?
GANGEMI DOMENICO : sì, sì, sì
MOIO VINCENZO : allora automaticamente, io quando poi passai lì di passaggio, a livello personale mi vidi con Mimmo ... e con Filippo, che io parlai con Filippo con il giovanotto

(I due soggetti si identificano rispettivamente in BELCASTRO Domenico e TOCCI Filippo).
GANGEMI DOMENICO : sì, sì
MOIO VINCENZO : automaticamente gli dissi che volevo venire a trovarvi. Mi disse compare ENZO...
GANGEMI DOMENICO : e perché no siete venuti?
MOIO VINCENZO : aspettate, aspettate, vi spiego, mi disse: se avete parlato con noi é la stessa cosa, lo portiamo avanti noi. Comunque io vengo gli dissi io ... la prossima volta di passaggio a Genova volevo che passavamo a trovarvi. Mi sono visto con compare Onofrio per altre cose che poi vi spiegherà pure compare Onofrio , quindi non c'é problema,al punto di vista personale,e quindi io in settimana, siccome io ho avuto un mare di fastidi e sono stato anche poco bene, e sono stato anche male male, in settimana io da martedì in poi sono lì a Genova, e io vengo a trovarvi se vi fa piacere
GANGEMI DOMENICO : e no, che ci mancherebbe oh compare, la vostra visita mi da un grande piacere, ci mancherebbe pure. Noi anche abbiamo parlato con Mimmo, mi disse vediamo un pò per questa ragazza. Io gli dissi: e sì, ma mi dispiace che noi già abbiamo preso un impegno con questo ragazzo, capite voi?
MOIO VINCENZO : lo so lo so con chi avete preso l'impegno
GANGEMI DOMENICO : questo é stato il guaio compà
MOIO VINCENZO : e sì, compa' volevo dirvi solo questa cosa
GANGEMI DOMENICO : con questo ragazzo si é preso l'impegno tramite interferenza di qualche amico pure "come noi"
MOIO VINCENZO : sì ... la cosa che vi volevo dire, compare Mimmo, che poi vi spiegherò, il risultato di Fortunella che serve a mia figlia é una cosa facilissima, perché con mille voti, pure meno, diventa consigliere regionale, mi seguite un attimo, mentre Aldo se non prende almeno da cinquemilacinque ai seimila voti
GANGEMI DOMENICO : no, quattromilacinque ne deve prendere
MOIO VINCENZO : no, non gli bastano, non gli bastano, sapete perché no gli bastano? perché c'é Gadolla, c'é Plinio dalla parte di AN che sono davanti a lui come numeri, oltre a questo c'é Abbundo, c'é Rosio, c'é Macchiarello, questi qua passano tutti. Avete capito?
GANGEMI DOMENICO : noi compare per questo Aldo che é venuto anche un amico di Reggio un'occhiata gliel'abbiamo data (fonetico: "una saccata la ressemo", da intendersi verosimilmente: abbiamo controllato, dato un'occhiata, n.d.t.)... Mimmo ... noi poi parlammo con Mimmo...
MOIO VINCENZO : mh!
GANGEMI DOMENICO : dissi io così così ...va buono ci dissi, un poco pure alla ragazza ci dissi io, ci mancherebbe ...ci dissi mi dispiace che non venne prima ...allora le cose ...
MOIO VINCENZO : ma non lo sapevo ...non lo sapevo ... lo sapemmo alla fine di dicembre, se no non poteva Mì ... con tutto il cuore, mi capiste?
GANGEMI DOMENICO : sì, sì, sì
MOIO VINCENZO : eh, eh, io vi dico ...
GANGEMI DOMENICO : ...vediamo ... qualche cosina faremo pure per vostra figlia compare ...
MOIO VINCENZO : va bene, io poi, ma comunque in settimana vengo a trovarvi ...d'accordo?
GANGEMI DOMENICO : va bene ciao
MOIO VINCENZO : ok? vi saluto ... tante cose ...
GANGEMI DOMENICO : ciao
MOIO VINCENZO : vi saluta Peppino, tante cose ... arrivederci

E' chiaro, nel brano telefonico riportato, come tra GANGEMI Domenico, in qualità di reggente del "locale" di Genova, e il consigliere PRATICO' era stato raggiunto un accordo per l'appoggio elettorale da parte della compagine criminale calabrese.

Tale supposto lasciava dedurre che l'eventuale elezione avrebbe portato benefici e/o vantaggi per l'organizzazione.

Il sostegno elettorale è stato frutto, secondo le indicazioni dell'indagato a MOIO Vincenzo, anche di interventi di personaggi reggini inseriti, come più volte ripetuto, in tessuti criminali di rilievo ("si é preso l'impegno tramite interferenza di qualche amico pure "come noi" - ...noi compare per questo Aldo che é venuto anche un amico di Reggio un'occhiata gliel'abbiamo data)."

 

E PER RICORDARE QUALCHE SCATTO... (che avevamo pubblicato da tempo)
ECCO QUI LA FESTA A SOSTEGNO DI PRATICO' CITATA NELL'ORDINANZA


sul palco c'è PRATICO, l'agente dei CC Vittorio ROCCA (prima in servizio alla RadioMobile e recentemente trasferito)... dietro di loro BRUZZANITI, CONDIDORIO e GANGEMI
(presente ma non si vede il GORIZIA)
PRATICO', l'agente CC Rocca, BRUZZANITI, CONDIDORO e GANGEMI


qui il GORIZIA spunta dietro le spalle del Carabiniere-canterino
PRATICO', l'agente CC Rocca, BRUZZANITI, CONDIDORO e GANGEMI... oltre al GORIZIA
che bella presentazione il PRATICO'
(ma noi c'eravamo ed i reparti pure!)


NOTA DI AGGIORNAMENTO SULLE REAZIONI POLITICHE:
Vergognose potrebbe essere la parola unificante.

BURLANDO
che ruba gli interventi del pm Anna Canepa per cercare di rifarsi un po di credibilità... (e così intanto non spiega del suo rapporto con i MAMONE e le concessioni della REGIONE ai GULLACE-FAZZARI... ai FOTIA, tanto per fare qualche nome!).

IL PDL che non adotta alcun provvedimento sul codazzo fornito ai boss... ed anzi auspica ed è certo che i suoi usciranno puliti dall'inchiesta (come se il problema fosse solo l'aspetto penale e non - e soprattutto - la decenza che proprio non conoscono!

L'IDV tace e la DAMONTE era una povera donna... vero Di Pietro?


SASO dice che va tutto bene perché gli hanno contestato solo il "voto di scambio" con la mafia, mica il 416 bis!

Su MONTELEONE si dice che lo consideravano indegno quindi va bene così...


Per PRATICO' tutto a posto... lui resta un "assicurazione"!

La LEGA NORD dice che va tutto bene. Le sinistre taccioni... e così tutti gli altri...

Per la serie: non vedo, non sento, non parlo e quando parlo cerco di fare il serio!

L'unica dichiarazione sensata è stata quella di Andrea ORLANDO, parlamentare ligure (Pd) in Commissione Antimafia. Aveva già ribadito che quello dei rapporti mafia-politica, in Liguria è un elemento pesante che coinvolge tutti gli schieramenti e partiti, ed ha rilanciato un concetto che noi ribadiamo spesso: non c'è scusante sul non sapevo e l'ingenuità!
Ora vediamo il seguito!


Intanto ci portiamo avanti e ricordiamo quanto avevamo indicato, ad esempio, nell'ampia "mappatura" dell'estremo ponente ligure... dove Vincenzo MOIO (il bugiardone, "dote" perfetta che coniuga nella doppia veste di politico & 'ndranghetista) è la sintesi perfetta del concetto di trasversalità della 'Ndrangheta. Alle elezioni comunali di VENTIMIGLIA ha fatto eleggere Gaetano SCULLINO sindaco del centrodestra, alle Provinciali si è candidato con la "LISTA BERTAINA" a sostegno di BERTAINA Marco (già sindaco ed ora vice-sindaco di CAMPOROSSO, centrosinistra... comune tanto attivo nelle manifestazioni "antimafia" sic!)... e poi ha quasi spaccato la 'ndrangheta per far votare la figliola Fortunata MOIO nella lista dei PENSIONATI PER BURLANDO alle regionali 2010 nella circoscrizione di Genova.

Se qualcuno è smemorato... ecco la foto di presentazione della LISTA BERTANIA
Presentazione lista BERTAINA (centrosinistra) alle Provinciali di Imperia con MOIO

 

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