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D'alema facci sognare...

11.06.2007 - da DemocraziaLegalità

D'alema facci sognare...

di Roberta Anguillesi

Secondo le prime 'indiscrezioni' sulle intercettazioni tra i vertici DS e i 'furbetti organici al partito'durante una telefonata tra Consorte e Latorre sarebbe stato passato il telefono a D'Alema che, rivolgendosi a Consorte, sempre sulla scalata Bnl, pare abbia detto:



- D'Alema: va bene. Vai avanti vai!
- Consorte: Massimo noi ce la mettiamo tutta.
- D'Alema: facci sognare. Vai!
- Consorte: anche perché se ce la facciamo abbiamo recuperato un pezzo di storia, Massimo. Perché la Bnl era nata come banca per il mondo cooperativo.
- D'Alema: e si chiama del Lavoro, quindi possiamo dimenticare?
- Consorte: esatto. E' da fare uno sforzo mostruoso ma vale la pena a un anno dalle elezioni.
- D'Alema: va bene, vai!

Sinceramente questa storia delle intercettazioni mi intriga poco. Il dato politico su D'Alema nonchè sulla dirigenza del futuro PD, per me è scontato da anni: dai tempi delle case comuni con Craxi ( padre, quelle con il figlio sono storia recente) e da prima, quando si chiudevano le riunioni dell'allora PCI invitando i compagni a comprare le azioni di Unipol "che anche noi guadagnamo con la borsa". I compagni compravano e , erano i tempi della Milano da bere e dell'Italia da mangiare, avevano l'illusione di essere nel giro, finalmente la settimana o la tre giorni bianca a Cortina d'Ampezzo, al caffè della posta a vedere Marta Marzotto centellinare il suo punch.
Questo, questo è il dato politico; la nostra politica ha avuto il suo modo essere comune a tutti i partiti, in particolare ai due maggiori e a quell'esagerato di Bettino che non aveva calcolato la fine degli equilibri, e che ne è stato travolto man non sommerso, prontamente salvato, una volta passata la piena e magari in effige, dai vecchi amici vicini e lontani.
Indigniamoci pure per queste intercettazioni e per le altre che seguiranno, gridiamo allo scandalo e dedichiamoci fior di trasmissioni televisive e intere risme di carta, resta il fatto che lo scafato Massimo ha messo le mani avanti parlando nei giorni scorsi di una 'crisi della politica' (dovuta in parte anche alla questione morale), e mettendo così in moto il meccanismo oliato della denunicia all'italiana. Attaccando per difendersi e proponendo per primo una 'seria riflessione' sulla crisi, si è garantito il ruolo di 'primo denuciatario' in modo da garantirsi quello di 'primo solutore', attraverso il percorso canonico dell' emergenza, del paventato caos, diluvio e torna berlusconi, per ritrovarsi fortificato dallo scandalo e dall'indignazione contro di lui medesimo.
In questa strategia potrà , lui lo sa bene, contare sulla collaborazione della destre, anche e sopratutto dal demonio in persona Berlusconi, che attraverso attacchi selvaggi dalle pagine del 'giornale', i sogghigni di Feltri e le imparzialità barocche di Mentana e Vespa; aiuteranno nella normalizzare attraverso il clamore, nel pilotaggio e l'uso dell'indignazione popolare, come da sempre , come, temo, per sempre in italia.
Vincerà ancora una volta la conservazione del potere e dello status quo, vincerà ancora una volta la geniale e insuperata prassi democristianComunista che ha voluto e mantenuto questo paese una palude tempestosa, spartendoselo e godendoselo. Raggelandolo in un limbo pseudo democratico che finisce per fagocitare se stesso, le sue possibilità e il suo futuro.
Quindi, D'alema per una volta fammi sognare, non ripetere i vecchi schemi, non ci ripresentare il copione: vattene, tu e i tuoi cortigiani, tu e la tua politica antica, tu e il tuo strategismo noioso e arrogante, fate un passo indietro e lasciateci la speranza di poter costruire un paese normale dove gli scandali scandalizzino e dove chi da scandalo se ne va, anche senza la macina al collo, a fare altro, altrove.

 

Tags: banche, scalate, bnl, consorte, unipol, furbetti, d'alema, latorre

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