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Mafia di ponente, tra pallettoni e roghi, cantieri e killer

Mafia di ponente, tra pallettoni e roghi, cantieri e killer Ecco una breve rassegna per ricapitolare il tutto (che nei prossimi giorni approfondiremo):

- A Bordighera la Commissione di Accesso, affiancata da Dia, Gico e Ros, ha concluso il suo lavoro sul Comune e quanto già emerso durante il suo lavoro non fa ben sperare per l'Amministrazione del Sindaco Bosio. Ora la Relazione è sul tavolo del Prefetto di Imperia e forse del Ministro dell'Interno.

- A Castellaro e nelle altre cave e discariche dell'imperiese, come Pieve di Teco, qualche controllo si è iniziato ad avere ed i primi risultati paiono arrivare. A Pieve di Teco infatti è scattato un bel sequestro di una discarica abusiva che porta alla luce i traffici (si parla di 280 tonnellate di rifiuti, per un giro di denaro ben superiore al milione di euro) che ruotano attorno a società, una cooperativa sociale e la Onlus "Galileo" dell'ex sindaco di Chiusavecchia, Luigi Gandolfo.

- A Imperia continua l'inchiesta sul Porto voluto da Scajola e Caltagirone Bellavista (con l'allora "furbetto" dell'Antonveneta, Fiorani) e la "concessione" traballa. Ed intanto le carte al vaglio della Procura di Imperia sono sempre più pesanti anche perché è spuntato un atto notarile in cui il Presidente della Porto di Imperia Spa, ovvero il rappresentante del Comune, senza alcun mandato del Comune, ha ceduto la concessione alla società Acquamare del Caltagirone

- A Sanremo l'imprenditore dei distributori automatici di Caffè, il boss Giovanni Ingrasciotta, tanto amico del boss Matteo Messina Denaro, finisce formalmente sotto inchiesta e l'appalto Asl (una "bazzecola" di business da 6 milioni di euro) viene annullato. Che la "concorrenza" della Coffee Time dell'Ingrasciotta, cioè la Dds avesse visto andare a fuoco sette camion, un camioncino e due container, non era questione di autocombustione e che la nuova guida della Procura di Sanremo se ne sia accorta non è male

- Nei cantieri Ferrovial per lo spostamento della linea ferroviaria tra San Bartolomeo al Mare e Andora, dopo i sopralluoghi di Dia e Procura di Savona, scatta il sequestro per le famose forniture di cemento depotenziato. Così come nei cantieri dell'Aurelia Bis si fa sempre più intenso il controllo di Dia e Carabinieri, anche perché il materiale da scavo non si sa bene dove finisca.

- Al Comune di Ventimiglia sono arrivati i Carabinieri mandati dalla DDA per acquisire pratiche, documenti di appalti, concessioni e pure per l'assunzione del figliolo del boss Fortunato Barilaro, ovvero Giuseppe (prima all'ufficio personale, poi all'ufficio licenze). Il Sindaco Scullino dice che va tutto bene, il Direttore Generale (nonché commercialista e socio del Sindaco) Prestileo dice anche lui che va tutto bene... contenti loro!

- Al Porto di Ventimiglia i controlli si fanno serrati. Le traversine del Porto erano proprio quelle delle ferrovie (e che sono rifiuti speciali)... e sui movimenti terra e conferimenti e spuntano "scherzosi" colpi di lupara (otto) alla macchina dell'imprenditore Pier Giorgio Parodi. A spararli (e finire in cella) un ex collaboratore del Parodi, ovvero il geometra Ettore Castellana, e Annunziato Roldi. Chiedevano solo che nel cantiere del Porto di Ventimiglia si facessero lavorare anche alcuni "amici" oltre ai Pellegrino. Il Parodi disse che per il lavoro era tutto pieno ma lui avrebbe pagato ugualmente gli "amici" come se il lavoro lo facessero... poi non ha denunciato nulla ed ha proceduto nel far sistemare in fretta la macchina crivellata, facendosi poi anche strenuo difensore dei due, affermando che i magistrati si sbagliano, perché l'agguato ed i colpi di lupara erano solo uno scherzo.

- Sempre sul Porto di Ventimiglia ed i rapporti di lavoro (che continuano no-stop) con la società dei fratelli Pellegrino, la figlia del Pier Giorgio Parodi, ovvero la Beatrice Parodi vedova Cozzi, quasi in Caltagirone, compie acrobazie olimpioniche per negare l'evidenza.

- Miche Damiano, nipotino del boss "quaraquaqua" Giovanni Tagliamento (in ritirata a Mentone), è l'indiziato per l'omicidio di Vincenzo Campana, loanese, ucciso, mutilato e carbonizzato in tubo.

- A Bordighera vengono arrestati (dalla Procura di Sanremo) 4 killer della 'ndrangheta saliti (come d'abitudine) dalla Calabria. Sono due coppie di fratelli di Taurianova, Salvatore e Francesco Cadilli Rispi insieme a Giuseppe e Francesco Fazzari. Saliti per uccidere, con l'arma pronta a colpire, sono stati fortunatamente anticipati dall'arresto.

- Alcuni giorni fa a Sanremo due uomini giunti da Cosenza finiscono uno morto sparato e l'altro in galera per l'esecuzione in pieno giorno, in un negozio di frutta e verdura. Il morto ammazzato è Giovanni Isolani, 21enne, chi gli ha sparato è il 25enne Niki Trazza.

- Poi a Ventimiglia torna alla luce la questione del Cantiere di Latte, ovvero delle costruzione "Vista Mare" dietro alle quali c'è l'affiliato alla 'ndrangheta Vincenzo Moio... un cantiere da vedere per capire... e nei prossimi giorni ve lo faremo vedere.

- Intanto i roghi continuano su tutta la "linea" (ed arrivano anche lungo i cantieri della linea ferroviaria "pontremolese" tra La Spezia e Parma)... proprio ieri notte un nuovo locale è andato a fuoco un negozio di alimentari a Ventimiglia, tipo esempio di autocombustione: infranti i vetri e lancio di tre/quattro molotov.

Questa è la fotografia, molto sintetica, della "serena" riviera dei Fiori... ponente ligure...


Quando ne abbiamo parlato ci hanno inondato di minacce di querele (il Comune di Ventimiglia quando ha appreso che i Carabinieri avevano redatto un dossier di oltre cento pagine sul condizionamento della 'ndrangheta sul Comune, ha delibero in tutta fretta di querelare noi perché abbiamo osato chiedere la Commissione di Accesso al Prefetto, dando il via all'istruttoria). Poi insulti, tentativi di delegittimazione ed isolamento... di tutto di più, come sempre avviene quando si mette il dito nella piaga. Dal pulpito di "solidarietà" a Claudio Scajola, ci siamo beccati pure l'indice puntato in quanto squallidi infami. Ma noi si è andati avanti e si è continuato a denunciare (con esposti dettagliati) e segnalare ogni informazione di rilievo a chi di dovere. Che ci si vuole fare... siamo fatti così! ... e nei prossimi giorni gli approfondimenti sui principali di questi fatti.

PS 1
Forse gli 'ndranghetisti, mafiosi e camorristi non hanno ancora capito che non gli si da tregua... che li si segue, li si indica e li si denuncia finché non saranno colpiti per distruggerli, cioè non solo con gli arresti ma portandogli via tutto, tutti i beni, sino a lasciarli in mutante. E forse non lo hanno capito nemmeno quegli amministratori pubblici e imprenditori che si fanno complici, o quelli che accettano di piegarsi alle minacce e intimidazioni, accettando la regola dell'omertà ed agevolando così l'organizzazione mafiosa, tramutandosi da vittime a complici. Anche su di loro continueremo a puntare i riflettori finché non saranno colpiti. Non ci si fermano le minacce, le valanghe di querele volte ad intimidirci e farci tacere... e non ci fermano i tentativi di isolamento... continueremo a non darvi tregua, fatevene una ragione!

PS 2
Pier Giorgio Parodi ha subito un agguato tipicamente mafioso. Ha subito una richiesta di estorsione in piena regola. Non ha denunciato, anzi ha difeso gli aggressori. Confindustria di Imperia lo mette alla porta oppure lo prende e porta ad esempio di omertà?

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