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PORTO DI IMPERIA, quando la cricca finisce in carcere

Lo avevo detto senza mezzi termini e senza i "condizionali": al PORTO DI IMPERIA vi era il marcio! Ci avevano anche insultati. Ora è evidente che il marcio c'era ed è stato colpito. Quantomeno in parte.

Arrestato Francesco Bellavista CALTAGIRONE e Carlo CONTI, uomo di fiducia di Claudio SCAJOLA che era stato posto alla direzione della PORTO DI IMPERIA SPA. Arresti (ai domiciliari) anche per Delia MERLONGHI, il legale rappresentante della società del Bellavista "ACQUAMARE SRL", e Andrea GOTTI LEGA, del cda della stessa società ed anche in quello della PORTO DI IMPERIA SPA. Tra gli indagati certamente anche Gianfranco CARLI, ex presidente della PORTO DI IMPERIA SPA ed il dirigente del settore Urbanistica del Comune di Imperia, Ilvio CALZIA. Le perquisizioni anche anche coinvolto Beatrice PARODI ved. COZZI (casa e uffici) che è nel cda della PORTO DI IMPERIA SPA e compagna del Bellavista; Paolo CALZIA ex direttore generale del COMUNE DI IMPERIA ed ora consulente dell'allora sindaco Luigi SAPPA, attuale presidente della Provincia; Gianfranco CARLI e Pietro ISNARDI già presidenti della società imperiese e, l'ultimo, legato e imparentato a Claudio SCAJOLA; Domenico GANDOLFO ex direttore della società ed il CALZIA. L'accusa per CALTAGIRONE è di truffa alla Stato! Da notare però che manca un "dettaglio". Mancano i politici ovvero quelli che dagli Enti Locali sino ad arrivare all'indiscusso capo della cricca, l'ex ministro Claudio SCAJOLA. Non vorremmo che prendesse campo la vecchia linea dell'ex Procuratore Bernardo Di Mattei, non aveva visto i reati che si consumavano, uno dopo l'altro nel grande affare del PORTO DI IMPERIA, sognato in un viaggio in elicottero dal trio FIORANI-CALTAGIRONE-SCAJOLA. Affari che hanno anche visto conclamati illeciti ambientali e società della 'ndrangheta all'opera (dai PELLEGRINO ai FOTIA sino a quelle facenti capo al D'AGOSTINO che da Torino, dopo Olimpiadi e Tav aveva scelto la riviera per i suoi affari). C'è un uomo, ben noto, che ancora, ad esempio è libero, oltre i politici ed era proprio il "collettore" tra politici-imprese coinvolti nella partita del PORTO DI IMPERIA (e non solo) ed 'ndrangheta.

Per il resto ci fermiamo qui perché di ciò che oggi è confermato dagli arresti noi l'avevamo già scritto... ad esempio vedi qui e qui. Così come ne avevano ampiamente scritto i giornalisti Ferruccio Sansa, Marco Preve, Marco Menduni... così come vi erano chiare indicazioni mai smentite ma cadute nel silenzio nel libro-inchiesta "Il Partito del Cemento" (vedi ad esempio qui). Qualcuno cercava invece di coprire il marcio con un poco di profumo, come, ad esempio, "La Stampa" che arrivò a pubblicare una "marchettona" al CALTAGIRONE (all'epoca il direttore del quotidiano era Anselmi). Ora speriamo solo che si vada avanti e che venga colpita tutta la rete che ha permesso, assecondato e sostenuto la truffa allo Stato!

Quando siamo andati proprio davanti a quel PORTO, nell'ottobre 2010 per contestare la marcia pro SCAJOLA-CALTAGIRONE ci hanno dato degli "infami"... [leggi qui ed invece qui sotto il video di sintesi di quella giornata] Ma alla fine li si è colpiti!!!

 

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