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A Genova se il Prefetto chiede controlli, il Comune fa i "Rolli" senza disturbare i boss

Veduta del centro storico genovese Sotto l'alta guida della Marchese Vincenzi Marta ed dell'er director della promozione comunale, Nando Dalla Chiesa, il Comune di Genova promuove il "Rolli Days", con la collaborazione - tra gli altri - di Regione Liguria, Camera di Commercio, Provincia di Genova e l'organizzazione della Arte e Comunicazione srl [volantino formato .pdf]. Due giorni di musica, arte, danza, cucina e visite guidate per le vie (alcune) del centro storico genovese... senza disturbare quei territori che le organizzazioni mafiose controllano... non sia mai che gli si rovinino gli affari. Dopo la parata elettoral-farsersca del 26 aprile scorso, con il Nando, la Marta e la candidata a Strasburgo che aprono, con Libera, sotto i riflettori i beni confiscati di Vico delle Mele per poi richiuderli in tutta fretta... abbiamo un' ennesima conferma della mancanza di volontà politica da parte del Comune di Genova di rompere quello scellerato patto che vede vere e proprie zone franche lasciate in mano alle mafie come, su tutte, la Maddalena...


Noi come si sa non ci inventiamo mai nulla e quando diciamo e scriviamo delle cose queste sono basate sui fatti ed i fatti si sa sono inconfutabili. E quello del Rolli Days è un fatto emblematico. Categoricamente esclusi dalla "vista guidata", così come dalle danze, dalla musica e dalla cucina e dall'arte, sono quei Palazzi dei Rolli che si trovano in quei territori che, nei fatti, di fatto, sono lasciati alla merce dei Caci, degli Alessi, come degli Zappone, Canfarotta e Fiumanò. Se le persone osassero passare, figuriamoci poi con macchine fotografiche o videocamere, per quelle vie, come Vico delle Mele e della Maddalena, lo spaccio, lo sfruttamento della prostituzione, così come la gestione della tratta dei clandestini destinati a prostituirsi o al lavoro nero o, ancora, il "mercato" della contraffazione, sarebbero frenati... Ed allora ecco che l'Amministrazione comunale prontamente evita di arrecare intoppi ai signori mafiosi del centro storico.
(In compenso nel "Rolli Days" ci sono il palazzo sede provinciale e regionale del PD in Piazza de Marini 1 e quello sede della IGM srl del consorte della Marchese Vincenzi Marta in Via al Ponte Reale 2, lì non si disturba, anzi... come si dice: è tutta pubblicità)

Non ci stupiamo noi, ma sottolineiamo questo ennesimo segnale perché le cose si devono sapere. La cultura e la promozione "turistica" della città viene piegata a legittimare quei confini del territorio, con le aree "legali" e quelle extra-legge. Eppure la signora professoressa Marchese Vincenzi Marta, e, soprattutto, Nando Dalla Chiesa - oltre che consulente del Comune anche Presidente Nazionale di Libera - sanno che nella lotta alle mafie i segnali sono importanti. Lo sanno e se ne fottono, dando segnali, nuovamente, devastanti e pericolosi, che vanno ancora una volta ad isolare quei cittadini che in quei carruggi si sono svegliati e ribellati. Non solo. Infatti se il nuovo Prefetto di Genova, Anna Maria Cancellieri, giunta qui dopo che a Catania non ha chinato il capo (e forse un certo asse tra PD e FI potrebbero anche raccontarci il perchè chi non china il capo per Viminale e oligarchia politica diviene scomodo), a differenza del suo predecessore Giuseppe Romano, ha iniziato a dare segnali e muovere azioni importanti, come proprio la richiesta di una riorganizzazione più efficace dei controlli nel centro storico, facendo sentire lo Stato più presente ai cittadini, i segnali del Comune di Genova vanno nella direzione opposta (andando anche a svilire gli sforzi del nuovo Comando della Polizia Municipale e dell'Assessorato alla Sicurezza).

Certo, da un' Amministrazione pubblica, come il Comune, che non è solo stata oggetto di pesanti provvedimenti della Magistratura per corruzione e su cui pesano le inchieste sugli appalti e sul voto di scambio politico-mafioso, non ci si può aspettare molto.
Come non ci si può aspettare molto da un apparato che frena e rischia di bloccare ogni sforzo promosso dal Prefetto Anna Maria Cancellieri.
Basti pensare che chi, come il dott. Pasquale Gioffrè della Prefettura, ha seguito la vicenda di Vico delle Mele e dei beni confiscati al boss Rosario Caci (della "decina" degli Emmanuello legata al clan di Madonia) omettendo i controlli (per anni!!!) e aggredendo verbalmente i cittadini che portavano segnalazioni, continua a ricoprire incarichi di alto livello. Così come il Questore di Genova che ha una questura paragonabile ad un colabrodo, nonostante - anche qui - la nuova guida della Squadra Mobile, continui a non veder alcun provvedimento ministeriale per ridare credibilità e funzionalità piena a questo importante ufficio.
Così mentre il Prefetto Cancellieri aveva disposto la scorta per gli operai comunali impegnati nei restauri dell'appartamento confiscato al boss Caci in Vico delle Mele che li minacciava per affermare una volta per tutte fermezza, il Comune ha pensato bene di pagare l'albergo - dal gennaio 2008! - allo stesso boss, nonché rilasciare una licenza al figliolo di Caci per un bar a poche centinaia di metri, in Via Canneto il Lungo. Qui si possono trovare al lavoro, a turno, il boss e/o gli altri familiari. Non solo... anche l'agente della Polizia Municipale, amministratore del palazzo dei beni confiscati di Vico delle Mele, pur non avendo mai denunciato che il boss avesse rioccupato (per due anni!!!) i beni confiscatigli dallo Stato, non è stato trasferito dalla zona dove presta servizio, che per casualità è sempre il centro-storico... ed ulteriore "aggravante": lo stesso amministra, con la società a conduzione familiare, altri palazzi della città vecchia dove - guarda le coincidenze - vi è la massima concentrazione di sfruttamento della prostituzione.

Ci manca solo di apprendere a breve che l'unica figura istituzionale che si sta muovendo, il Prefetto Cancellieri venga mandata via, che il Centro Operativo della DIA venga smembrato... e che quanti contrastano e denunciano le attività criminali e mafiose verranno fustigati in pubblica piazza... Genova che bella città... altro che Rolli Days, d'altronde stanno per piovere su Genova milioni e milioni di euro di finanziamenti per la riqualificazione, tra cui quelli del POR per il Centro Storico - su cui non esisterebbe nemmeno ancora un progetto di utilizzo, sic! Mica si possono avere tra i piedi soggetti che rompono le uova nel paniere!

Noi lo ribadiamo: si è pronti allo scontro, si va avanti e continueremo a rompere... non solo le uova nel paniere!

 

Tags: 'ndrangheta, cosa nostra, comune di genova, centro storico, maddalena, controllo territorio, caci, fiumanò, canfarotta, prefettura, rolli, canfzappone, pasquale gioffrè

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