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Solo quelli dei “5 stelle” sono “casi umanitari” che il Ministro deve affrontare?

Solo quelli dei “5 stelle” sono “casi umanitari” da affrontare?I casi umanitari relativi a custodie cautelari in carcere son cosa ben diversa da casi umanitaria di aspiranti rifugiati o persone in attesa di cittadinanza... In tutti questi casi ci sono casi “umanitari” più noti o meno noti, relativi a potenti o “ultimi”. Ciò è ovvio, così come è ovvio che un Ministro possa seguire direttamente i casi che gli vengono segnalati per capire lo stato delle cose e, se necessario, intervenire secondo le norme... mentre sui casi di cui non è portato a conoscenza ben poco può fare nello specifico...

Questo lo sanno bene anche quelli del M5S. Anche loro sanno che in alcuni casi si chiede che il Ministro competente affronti le questioni sul campo. Dal generale al caso particolare. Lo sanno bene ed anche loro, quelli del M5S, hanno "emergenze" che gli stanno a cuore su cui chiedere d'urgenza, all'alba, il numero del cellulare personale del Ministro, per poterlo chiamare e per chiedergli di intervenire sul "caso umano" di loro conoscenza...


Era così che il 27 aprile 2013, alle ore 7:12 (a.m.) un parlamentare della Repubblica del M5S con un sms ("...hai num della cancellieri? ho un'emergenza") chiedeva al Presidente della Casa della Legalità il numero di cellulare dell'allora Ministro dell'Interno perché dovevano chiedergli un intervento urgente per una pratica ferma (tra le tante) per uno straniero che loro conoscevano (una detenuta turca in Italia che rischiava l'estradizione in Turchia dove doveva rispondere di “associazione sovversiva”).

In quel caso il M5S cercava una corsia preferenziale perché il Ministro affrontasse il “caso umano” della loro conoscente, mica di tutti quelli che erano in attesa di risposta alle loro richieste di asilo politico piuttosto che di permesso di soggiorno o cittadinanza. Gli altri “casi umani" contavano meno, per i 5 Stelle, rispetto a quello che coinvolgeva il loro conoscente? Crediamo di no, e crediamo che essendo loro a conoscenza di quello volessero parlarne con il Ministro perché fosse affrontato. Volevano difendere una detenuta ed evitarne l'estradizione per il reato contestatogli di “associazione sovversiva” perché sono sovversivi o fiancheggiatori di terroristi o presunti tali? Crediamo certamente di no, lo affrontavano come “caso umano”.

Oggi gli stessi esponenti del M5S hanno cambiato idea e non credono giusto che un Ministro della Repubblica, l'attuale Ministro della Giustizia, informato della situazione critica di salute di una persona sottoposta a custodia cautelare, proceda per chiedere informazioni sullo stato di salute di quella persona detenuta all'Amministrazione Penitenziaria (senza, si badi bene, minimamente interferire sulle attività dell'inchiesta e sulle decisioni relative alla custodia cautelare in carcere assunte dalla Magistratura).

La correttezza di quanto fatto dal Ministro nel caso “censurato” dai 5 Stelle, tra l'altro, è sottolineata dalla stessa Procura di Torino che esclude categoricamente che il Ministro abbia influenzato (o tentato di influenzare) la decisione – conseguente a perizia medica disposta dalla stessa Procura della Repubblica di Torino – di disporre la detenzione domiciliare anziché quella in carcere.

Il fatto che questo Ministro si comporti nel chiedere informazioni sullo stato di salute di detenuti, per i casi, come quello oggetto di “censura” da parte del M5S, che gli vengono segnalati in diverse occasioni, cioè che faccia il proprio dovere senza interferire con le decisioni dell'Autorità Giudiziaria (Procure, Tribunali, Riesame ecc), su tutti i casi che gli vengono segnalati, per gli esponenti del M5S è scorretto, indegno e impone le dimissioni del Ministro. Secondo loro non si devono affrontare casi particolari ma solo tutti i casi dei detenuti, anche quelli di cui nessuno a mai parlato e segnalato problematiche al Ministro.

Per il M5S se loro possono chiedere di affrontare con urgenza le loro segnalazioni “umanitarie”, il Ministro deve intervenire su quelle e basta perché se ne affronta altre, segnalate da altri, allora diviene automaticamente “complice” e – secondo loro – certamente compromessa e piegata all'illegalità.

Il fatto che un Ministro, informato di casi particolari (come i pericoli per la salute e la vita di un detenuto), nel caso in cui se ne infischiasse e succedesse il peggio, possa poi essere – giustamente – chiamato a rispondere della sua omissione, non conta, son fatti suoi, mica loro.

Mica tutti i “casi umanitari” sono a (M)5 Stelle... E' evidente!

quando sul blog di Grillo denunciavano le condizioni di salute della LigrestiP.S. (02.11.2013)
E poi il caso umanitario per gravi questioni di salute di Giulia Ligresti venne posto anche dal BLOG di BEPPE GRILLO e del M5S il 23 agosto 2013 quando pubblicava un articolo in cui veniva scritto:
"Possiamo festeggiare. In questa calda estate la giustizia Italiana ha trovato il colpevole, anzi, la colpevole, di 50 anni di ruberie della "grande" impresa nostrana. Si chiama Giulia Ligresti, in carcere nonostante gli operatori abbiano dichiarato le sue condizioni di salute incompatibili con la detenzione e, soprattutto, nonostante abbia richiesto il patteggiamento...".
Grillo ed i parlamentari del M5S devono aver avuto un vuoto di memoria e non si ricordavano che il problema di salute della Ligresti era ben noto!

 

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