Calcestruzzi e Finmeccanica sotto inchiesta...
Dalla Calcestruzzi, già posta sotto amministrazione giudiziaria, continua ad emergere Cosa Nostra. Con l'indagine "Doppio Colpo", della DDA di Caltanissetta, si continua l'opera di demolizione del "sistema Calcestrizzi spa". Se sono arrivare già le condanne in appello dei referenti a Riesi della società della multinazionale Italcementi spa, Giuseppe Ferraro (4 anni e 8 mesi) e Salvatore Paterna (3 anni e 8 mesi), per le intestazioni fittizia dei beni e 416 bis; e mentre è ancora in corso il processo a Mario Colombini -già amministratore delegato del ramo sociliano -, Fusto Volante - responsabile per la Sicilia e la Campania - e Giovanni Giuseppe Laurino - delegato per l'area orientale, a fine aprile è scattata la nuova fase dell'iniziativa giudiziaria.
Il nuovo colpo arriva a colpire anche i tecnici informativi ed imprenditori, mafiosi e complici. 14 arresti, 7 aziende sequestrate. Tra i "professionisti" finiti agli arresti domiciliari vi sono: Salvatore Rizza, Santo David e Gandolfo David, Gianni Cavallini (consulente esterno e amministratore del sistema informatico della Calcestruzzi spa) di Ravenna, Alvis Alessandro Trotta di Milano, Carlo Angelo Bossi (responsabile del controllo di gestione della società) di Induno (Milano), Giancarlo Bianci (consulente esterno di Italcementi) di Brignano Garo D'Adda, oltre a due ex dipendenti: Mario De Luca (di Napoli) e Nunzio Anello (di Mazzarino, Caltanissetta). In carcere invece sono finiti: Francesco Lo Cicero di Campobello di Licata (Agrigento) e Vincenzo Arnone di Serradifalco (Caltanissetta).
Nella nuova inchiesta continua ad essere al centro il boss Giuseppe Piddu Madonia (a cui recentemente sono stati confiscati in via definitiva beni per un valore di circa 2 milioni di euro), il La Rocca Francesco, della cosca attiva tra Caltagirone e la zona orientale della Sicilia e Giovanni Giuseppe Laurino, il factotum della Calcestruzzi spa e uomo del clam Cammarata di Riesi.
Due avvisi di garanzia sono state notificati a Carlo Pesenti, in qualità di legale rappresentante della Italcementi spa ed a Mario Colombini, ex amministratore della Calcestruzzi spa, arrestato nel gennaio 2008.
Ancora una volta si conferma il sistema delle sovrafatturazioni ed il calcestruzzo depotenziato che hanno caratterizzato le forniture nell'isola, ma anche da nord a sud dello stivale (passando dalla Liguria e la Lombardia, ad esempio), per anni ed anni.
Il provvedimento della DDA ha portato, quindi, anche al sequestro di beni per un valore di 5,5 milioni di euro. Tra le società sequestrate: "David Santo e Gandolfo s.n.c." di Polizzi Generosa, "T.E.L.G. s.r.l." di Riesi, l'impresa individuale Lo Cicero Francesco oltre all'impresa individuale riconducibile ad Antonino Incognito (titolare della cava di inerti "Barrilli" di Bronte - Catania), l'impresa individuale Ricotta Maria Pia di Caltanissetta, ed ancora: "Arone Vincenzo srl" di Mussomeli (Caltanissetta) e "Fo.Tra. s.r.l." di Rita Angela e Vincenzo Giuseppe Averna, di Gela e impegnata nella raccolta e trasporto di rifiuti speciali e nell'autotrasporto per conto terzi.
Finmeccanica continua ad essere al centro dell'attenzione per una associazione a delinquere per turbativa d'asta, che pare scorrere parallela a sempre più occasioni in cui compaiono uomini della società in contatto con personaggi legati ad ambienti criminali.
L'inchiesta della DIA procede e, il 22 aprile, sono scattate nuove perquisizioni e sequestri ordinati dalla Procura di Napoli, a partire dalla sede centrale di Finmeccanica. Tra le società coinvolte (e perquisite per le acquisizioni di ulteriori elementi documentali) vi sono due delle principali controllate di Finmeccanica: la Elsag Datamat (Genova, Roma, Napoli) e la Selex Communication (Roma). A queste si aggiungono altre aziende quali: la Vitrociset (Roma, Napoli), Engineering Ingegneria Informatica (Roma) e Selex Comunication (Roma).
L'appalto su cui si concentrano le attenzioni della DIA e della Procura sono relative ad una gara segreta, a procedura negoziata per la fornitura di un sistema di consolidamento e gestione centralizzata dei sistemi di videosorveglianza territoriale del Centro elaborazione dati della Polizia di Stato a Napoli, zona Capodimonte. Alla guida, come capogruppo mandatario, della RTI (Rete temporanea di imprese) che hanno conquistato l'incarico oggetto di indagine vi è la Elsag Datamat.
PS
Da notare che, ad esempio, a Genova si ritrovano le società del gruppo Finmeccanica, insieme alla Impregilo, con le forniture della Calcestruzzi spa - Italicementi group, unite negli eterni cantieri del più corto e più costoso Metrò del mondo!