Il bilancio di Music Against 'Ndrangheta 2009
Sabato sera su Corso Giovanni Nicotera si è svolta la quarta edizione del Music Against 'Ndrangheta, con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme.
Nel corso del dibattito Christian Abbondanza, presidente della Casa della Legalità di Genova, dopo aver effettuato una fedele analisi della situazione lametina, si è soffermato sulle infiltrazioni mafiose in Liguria, concludendo l'intervento con alcune proposte rivolte al Sindaco, ovvero la creazione di una compilation musicale contro la 'ndrangheta con tutte le band lametine e l'effettuazione di uno studio epidemiologico su tutto il territorio lametino per verificare e indagare le cause di alcune malattie. Vera Castagnetta, invece, ha raccontato la storia di Addiopizzo, nata dagli adesivi con impressa la seguente frase "un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità" fino ad arrivare oggi ad obiettivi importanti come i progetti con le imprese "pulite" e le scuole...
Quindi è stata la volta del Sindaco Speranza che ha ricordato come Lamezia stia mandando un bel messaggio di riscatto in tutto il Paese, impegnandosi anche a realizzare la compilation qualora i costi non saranno eccessivi.
Ospite speciale è stata poi Anna, in viaggio da Reggio (dove a lei e al compagno hanno donato una roulotte) all'Aquila, che ha fornito una preziosa testimonianza al pubblico sulle reali e tristi condizioni in cui versano i campi abruzzesi e i gravi ritardi nella ricostruzione.
La sera, dopo il dibattito, è iniziato il concerto con Kele di Grankio, Katrina Saviors, Maieutica, Radici Calabre e Kanymandria.
Per questo vogliamo ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile il MAN4: Vera, Valeria e Luise di Addiopizzo, Christin e Simonetta della Casa della Legalità di Genova, il Comune di Lamezia Terme nella persona del Sindaco Gianni Speranza, tutte le associazioni presenti agli stand, Altra Lamezia, Studenti in Lotta, Emergency, Algo Mas e in modo particolare Cecè e Rosy, Rosella, gli amici di Beppe Grillo di Lamezia e Catanzaro, il teatro che non c'era, i rifugiati del centro MAL...CASA per l'ottima cucina, Lista Città per l'amicizia e il costante aiuto, Anna e Paolo dell'Aquila, Kele di Grankio, Katrina Saviors, Maieutica, Radici Calabre e Kanymandria per la loro musica messa a disposizione per la nostra causa, i bambini per i loro disegni, la Multiservizi, Orme nel Parco, Mobilificio Cerra e Beta Impianti per il supporto.
Ma non è stato tutto perfetto: nonostante la delibera prevedesse un congruo numero di stand e tavoli e nonostante le nostre continue richieste, la sezione lavori del Comune di Lamezia Terme si è limitata solo a 3 gazebo e a qualche pannello (gli altri gazebo sono stati spostati dai ragazzi a braccio) senza aver portato un solo tavolo o una sola sedia. Motivazione: servono a Sambiase.
Ma ci piacerebbe sapere allora dal Signor Saladino come mai i gazebo sono rimasti fermi e inutilizzati a Piazza Mercato Vecchio...
Ci piacerebbe poi capire come mai ad un accenno di rissa dei soliti guastafeste, il vigile urbano al quale abbiamo fatto notare la situazione, alzando le spalle ci ha risposto: "e va beh"...
Ci piacerebbe capire come mai si chiede un servizio d'ordine e invece si fermano macchine con luci psichedeliche, autoradio potenti e gente mascherata...
Ci piacerebbe capire perché qualche ora più tardi a Piazza Mercato Vecchio scoppia una rissa davanti alle forze dell'ordine e nessuno interviene, anzi ai ragazzi che chiedono di intervenire viene risposto: "meglio lasciare perdere".
Quale messaggio viene mandato ai bulli di turno che rovinano le serate ai Lametini? Questa storia comunque verrà approfondita nei prossimi giorni.
Di certo sabato sera il messaggio lo abbiamo fatto passare noi, un messaggio fatto di antimafia e legalità, di musica e giovani onesti che vogliono cambiare la loro terra, di integrazione e lotta al razzismo, di bambini delle scuole elementari che, con i loro disegni, hanno voluto mostrare il volto pulito di Lamezia.
Un messaggio che continueremo a portare avanti concretamente nel momento in cui ci verrà concesso un posto da poter adibire a spazio sociale aperto a musicisti, artisti e associazioni.
Al dibattito è stata detta una cosa importantissima: "il futuro non è scritto". Il futuro, infatti, lo costruisce ognuno di noi, con le proprie buone, sane e costruttive azioni!
Facciamo in modo che questa frase non resti solo uno slogan sulle nostre magliette...
La Casa della Legalità di Lamezia Terme - sito