Incontro con la signora Elisabetta Caponnetto
Sono appena tornato dall'incontro con la signora Elisabetta Caponnetto a cui erano presenti anche i vertici della Fondazione. La signora mi ha dato questa lettera che chiaramente avrei pubblicato anche senza una richiesta esplicita da parte degli altri presenti all'incontro. Sul punto principale ed importantissimo della vicenda, ovvero la presenza di Maria Grazia Laganà al vertice antimafia, il presidente della Fondazione Caponnetto, Salvatore Calleri, ha deciso di non fornirmi una risposta ufficiale a nome della Fondazione...
Spero, con tutto il cuore e per la memoria del dottore Antonino Caponnetto che è patrimonio dell'Italia, che la signora abbia ragione, me lo auguro per tutti, e chiaramente non posso che fidarmi della sua parola. Per quanto mi riguarda, dopo aver sentito Calleri all'incontro, posso e voglio dire solo che non la penso come lei, e con questo certo non manco di rispetto alla signora nè tantomeno alla memoria del dottore Caponnetto, come qualcuno ha cercato di fare intendere. La stima e il rispetto di cui godono persone come Antonino Caponnetto non hanno bisogno di patenti di legittimità, e per me lui ed altri padri dell'Italia saranno sempre ideali cui guardare, aspirare, senza necessariamente averli mai incontrati. Vi prego infine di chiudere qui questa viceda e giudicare ognuno in cuor suo, senza la necessità di commenti scritti, perchè fare stare male la signora è l'ultima cosa che vorrei fare.
La lettera di Elisabetta Baldi Caponnetto
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