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Un Castello di sabbia

Perché diamo così tanto spazio e visibilità alla vicenda di due assessori indagati, così come ce ne son tanti (troppi) in tutta Italia? Perché sono di Firenze, città in cui alcuni di noi risiedono? Anche, forse è anche per quello. Ma c'è ben altro...


Firenze, la città dove si è tenuto l'ultimo congresso dei DS ed il primo del PD, è da molti anni il luogo del potere diessin-piddino per eccellenza. La città dove il connubio tra il sindaco Domenici (ex PCI) ed il vicesindaco Matulli (ex DC) ha anticipato di una legislatura l'unione tra DS e Margherita, la città che, nelle ultime tornate elettorali, ha dato più voti a quello schieramento, e quella che, a differenza di Bologna, non ha mai ceduto alla sua leggenda rossa, anche se fu l'ultimo baluardo del CAF con il sindaco Morales, socialista sopravvissuto, con la sua giunta craxian-forlaniana, alla tempesta di Mani Pulite.

Firenze è la capitale di quella Toscana che ha anticipato, nei modi e nei dettagli, il presidenzialismo istituzionale e la legge elettorale che oggi i suoi stessi creatori rinnegano chiamandola porcellum.

Firenze è la città che ha visto uno dei più grandi, diremo pure mostruosi, stravolgimenti urbanistici d'Europa, con una cementificazione che non ha più limiti né pudori, effettuata puntualmente a spese delle poche aree verdi rimaste e sempre oltre e nonostante i limiti dei piani edilizi.

Firenze è la città dove Salvatore Ligresti venne, chiese, e ottenne. E Ligresti è un simbolo nazionale, malgrado suo incarna ed esprime tutto quello che Tangentopoli è stata ed è. Ligresti è uno al quale si può dire di no, è uno al quale si dovrebbe dire di no, ma al quale gli amministratori fiorentini hanno detto sì molte volte, anche ignorando il fatto che non a lui, che è interdetto, ma eventualmente alla figlia, avrebbero dovuto rispondere.

Domenici e la sua giunta sono da anni sotto il fuoco di fila di decine e decine di comitati civici che cercano disperatamente di salvare brandelli di città alla cementificazione. La lotta per il parcheggio alla fortezza cinquecentesca (un orrore costruito a ridosso delle mura, abbattuto su sentenza, e le cui spese sono state rigettate sulla comunità e non sui responsabili), quella contro la dispendiosissima tramvia (30 milioni di euro al kilometro!, respinta da un referendum, ma che va avanti) che dovrebbe passare a due metri dal Battistero (che è del 1000 dc), quella poi, appunto contro la speculazione immane della piana di Castello, sono solo tre esempi di come a Firenze i cittadini siano costretti ad una azione disperata di resistenza quotidiana.

Castello. Si chiama così la pianura che, ai limiti nord occidentali dell'abitato, si chiude con l'aeroporto di Peretola. È una zona famosa, perché, sulla collinetta che la sovrasta, sorgono ben due ville Medicee, quella de La Pietraia, e quella, appunto, di Castello, ville circondate da parchi e giardini, ricche di storia, di arte, di cultura.

Ebbene nei giorni passati, la Magistratura ha sequestrato quel cantiere, ritenendo fondate le osservazioni della "consigliera sconfitta" . E oggi, per un'altra vicenda, ha indagato per corruzione "l'assessore vincente". Il castello di sabbia di privatizzazioni, spa partecipate, grandi opere, trafori, cemento, cemento, cemento, forse sta, e lo speriamo tanto, per crollare.

A noi questa vicenda importa tanto, tantissimo, per i suoi protagonisti, per i miliardi di euro che smuove, per l'impressionante e sfacciato connubio tra politica ed affarismo, e, soprattutto, perché è il paradigma di come vengano amministrate le nostre città, anche quelle Patrimonio Universale dell'Umanità, di come il Potere si manifesti sempre con la faccia pulita del Progresso, e di come, spesso, abbia il culo sudicio.

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la piana di Castello vista dalle Ville Medicee: si notano le costruzioni ed i cantieri che la stanno sommergendo e che stanno colmando lo spazio tra la città e l'aroporto


A Ligresti piacque. La volle. La giunta accettò e il costruttore ricevette pure la promessa da Provincia e Regione che lì, in quel nuovo quartiere, gli enti avrebbero fatto erigere le loro nuove sedi e strutture. Del tutto inutili, ma tanto tanto dispendiose. Una manna, per il vecchio Salvatore, che, seduto senza poterlo essere accanto a Biagi e Domenici, mostrava tutto il suo mai appannato splendore. Poi qualche ente fece passi indietro, ma intanto la variante al piano urbanistico c'era. E lo scempio è cominciato.

Ci interessa, Castello, perché questa giunta ha dimostrato disprezzo e arroganza, con la scusa della politica del fare, nei confronti di chiunque esprimesse dubbi sulle scelte (palesemente impattanti) in tema di Grandi Opere. La consigliera d'opposizione Ornella De Zordo (lista civica di sinistra www.unaltracittaunaltromondo.it ) ha da tempo denunciato che, nella già devastata area di Novoli, erano in atto gravi irregolarità amministrative nella edificazione (mai presentata nel piano urbanistico, ma aggiunta improvvisamente con un colpo di penna) di un mostruoso mega impianto cinematografico multisala, con annessi orrori della periferia post-moderna come centri commerciali et similia. Ha insistentemente chiesto documenti, spiegazioni, giustificazioni di quella che appariva una clamorosa violazione della normativa vigente. Nessuno le ha risposto, ed i lavori sono cominciati. A quel punto, la De Zordo ha presentato un esposto alla Magistratura. L'assessore Biagi ha commentato, il 26 settembre 2008, in questo modo sprezzante: "L'esposto presentato in Procura testimonia l'isolamento politico del movimento della consigliera Ornella De Zordo. La consigliera De Zordo rappresenta un movimento politico uscito sconfitto in città nelle ultime elezioni e politicamente isolato in questa fase di discussione politica sul futuro della città. Adessonon trova di meglio che rivolgersi a un organismo istituzionale esterno, la Procura, per continuare la sua fallimentare politica di opposizione in consiglio comunale"

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in questa immagine, l'impatto ambientale e paesaggistico appare ancora più nettamente: la costruzione in primo piano è la Villa di Castello, sede dell'Accademia della Crusca. Sullo sfondo, si affollano costruzioni e palazzi, torri e gru, praticamente senza soluzione di continuità

 

 

Tags: cementificazioni, affari, ligresti, speculazioni, firenze, tranvia, castello, la pietraia, battistero

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