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Speciale elezioni regionali Liguria 2020

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Breakfast, Invisibili e 'ndrangheta stragista

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Qualche novità sui Fotia, tra passati e presenti

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'Ndrangheta in Liguria | il contesto che ha colpito Rolando Fazzari

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Rolando Fazzari ha denunciato la 'ndrangheta, a partire dai suoi familiari. Lo hanno isolato e colpito, portandolo alla chiusura della…

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La trovata dell'Unione: le Zone Franche. Le mafie ringraziano

Tra Cosa Nostra, Camorra e ‘Ndragheta… spunta ‘na bella Zona Franca!

Pensavamo che solo il partito di Berlusconi & Dell’Utri potessero far gioire le mafie? Certamente che no. Certo, tutti aggiungiamo l’Udc con il suo Totò “vasa vasa” Cuffaro. Ma siamo ancora lontani dalla lista completa dei “benefattori” dell’onorata società! Ci sono tutti quei personaggi (chiamarli onorevoli, proprio non ci si riesce) che sono stati indicati con chiarezza da Abbate e Gomez nel libro “i Complici”, oppure tutta quella sfilza di parlamentari (praticamente tutti) che hanno votato e (oggi salvaguardano) le leggi vergogna, la riforma della normativa sui collaboratori di giustizia e sul cosiddetto “Giusto Processo”, questi ultimi due figli del Governo D’Alema! Ma siamo ancora distanti. Molti penseranno alle omissioni da parte dei Monopoli e del Ministero delle Finanza (dove c’è Visco, non c’è speranza, d’altronde) che hanno permesso di collocare in tutta Italia macchinette mangiasoldi (videopoker e slot machine) della mafia. Ma non basta ancora. Certo c’è anche Bassolino che governa e regna a Napoli e Campagna, con i Ds da 15 anni praticamente in tutta la regione, e che non è riuscito a risolvere il problema dei rifiuti tanto caro alla Camorra ed un po’ più in giù c’è la Calabria della ‘Ndrangheta, in cui più di metà del consiglio regionale, partendo dal presidente Loiero, è inguaiato con la giustizia per appalti, comitati d’affari finalizzati alle truffe dei fondi statali ed europei. Ma non è ancora tutto, purtroppo...


Infatti il Governo Prodi, con la Finanziaria dello scorso anno, ha previsto la creazione, qua e là nel Mezzogiorno (se non ci hanno pensato, proponete al vostro Comune di farsi avanti, sic!) delle vere e proprie ZONE FRANCHE! Si, le zone franche che la mafia, partendo da Cosa Nostra di Riina e Provenzano, avevano chiesto nel famoso “papello”, insieme all’alleggerimento del 41 bis e l’abolizione dell’ergastolo. Visto che per l’alleggerimento del 41 bis si è già fatto tanto e sull’abolizione dell’ergastolo stanno lavorando con impegno al Governo e in Parlamento, mancavano solo le Zone Franche. Ed allora ecco che, con normativa in vigore, la Regione della ‘Ndrangheta da il via alla festa. Le prime due saranno create a Lamezia e Crotone, ne seguiranno altre tre, tra cui una per la zona portuale di Gioia Tauro. Non si poteva mica farli aspettare. La mangiatoia delle Asl è arrivata all’osso, le Logge coperte strumento per spartirsi e rubare i finanziamenti statali ed europei stanno venendo a galla, alla mafia rischiava di non rimanere quasi più nulla dei contributi dello Stato. Ed allora ecco belle e fatte le nuove ZONE FRANCHE made in Italy.
In Campania le richieste sono già a palate, come per la rumenta! Era questa la grande svolta sulle mafie che ci avevano annunciato? Potevano dirlo subito che gli volevano aprire una bella “lavanderia” per ripulire i soldi senza troppa fatica, d’altronde non era carino non fare niente per queste “famiglie”, Berlusconi gli aveva donato il tranquillo rientro dei capitali dall’estero. Noi pensavamo ad una svolta radicale “contro le mafie”, invece era “con le mafie”, che sbadati!



25.06.2007 da Nuova Cosenza
Zone Franche in Calabria. Le prime a Crotone e Lamezia.

25/06 A Crotone e a Lamezia Terme le prime due, quelle cofinanziate dallo Stato. Poi se ne faranno altre tre, ancora da localizzare, tutte a spese della Regione. Saranno cinque, infatti, le Zone Franche Urbane che saranno istituite in Calabria. Lo ha deciso unanime la Giunta regionale. "Ci sono indici economici che denunciano una fragilità estrema del territorio, specialmente attorno ad alcune realtà urbane - afferma il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero - e abbiamo deciso per questo un intervento aggiuntivo con fondi regionali. L'attesa di sviluppo non può essere allungata. Ci vuole un'azione efficace e mirata. E abbiamo ritenuto che le Zfu potranno dare i risultati che ci attendiamo". C'é tutto uno studio a monte che ha convinto la giunta regionale ad andare molto al di là di quanto il governo, in via del tutto straordinaria, aveva concesso. Due zone franche destinate alla Calabria rappresentavano già un fatto importante, anche perché andavano ad aggiungersi alla zona franca portuale di Gioia Tauro che ha una valenza europea. Esse sono destinate a favorire lo sviluppo economico e sociale di aree e quartieri degradati, con incentivi fiscali e aiuti al funzionamento di piccole imprese di nuova costituzione. "In base ai criteri di identificazione, perimetrazione e selezione, accompagnati da valutazioni sul tasso di disoccupazione, percentuale di popolazione giovanile, tasso di scolarizzazione, caratteristiche socioeconomiche, demografiche e amministrative delle cosiddette aree-bersaglio - spiega Loiero - ci siamo accorti che ci sono diverse realtà urbane che in Calabria possono aspirare a ottenere una Zfu. Per tale motivo, prendendo spunto dalle scelte della Commissione Europea nella individuazione delle aree più in ritardo di sviluppo, la giunta ha deciso di localizzare immediatamente Crotone e Lamezia Terme, città strategiche nell'economia regionale che hanno subito un collasso industriale negli anni passati e presentano problemi economici e sociali notevoli, le cui Zfu saranno confinanziate da Governo nazionale e regionale. Per le altre tre Zfu provvederemo direttamente, con fondi nostri, proprio perché, dopo un confronto lungo e approfondito, abbiamo giudicato che la via dello sviluppo passa anche da queste iniziative. Utilizzeremo lo strumento normativo previsto dalla legge finanziaria nazionale che ha ripartito tra le otto Regioni del Mezzogiorno, ci rifaremo agli stessi criteri, parametri e indirizzi, ma le finanzieremo con fonti finanziarie proprie". Per arrivare alla decisione di istituire cinque Zfu, la regione ha elaborato un programma di sviluppo di aree urbane depresse che posseggono potenzialità di sviluppo inespresse. Il programma sarà finalizzato alla loro riqualificazione attraverso l'incentivazione, il rafforzamento, la regolarizzazione di attività imprenditoriali localizzate in quelle aree. "Ho detto in altre occasioni - conclude Loiero - che serve uno starter per far correre l'economia calabrese che, dopo cicli economici tutti negativi, appare in crescita e consente di guardare con più fiducia al futuro. Le Zfu a Crotone e Lamezia e quelle che verranno, con la zona franca a Gioia Tauro, potrebbero esserlo. Se faremo presto è bene"

 

 

Tags: mafie, italia, zone franche

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