Libera - "Coca nera" I numeri 'sballati' dei traffici mondiali di cocaina
COCA NERA
I numeri “sballati” dei traffici mondiali di cocaina
Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – ha ritenuto doveroso rendere pubblica la propria lettura dei dati ufficiali sulla produzione e i sequestri mondiali di cocaina, così come sono stati forniti dalle Istituzioni internazionali interessate: le Nazioni Unite (Office on Drugs and Crime) e la US DEA...
Per la descrizione della situazione internazionale fanno testo i dati delle Nazioni Unite che, oltre ad una produzione mondiale annua, costante dal 1999 ad oggi, di circa 900 tonnellate, indicano una quantità fortemente crescente di cocaina sequestrata: da 370 tonnellate nel 1999, i sequestri sono arrivati a 590 tonnellate nel 2004. I dati dei sequestri vanno, evidentemente, commisurati al grado di purezza della sostanza intercettata. Mentre non ci sono dubbi sulla purezza assoluta o molto elevata delle rilevanti quantità di cocaina sequestrate nelle zone prossime ai luoghi di produzione, l’interpretazione dei dati dei piccoli sequestri - che generalmente riguardano sostanza con un grado di purezza sensibilmente inferiore al 100% - richiede cautela per evitare di sovra stimare la cocaina realmente sottratta al mercato nero.
Ma la percentuale di sostanza intercettata nei piccoli sequestri è così bassa da incidere molto poco – al massimo per 30-40 tonnellate - sul totale dei sequestri mondiali.
Anche così correggendo i dati, resta comunque un totale di 550-560 tonnellate di cocaina sequestrata che è quasi pari ai 2/3 della cocaina prodotta! Il dato – che già da solo raffigura la fattispecie inverosimile di una criminalità che continuerebbe ad operare nonostante la quasi certezza di essere messa sotto scacco ed annientata - perde ogni residua credibilità allorché, dalla produzione mondiale complessiva, si sottraggono le quantità di cocaina consumate o sequestrate nelle diverse aree del mondo.
Sottraendo, infatti, dalle 937 tonnellate di produzione indicata dalle Nazioni Unite per il 2004, le circa 450 consumate complessivamente negli Stati Uniti, nel Canada, nel Messico e nell’intero Sud America e le circa 490 tonnellate sequestrate in tutte le Americhe, si giungerebbe ad un saldo negativo di 3 tonnellate. A questo punto, non si saprebbe più da che cosa sottrarre le circa 99 tonnellate di cocaina sequestrate nel “resto del mondo”. Facendolo, si giungerebbe al paradossale saldo negativo di 102 tonnellate di cocaina “mancante”, non avendo ancora fatto fronte alla richiesta di cocaina nel “resto del mondo”, stimata in almeno 300 tonnellate!
Da questi semplici raffronti, tutti basati sui dati ufficiali delle Nazioni Unite per quanto riguarda la produzione stimata e i sequestri dichiarati dai diversi Paesi, sui dati ufficiali della US Dea per quanto si riferisce ai consumi stimati nelle Americhe e ai dati indicati da più fonti scientifiche per quanto concerne i consumi stimati nel “resto del mondo”, si giunge a poter calcolare una sorta di buco nero pari a circa 400 tonnellate di cocaina “mancante”. Questo buco nero assume proporzioni ancora più macroscopiche - circa 700 tonnellate - se calcolato sulla base dei dati della US DEA.
Una conferma indiretta del fatto che un’enorme quantità di cocaina prodotta ed immessa nel mercato “sfugge” dai dati pubblicati dalle Nazioni Unite e, ancora più, dai dati della US Dea, è la tendenza a scendere - in atto da diversi anni - del prezzo della sostanza: infatti, vale sempre la legge di mercato (anche se illegale) per cui l’abbassamento sistematico e protratto del prezzo non può essere altro se non la conseguenza dell’aumento dell’offerta.
Libera ha ritenuto opportuna questa denuncia pubblica poiché riguarda la sostanza i cui traffici illeciti procurano alle organizzazioni mafiose e criminali i più ingenti proventi, da reinvestire nelle attività legali, contaminandole.
La grave lacunosità e la macroscopica contraddizione dei dati generano disorientamento e comunque non aiutano né gli inquirenti impegnati nel contrasto ai traffici, né gli operatori impegnati nella prevenzione e nell’assistenza alla persona. Però Libera conosce anche i limiti del proprio ruolo e si astiene dal formulare supposizioni sul come o sul perché si sia giunti negli anni a dati così inverosimili. Questo dovrà essere il compito delle pubbliche Istituzioni internazionali interessate che, lo auspichiamo, sapranno attivarsi per una profonda correzione di rotta, sulla via della chiarezza.
I PASSAGGI CHIAVE DEL TRAFFICO MONDIALE |
1999 |
2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
2004 |
Produzione mondiale |
925 |
879 |
827 |
800 |
784 |
937 |
Sequestri nelle Americhe |
300 |
292 |
285 |
311 |
392 |
490 |
Consumi stimati nelle Americhe |
450 |
450 |
450 |
450 |
450 |
450 |
Sequestri nel “resto del mondo” |
68 |
50 |
88 |
60 |
107 |
99 |
“Disponibilità” per i consumi nel “resto del mondo” |
107 |
87 |
4 |
-21 |
-165 |
-102 |
Consumi nel “resto del mondo” |
300 |
300 |
300 |
300 |
300 |
300 |
Cocaina “mancante” |
-193 |
-213 |
-296 |
-321 |
-465 |
-402 |
Tenendo conto del progressivo taglio della sostanza nei diversi passaggi e man mano che essa si allontana dai luoghi di produzione, la cocaina pura realmente intercettata nei piccoli sequestri è poco più della metà. Al totale della cocaina “mancante” va, dunque, sottratta una quota parte stimabile in 40-50 tonnellate.
Le fonti dei dati:
World Drug Report 2006 delle Nazioni Unite;
Relazione annuale 2006 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze;
US DEA National Drug Threat Assessment 2006;
Department of Defense, United States of America;
“Estimation of cocaine availability” - Executive office of the President of the United States;
“Cocaine movement” - Executive office of the President of the United States;
Roma, 15 giugno 2007