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Torino, conferita la cittadianza onoraria a Pino Masciari


Lasciamo che sia il comune di Torino a raccontare questa seconda parte della giornata col suo comunicato stampa...



"Torino ha da oggi un nuovo cittadino. Questo pomeriggio il presidente del Consiglio comunale Beppe Castronovo e il sindaco Sergio Chiamparino, hanno consegnato la cittadinanza onoraria a Giuseppe Masciari. La mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria era stata presentata nel marzo di quest'anno e votata all'unanimità, il 16 aprile, da tutta la Sala Rossa.

Nato a Catanzaro quarantanove anni fa, imprenditore edile, Giuseppe ‘Pino' Masciari dal 1997 è testimone di giustizia per aver denunciato tentativi di estorsione. Ha subìto gravi intimidazioni da parte della criminalità organizzata e, per questo, insieme alla sua famiglia, è costretto a vivere lontano dalla Calabria.

La cerimonia di consegna della cittadinanza si è tenuta in Sala Rossa. Masciari vi è arrivato a piedi, dopo essere partito da piazza Castello ed aver percorso via Palazzo di Città accompagnato da una simbolica scorta di amici e conoscenti.

"E' stata la sua dignità a fargli scegliere la strada della denuncia - ha sottolineato Castronovo durante il suo saluto - ma da quel giorno la sua vita, e quella dei suoi cari, è profondamente cambiata... Ha dovuto rinunciare al suo lavoro, chiudere l'azienda, lasciare le sue origini, cambiare nome, nascondersi... Ma il suo senso civico - ha concluso il presidente del Consiglio comunale - non è mai venuto meno... Ha scelto di diventare paladino della legalità, testimone di giustizia".

Dopo i ringraziamenti ai consiglieri che hanno sottoscritto la mozione, il sindaco Sergio Chiamparino, nel rimarcare le qualità della nostra città sul senso delle istituzioni e della legalità, ha però invitato: "a non usarli come atti di autocompiacimento ma viverli come monito e stimolo per un impegno ancora più grande nella lotta alla criminalità organizzata e per il rispetto delle regole".

La prima firmataria della mozione per la cittadinanza onoraria, la consigliera Monica Cerutti, ha sottolineato la forza di Masciari e la sua scelta coraggiosa che coinvolge la moglie e i figli ed è diventata: "un simbolo della lotta alla mafia, soprattutto fra le nuove generazioni. Il nostro impegno deve essere volto affinché scelte come la sua diventino la normalità".

Anche il vicepresidente del Consiglio, Michele Coppola, sottolinea come: "l'esempio di oggi sia quello di un uomo che ha sacrificato la propria esistenza per insegnarci il rispetto delle regole e della legalità. Viviamo in un Paese - ha concluso Coppola - in cui colpisce l'eccezione di chi non ha paura a denunciare la criminalità organizzata. Chissà quando comincerà a fare scalpore chi non denuncia".

Infine Pino Masciari: "Ho tante emozioni. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questa cittadinanza, combattendo per valori fondamentali e mandando segnali forti che dalla mia terra non ricevuto. Sono dodici anni che vivo lontano dalla Calabria, da deportato, da esiliato, ma rimarrò sempre calabrese. La lotta alla criminalità organizzata però non è solo un problema del sud, ma di tutta l'Italia. Lì non è tutto marcio ma la paura rende schiavi dell'illegalità. Dobbiamo essere d'esempio ai giovani - ha concluso Masciari - non possiamo più permettere che poche migliaia di persone arroganti abbiano il sopravvento sullo stato. Perché lo stato siamo noi, non loro".



Come Casa della Legalità sentiamo il dovere di dire ancora grazie - a Torino come a Bologna... come ovunque i segni di resistenza civile sono tangibile impegno - a quelle ragazze e quei ragazzi della rete degli Amici di Pino... che come abbiamo detto stanno scrivendo il futuro!



altro aggiornamento dal sito degli Amici di Pino

Anche a Torino si susseguono vicende sulla protezione della famiglia Masciari


La famiglia Masciari si è recata a Torino con mezzi propri, costantemente accompagnata dai suoi amici nella ormai consueta forma di difesa popolare non violenta. Il 10 mattina, prima della conferenza "Educazione alla Legalità", Pino Masciari è stato raggiunto da una scorta molto professionale dotata di veicoli adeguati. Mentre di giorno veniva garantita la sicurezza della famiglia Masciari, di notte, ospiti degli amici di Torino, non è stata garantita alcuna protezione.

Ieri sera la Famiglia Masciari (non Pino che è rimasto a Torino) è rientrata nella località protetta non sotto protezione in quanto è stata usato un mezzo dei suoi amici e solo seguiti da un'auto di scorta

Pino Masciari ha oggi ripreso il suo viaggio da Torino sempre con la sua auto, è stato raggiunto da un'auto di scorta blindata ma che ovviamente non espleta un'adeguata protezione in quanto Pino è solo nella sua auto ed esposto a qualunque tipo di agguato! E' ovvio che l'auto personale di Pino non può rimanere in questa o quell'altra località incoustodita perchè la si esporrebbe a qualunque possibilità di attentato, ed è altrettanto ovvio che in un adeguato livello di sicurezza di un Testimone di Giustizia come Pino Masciari, non è contemplato che il soggetto si sposti con la propria auto, a menochè non lo si voglia deliberatamente esporre a rischio della vita.............. 

Pino Masciari non ha mai rifiutato la scorta, anzi l'ha sempre richesta ed ha comunicato per tempo al servizio centrale di protezione i suoi spostamenti. Noi amici di Pino Masciari costatiamo che non si può garantire protezione con una scorta a intermittenza (come a Udine) e ci chiediamo a chi possa giovare una situazione del genere, non di certo alla famiglia Masciari.

L'alto livello di rischio in cui si trova Pino Masciari non è valutato adeguatamente dalle autorità predisposte, senza tenere conto che le stesse autorità, deliberando ufficialmente l'alto livello di rischio in cui si trova, valutazione data "dall'eccezionale contributo testimoniale reso all'autorità giudiziaria consentendo, la disarticolazione delle pericolose organizzazioni criminali che si erano rese responsabili di continue estorsioni e vessazioni ai suoi danni.....", assumono un atteggiamento palesemente contraddittorio nel momento in cui non viene messa in pratica un'adeguata protezione.

Se tale sicurezza viene effettuata in maniera provvisoria e adeguata esclusivamente agli eventi di rilevanza nazionale e mediatica (vedi il conferimento della Cittadinanza Onoraria di Torino), ci viene logico constatare che pur rimanendo l'alto rischio, non vi é protezione in tutti gli altri luoghi che la richiedono.......

Risulta chiaro che la mancata sicurezza é lo strumento di ricatto che tende a limitare i movimenti e la libertà dei Masciari creando i margini per cui tutta la famiglia viene esposta ad altissimo rischio di vita!

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